Come riconoscere un bambino iperattivo e cosa fare

Tempo di lettura: 11 minuti

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bambino iperattivo

     

      1. “Non riesce proprio a star fermo! Sempre in movimento, come se avesse un motore dentro!”

      1. “Ogni volta che cerchiamo di fare un compito seduti, è un’impresa! Non sta mai composto sulla sedia!”

      1. “Sempre distratto! Anche quando cerco di spiegare qualcosa, sembra che la sua mente sia altrove.”

      1. “Non ci pensa proprio prima di agire! Sempre impulsivo, senza considerare le conseguenze!”

      1. “Gli dico di fare una cosa e lui fa tutt’altro! Sempre dispersivo, non riesce proprio a seguire le istruzioni!”

      1. “Anche quando dovrebbe stare calmo, è sempre in movimento! Non sa proprio restare fermo!”

      1. “Le sue emozioni sono sempre così intense! Ogni piccolo problema diventa una crisi!”

      1. “Inizia tanti compiti, ma non ne completa mai uno! Non riesce proprio a concentrarsi!”

      1. “Non ha proprio senso del pericolo! Sempre a rischiare senza pensare!”

      1. “Sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo! Non riesce proprio a star fermo senza stimoli!”

    Queste sono solo alcune delle frasi che gli adulti che si relazionano con un bambino iperattivo si ritrovano, spesso, a pronunciare.

    Gestire un bambino iperattivo può essere sfidante e talvolta estremamente frustrante. 

    La costante energia e la difficoltà a rimanere concentrati possono rendere ogni momento un’impresa. 

    Spesso chi si ritrova ad avere a che fare con un bambino iperattivo si chiede se sta facendo abbastanza, se ci sono modi migliori per gestire la situazione. 

    Anche se può sembrare difficile trovare sollievo, ci sono risorse e supporti disponibili. 

    Parlarne con altri genitori, insegnanti o professionisti della salute mentale può essere incredibilmente utile. 

    Condividere esperienze e strategie fa sentire meno soli e dà la forza di affrontare ogni giorno con determinazione e amore.

    Quindi, anche se ci sono momenti di sfida, bisogna cercare di ricordare che ogni bambino è unico e speciale e che con il sostegno e la comprensione è possibile aiutarlo a superare le difficoltà. 

    Occorre cercare soluzioni, adattarsi e ad apprezzare ogni piccolo progresso.

    Per prima cosa occorre capire se l’iperattività è solo un innocuo segno di vivacità e vitalità del bambino o se può essere indice di qualcosa di più profondo e strutturale, come una neurodivergenza o un’altra condizione psicologica.

    Per farlo è importante capire bene a chi rivolgersi per una valutazione accurata e non patologizzante.

    Una volta stabilita la natura della condizione, è importante capire come comportarsi, come riuscire a contenere un bambino iperattivo senza rischiare di peggiorare ulteriormente la situazione.

    Nelle prossime righe ci focalizzeremo proprio su questi aspetti, cercando di fornire un quadro più chiaro per tutti quei genitori e quegli insegnanti in cerca di risposte e strategie.

    Iperattività: quando è solo innocua vivacità e vitalità del bambino e quando è invece sintomatologica di una condizione psicologica sottostante?

    La linea sottile tra la vivacità normale e l’iperattività può essere difficile da tracciare, ma ci sono alcuni segni che possono indicare che l’iperattività è sintomatologica di una condizione psicologica sottostante.

    Gli aspetti da considerare sono:

       

        • Frequenza e persistenza dei comportamenti: La vivacità e l’energia sono caratteristiche comuni nei bambini, ma quando si tratta di iperattività sintomatologica, è importante considerare la frequenza e la persistenza dei comportamenti. Mentre alcuni bambini possono essere particolarmente vivaci in certi momenti, i comportamenti iperattivi che si manifestano costantemente nel tempo possono sollevare preoccupazioni. Questo può includere una difficoltà significativa a rimanere seduti tranquilli per periodi di tempo brevi, una costante tendenza a muoversi o correre in situazioni in cui ciò non è appropriato e una resistenza a partecipare a attività strutturate che richiedono un certo grado di calma e attenzione. Inoltre, questi comportamenti possono essere evidenti in più contesti, come a casa, a scuola, durante le attività extracurricolari o durante gli incontri con altri bambini.

