Risolviamo i tuoi dubbi

Le psicologhe di GAM Medical sono specializzate nella diagnosi e nel trattamento dell’ADHD adulto. Inoltre, ogni professionista ha campi di specializzazione variegati, che vanno dal trattamento di stati depressivi a quello delle dipendenze. 

Sì, la diagnosi dell’ADHD negli adulti è diversa da quella fatta sui bambini, di conseguenza anche i test sono differenti. Il nostro è un percorso completo e specifico per le esigenze di persone adulte.

Il percorso diagnostico richiede circa 40-60 giorni. Lo svolgimento dei colloqui psicologici e la preparazione della relazione conclusiva richiedono circa 1 mese; in seguito, il medico psichiatra rilascia la diagnosi dopo una/due visite di approfondimento.

La diagnosi dell’ADHD è il presupposto per l’avvio di una terapia farmacologica, oltre che per la richiesta di agevolazioni a livello scolastico, universitario o lavorativo.

La diagnosi, infatti, non è solo un etichetta fine a sé stessa ed è utile per orientare al trattamento psicoterapeutico e farmacologico.

 

Si ricostruiscono assieme gli eventi salienti della propria vita attraverso un colloquio clinico di raccolta anamnestica, per valutare la caratteristiche e lo sviluppo psicologico della persona; si somministra un’intervista clinica specifica per l’indagine delle caratteristiche ADHD in infanzia e in età adulta.

Spesso, una diagnosi di ADHD in età adulta porta a un significativo sollievo psicologico per i pazienti. 

Molti adulti con ADHD hanno lottato per anni con sintomi come la disorganizzazione, la difficoltà a mantenere l’attenzione e l’impulsività, senza sapere la causa di queste difficoltà. Una diagnosi formale, invece, valida le esperienze personali e i vissuti; il soggetto riconosce che le difficoltà sperimentate non sono dovute a una mancanza di volontà o di impegno, ma a un disturbo neurobiologico.

Sapere che c’è una spiegazione per le proprie difficoltà può migliorare l’autostima e ridurre il senso di colpa o la frustrazione accumulata negli anni.

I test che GAM MEDICAL effettua si rifanno alle più aggiornate linee guida internazionali sull’ADHD in età adulta.

No, non è obbligatorio. La sola relazione dello psicologo non ha, però, valore medico-legale. Infatti, per poter richiedere, ad esempio, agevolazioni a livello universitario o certificazioni lavorative o di disabilità, è necessario ricevere la diagnosi completa, quindi includendo la valutazione psichiatrica. Quest’ultima, inoltre, è utile per escludere eventuali comorbilità.

I test che vengono somministrati dalle nostre psicologhe possono essere fatti tranquillamente in modalità da remoto, che spesso risulta agevole nel caso in cui sia richiesta la compresenza di famigliari durante i colloqui.

La diagnosi rilasciata dal nostro psichiatra è pienamente valida a tutti i fini legali. E’, in ogni caso, necessario rivolgersi al proprio Ateneo per conoscere le procedure necessarie all’ottenimento delle agevolazioni previste. 

È  un percorso personalizzato che ha come obiettivo l’incremento della consapevolezza delle caratteristiche dell’ADHD, in particolare delle proprie. si definiscono assieme degli obiettivi da raggiungere e si co-costruiscono strategie adattive per migliorare la propria qualità di vita.

La psicoeducazione, infatti, mira a fornire informazioni e competenze ai pazienti e ai loro familiari riguardo a una condizione medica o psicologica specifica, in questo caso, l’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività). Il suo obiettivo principale è quello di aiutare i pazienti a comprendere meglio il disturbo, gestirlo efficacemente e migliorare la qualità della loro vita.

Prevede:

  • Informazione: Fornire conoscenze dettagliate sul disturbo, i suoi sintomi, le cause, le conseguenze e le opzioni di trattamento.
  • Supporto: Offrire un ambiente di sostegno in cui i pazienti possono esprimere le loro preoccupazioni e condividere esperienze.
  • Strategie di Gestione: Insegnare tecniche pratiche e strategie per affrontare i sintomi e le difficoltà quotidiane legate al disturbo.

I Benefici della Psicoeducazione per l’ADHD sono, sicuramente:

  • Maggiore Consapevolezza: I pazienti e le loro famiglie acquisiscono una comprensione approfondita del disturbo, riducendo i malintesi e lo stigma.
  • Autonomia: I pazienti sviluppano competenze per gestire meglio i propri sintomi e migliorare la loro autonomia.
  • Miglioramento della Qualità della Vita: Con strategie efficaci, i pazienti possono migliorare la loro performance accademica, lavorativa e sociale.
  • Riduzione dello Stress Familiare: La conoscenza e il supporto possono ridurre lo stress e migliorare le relazioni familiari.

