ADHD e Disturbi Dissociativi: analisi approfondita

ADHD disturbo dissociativo

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Ti sei mai sentito disconnesso dalla realtà?

I Disturbi Dissociativi sono caratterizzati da una disconnessione o interruzione tra le normali funzioni mentali, come la memoria, la coscienza, l’identità, la percezione e le emozioni.

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) e i Disturbi Dissociativi (DD) sono due condizioni cliniche distinte con caratteristiche e cause differenti. Tuttavia, alcune ricerche suggeriscono una possibile relazione tra le due. 

In questo articolo andremo a capire cosa sono i Disturbi Dissociativi, come interagiscono con l’ADHD e come trattare la coesistenza di queste due condizioni. 

Cosa sono i Disturbi Dissociativi?

I disturbi dissociativi sono un gruppo di condizioni mentali caratterizzate da una disconnessione o interruzione nei normali processi di coscienza, memoria, identità, emozione, percezione e comportamento.

In parole semplici, chi soffre di un disturbo dissociativo può sperimentare una frammentazione del proprio senso di sé e della propria realtà.

Cause e categorie dei Disturbi Dissociativi

Le cause precise dei disturbi dissociativi non sono completamente chiare, ma si ritiene che siano causati da una combinazione di fattori.

Eventi traumatici, come abusi fisici o sessuali, negligenza o incidenti gravi, possono causare la dissociazione come meccanismo di difesa per proteggere la mente dal dolore e dalla sofferenza.

Ci sono però anche cause meno psicologiche: la predisposizione genetica e i fattori neurobiologici. 

Alcune persone possono essere più predisposte a sviluppare un disturbo dissociativo a causa di fattori genetici e, dall’altro lato, alcune ricerche suggeriscono che i disturbi dissociativi possano essere associati a cambiamenti nel modo in cui il cervello funziona.

Esistono diversi tipi di disturbi dissociativi, tra cui:

  • Disturbo dissociativo dell’identità (DID): in passato noto come disturbo della personalità multipla, il DID è caratterizzato dalla presenza di due o più identità distinte che alternano il controllo del comportamento della persona.
  • Amnesia dissociativa: l’amnesia dissociativa è caratterizzata dall’incapacità di ricordare informazioni personali importanti, solitamente legate a un evento traumatico.
  • Depersonalizzazione/derealizzazione: la depersonalizzazione è la sensazione di sentirsi distaccati o estranei da se stessi, mentre la derealizzazione è la sensazione di sentirsi distaccati o estranei dall’ambiente circostante.
  • Disturbo dissociativo di trance: il disturbo dissociativo di trance è caratterizzato da periodi di perdita di coscienza e di responsività all’ambiente circostante.

È importante sottolineare che i disturbi dissociativi possono essere complessi e difficili da diagnosticare. Se si sospetta che si possa avere un disturbo dissociativo, è importante consultare uno psicologo o uno psichiatra per una valutazione completa.

Comorbidità di ADHD e Disturbi Dissociativi:

Diversi studi hanno evidenziato una comorbidità, ossia una co-presenza, di ADHD e Disturbi Dissociativi. La prevalenza di questa comorbidità varia a seconda degli studi, ma si stima che circa il 20-30% delle persone con ADHD possa soffrire anche di un Disturbo Dissociativo.

La co-occorrenza di ADHD e disturbi dissociativi è un fenomeno complesso e multifattoriale. Diverse ipotesi cercano di spiegarne la relazione:

ADHD e DD: relazione neurobiologica

Sia l’ADHD che i disturbi dissociativi sono stati associati a un’alterazione del sistema dopaminergico nel cervello. La dopamina svolge un ruolo chiave nell’attenzione, nella motivazione e nella regolazione delle emozioni, funzioni che risultano compromesse in entrambi i disturbi.

Anche l’amigdala, un’area del cervello coinvolta nell’elaborazione delle emozioni e delle memorie, potrebbe essere disfunzionale in persone con ADHD e disturbi dissociativi. Ciò potrebbe influenzare la capacità di gestire le emozioni e di codificare correttamente i ricordi.

ADHD e DD: relazione psicologica

Tra le principali motivazioni psicologiche della coesistenza di queste due condizioni abbiamo:

  • Trauma: L’esposizione a traumi infantili è un fattore di rischio significativo per rambi i disturbi. Il trauma può causare una disregolazione emotiva e una frammentazione del sé, che possono poi manifestarsi come ADHD e Disturbi Dissociativi.
  • Difficoltà di coping: Le persone con ADHD possono avere difficoltà a gestire le emozioni intense e lo stress, che possono portare a meccanismi di difesa dissociativi.

ADHD e DD: relazione genetica

Alcune ricerche suggeriscono che potrebbe esserci una predisposizione genetica alla co-occorrenza di ADHD e disturbi dissociativi. Anche la presenza di altri disturbi mentali, come depressione, ansia o disturbo bipolare, può aumentare il rischio di sviluppare un disturbo dissociativo in persone con ADHD.

La sintomatologia di ADHD e disturbi dissociativi può sovrapporsi, rendendo la diagnosi differenziale complessa. Sia l’ADHD che i disturbi dissociativi possono essere stigmatizzati, portando a un ritardo nella diagnosi e al mancato accesso a un trattamento adeguato.

ADHD e DD: come gestirle?

Tra le varie strategie per poter gestire l’ADHD e i DD abbiamo:

Tecniche per focalizzare il qui e ora: Esercizi di mindfulness, respirazione profonda e yoga possono aiutare a radicare la persona nel presente e ridurre i sintomi dissociativi.

Diario: Tenere un diario può aiutare a monitorare i sintomi ADHD e dissociativi, identificare i trigger e sviluppare strategie di coping.

Gestione dello stress: Imparare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo, può aiutare a ridurre l’ansia e i sintomi dissociativi.

Creare un ambiente sicuro: Creare un ambiente sicuro e stabile a casa e sul lavoro può ridurre i trigger e facilitare la gestione dei sintomi ADHD e DD.

Diagnosi: La diagnosi è l’unica soluzione efficace e duratura per trovare i corretti trattamenti  per entrambi i disturbi.

È importante sottolineare che la ricerca sulla relazione tra ADHD e disturbi dissociativi è ancora in corso e in continua evoluzione. È importante approfondire la conoscenza di questa relazione per migliorare la diagnosi e il trattamento di entrambe le condizioni. 

Che cosa fare? 

Se, dopo aver letto questo articolo, ti sei sentito preso in causa e pensi di avere alcuni dei sintomi dell’ADHD, è importante consultare un professionista della salute mentale per ottenere una diagnosi e un trattamento adeguati.

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