        • Impatto sul funzionamento quotidiano: Un altro aspetto importante da considerare è l’impatto che i comportamenti iperattivi hanno sul funzionamento quotidiano del bambino. Se i comportamenti interferiscono significativamente con le attività quotidiane, le relazioni con i coetanei, le prestazioni scolastiche o il coinvolgimento in attività strutturate, potrebbe essere un segno che c’è qualcosa di più complesso in gioco. Ad esempio, se il bambino ha difficoltà a seguire le istruzioni a scuola o a completare i compiti a causa dell’iperattività, potrebbe essere necessario indagare ulteriormente per capire se ci sono condizioni sottostanti che contribuiscono a questi problemi.

        • Presenza di altri sintomi: Oltre all’iperattività, è importante valutare se il bambino mostra altri sintomi che potrebbero indicare la presenza di una condizione sottostante. Questo potrebbe includere l’attenzione divagante, l’impulsività, l’instabilità emotiva o altre sfide comportamentali che sono evidenti in più contesti. Se questi sintomi sono presenti e persistenti, soprattutto se causano disagio significativo o compromettono il funzionamento quotidiano, potrebbe essere indicativo di una condizione che richiede valutazione e intervento.

        • Durata dei sintomi: Per valutare se i comportamenti iperattivi sono sintomatologici, è importante considerare la loro persistenza nel tempo. Se i comportamenti persistono nel tempo e non sembrano migliorare nonostante le strategie di gestione adottate, potrebbe essere utile consultare un professionista sanitario esperto nel campo dello sviluppo infantile per una valutazione più approfondita e per individuare le migliori strategie di intervento.

        • Inappropriato rispetto allo stadio di sviluppo del bambino: Per considerare i comportamenti come iperattivi, è importante valutarli alla luce dello stadio di sviluppo del bambino. Mentre è normale che i bambini siano attivi e curiosi, i comportamenti iperattivi sono considerati inappropriati quando superano i limiti tipici dello sviluppo e interferiscono con le attività quotidiane. Ad esempio, se un bambino in età prescolare non è in grado di partecipare a attività strutturate come l’ascolto di una storia o il coinvolgimento in un gioco di gruppo a causa di un’eccessiva inquietudine e movimento, ciò potrebbe essere indicativo di iperattività sintomatologica. È importante considerare se i comportamenti sono congruenti con lo stadio di sviluppo del bambino e se sono eccessivi o inappropriati rispetto alle aspettative per la sua età.

      Di quali condizioni psicologiche e neurodivergenze può essere sintomo l’iperattività di un bambino?

      L’iperattività nel bambino può essere sintomo di diverse condizioni.

      Alcune di queste condizioni possono includere:

         

          • Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD): sicuramente la prima condizione che viene in mente quando si parla di iperattività.  Nei bambini con ADHD, l’iperattività si manifesta come una costante inquietudine e agitazione, con difficoltà a rimanere seduti tranquilli, a concentrarsi su compiti prolungati o a seguire le istruzioni. L’ADHD è una delle condizioni più comunemente associate all’iperattività nei bambini e richiede una valutazione clinica approfondita per la diagnosi e il trattamento.

          • Disturbi dello spettro autistico (ASD)Il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività è spesso associato ai disturbi dello spettro autistico. Nei bambini con disturbi dello spettro autistico (ASD), l’iperattività può manifestarsi in modi diversi a seconda del profilo individuale del bambino. Sebbene l’iperattività non sia sempre un sintomo chiave dell’ASD, può essere presente in alcuni casi. Ad esempio, un bambino con ASD potrebbe avere difficoltà a rimanere seduto tranquillo durante le attività strutturate, preferendo muoversi o esplorare l’ambiente circostante. L’iperattività nei bambini con ASD potrebbe essere associata anche a una eccessiva stimolazione sensoriale o a una difficoltà nel comprendere e rispettare le regole sociali implicite.

