ADHD e scatti di rabbia: sono collegati?

adhd e rabbia: persona arrabbiata

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L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è spesso associato a difficoltà di concentrazione e iperattività, ma meno noto è il legame tra ADHD e regolazione emotiva, in particolare la gestione della rabbia. Le persone ADHD sperimentano frequentemente esplosioni emotive intense che possono essere difficili da controllare.

Questo articolo esplora le cause alla base di queste reazioni e offre strategie pratiche per gestire la rabbia in modo efficace.

La connessione tra ADHD e rabbia

  • Le persone ADHD tendono a vivere le emozioni in modo più intenso rispetto a quelle senza il disturbo. Questo significa che sentimenti come la rabbia, la frustrazione e il dolore possono manifestarsi con una maggiore rapidità e intensità, rendendo la gestione emotiva una sfida quotidiana. Nelle persone adhd è dunque più facile che le emozioni vengano amplificate e talvolta gestite nel modo scorretto, in questo articolo vedremo come reagire correttamente alla disregolazione emotiva. In particolare, l’amigdala, che è coinvolta nella regolazione delle emozioni e nella risposta allo stress, può essere iperattiva nelle persone ADHD. Questa iperattività può portare a reazioni esagerate a situazioni percepite come minacciose o stressanti.

Allo stesso modo, la corteccia prefrontale, responsabile del pensiero razionale, della pianificazione e del controllo degli impulsi, spesso mostra una funzionalità alterata nei soggetti ADHD. Queste alterazioni possono compromettere la capacità di moderare le reazioni emotive, portando a risposte impulsive e difficili da controllare. 

Lo studio “Associazione tra disturbo da deficit di attenzione e iperattività e sottoscale dell’aggressività” conferma come la propensione all’aggressività sia una caratteristica collegata al disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività. Ora capiremo come le persone adhd possono gestire al meglio la rabbia, nonostante possa risultare difficile.

Consigli per gestire adhd e rabbia

Gestire la rabbia quando si convive con l’ADHD richiede un approccio multiplo che combina auto-riflessione, tecniche di regolazione emotiva e strategie di coping pratiche.

  • Approfondisci le tue abitudini: possiamo definire “abitudini di rabbia” quelle abitudini che sono spesso schemi di comportamento involontari che si sviluppano per soddisfare un bisogno emotivo. Cambiare queste abitudini richiede una comprensione approfondita dei fattori scatenanti e delle risposte comportamentali.
  • Capire come funziona: essere curiosi riguardo al funzionamento della propria rabbia può aiutare a identificare i modelli di reazione. Chiediti cosa attiva la tua rabbia, quali sensazioni fisiche provi e quali comportamenti adotti quando sei arrabbiato.

Suggerimenti pratici per controllare la rabbia se sei adhd 

Abbiamo visto i consigli che puoi seguire se sei una persona adhd che ha difficoltà a tenere sotto controllo le emozioni. Ora vedremo alcuni suggerimenti pratici che puoi attuare per tenere la rabbia sotto controllo e non farti travolgere dalle emozioni. 

  1. Quando sei leggermente a disagio: inizia notando la voce critica che influenza i tuoi pensieri e successivamente confronta le tue convinzioni limitanti con i fatti reali.
  1. Quando provi un disagio di livello medio: riconosci i tuoi sentimenti, per esempio puoi dire a te stesso: “È normale essere arrabbiato. Ma cosa posso fare per calmarmi?”. Successivamente puoi ripetere affermazioni positive o frasi di supporto, come: “Questo non è un buon momento per me, ma ce la farò.” Infine, visualizzati mentre ti calmi immaginando per esempio un luogo tranquillo e sereno.
  1. Quando sei fortemente a disagio: prova ad usare tecniche di respirazione focalizzata, come la respirazione a narici alternate. Se possibile, spostati fisicamente dalla situazione stressante ed impegnati in un’attività fisica, come una passeggiata o una corsa. Fare attività fisica è un buon metodo per sfogarsi e per le persone adhd è particolarmente importante: abbiamo approfondito questo legame in un altro articolo di Gam Medical.

