Come influisce l’ADHD sulla percezione del tempo?
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) compromette la percezione del tempo, con il cervello delle persone affette bloccato nel presente e inconsapevole del futuro. Questo fenomeno porta a iperfocalizzazione, cecità temporale e scarse competenze di gestione del tempo. È essenziale imparare a “vedere” oltre il presente e “sentire” il domani per migliorare la gestione del tempo e la produttività.
In questo articolo esploreremo come le difficoltà nella gestione del tempo possano avere effetti significativi nella vita delle persone ADHD, conosceremo le implicazioni che possono esserci e come superare questa condizione.
Le implicazioni della percezione distorta del tempo nell’ADHD
Per le persone ADHD, la gestione del tempo è particolarmente complicata a causa di una percezione del tempo distorta. Questa distorsione si traduce in una gestione del tempo inefficace nel presente e in notevoli difficoltà organizzative per il futuro. Le persone ADHD spesso trovano difficile pianificare e prevedere, il che porta a una serie di problemi nella vita quotidiana e nel lavoro. Spesso sprecano tempo prezioso, incapaci di assegnare priorità adeguate alle attività o di rispettare le scadenze.
Un aspetto critico di questa sfida è la tendenza a cadere in episodi di iperfocalizzazione imprevedibili, durante i quali possono dedicare ore a un singolo compito a scapito di altri, spesso più urgenti. Questa iperfocalizzazione, sebbene possa sembrare produttiva, può deviare l’attenzione da attività essenziali, creando un circolo vizioso di compiti incompleti e scadenze mancate.
Inoltre, la procrastinazione è un problema comune per gli adulti ADHD. La difficoltà nel percepire correttamente il passare del tempo e nel “sentire” l’urgenza delle future conseguenze porta spesso a rinviare compiti importanti fino all’ultimo momento. Ci sono vari metodi per limitare la procrastinazione nelle persone ADHD, ne abbiamo visti alcuni nell’articolo “3 step per non procrastinare”.
La cecità temporale e il problema dell’orizzonte temporale
Gli orizzonti temporali determinano quanto vicino nel tempo deve essere un compito o un evento prima che venga percepito e affrontato. Sono essenzialmente il “campo visivo” temporale di una persona, ovvero la distanza nel futuro che riescono a considerare e pianificare. Per le persone ADHD, questi orizzonti sono tipicamente più brevi rispetto alle persone neurotipiche, il che comporta che gli eventi e i compiti futuri non vengano adeguatamente considerati fino a quando non diventano imminenti.
Russell Barkley, Ph.D., ha osservato che per gli adulti ADHD, il tempo è quasi diviso in due parti: il “presente” e il “non presente”. Questo significa che ciò che non è immediatamente davanti a loro, temporalmente parlando, tende a non essere percepito con la stessa chiarezza o urgenza. Di conseguenza, molte persone ADHD possono trovarsi a reagire solo quando le scadenze sono molto vicine, portando a una gestione del tempo inefficace e a una notevole quantità di stress. Abbiamo visto che lo stress peggiora i sintomi ADHD, dunque è importante saperlo gestire.
Inoltre, un orizzonte temporale breve influisce negativamente sulla capacità di stabilire e raggiungere obiettivi a lungo termine, rendendo difficile il progresso sia personale che professionale. Anche un articolo di PubMed sottolinea l’importanza della gestione della procrastinazione nelle persone adhd, in modo da riuscire a perdere meno tempo possibile nella vita quotidiana.
ADHD e sconto temporale
Lo sconto temporale spiega perché le persone ADHD non riescono a “sentire” il futuro. Questo concetto si riferisce alla tendenza a valutare i benefici immediati come più preziosi rispetto a quelli futuri. Le persone ADHD tendono a massimizzare il piacere immediato, ignorando i costi futuri, fino al momento della resa dei conti. In pratica, il “qui e ora” esercita una forza attrattiva molto più potente rispetto a qualsiasi ricompensa futura, per quanto grande possa essere.