          • Disturbo oppositivo provocatorio (ODD): L’ODD è caratterizzato da comportamenti di sfida, opposizione e irritabilità verso figure di autorità come genitori e insegnanti. L’iperattività può essere uno dei sintomi associati all’ODD, anche se non è sempre presente in tutti i casi. Nei bambini con ODD, l’iperattività potrebbe manifestarsi come una continua ribellione alle richieste o alle regole imposte dall’autorità, con comportamenti come muoversi costantemente durante le situazioni che richiedono calma o attenzione.

          • Disturbo della condotta: Il disturbo della condotta è caratterizzato da comportamenti aggressivi, antisociali e antisociali che violano i diritti degli altri. Anche se l’iperattività non è un sintomo primario del disturbo della condotta, può essere presente in alcuni bambini con questa condizione. Nei casi in cui l’iperattività è associata al disturbo della condotta, potrebbe manifestarsi come una costante inquietudine o una difficoltà a rimanere seduti tranquilli durante le situazioni sociali o scolastiche.

          • Disturbi dell’umore: In alcuni casi, l’iperattività può essere associata a disturbi dell’umore come il disturbo da disregolazione dell’umore dirompente (DMDD). In questa condizione, l’iperattività può manifestarsi come uno dei sintomi comportamentali caratteristici. Il DMDD è un disturbo dell’umore che colpisce i bambini e si caratterizza da una marcata irritabilità e da sbalzi d’umore eccessivi e persistenti. Sebbene l’iperattività non sia un sintomo primario del DMDD, può essere presente in alcuni casi e può contribuire alla complessità della presentazione clinica del disturbo. Nei bambini con DMDD e iperattività, l’agitazione e l’inquietudine possono essere manifestazioni della tensione interna che essi provano a causa della loro irritabilità e delle difficoltà nel regolare le emozioni. Questi bambini possono mostrare una costante tendenza a muoversi, a correre o a non rimanere seduti tranquilli durante le situazioni che richiedono calma e attenzione. L’iperattività può essere particolarmente evidente durante i periodi di crisi o di stress emotivo, quando il bambino si trova in uno stato di eccitazione eccessiva o di sovraeccitazione.

          • Disturbi dell’ansia: L’iperattività può essere una manifestazione di ansia nei bambini, specialmente quando l’ansia è associata a sintomi fisici come tremori, sudorazione e irrequietezza. Nei casi in cui l’iperattività è legata all’ansia, potrebbe manifestarsi come una continua necessità di muoversi o una difficoltà a rimanere seduti tranquilli durante situazioni che generano ansia o stress.

          • Altri disturbi neurologici o medici: L’iperattività può essere un sintomo di disturbi neurologici o medici come l’epilessia, il disturbo del sonno, l’ipertiroidismo o l’assunzione di determinati farmaci o sostanze. Nei bambini con epilessia, ad esempio, l’iperattività potrebbe manifestarsi come una reazione agli effetti collaterali dei farmaci antiepilettici o come un sintomo di convulsioni parziali. Allo stesso modo, nei bambini con disturbi del sonno come l’apnea ostruttiva del sonno, l’iperattività potrebbe essere un sintomo di sonno disturbato o di privazione del sonno.

        A chi rivolgersi per un bambino iperattivo?

        Per comprendere se l’iperattività di un bambino è innocua o sintomo di una condizione sottostante, è essenziale rivolgersi a centri specializzati che possano fornire valutazioni approfondite e personalizzate. 

        Questi centri dispongono di professionisti esperti nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi del neurosviluppo e della salute mentale infantile e sono attrezzati con risorse e strumenti specifici per identificare l’iperattività e le sue cause. 

