ADHD: Rischi e benefici della pillola contraccettiva

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Sei ADHD, e vuoi conoscere i rischi e i benefici della pillola anticoncezionale? La gestione dell’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) può essere una sfida significativa per molte donne, e l’uso di contraccettivi ormonali è un tema che merita attenzione particolare. I contraccettivi orali, comunemente noti come pillole anticoncezionali, possono avere un impatto significativo su diversi aspetti della salute e del benessere delle donne ADHD. 

Questo articolo esplorerà i potenziali benefici e rischi dell’uso della pillola contraccettiva nelle donne ADHD, con un focus particolare sui possibili effetti collaterali come la depressione.

I potenziali benefici della pillola sei sei ADHD

I contraccettivi ormonali possono offrire numerosi benefici alle donne ADHD, specialmente in termini di stabilizzazione degli ormoni sessuali. Le fluttuazioni di estrogeni e progesterone durante il ciclo mestruale e la perimenopausa possono essere particolarmente debilitanti per le donne neurodivergenti, e l’uso di contraccettivi ormonali può aiutare a stabilizzare questi cambiamenti. Quelli che seguono sono tre possibili benefici. 

Stabilizzazione ormonale e ADHD 

Gli estrogeni hanno un effetto protettivo sia sulla cognizione che sulla regolazione emotiva. I sintomi dell’ADHD, infatti, sembrerebbero aumentare e diminuire a seconda della fase mestruale, con un peggioramento dei sintomi quando i livelli di estrogeni scendono. Stabilizzare i livelli di estrogeni e progesterone tramite l’uso di contraccettivi orali può quindi aiutare a mantenere una maggiore stabilità emotiva e cognitiva.

ADHD: Alleviamento dei sintomi premestruali

Alcuni clinici prescrivono contraccettivi orali per trattare la Sindrome Premestruale (PMS) e il Disturbo Disforico Premestruale (PMDD), che colpiscono numerose donne ADHD. La regolazione degli ormoni attraverso la pillola contraccettiva può ridurre significativamente i sintomi premestruali, come l’irritabilità, la fatica e i cambiamenti d’umore, che possono aggravare i sintomi dell’ADHD.

Per approfondire il legame tra ADHD e Disturbo Disforico Premestruale, leggi il nostro articolo sul blog di GAM Medical.

Trattamento di altre condizioni mediche

Oltre a prevenire la gravidanza, le pillole anticoncezionali sono spesso utilizzate per trattare altre condizioni mediche, come il sanguinamento mestruale abbondante, i crampi dolorosi, i cicli mestruali irregolari, la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS) e l’acne. Per molte donne ADHD, la gestione di queste condizioni può portare a un miglioramento generale del benessere e della qualità della vita.

I possibili rischi della pillola se sei ADHD

Nonostante i benefici, l’uso della pillola contraccettiva può comportare alcuni rischi per le donne ADHD, in particolare per quanto riguarda la salute mentale. Recenti ricerche hanno evidenziato che l’uso di alcuni tipi di contraccettivi orali potrebbe essere associato a un aumento del rischio di depressione nelle donne ADHD.

In particolare, uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry ha preso in considerazione un campione di donne, e ha rilevato che le donne ADHD che usavano contraccettivi orali combinati (COC) o pillole a base di solo progestinico (POP) avevano un rischio di depressione più di cinque volte superiore rispetto alle donne senza ADHD che non usavano contraccettivi ormonali. Questo rischio elevato non è stato riscontrato tra le donne ADHD che utilizzavano contraccettivi ormonali non orali, come IUD ormonali o impianti sottocutanei, né tra le donne non ADHD che usavano contraccettivi ormonali orali.

I contraccettivi ormonali sistemici, infatti, contengono progestinici che inibiscono il ciclo ovulatorio e “levigano” il profilo ormonale. Tuttavia, possono anche imitare i sintomi negativi dell’umore sperimentati dal progesterone naturale durante la fase luteale del ciclo mestruale. Questo può contribuire a sintomi di depressione e ansia in alcune donne ADHD.

Alcuni accorgimenti per le donne ADHD

Proprio per i rischi sopraelencati, è importante che le donne ADHD seguano alcuni accorgimenti, e che prendano in considerazione diverse possibilità. 

  • Importanza della consulenza medica. Prima di iniziare l’uso della pillola contraccettiva, è fondamentale una consulenza approfondita con un medico per discutere i potenziali rischi e benefici, soprattutto per le giovani donne ADHD. Un monitoraggio regolare dei sintomi di depressione e altri effetti collaterali è essenziale per garantire un uso sicuro e efficace della contraccezione ormonale.
  • Alternative ai contraccettivi orali. Per alcune donne ADHD, potrebbe essere preferibile considerare alternative ai contraccettivi orali, come gli IUD ormonali o gli impianti sottocutanei, che non sono associati a un rischio aumentato di depressione. Queste opzioni possono offrire una protezione efficace contro la gravidanza senza gli stessi rischi di effetti collaterali negativi sulla salute mentale.
  • Supporto psicologico. Le ragazze e le giovani donne ADHD che utilizzano contraccettivi orali dovrebbero avere accesso a supporto psicologico per affrontare eventuali sintomi di depressione o ansia. La terapia comportamentale può essere utile per sviluppare strategie di coping e migliorare il benessere emotivo.

Il blog di GAM Medical come risorsa per la salute delle donne ADHD

Informarsi accuratamente prima di decidere se utilizzare la pillola contraccettiva è essenziale, soprattutto per le donne ADHD. Conoscere i potenziali benefici e rischi ti permetterà di fare scelte consapevoli riguardo alla tua salute fisica e mentale.

Per un’informazione più completa sull’ADHD e per scoprire strategie utili a migliorare la tua qualità di vita, ti consigliamo di visitare il blog di GAM Medical. Qui troverai una vasta gamma di articoli e risorse dedicate alla salute mentale, fisica e sessuale delle donne ADHD.

Non aspettare, visita il blog di GAM Medical e scopri un mondo di risorse per aiutarti a gestire meglio l’ADHD e vivere una vita più equilibrata e soddisfacente!

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Le informazioni contenute in questo articolo sono fornite a scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere, la diagnosi o il trattamento di un professionista.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36332846
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