La psicoeducazione è un percorso di tipo educativo e comportamentale, si basa quasi esclusivamente sugli aspetti contingenziali che creano una compromissione funzionale nel presente. 

La psicoterapia mira ad esplorare e trattare aspetti emotivi, comportamentali e psicologici profondi legati al disturbo.

Le differenze principali tra le due riguardano:

  1. Finalità:

    • Psicoeducazione: Fornire informazioni e competenze pratiche.
    • Psicoterapia: Lavorare su aspetti emotivi e psicologici più profondi.
  2. Approccio:

    • Psicoeducazione: Educativo e informativo.
    • Psicoterapia: Terapeutico e introspezione.
  3. Durata:

    • Psicoeducazione: Spesso a breve termine, incentrata su sessioni specifiche per acquisire conoscenze.
    • Psicoterapia: Generalmente a lungo termine, con sessioni regolari per un periodo prolungato.
  4. Interazione:

    • Psicoeducazione: Può essere individuale, ma spesso è di gruppo e include familiari.
    • Psicoterapia: Può essere individuale, di coppia, familiare o di gruppo, ma con un focus più personalizzato sui bisogni del singolo paziente.
  5. Tecniche Utilizzate:

    • Psicoeducazione: Tecniche didattiche, esercizi pratici, gruppi di supporto.
    • Psicoterapia: Tecniche terapeutiche specifiche a seconda dell’orientamento del terapeuta (CBT, psicodinamica, ecc.).

Quindi, mentre la psicoeducazione si concentra sull’informazione e sullo sviluppo di competenze pratiche, la psicoterapia mira a esplorare e trattare i problemi emotivi e psicologici profondi, favorendo cambiamenti duraturi nel comportamento e nel benessere del paziente. 

Entrambe sono complementari e spesso integrate per un trattamento efficace dell’ADHD.


Sono gruppi informativi in cui esperti del settore forniscono delle spiegazioni sui meccanismi che sottendono l’ADHD, sulle caratteristiche e sulle conseguenze. Si forniscono strumenti e strategie per superare alcune delle difficoltà core del disturbo e si apre uno spazio di dialogo e condivisione con altri partecipanti che possono incontrare difficoltà simili alle proprie.

Gli psichiatri di GAM Medical possono prescrivere tutti i farmaci per l’adhd, anche quelli off label.

Il termine significa “fuori etichetta” e descrive la pratica, autorizzata dalla legge italiana, dell’utilizzo di alcuni farmaci per impieghi diversi da quelli per i quali sono stati autorizzati. 

Non esistendo alcuna indicazione terapeutica specifica per tali farmaci, non possono essere rimborsati dal sistema sanitario nazionale. Il farmaco è certamente legale in Italia, ma le assicurazioni non ne coprono il costo. Questi farmaci sono LABEL secondo le linee guida internazionali.


La prescrizione off label può riguardare:

  1. Indicazioni Diverse: Utilizzare il farmaco per trattare una condizione o malattia diversa da quella per cui è stato approvato.
  2. Dosaggio Differente: Utilizzare un dosaggio diverso da quello raccomandato.
  3. Popolazione Differente: Utilizzare il farmaco in una popolazione diversa (ad esempio, nei bambini se è stato approvato solo per gli adulti, o viceversa).
  4. Via di Somministrazione Differente: Utilizzare una via di somministrazione diversa da quella approvata (ad esempio, orale invece di iniettiva).

Ma perché i farmaci vengono prescritti off label?
Diverse possono essere le ragioni?
  • Evidenze Cliniche: Anche se un farmaco non è approvato per una certa indicazione, può esserci evidenza clinica (studi, ricerche, esperienza clinica) che suggerisce la sua efficacia e sicurezza per quella condizione.
  • Mancanza di Alternative: In alcuni casi, non esistono alternative approvate efficaci, e l’uso off-label può rappresentare l’unica opzione di trattamento.
  • Progressi nella Scienza Medica: La ricerca medica può rivelare nuove applicazioni terapeutiche per farmaci esistenti che non sono state ancora ufficialmente approvate.
Trattandosi di una visita privata nessuno può venire a saperlo a meno che non sia il paziente stesso a farne segnalazione. Può capitare che per ottenere il rinnovo di qualche certificato (ad. esempio idoneità alla guida) il medico competente richieda informazioni sull’assunzione di farmaci; è responsabilità del paziente informare il medico di riferimento.

No, è sufficiente avere una carta di credito o prepagata.

Si, se sei residente all’estero possiamo fare la diagnosi di ADHD, ma nel caso volessi ricevere il farmaco non potrai acquistarlo usando la nostra ricetta nel tuo paese. Per farlo dovrai andare, con la nostra ricetta, da un medico registrato nel tuo paese di residenza e farti fare la prescrizione. 

Noi facciamo diagnosi con i codici dell’ ICD10 e i test sono conformi alle linee guide NICE