Test Disturbi Alimentari

Il questionario online di GAM Medical, basato sul EAT-26 (Eating Attitudes Test), può aiutarti a comprendere se i tuoi atteggiamenti e comportamenti alimentari potrebbero indicare un possibile rischio di Disturbo del Comportamento Alimentare.

BASTANO SOLO ALCUNI MINUTI PER AVERE IL RISULTATO. Dovrai rispondere a una serie di domande per ottenere un’indicazione sul tuo rapporto con il cibo.

PS. Questo test non può sostituire una diagnosi effettuata da psicologi esperti!

test dca online

+70

Psicologi e Psichiatri

+4000

Diagnosi e Trattamenti effettuati

+4000

Diagnosi e Trattamenti effettuati

I DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare), ad oggi classificati nel DSM-5 come Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) rappresentano una classe eterogenea di condizioni caratterizzate da una relazione disfunzionale con il cibo e con il proprio corpo.

 

Si tratta di una classe di disturbi che comprende sia condizioni che tipicamente esordiscono nell’infanzia, come il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo, la pica (o picacismo) e il disturbo da ruminazione, sia condizioni più note e frequenti come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il binge eating disorder (BED) (o disturbo dell’alimentazione incontrollata).

Disturbi del comportamento alimentare GAM Medical

Le manifestazioni cliniche all’interno della categoria, quindi, spaziano dalla restrizione alimentare estrema al bisogno compulsivo di ingerire grandi quantità di cibo in breve tempo, passando per i comportamenti atipici legati all’alimentazione.

 

Sebbene ogni disturbo presenti specificità proprie, esistono numerosi punti di contatto tra di essi, tanto che oggi si parla sempre più spesso di uno “spettro anoressico-bulimico“, a sottolineare la fluidità e la possibile transizione tra le diverse manifestazioni nel corso della vita di un individuo.

I DCA sono particolarmente diffusi, soprattutto nella popolazione femminile, con un picco di incidenza che si colloca tipicamente nell’adolescenza e nella giovane età adulta, sebbene negli ultimi anni si stia assistendo a un abbassamento dell’età di esordio, con casi sempre più frequenti già in età preadolescenziale.

 

Anche la popolazione maschile e altre fasce di età, sebbene meno rappresentate, possono essere colpite, e il riconoscimento della loro presenza è cruciale per una diagnosi precoce e un intervento efficace.

DCA-nelle-donne

Perché fare il test sui DCA?

Riconoscere di avere un Disturbo del Comportamento Alimentare è spesso il primo e più grande ostacolo da superare.

Le persone che soffrono di questi disturbi raramente li percepiscono come un problema reale, ma piuttosto come un tratto della loro personalità, un’abitudine consolidata o persino un’esagerazione da parte degli altri.

Questo atteggiamento è uno degli elementi più insidiosi dei DCA, perché rende difficile accettare la possibilità di aver bisogno di aiuto e, di conseguenza, ritarda l’intervento e il percorso verso la guarigione.

Con queste premesse, fare un test di autovalutazione per i disturbi alimentari può rappresentare un primo esame di realtà per chi ancora fatica a riconoscere la presenza di un problema.

I Disturbi del Comportamento Alimentare, infatti, si manifestano in maniera graduale e progressiva, insinuandosi nella vita della persona fino a diventare parte della sua quotidianità e, a volte, quasi della sua stessa identità.

Questo li rende particolarmente difficili da identificare, perché non si presentano sempre con sintomi chiari e immediatamente allarmanti.

Spesso si inizia con semplici modifiche nella dieta o con una maggiore attenzione alla forma fisica, per poi ritrovarsi intrappolati in un circolo vizioso di restrizioni, abbuffate, compensazioni e un’ossessione crescente per il controllo del proprio corpo e del cibo.

test autovalutazione DCA online
cibo fissazione problema

Uno degli aspetti più difficili è proprio accettare che i segnali iniziali non sono solo semplici preoccupazioni estetiche o abitudini personali, ma possono essere il campanello d’allarme di un problema più serio.

Spesso sono le persone vicine – familiari, amici, partner – a notare i cambiamenti prima della persona stessa e a commentare con frasi come “sei troppo fissato con il cibo”, “ti vedo dimagrito/a”, “ti vedo ingrassato/a” che possono essere accolti, da parte di chi li riceve, con fastidio o con un senso di incomprensione, alimentando la convinzione che siano gli altri a esagerare. Quando però questi segnali diventano ricorrenti e provengono da diverse persone, è utile fermarsi a riflettere e valutare se effettivamente ci sia qualcosa che merita attenzione.

