ADHD e Disturbi Dissociativi: analisi approfondita

Tempo di lettura: 6 minuti

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ADHD disturbo dissociativo

Ti sei mai sentito disconnesso dalla realtà?

I Disturbi Dissociativi sono caratterizzati da una disconnessione o interruzione tra le normali funzioni mentali, come la memoria, la coscienza, l’identità, la percezione e le emozioni.

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e i Disturbi Dissociativi (DD) sono due condizioni cliniche distinte con caratteristiche e cause differenti. Tuttavia, alcune ricerche suggeriscono una possibile relazione tra le due. 

In questo articolo andremo a capire cosa sono i Disturbi Dissociativi, come interagiscono con l’ADHD e come trattare la coesistenza di queste due condizioni. 

Cosa sono i Disturbi Dissociativi?

I Disturbi Dissociativi sono un gruppo di condizioni mentali caratterizzate da una disconnessione o interruzione nei normali processi di coscienza, memoria, identità, emozione, percezione e comportamento. Queste condizioni possono manifestarsi in diversi modi, a seconda della persona e della gravità del disturbo, ma tutte implicano una qualche forma di separazione tra la realtà percepita e l’esperienza soggettiva dell’individuo.

In parole semplici, chi soffre di un disturbo dissociativo può sperimentare una frammentazione del proprio senso di sé e della propria realtà, come se parti della loro identità o delle loro esperienze fossero scollegate o non completamente integrate. Questa frammentazione può portare a sentimenti di distacco dalla propria persona o dall’ambiente circostante, creando una sensazione di estraneità o di vivere come in un sogno. In alcuni casi, possono emergere amnesie che rendono impossibile ricordare eventi significativi della propria vita, o addirittura la comparsa di identità multiple, ciascuna con caratteristiche e memorie proprie. Questa perdita di coesione nell’esperienza di sé può avere un impatto profondo sul funzionamento quotidiano, influenzando le relazioni personali, la capacità di lavoro e la qualità complessiva della vita. 

Cause e categorie dei Disturbi Dissociativi

Le cause precise dei disturbi dissociativi non sono completamente chiare, ma si ritiene che siano causati da una combinazione di fattori.

Lo studio condotto presso l’University of Atatürk afferma come eventi traumatici, come abusi fisici o sessuali, negligenza o incidenti gravi, possano causare la dissociazione come meccanismo di difesa per proteggere la mente dal dolore e dalla sofferenza.

Ci sono però anche cause meno psicologiche: la predisposizione genetica e i fattori neurobiologici. 

Alcune persone possono essere più predisposte a sviluppare un disturbo dissociativo a causa di fattori genetici e, dall’altro lato, alcune ricerche suggeriscono che i disturbi dissociativi possano essere associati a cambiamenti nel modo in cui il cervello funziona.

Esistono diversi tipi di disturbi dissociativi, tra cui:

  • Disturbo dissociativo dell’identità (DID): in passato noto come disturbo della personalità multipla, il DID è caratterizzato dalla presenza di due o più identità distinte che alternano il controllo del comportamento della persona.
  • Amnesia dissociativa: l’amnesia dissociativa è caratterizzata dall’incapacità di ricordare informazioni personali importanti, solitamente legate a un evento traumatico.
  • Depersonalizzazione/derealizzazione: la depersonalizzazione è la sensazione di sentirsi distaccati o estranei da se stessi, mentre la derealizzazione è la sensazione di sentirsi distaccati o estranei dall’ambiente circostante.
  • Disturbo dissociativo di trance: il disturbo dissociativo di trance è caratterizzato da periodi di perdita di coscienza e di responsività all’ambiente circostante.

È importante sottolineare che i disturbi dissociativi possono essere complessi e difficili da diagnosticare. Se si sospetta che si possa avere un disturbo dissociativo, è importante consultare uno psicologo o uno psichiatra per una valutazione completa.

Comorbidità di ADHD e Disturbi Dissociativi

Diversi studi hanno evidenziato una comorbidità, ossia una co-presenza, di ADHD e Disturbi Dissociativi. La prevalenza di questa comorbidità varia a seconda degli studi, ma si stima che circa il 20-30% delle persone con ADHD possa soffrire anche di un Disturbo Dissociativo.

La co-occorrenza di ADHD e disturbi dissociativi è un fenomeno complesso e multifattoriale. Diverse ipotesi cercano di spiegarne la relazione:

ADHD e DD: relazione neurobiologica

Sia l’ADHD che i disturbi dissociativi sono stati associati a un’alterazione del sistema dopaminergico nel cervello. La dopamina svolge un ruolo chiave nell’attenzione, nella motivazione e nella regolazione delle emozioni, funzioni che risultano compromesse in entrambi i disturbi.

Anche l’amigdala, un’area del cervello coinvolta nell’elaborazione delle emozioni e delle memorie, potrebbe essere disfunzionale in persone con ADHD e disturbi dissociativi. Ciò potrebbe influenzare la capacità di gestire le emozioni e di codificare correttamente i ricordi.

