ADHD e noia: come evitarla

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noia e ADHD

La noia è un’emozione molto comune al giorno d’oggi. Le persone ADHD però ne possono soffrire con maggiore frequenza e intensità. Questo può dipendere da difficoltà nel mantenere l’attenzione su un compito prolungato e da bassi livelli di dopamina, un neurotrasmettitore legato alla motivazione e al piacere.

In questo articolo esploreremo nel dettaglio la relazione tra ADHD e noia, approfondendone le cause anche tramite alcune ricerche scientifiche, e cercando di capire come affrontare questa sensazione.

Che cos’è la noia?

La noia è uno stato psicologico complesso caratterizzato da una mancanza di interesse o stimolazione. Può manifestarsi con fatica, irritabilità, impazienza e persino disagio fisico, ed ha un legame con dipendenza da internet, depressione e ansia. Per combatterla alcune persone cercano stimoli interni, mentre altre possono ricorrere a comportamenti impulsivi.

Tra le causa di questa condizione troviamo sicuramente.

  • Mancanza di novità o sfida. Quando scatta la noia è come se il nostro cervello, un muscolo affamato di conoscenza, si ritrovasse di fronte a un pasto insipido e ripetitivo. La mancanza di novità, di stimoli che lo sfidino e lo spingano oltre i confini già noti, lo conduce inevitabilmente allo svilimento, alla demotivazione e, in alcuni casi, alla frustrazione.
  • Mancanza di controllo. Come un burattino nelle mani di un burattinaio, la noia ci attanaglia quando ci sentiamo privi di controllo sulla nostra vita. È come se le redini del nostro destino fossero state sottratte dalle nostre mani, lasciandoci in balia di forze esterne e incapaci di influenzare il corso degli eventi. In questo scenario, la noia si manifesta come un senso di frustrazione e impotenza, che mina la nostra autostima e ci fa sentire inermi di fronte alle sfide quotidiane
  • Mancanza di significato. Può derivare da un lavoro alienante, privo di stimoli e di soddisfazioni concrete, da relazioni interpersonali superficiali e prive di valore, o da una generale disillusione verso la vita. In alcuni casi, può essere legata a una crisi esistenziale, a un momento di profonda riflessione sul senso del nostro essere nel mondo, sul nostro ruolo nella società e sulla nostra eredità.
  • Sotto-stimolazione o sovra-stimolazione. La nostra mente si annoia quando non viene adeguatamente stimolata. Nel caso di sotto e sovra-stimolazione, la noia si manifesta come un senso di apatia mentale, un torpore che annebbia i pensieri e ci fa sentire svogliati e privi di energia.

ADHD e noia: qual è la relazione?

La noia può essere un vero tormento per le persone ADHD. Può manifestarsi con una vasta gamma di sintomi correlati ad attenzione e iperattività, che vanno da una semplice stanchezza a stati di irritabilità e rabbia più intensi. Alcuni potrebbero persino provare un disagio fisico.

Uno studio del 2018 ha evidenziato che uno dei sintomi principali dell’ADHD è una tendenza aumentata a sentirsi annoiati. Le persone con ADHD possono avere maggiori difficoltà a mantenere l’attenzione su un compito per lunghi periodi e potrebbero avere livelli più bassi di dopamina, il che riduce la motivazione e richiede maggiore stimolazione per mantenere il cervello impegnato.

Perché la noia è comune nelle persone ADHD? 

La noia e l’ADHD sono strettamente connessi, tanto che la noia può essere considerata un sintomo caratteristico di questo disturbo. Le persone con ADHD sperimentano la noia in modo più intenso e frequente rispetto alla media, e questo può avere un impatto significativo sulla loro vita quotidiana. Ecco alcuni dei motivi per cui la noia è così comune nell’ADHD:

  • Difficoltà di regolazione dell’attenzione: Le persone con ADHD hanno difficoltà a concentrarsi su compiti monotoni o poco stimolanti. Questo può portare a una rapida perdita di interesse e alla comparsa della noia.
  • Bisogno di novità e stimoli: Le persone con ADHD hanno un bisogno costante di novità e stimoli per mantenere il loro interesse. Se il loro ambiente non offre sufficiente stimolazione, è facile che si annoino.
  • Impulsività: L’impulsività, tipica dell’ADHD, può portare le persone a cercare soluzioni immediate alla noia, anche se queste sono negative o dannose.
  • Difficoltà di gestione delle emozioni: Le persone con ADHD possono avere difficoltà a gestire le emozioni negative, come la frustrazione e la noia. Questo può portare a comportamenti di ricerca di attenzione o di sfogo emotivo.