Ad esempio, una persona ADHD potrebbe scegliere di guardare la televisione o di giocare ai videogiochi invece di completare un progetto lavorativo che ha una scadenza imminente. Nonostante sappia razionalmente che il progetto è importante, l’attrazione del piacere immediato prevale, portando spesso a conseguenze negative come stress dell’ultimo minuto, scadenze mancate e risultati di lavoro inferiori.
La difficoltà nel ritardare la gratificazione è ulteriormente complicata dalla forte reattività emotiva alle stimolazioni immediate, che spesso rende quasi impossibile resistere alle tentazioni del momento. Questo porta non solo a problemi nella gestione del tempo, ma anche a difficoltà nel mantenere abitudini sane, come l’esercizio fisico regolare o una dieta equilibrata, poiché i benefici di tali comportamenti si manifestano solo nel lungo termine.
Inoltre, lo sconto temporale può influenzare negativamente le relazioni interpersonali, poiché la preferenza per la gratificazione immediata può portare a comportamenti impulsivi e decisioni che non tengono conto delle conseguenze future. Ad esempio, una persona ADHD potrebbe agire impulsivamente in un litigio, dicendo cose di cui poi si pentirà, senza considerare l’impatto a lungo termine sulle proprie relazioni.
Strategie di gestione del tempo per il cervello ADHD
Ci sono diverse strategie tramite quali è possibile gestire meglio l’attenzione, distaccarsi dal presente e allungare l’orizzonte temporale per percepire e affrontare il futuro con maggiore efficacia.
- 1# Ridurre le tentazioni: Ogni interruzione è un rischio. La forza di volontà da sola è inaffidabile; servono regole e sistemi. Ad esempio, per evitare distrazioni dai social media durante il lavoro, tieni il telefono lontano o in modalità silenziosa e utilizza strumenti di blocco del web.
- 2# Far risaltare le cose giuste: Elevare i compiti che necessitano di attenzione è essenziale. Mentre riduci le distrazioni, assicurati di mettere in evidenza i compiti importanti.
- 3# Non affidarsi all’orologio interno: Usa orologi analogici per visualizzare il movimento del tempo e imposta promemoria sul telefono o timer da cucina.
- 4# Usare uno strumento di pianificazione:
- Trova un sistema di programmazione che funzioni per te e utilizzalo costantemente. Che si tratti di un calendario digitale, un’app di produttività o un planner cartaceo, l’importante è usarlo con regolarità. Includi informazioni pertinenti per ogni compito o evento.
- 5# Programmare le cose da fare: Inserisci i compiti nel tuo programma per evitare che restino su una lista di cose da fare senza essere affrontati. Assegnare tempi specifici ai compiti aumenta la probabilità di portarli a termine.
- 6# Ingegnerizzare le conseguenze: Accorcia lo spazio tra azione e conseguenza. Ad esempio, imponiti regole come “Non posso guardare il mio programma TV preferito fino a quando non ho passato almeno 30 minuti a pagare e archiviare le bollette”.
- 7# Fare una pausa e visualizzare: Compensa lo sconto temporale visualizzando le conseguenze future delle tue azioni attuali. Chiediti come ti sentirai in futuro se agisci o non agisci ora.
GAM Medical: supporto per gestione del tempo
La gestione del tempo è una sfida significativa per le persone ADHD. Questa difficoltà deriva da una percezione temporale distorta e da un’attenzione che tende a oscillare tra iperfocalizzazione e distrazioni costanti.
La clinica GAM Medical offre un supporto mirato alle persone ADHD iniziando da un colloquio gratuito.
Iniziando il tuo percorso con il primo colloquio gratuito, è possibile mitigare gli effetti della “cecità temporale” e promuovere comportamenti che valorizzano sia il presente che il futuro.
È importante sottolineare che, per iniziare da subito a convivere al meglio con la tua ADHD, l’identificazione tempestiva e precisa dell’ADHD e il supporto dei nostri professionisti è fondamentale già dal primo colloquio. Infatti, il colloquio gratuito ti permette di approfondire meglio la diagnosi e il trattamento giusti per te. Successivamente, se lo desidererai, potrai iniziare un vero e proprio percorso di terapia online con i nostri professionisti.
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Questo contenuto ha lo scopo di informare, non di sostituire la diagnosi di un professionista.
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Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34764902/