L’ADHD è la causa della stanchezza?

Tempo di lettura: 6 minuti

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Sei ADHD e spesso ti senti stanco o spossato? Scopri perché!

A differenza di ciò che si potrebbe pensare, coloro che soffrono di ADHD, non sono solo individui con eccessi di energia che non riescono a controllare, ma al contrario sono generalmente soggetti a stanchezza e affaticamento superiori alla media.

Negli ultimi anni, l’attenzione degli scienziati si è concentrata sul Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) attraverso una serie di studi approfonditi. Questa ricerca ha rivelato una connessione significativa tra l’ADHD e una serie di altre condizioni, tra cui disturbi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare, disturbi del sonno e disturbi dell’umore e la stanchezza.

La stanchezza non è uno dei criteri per la diagnostica di questo disturbo, però può esserne fortemente correlata.  In questo articolo andremo ad analizzare come l’ADHD e la stanchezza interagiscono tra loro, quali sono le cause e le possibili soluzioni, senza mai scordare che è consigliabile consultare un professionista della salute mentale per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato, se si sospetta di avere ADHD o altri disturbi correlati.

Cause della stanchezza con l’ADHD

Uno studio condotto presso il King’s College London afferma che le cause della stanchezza e i sintomi dell’ADHD sono strettamente collegati. La stanchezza cronica è una delle problematiche più comuni tra gli adulti ADHD, influenzando significativamente la loro qualità di vita e la capacità di svolgere attività quotidiane. La relazione tra ADHD e stanchezza è complessa e multifattoriale, coinvolgendo vari aspetti della vita mentale, fisica ed emotiva degli individui. Comprendere meglio questo legame è fondamentale per sviluppare strategie di gestione più efficaci e migliorare il benessere complessivo delle persone affette da questo disturbo. Tra le cause principali ci sono le seguenti. 

  • Difficoltà nel mantenere l’attenzione: per le persone ADHD spesso doversi concentrare a lungo su compiti prolungati può essere una sfida, serve uno sforzo maggiore e quindi una maggiore stanchezza mentale.
  • Iperattività e impulsività: questi sintomi possono portare a uno stato di costante agitazione, movimento e impulsi improvvisi, che possono consumare molta energia e contribuire alla sensazione di stanchezza.
  • Effetti collaterali dei farmaci: alcuni farmaci utilizzati nel trattamento dell’ADHD possono avere effetti collaterali che includono la stanchezza o la sonnolenza.

Scopri tutti i sintomi del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività cliccando qui.

ADHD, stanchezza e Nebbia Cognitiva

L’ADHD è un disturbo che colpisce direttamente il cervello, causando evidenti differenze strutturali e chimiche. I bassi livelli dei principali neurotrasmettitori, quali dopamina e serotonina, possono causare un fenomeno chiamato Nebbia Cognitiva. 

La nebbia cognitiva si manifesta con movimenti rallentati, apparente distacco dalle attività scolastiche o lavorative, sognare ad occhi aperti, riflessi rallentati e difficoltà a restare svegli.

Questa fatica a rimanere attivi e svegli è una sensazione fisiologica detta inerzia del sonno. 

La stanchezza e la nebbia cognitiva rappresentano due aspetti significativi dell’esperienza quotidiana per molte persone che convivono con il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD). Tuttavia, è importante sottolineare che l’impatto di tali condizioni può variare notevolmente da individuo a individuo, sia in termini di intensità che di frequenza.

La nebbia cognitiva può essere innescata da:

  • Fluttuazioni nell’attenzione e nel pensiero lineare: le persone ADHD possono sperimentare variazioni significative nella concentrazione e nella capacità di elaborare le informazioni in modo sequenziale e organizzato.
  • Distrazione costante: l’ADHD è spesso caratterizzato da una costante attenzione divisa tra pensieri interni ed esterni, il che può rendere difficile focalizzarsi su un compito specifico senza essere distratti da stimoli ambientali.
  • Difficoltà nelle decisioni e nella risoluzione dei problemi: la mancanza di chiarezza mentale può complicare il processo decisionale e ostacolare la risoluzione efficace dei problemi.

È importante notare che la stanchezza e la nebbia cognitiva possono interagire reciprocamente: quando una persona è stanca, è più suscettibile a sperimentare la nebbia cognitiva, e viceversa. Inoltre, entrambe queste condizioni possono essere alimentate da fattori esterni come lo stress, la mancanza di esercizio fisico, una dieta poco equilibrata e disturbi del sonno, rendendo cruciale un approccio integrato per gestire efficacemente le sfide legate all’ADHD.

Altre possibili conseguenze della stanchezza ADHD

La stanchezza cronica associata all’ADHD può avere ulteriori conseguenze significative e variegate sulla vita quotidiana degli individui. Non si limita a una semplice sensazione di affaticamento, ma può influenzare profondamente diversi aspetti della vita. 