È proprio qui che un test autovalutativo per i DCA può assumere il ruolo di primo passo. Indubbiamente non sostituisce una diagnosi professionale, ma permette di esplorare il proprio rapporto con il cibo e con il proprio corpo in modo oggettivo, ponendo domande mirate che aiutano a prendere coscienza di eventuali comportamenti problematici. Rispondere a domande su quanto tempo si dedica a pensare al cibo, su come ci si sente prima o dopo aver mangiato, su quanto il peso influenzi l’umore o sul livello di ansia legato al controllo alimentare, può aiutare a mettere a fuoco aspetti che, fino a quel momento, potevano essere ignorati o sottovalutati.

Il valore di un test di questo tipo sta proprio nella possibilità di offrire una prospettiva più esterna e razionale sulla propria situazione.

Chi soffre di un DCA spesso vive in una realtà distorta, in cui il proprio comportamento appare perfettamente logico e giustificato, mentre tutto ciò che lo mette in discussione viene percepito come una minaccia.

Ciò che può accadere è che, rispondendo alle domande del test, la persona inizi a notare delle somiglianze tra ciò che viene descritto nel test e il proprio comportamento quotidiano, i suoi pattern ricorrenti.

Alcuni item potrebbero risuonare profondamente, mettendo in luce atteggiamenti che fino a quel momento erano stati interiorizzati e normalizzati.

Ci si potrebbe rendere conto, ad esempio, di quanto tempo si trascorre a pensare al cibo, al peso e alla forma corporea, o di quanto l’umore sia influenzato dall’alimentazione e dal peso sulla bilancia.

Domande test DCA online

Prevenire l’aggravarsi di un Disturbo del Comportamento Alimentare è fondamentale per evitare che si trasformi in una condizione cronica.

Si dice spesso che un disturbo alimentare sia per sempre. Questa affermazione non significa che la condizione non possa andare in remissione, anche totale, ma che chi ha sofferto di un DCA tende a rimanere sensibile per tutta la vita alle variazioni del peso corporeo, alla propria immagine e al proprio rapporto con il cibo. Anche dopo anni di benessere apparente, possono verificarsi momenti di vulnerabilità in cui vecchi pensieri e le vecchie abitudini riemergono.

Più si attende, più il disturbo diventa parte integrante della vita della persona, rendendo il percorso di guarigione più complesso e lungo.

Per questo motivo, è essenziale riconoscere il disturbo il prima possibile e intervenire prima che si radichi in profondità.

Anche nel caso in cui il test non evidenzi un quadro allarmante, può comunque offrire spunti di riflessione su segnali che possono essere secondariamente associati ad un altra condizione, come l’ansia, la depressione, un disturbo di personalità (frequentemente disturbo borderline di personalità) o un disturbo di matrice ossessivo-compulsiva, come il disturbo di dimorfismo corporeo o l’ortoressia.

I Disturbi del Comportamento Alimentare non sono solo una fase, non sono una scelta e non sono qualcosa che si può controllare semplicemente con la forza di volontà.

Sono condizioni che meritano attenzione e cura, e il primo passo per affrontarli è riconoscere che esistono. Un test può aiutare proprio in questo: a rompere la negazione, a dare un nome a qualcosa che fino a quel momento sembrava solo una serie di abitudini personali e a iniziare un percorso di consapevolezza che può fare la differenza nella vita di chi ne soffre.

Perchè fare il Test per i DCA Online?

Affrontare la possibilità di avere un Disturbo del Comportamento Alimentare non è mai semplice, e spesso il primo ostacolo che impedisce alle persone di riconoscere il problema è la vergogna.

 

Il rapporto con il cibo è carico di significati simbolici e culturali, e fin da piccoli ci viene insegnato che il cibo è qualcosa di più di un semplice nutrimento: è un elemento legato alle emozioni, alle relazioni e ai valori morali.

Da un lato, ci viene detto che “è un peccato non mangiare” e dall’altro, ci viene insegnato che il cibo può essere una tentazione e che alcuni alimenti sono “pericolosi” o addirittura “proibiti”.

 

Cresciamo quindi con una percezione ambivalente, dove il cibo diventa qualcosa di più di una semplice necessità fisiologica: è un elemento che può generare senso di colpa, controllo/perdita di controllo e, soprattutto, vergogna.

 

Proprio per questo, molte persone che sviluppano un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione fanno fatica a parlarne apertamente.

Il giudizio degli altri – o anche solo la paura di essere fraintesi, minimizzati o visti come esagerati – può rappresentare un enorme blocco nel chiedere aiuto.

 

Un test per i DCA in versione online può essere un primo passo più accessibile e meno intimidatorio.

 

Non richiede un’interazione diretta con un professionista e permette di esplorare il proprio rapporto con il cibo e con il corpo in uno spazio sicuro, senza sentirsi esposti o giudicati.

Il timore di parlare con uno specialista è molto comune nelle persone che soffrono di un DCA.

C’è spesso la paura di non essere capiti, di essere visti come “troppo gravi” o, al contrario, “non abbastanza gravi” per essere presi sul serio.

