Quali sono i più comuni stereotipi sull’ADHD?

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L’ADHD, o Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività, è una condizione neurologica complessa che spesso viene fraintesa e stigmatizzata. Esistono molti stereotipi dannosi sulle persone con ADHD, che possono avere un impatto significativo sulla loro vita.

In questo articolo, sfateremo alcuni dei miti più comuni sull’ADHD e faremo luce sulla realtà di questa condizione, cercando di 

Le persone con ADHD non possono avere voti alti

Le persone con ADHD assolutamente possono ottenere voti alti, ma possono incontrare sfide uniche nel raggiungimento di questo obiettivo. È importante capire che l’ADHD non è una misura della propria intelligenza o capacità. Piuttosto, è una condizione che può influenzare la concentrazione, l’organizzazione e la gestione del tempo.

Le persone con ADHD possono eccellere accademicamente quando ricevono il supporto adeguato. Questo può includere strategie di studio personalizzate, accomodamenti a scuola o sul posto di lavoro, terapia e, in alcuni casi, farmaci prescritti da un medico. A tal proposito, hai sentito questi 5 consigli per studenti universitari ADHD?

“Può essere fonte di confusione per le persone con ADHD, così come per chi gli vuole bene, vedere qualcuno che considerano molto intelligente avere difficoltà in compiti che la maggior parte delle persone giudica ‘semplici,’” afferma Roberto Olivardia, dottorato di ricerca, psicologo clinico a Lexington, Massachusetts, specializzato nel trattamento dell’ADHD e che convive egli stesso con questa condizione.”

È essenziale riconoscere che il successo non è definito solo dai voti accademici. Le persone con ADHD possono avere talenti unici, creatività e intelligenza straordinaria che non si riflettono necessariamente nei voti. È importante sostenere e incoraggiare ogni individuo a sviluppare appieno il proprio potenziale, indipendentemente dai voti accademici. A tal proposito, sul blog di GAM Medical sono presenti 5 utili consigli creativi per il pensiero divergente.

La maggioranza di persone con ADHD sono di genere maschile

È vero che, in passato, le diagnosi di ADHD erano maggiormente frequenti nelle persone di genere maschile rispetto a quelle di genere femminile. Questo fenomeno era dovuto a diversi fattori, tra cui:

  • Differenze nella presentazione dei sintomi: Le persone di genere maschile con ADHD tendono a mostrare sintomi più esteriorizzati, come iperattività, impulsività e disattenzione evidente. Le femmine, invece, tendono ad avere sintomi più internalizzati, come ansia, svogliatezza e difficoltà di concentrazione meno evidenti. Questo poteva portare al mancato riconoscimento dell’ADHD nelle persone di genere femminile.
  • Stereotipi di genere: In passato, si tendeva a pensare che l’ADHD fosse un disturbo prettamente maschile. Questo stereotipo ha portato a diagnosi meno frequenti nelle persone di genere femminile, anche quando presentavano i sintomi.

Tuttavia, negli ultimi anni, la comprensione dell’ADHD è migliorata e si è posta maggiore attenzione alle differenze di genere nella presentazione dei sintomi. Di conseguenza, le diagnosi di ADHD nelle persone di genere femminile e negli adulti sono aumentate.

Attualmente, si stima che il rapporto tra persone di genere maschile e femminile con ADHD sia di circa 3:1. Ciò significa che, sebbene i maschi siano ancora più frequentemente diagnosticati, le persone di genere femminile rappresentano una porzione significativa delle persone con ADHD. Ma perché esiste ancora questo stereotipo? Sul blog di GAM Medical puoi trovare un approfondimento proprio sulle differenze di genere nell’ADHD.

Solo le persone caucasiche possono avere l’ADHD

Assolutamente no, questa affermazione è falsa e dannosa. L’ADHD è una condizione neurologica che può colpire persone di qualsiasi etnia o provenienza.

È vero che, in passato, le diagnosi di ADHD erano più frequenti nelle persone caucasiche rispetto ad altri gruppi etnici. Questo era dovuto a una serie di fattori, tra cui:

  • Disparità nell’accesso all’assistenza sanitaria: Le persone di colore e provenienti da minoranze etniche hanno spesso minore accesso all’assistenza sanitaria di qualità, il che può portare a diagnosi ritardate o mancate di ADHD.
  • Stereotipi razziali: Esistono ancora stereotipi dannosi che associano l’ADHD a certi gruppi etnici, portando i professionisti sanitari a sottovalutare i sintomi nelle persone di colore.
  • Fattori socioeconomici: Le persone di colore e provenienti da minoranze etniche sono spesso più soggette a disagi socioeconomici, che possono influenzare la loro salute mentale e l’accesso alle cure.

Una ricerca pubblicata sulla rivista JAMA Network Open ha evidenziato disparità razziali ed etniche simili nella diagnosi e nel trattamento dell’ADHD. Nello specifico, lo studio ha analizzato i dati relativi a 238.011 bambini, mostrando che i bambini asiatici, neri e ispanici avevano meno probabilità di ricevere una diagnosi di ADHD rispetto ai loro coetanei bianchi.