        Questi centri svolgono un ruolo cruciale nel processo di valutazione perchè:

           

            • Somministrazione di test specifici: I centri specializzati utilizzano test standardizzati e strumenti di valutazione per misurare i sintomi di iperattività e valutare il funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale del bambino. Esistono test per quasi ogni condizione psicologica. Generalmente nelle prime fasi di valutazione vengono utilizzati dei test ad ampio spettro in grado di capire la direzione del comportamento del bambino  e dai risultati di questi test sarà poi possibile andare a somministrare test specifici che vadano ad indagare la presenza o assenza di una determinata condizione

            • Colloqui con i genitori e con gli insegnanti: Gli incontri con i genitori e con gli insegnanti sono fondamentali per raccogliere informazioni dettagliate sulla storia del bambino, sulle sue abitudini comportamentali e sulle sue prestazioni a casa e a scuola. I professionisti  dei centri specializzati conducono colloqui strutturati con genitori e insegnanti per comprendere meglio i sintomi del bambino, le sue sfide e le sue esigenze specifiche.

            • Osservazioni dirette del comportamento: Oltre alle informazioni fornite dai genitori e dagli insegnanti, i professionisti dei centri specializzati osservano direttamente il comportamento del bambino in diversi contesti, come a casa, a scuola o durante le attività ricreative. Queste osservazioni consentono ai professionisti di valutare il grado di iperattività del bambino e di identificare eventuali modelli comportamentali significativi.

            • Valutazione multidisciplinare: Nei centri specializzati, i professionisti provenienti da diverse discipline, come la psicologia clinica, la psichiatria infantile, la neuropsicologia, la terapia occupazionale e l’educazione speciale, collaborano per condurre una valutazione multidisciplinare completa del bambino. Questo approccio integrato consente di considerare tutti gli aspetti del funzionamento del bambino e di identificare eventuali condizioni sottostanti che possono contribuire all’iperattività.

            • Diagnosi differenziale: Una volta completata la valutazione, i professionisti dei centri specializzati utilizzano le informazioni raccolte per formulare una diagnosi differenziale, ovvero per escludere altre condizioni che potrebbero essere responsabili dei sintomi del bambino e per identificare la condizione sottostante più appropriata. Questo processo diagnostico accurato è fondamentale per garantire un trattamento efficace e mirato.

          Pertanto, rivolgersi a centri specializzati che sappiano riconoscere l’iperattività e la condizione sottostante attraverso la somministrazione di test specifici, colloqui con i genitori e con gli insegnanti, osservazioni dirette e una valutazione multidisciplinare è essenziale per ottenere una diagnosi accurata e pianificare un trattamento efficace per il bambino.

          Strategie pratiche e consigli utili per gestire e contenere un bambino iperattivo

          Contenere un bambino iperattivo richiede pazienza, comprensione e l’adozione di strategie pratiche che possano aiutare a gestire il suo livello di energia e a mantenere un ambiente sicuro e positivo.

          Alcune strategie che possono risultare utili a genitori e insegnanti in questi casi sono:

             

              • Strutturare l’ambiente: Creare un ambiente ben strutturato e organizzato è fondamentale per aiutare un bambino iperattivo a sentirsi più sicuro e a gestire meglio il proprio comportamento. Ciò può significare stabilire routine quotidiane prevedibili, organizzare gli spazi in modo ordinato e ridurre il disordine visivo e sensoriale. Per esempio, è utile designare spazi specifici per svolgere compiti, giocare o rilassarsi, in modo che il bambino sappia sempre cosa aspettarsi in determinati momenti della giornata. Inoltre, utilizzare visivamente strumenti come calendari, planner o liste di attività può aiutare il bambino a comprendere e seguire la routine.