ADHD e DD: relazione psicologica

Tra le principali motivazioni psicologiche della coesistenza di queste due condizioni abbiamo:

  • Trauma: L’esposizione a traumi infantili è un fattore di rischio significativo per rambi i disturbi. Il trauma può causare una disregolazione emotiva e una frammentazione del sé, che possono poi manifestarsi come ADHD e Disturbi Dissociativi.
  • Difficoltà di coping: Le persone con ADHD possono avere difficoltà a gestire le emozioni intense e lo stress, che possono portare a meccanismi di difesa dissociativi.

ADHD e DD: relazione genetica

Alcune ricerche suggeriscono che potrebbe esserci una predisposizione genetica alla co-occorrenza di ADHD e disturbi dissociativi. Anche la presenza di altri disturbi mentali, come depressione, ansia o disturbo bipolare, può aumentare il rischio di sviluppare un disturbo dissociativo in persone con ADHD.

La sintomatologia di ADHD e disturbi dissociativi può sovrapporsi, rendendo la diagnosi differenziale complessa. Sia l’ADHD che i disturbi dissociativi possono essere stigmatizzati, portando a un ritardo nella diagnosi e al mancato accesso a un trattamento adeguato.

ADHD e DD: come gestirle?

Tra le varie strategie per poter gestire l’ADHD e i DD abbiamo:

  • Tecniche per focalizzare il qui e ora: Esercizi di mindfulness, respirazione profonda e yoga possono aiutare a radicare la persona nel presente e ridurre i sintomi dissociativi.
  • Diario: Tenere un diario può aiutare a monitorare i sintomi ADHD e dissociativi, identificare i trigger e sviluppare strategie di coping.
  • Gestione dello stress: Imparare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo, può aiutare a ridurre l’ansia e i sintomi dissociativi.
  • Creare un ambiente sicuro: Creare un ambiente sicuro e stabile a casa e sul lavoro può ridurre i trigger e facilitare la gestione dei sintomi ADHD e DD.
  • Diagnosi: La diagnosi è l’unica soluzione efficace e duratura per trovare i corretti trattamenti  per entrambi i disturbi.

È importante sottolineare che la ricerca sulla relazione tra ADHD e disturbi dissociativi è ancora in corso e in continua evoluzione. È importante approfondire la conoscenza di questa relazione per migliorare la diagnosi e il trattamento di entrambe le condizioni. 

La consapevolezza come chiave per la gestione efficace di ADHD e disturbi dissociativi

Aumentare la consapevolezza e l’educazione riguardo all’ADHD e ai disturbi dissociativi è fondamentale per migliorare la gestione di queste condizioni. Spesso, la mancanza di comprensione e di informazioni adeguate può portare a malintesi, diagnosi errate o ritardi nel trattamento. Educare se stessi e gli altri sui sintomi, le cause e le implicazioni di questi disturbi aiuta a ridurre lo stigma e a promuovere un ambiente di sostegno. Di seguito sono elencate alcune strategie efficaci per aumentare la consapevolezza. 

  • Partecipare a gruppi di supporto: Condividere esperienze e consigli con persone che vivono situazioni simili può offrire nuove prospettive e soluzioni pratiche.
  • Organizzare sessioni educative: Incontri informativi con esperti possono fornire una comprensione più approfondita dei disturbi e delle modalità di trattamento.
  • Diffondere informazioni accurate: Utilizzare risorse affidabili per sensibilizzare amici, familiari e colleghi sui disturbi e su come supportare chi ne soffre.
  • Promuovere la formazione continua: I professionisti della salute mentale e gli educatori dovrebbero essere aggiornati sulle ultime ricerche e strategie terapeutiche per garantire un approccio ottimale.

Una maggiore consapevolezza facilita anche la comunicazione con i professionisti della salute mentale, consentendo un approccio più mirato e personalizzato al trattamento.

Che cosa fare? 

Se, dopo aver letto questo articolo, ti sei sentito preso in causa e pensi di avere alcuni dei sintomi dell’ADHD, è importante consultare un professionista della salute mentale per ottenere una diagnosi e un trattamento adeguati.

Per ottenere una diagnosi ADHD accurata, puoi rivolgerti a GAM Medical, una clinica specializzata in ADHD in adulti. 

Data l’importanza della diagnosi ADHD, GAM Medical utilizza differenti strumenti per far si che questa sia il più accurata possibile, tra questi ci possono essere questionari, interviste diagnostiche e osservazioni comportamentali i quali permettono ai professionisti ADHD di valutare la condizione in modo approfondito per ottenere una diagnosi ADHD non solo precisa ma anche personalizzata e individuale.

La diagnosi ADHD permette di comprendere appieno la condizione e se stessi aprendo la strada all’individuazione di strategie mirate che favoriscono il benessere generale della tua vita.

Non perdere tempo, visita GAM Medical per scoprire di più sulla diagnosi ADHD!

Questo articolo è a scopo informativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Se hai trovato l’articolo interessante, condividilo sui social!

Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9565872
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