La noia può spingere le persone con ADHD verso attività isolanti, come un eccessivo utilizzo di dispositivi elettronici. È stato dimostrato che esiste un forte legame tra dipendenza da internet e ADHD negli adolescenti. Inoltre, la tendenza alla noia è spesso associata a problemi di depressione, ansia e difficoltà nelle relazioni interpersonali.

Come affrontare la noia ADHD?

Innanzitutto, è fondamentale capire la radice della noia. Stai annoiato perché il compito è troppo facile o troppo difficile? Ti manca la novità e la stimolazione? Oppure sei sopraffatto e hai bisogno di una pausa? Una volta identificata la causa, puoi iniziare a sviluppare soluzioni mirate.

  • Se la noia deriva da una mancanza di stimoli, cerca di introdurre elementi di novità e sfida nelle tue attività. Prova a suddividere i compiti in blocchi più piccoli e gestibili, oppure stabilisci delle scadenze per motivarti. Puoi anche esplorare nuovi hobby o interessi che ti appassionano e ti fanno sentire coinvolto.
  • Se invece la noia ti assale quando sei sotto pressione, è importante concederti delle pause regolari per ricaricare le batterie. Alzati, fai qualche movimento, respira a fondo o dedica qualche minuto a un’attività rilassante che ti piace. La mindfulness può essere un ottimo strumento per imparare a gestire lo stress e a concentrarti sul presente.
  • Ricorda che la noia può essere anche un’occasione per riflettere su ciò che ti appassiona e sugli obiettivi che vuoi raggiungere. Prendi un quaderno e annota le tue idee, i tuoi sogni e le tue aspirazioni. Questo esercizio di introspezione può aiutarti a trovare nuova motivazione e a dare un senso alle tue attività.
  • Non sottovalutare il potere del supporto sociale. Circondati di persone positive e comprensive che ti sostengono e ti incoraggiano. Condividere le tue esperienze con altri che capiscono cosa stai vivendo può essere un grande sollievo e una fonte di ispirazione.

ADHD e noia: quando è il caso di contattare uno specialista?

La noia è un sintomo comune dell’ADHD, ma non tutte le esperienze di noia sono uguali. Quando la noia diventa un problema significativo che interferisce con la tua vita quotidiana, è importante cercare un aiuto professionale. Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare la necessità di contattare uno specialista:

  • La noia ti causa una significativa sofferenza emotiva o disagio. Ti senti frustrato, ansioso o depresso a causa della noia?
  • La noia interferisce con le tue relazioni o il tuo lavoro. Ti ritrovi a trascurare le tue responsabilità o ad avere difficoltà a mantenere relazioni sane a causa della noia?
  • La noia ti spinge a comportamenti negativi o pericolosi. Ti ritrovi a cercare sollievo dalla noia attraverso attività come l’abuso di sostanze, il gioco d’azzardo o comportamenti rischiosi?
  • Hai provato diverse strategie per affrontare la noia, ma nulla sembra funzionare. Hai provato a introdurre novità e stimoli nella tua vita, a praticare tecniche di gestione del tempo o a cercare supporto sociale, ma la noia continua a tormentarti?

Senti che l’ansia e l’ADHD stanno interferendo con la tua vita quotidiana?

Non sei solo. Presso GAM Medical (Centro specialistico ADHD e Clinica di Psicologia Italiana), siamo specializzati nel trattamento dell’ADHD negli adulti e comprendiamo le sfide uniche che comporta. Offriamo un approccio personalizzato e una diagnosi ADHD differenziale per aiutarti a gestire i sintomi dell’ADHD e dell’ansia, migliorando la tua qualità di vita.

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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22729457/ 
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7730515/ 
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9532551/ 
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