              • Offrire al bambino un modo alternativo per esprimere la sua energia: I bambini iperattivi spesso hanno un alto livello di energia che ha bisogno di essere canalizzata in modo positivo. Offrire al bambino opportunità regolari per muoversi e giocare in modo fisicamente attivo è essenziale per permettergli di scaricare l’eccesso di energia in modo costruttivo. Attività come correre, saltare, arrampicarsi o giocare a giochi attivi all’aperto non solo forniscono al bambino un’uscita per il suo bisogno di movimento, ma anche l’opportunità di esplorare e sperimentare il mondo circostante. Anche l’arte può essere un ottimo supporto per far esprimere queste energie.

              • Utilizzare strategie di rilassamento: Insegnare al bambino tecniche di rilassamento può aiutarlo a gestire lo stress e l’agitazione che possono accompagnare l’iperattività. Ciò include tecniche come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo, la visualizzazione guidata o lo yoga per bambini. Queste tecniche possono essere insegnate al bambino in momenti di calma, e poi utilizzate quando è necessario rilassarsi o calmarsi. Inoltre, fornire al bambino un angolo tranquillo o un “spazio sicuro” dove possa ritirarsi quando si sente sopraffatto può essere utile per aiutarlo a trovare tranquillità e riflettere.

              • Fornire supporto emotivo: I bambini iperattivi possono spesso sperimentare emozioni intense e avere difficoltà a gestirle. Offrire supporto emotivo e un ascolto attento è essenziale per aiutare il bambino a comprendere e a regolare le proprie emozioni. Ciò include l’essere presenti e disponibili per il bambino quando ha bisogno di parlare o esprimere i suoi sentimenti, senza giudicare o minimizzare le sue esperienze. Inoltre, incoraggiare il bambino a identificare e comunicare i suoi bisogni e le sue preoccupazioni può aiutarlo a sentirsi compreso e supportato.

              • Utilizzare rinforzi positivi: L’utilizzo di rinforzi positivi, tipico delle tecniche comportamentali, può aiutare a motivare il bambino a mantenere un comportamento appropriato e a sviluppare un senso di realizzazione e fiducia in se stesso. Ciò include elogiare e ricompensare il bambino per i comportamenti desiderati, come seguire le istruzioni, condividere o risolvere i problemi in modo costruttivo. È importante identificare e riconoscere anche piccoli successi o progressi, in modo che il bambino si senta incoraggiato e motivato a continuare a fare del suo meglio.

              • Impostare aspettative chiare: Comunicare in modo chiaro e diretto le aspettative riguardo al comportamento del bambino è fondamentale per aiutarlo a capire cosa ci si aspetta da lui e a seguire le regole. Ciò include stabilire regole chiare e coerenti per il comportamento, fornire istruzioni semplici e comprensibili e utilizzare un linguaggio positivo e incoraggiante quando si interagisce con il bambino. Inoltre, è importante stabilire delle routine prevedibili e rispettare gli impegni presi con il bambino, in modo che sappia cosa aspettarsi e si senta al sicuro e supportato.

              • Evitare la sovrastimolazione: I bambini iperattivi possono essere facilmente sopraffatti da stimoli sensoriali eccessivi, come rumori forti, luci intense o situazioni affollate. Ridurre al minimo le situazioni che possono essere fonte di sovrastimolazione può aiutare a prevenire l’agitazione e a favorire la calma del bambino. Ciò include la creazione di un ambiente tranquillo e ordinato, limitare l’esposizione a schermi elettronici o videogiochi stimolanti, e fornire pause regolari e spazi tranquilli dove il bambino possa ritirarsi e rilassarsi quando necessario.

            Utilizzare queste strategie pratiche può aiutare a contenere un bambino iperattivo senza peggiorare la situazione. 

            È importante adattare le strategie alle esigenze specifiche del bambino e mantenere una comunicazione aperta con lui per identificare ciò che funziona meglio per aiutarlo a gestire la sua energia in modo positivo.

            Inoltre, è molto importante ricorrere ad una consulenza esperta, da parte di psicologi ADHD, psichiatri ADHD, psicoterapeuti ADHD ed educatori che con conoscenze ed esperienze, possano progettare interventi ad hoc per le esigenze del bambino.

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