Prendere le medicine per ADHD è un fallimento

Assumere farmaci per l’ADHD non è affatto un fallimento.

L’obiettivo dei farmaci per l’ADHD è quello di ridurre l’iperattività, l’impulsività e la disattenzione con effetti collaterali minimi o nulli. Collaborare con un medico o un professionista della salute mentale specializzato in ADHD può aiutare a trovare il giusto regime di trattamento.

Naturalmente, la terapia farmacologica per ADHD non è adatta a tutti. Il punto cruciale è non confrontare la tua situazione con quella di nessun altro, nemmeno se si tratta di un fratello o una sorella.

Pensare che assumere farmaci per l’ADHD sia un fallimento è basato su stigmi e falsi miti. Ecco alcuni motivi per cui questa affermazione è sbagliata:

  • L’ADHD è una condizione medica: Come per altre condizioni mediche come il diabete o l’ipertensione, i farmaci possono essere un trattamento efficace per gestire i sintomi dell’ADHD e migliorare la salute generale.
  • I farmaci per l’ADHD non sono una scorciatoia: Non esiste una “cura miracolosa” per l’ADHD. I farmaci funzionano meglio quando vengono utilizzati in combinazione con altre terapie, come la terapia comportamentale e le modifiche dello stile di vita.
  • I farmaci per l’ADHD sono sicuri: Se assunti correttamente e sotto la supervisione di un medico, i farmaci per l’ADHD sono generalmente sicuri e ben tollerati. Tuttavia, come per qualsiasi farmaco, è importante essere consapevoli dei potenziali effetti collaterali e discutere con il proprio medico di eventuali rischi o preoccupazioni.
  • I farmaci per l’ADHD possono migliorare la qualità della vita: Quando usati correttamente, i farmaci per l’ADHD possono aiutare le persone con ADHD a concentrarsi meglio, rimanere organizzate, completare le attività e gestire le loro emozioni. Questo può portare a miglioramenti significativi nella scuola, nel lavoro, nelle relazioni e nella vita in generale.

Le persone con ADHD non s’impegnano abbastanza

Questa è una generalizzazione che non riflette la realtà delle persone con ADHD. La percezione che le persone con ADHD non si impegnino abbastanza potrebbe derivare da una mancanza di comprensione della natura della condizione e dei suoi effetti sulla vita quotidiana.

Le persone con ADHD possono incontrare sfide uniche nella gestione del tempo, nella concentrazione e nell’organizzazione, che possono influenzare la loro capacità di perseguire determinati obiettivi o di mantenere un impegno costante. Tuttavia, questo non significa affatto che non si impegnino abbastanza.

In realtà, molte persone con ADHD sono incredibilmente impegnate e determinate nel raggiungere i loro obiettivi. Possono mostrare una grande creatività, passione e resilienza nelle loro attività, nonostante le sfide che incontrano a causa della loro condizione.

È importante evitare di fare generalizzazioni sugli individui con ADHD e anziché attribuire mancanze di impegno a causa della condizione, è più costruttivo comprendere e supportare le persone nel gestire le loro sfide e nel capitalizzare i loro punti di forza. Con il giusto supporto e comprensione, le persone con ADHD possono raggiungere grandi successi e realizzare i loro obiettivi.

Come affronto gli stereotipi sull’ADHD? 

Gli stereotipi sull’ADHD possono ferire e influenzare la decisione di cercare trattamento. Tuttavia, la realtà è che, anche se l’ADHD è una condizione complessa e difficile, c’è speranza.

Sei stanco di sentirti limitato dagli stereotipi sull’ADHD? Vuoi ottenere una comprensione approfondita della tua condizione e imparare a gestirla con fiducia? GAM Medical è qui per aiutarti! Offriamo psicoeducazione individuale per adulti con ADHD, per aiutarti a:

  • Capire meglio l’ADHD e come influisce sulla tua vita
  • Sfidare gli stereotipi e le convinzioni negative sull’ADHD
  • Sviluppare strategie di coping efficaci per gestire i sintomi
  • Migliorare la tua autostima e la tua fiducia in te stesso
  • Creare relazioni più sane e soddisfacenti

Presso GAM Medical, ci impegniamo a sfidare gli stereotipi dannosi sull’ADHD e a fornire un ambiente di supporto e comprensione per gli adulti che vivono con questa condizione. La nostra psicoeducazione individuale è progettata su misura per le tue esigenze uniche, fornendo informazioni esaustive, strategie pratiche e supporto emotivo per aiutarti a navigare al meglio la tua vita con ADHD. Il tutto partendo dalla diagnosi differenziale.

Non lasciare che gli stereotipi ti trattengano dal vivere la tua vita al massimo delle tue capacità. Consulta il nostro piano di psicoeducazione individuale su GAM Medical e scopri come l’ADHD può essere gestito in modo efficace, permettendoti di realizzare i tuoi obiettivi e perseguire i tuoi sogni.

Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7422602
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5684883/
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