In ambito accademico e lavorativo, la stanchezza può compromettere la capacità di concentrazione e di completamento dei compiti, riducendo la produttività e aumentando il rischio di errori. Gli studenti ADHD potrebbero trovare difficile mantenere l’attenzione durante le lezioni e completare gli incarichi in modo tempestivo, portando a un calo delle prestazioni accademiche e a una maggiore frustrazione. Allo stesso modo, nel contesto lavorativo, la stanchezza può ridurre l’efficacia, ostacolare la capacità di prendere decisioni e rallentare i tempi di risposta, incidendo negativamente sulla carriera e sull’autoefficacia.

A livello personale, la stanchezza persistente può influenzare le relazioni interpersonali e il benessere emotivo. Gli individui ADHD potrebbero sentirsi più irritabili, frustrati e meno pazienti, con conseguenze potenzialmente negative sui rapporti con familiari, amici e colleghi. La continua sensazione di affaticamento può anche aumentare il rischio di sviluppare disturbi dell’umore, come la depressione e l’ansia, poiché la capacità di affrontare lo stress e le sfide quotidiane è ridotta.

Inoltre, la stanchezza cronica può avere un impatto sulla salute fisica generale, contribuendo a una minore motivazione per l’attività fisica e una dieta meno salutare. Questo può portare a un circolo vizioso, dove il deterioramento della salute fisica amplifica ulteriormente la sensazione di stanchezza e compromette la gestione dell’ADHD.

Consigli per gestire la stanchezza nell’ADHD

La gestione della stanchezza nell’ADHD coinvolge una vasta gamma di strategie che mirano a migliorare la qualità della vita e a fronteggiare i sintomi specifici associati al disturbo. Ecco alcuni consigli supplementari per gestire la stanchezza nell’ADHD.

  • Gestione dell’energia: Oltre a seguire una routine regolare di sonno di alta qualità, cerca di identificare i momenti della giornata in cui hai maggiormente bisogno di energia e pianifica le tue attività di conseguenza. Potresti considerare pause programmate durante il giorno per ricaricare le energie.
  • Integrazione di nutrienti: Oltre a una dieta equilibrata, potresti valutare l’integrazione di nutrienti che supportano la funzione cerebrale e l’energia, come le vitamine del gruppo B, il magnesio e gli acidi grassi omega-3. Tuttavia, consulta sempre un professionista della salute prima di iniziare qualsiasi supplemento.
  • Varietà nell’attività fisica: Oltre a un esercizio regolare, cerca di variare le tue attività fisiche per stimolare diversi gruppi muscolari e mantenerne l’interesse nel lungo termine. Puoi considerare anche attività che coinvolgono la mente, come lo yoga o la danza, per favorire una connessione mente-corpo più profonda.
  • Approcci creativi alla gestione dello stress: Oltre alle tecniche di rilassamento tradizionali, esplora approcci creativi come la terapia dell’arte, la scrittura o l’ascolto della musica. Questi possono offrire un’uscita emotiva e mentale che aiuta a ridurre lo stress e la stanchezza.
  • Sviluppo delle abilità di resilienza: Investi nel potenziamento delle tue abilità di resilienza per affrontare meglio le sfide quotidiane legate all’ADHD. Ciò potrebbe includere la pratica della gratitudine, la riflessione sulle tue forze personali e il mantenimento di una prospettiva ottimistica.
  • Adattamento del trattamento: Lavora a stretto contatto con il team di assistenza medica per adattare il tuo piano di trattamento in base alle tue esigenze in evoluzione e alle tue risposte individuali alle varie strategie. Sii aperto a esplorare nuove opzioni e regola il percorso di trattamento di conseguenza.

Come trovare una soluzione efficace?

Ricorda che trovare il giusto equilibrio di strategie per gestire la stanchezza nell’ADHD richiede tempo, pazienza e un approccio sperimentale. Sii gentile con te stesso mentre lavori per migliorare la tua salute e il tuo benessere complessivo. 

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Data l’importanza della diagnosi ADHD, GAM Medical utilizza differenti strumenti per far si che questa sia il più accurata possibile, tra questi ci possono essere questionari, interviste diagnostiche e osservazioni comportamentali i quali permettono ai professionisti ADHD di valutare la condizione in modo approfondito per ottenere una diagnosi ADHD non solo precisa ma anche personalizzata e individuale.

La diagnosi ADHD permette di comprendere appieno la condizione e se stessi aprendo la strada all’individuazione di strategie mirate che favoriscono il benessere generale della tua vita.

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Questo articolo è a scopo informativo dunque non sostituisce la diagnosi di un professionista. Se l’articolo ti è piaciuto condividilo con amici e parenti!

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27918087
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