Come cambiare le abitudini di risposta alla rabbia se sei adhd

Le situazioni stressanti sono inevitabili, ma possiamo gestire le nostre risposte utilizzando strategie da sviluppare prima che queste situazioni accadano, in modo da poterle attuare e gestire gli scatti di rabbia in modo migliore.

Ecco alcuni suggerimenti per sviluppare nuove abitudini di risposta:

  • Impegnati a cambiare: prima di tutto devi essere realmente intenzionato a voler cambiare la gestione della rabbia perchè essere mentalmente convinti è fondamentale. Tieni un elenco di strumenti per gestire la rabbia a portata di mano, magari nel telefono o sull’agenda che porti sempre con te. Anche al lavoro è importante utilizzare gli strumenti che hai creato, potrebbe tornare utile in ogni momento della giornata lavorativa.
  • Concentrati su un obiettivo alla volta: cambiare una cosa alla volta aumenta la probabilità di successo. Potrai concentrarti facilmente su una cosa alla volta piuttosto che fare tante cose insieme. 
  • Cogli le occasioni: sviluppa una mentalità di crescita e aspettati sfide e frustrazioni, ma vedi i tuoi errori come opportunità di apprendimento. Grazie a questa mentalità riuscirai a essere più leggero con te stesso e a reagire meglio agli scatti di rabbia. 
  • Pratica l’auto-compassione: accetta che farai degli errori lungo il percorso, ma riconosci che stai facendo del tuo meglio.

Mantieni una vita sana da persona adhd

Uno stile di vita equilibrato può ridurre significativamente i livelli di stress e migliorare la regolazione emotiva. Ti forniamo alcuni consigli per seguire uno stile di vita equilibrato che può aiutarti se sei adhd.

  • Segui una routine regolare: Dormi a sufficienza, mangia pasti nutrienti, fai esercizio fisico e mantieni relazioni sociali positive.
  • Rifletti sui tuoi bisogni: Chiediti se sei affamato, arrabbiato, solo o stanco, e affronta questi bisogni di conseguenza

Dunque, adottare uno stile di vita equilibrato è fondamentale per ridurre i livelli di stress e migliorare la regolazione emotiva, specialmente se sei ADHD.

Questi semplici ma efficaci consigli possono aiutare a migliorare il benessere complessivo e la gestione delle emozioni.

In conclusione, essere ADHD può rendere la gestione della rabbia una sfida significativa, ma con una maggiore comprensione delle proprie reazioni emotive e l’uso di strategie efficaci, è possibile migliorare notevolmente la propria capacità di controllare la rabbia. L’auto-riflessione, la pratica costante e l’adozione di abitudini sane sono passi fondamentali per sviluppare una regolazione emotiva più stabile e una vita più equilibrata.

Affrontare la rabbia richiede impegno e pazienza, ma ricordati sempre che ogni piccolo passo avanti è un progresso significativo verso una migliore gestione delle emozioni. Con il tempo e la pratica, è possibile vivere una vita più serena e gratificante, nonostante le sfide poste dall’ADHD.

GAM Medical: ti aiutiamo a gestire la disregolazione emotiva se sei adhd

Dunque, la gestione della rabbia e delle emozioni intense per le persone ADHD richiede una combinazione di consapevolezza di sé, strategie di coping efficaci e uno stile di vita equilibrato. Comprendere il legame tra ADHD e la rabbia, e utilizzare tecniche mirate per affrontare situazioni difficili, può aiutare a migliorare significativamente la qualità della vita. 

La sezione Sintomi ADHD di GAM Medical offre un approfondimento dettagliato su come i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività influenzano il comportamento e le emozioni. Attraverso articoli informativi e risorse specializzate, nella nostra clinica forniamo strumenti pratici e conoscenze aggiornate per aiutare le persone ADHD a riconoscere e gestire i loro sintomi, tra cui la rabbia.

Conoscere meglio l’adhd e adottare strategie efficaci non solo migliora la regolazione emotiva, ma promuove anche una maggiore resilienza e una migliore qualità delle relazioni e delle esperienze quotidiane.

Questo contenuto ha lo scopo di informare, non di sostituire la diagnosi di un professionista. 

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Fonti: 

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33439553/
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