 

Alcuni temono di perdere il controllo sulla propria condizione di essere costretti a cambiare quando ancora non si sentono pronti; quindi evitano di affrontare il problema perché temono che, una volta riconosciuto, saranno obbligate a intraprendere un percorso di cura, che possa prevedere anche il prendere o perdere peso.

 

Un test online può essere compilato comodamente da casa e garantisce un alto livello di riservatezza: permette infatti di fare un primo passo senza pressioni, con la possibilità di riflettere sulle proprie risposte in modo autonomo e senza sentirsi esposti.

Di che Test per i DCA si tratta?

Il test in questione è il test più comunemente utilizzato per lo screening dei Disturbi del Comportamento Alimentare: l’EAT-26 (Eating Attitudes Test).

 

Questo strumento è stato sviluppato per identificare atteggiamenti e comportamenti alimentari disfunzionali ed è considerato uno dei questionari più affidabili nel campo della valutazione dei DCA.

L’EAT-26 è una versione abbreviata dell’EAT-40, un questionario più lungo originariamente sviluppato negli anni ’70 per valutare atteggiamenti anomali nei confronti del cibo e dell’alimentazione.

La versione ridotta, composta da 26 domande, è stata successivamente sviluppata per semplificare il processo di screening mantenendo un’elevata validità scientifica.

 

L’EAT-26 è costituito da 26 affermazioni alle quali il soggetto deve rispondere in base alla propria esperienza personale e al proprio comportamento alimentare.

 

Le risposte vengono fornite su una scala Likert a 6 punti, che va da:

  • Sempre
  • Molto spesso
  • Spesso
  • Qualche volta
  • Raramente
  • Mai

 

A seconda delle risposte, viene attribuito un punteggio a ciascuna affermazione. Un punteggio pari o superiore a 20 è considerato un segnale d’allarme, indicando la necessità di un approfondimento clinico con uno specialista per valutare la possibile presenza di un Disturbo del Comportamento Alimentare, come l’anoressia, la bulimia o il binge eating.

 

Il test, inoltre, è suddiviso in tre aree principali che riflettono le caratteristiche tipiche dei DCA:

1. Dieta e atteggiamenti restrittivi nei confronti del cibo

  • Misura la preoccupazione per il peso e la forma corporea
  • Valuta il livello di restrizione calorica e il controllo dell’alimentazione
  • Identifica atteggiamenti ossessivi verso il cibo

2. Bulimia e perdita di controllo

  • Indaga la presenza di episodi di abbuffate e comportamenti compensatori (vomito autoindotto, uso di lassativi, esercizio fisico eccessivo)
  • Valuta la perdita di controllo nell’assunzione di cibo

3. Auto-percezione del peso e della forma corporea

  • Misura quanto il peso e l’immagine corporea influenzano l’autostima
  • Indaga il livello di ansia e disagio associato al peso

L’EAT-26 è uno strumento importante perché permette di identificare precocemente atteggiamenti e comportamenti disfunzionali nei confronti del cibo, prima che si trasformino in un disturbo alimentare vero e proprio.

Molte persone, infatti, non si rendono conto di avere un rapporto problematico con il cibo fino a quando il problema non diventa invalidante. Il test aiuta a far emergere quei segnali che spesso vengono normalizzati o ignorati.

Uno dei punti di forza dell’EAT-26 è la sua facilità di somministrazione: è rapido, semplice da compilare e può essere fatto anche in versione online, in totale riservatezza.

Questo lo rende particolarmente utile per chi prova vergogna o paura nel parlare apertamente dei propri problemi alimentari, offrendo un primo strumento di consapevolezza senza il timore di un confronto immediato con uno specialista.

Se il risultato del test indica un punteggio pari o superiore a 20, o se alcune delle domande aggiuntive evidenziano comportamenti preoccupanti, è consigliabile rivolgersi a professionisti della salute mentale specializzati in Disturbi del Comportamento Alimentare.

Anche se il punteggio è inferiore a 20, ma la persona si riconosce in molte delle affermazioni del test e prova disagio nel proprio rapporto con il cibo, vale la pena approfondire la situazione con un esperto.

Rimane importante chiarire, però, che l’EAT-26 non fornisce una diagnosi: è solo un primo strumento di screening che può suggerire se sia opportuno approfondire con una valutazione professionale.

Perché fidarsi di un test online sui DCA?

Il test online per i Disturbi del Comportamento Alimentare offerto dalla Clinica Psicologica GAM-Medical non è un test qualsiasi, ma uno strumento standardizzato basato su protocolli scientifici utilizzati anche dagli specialisti nel contesto clinico.

Si tratta infatti della versione online del test EAT-26 (Eating Attitudes Test), che è identica a quella che viene somministrata in presenza in ambito medico o psicologico, con l’unica differenza che anziché essere compilato su carta viene presentato su uno schermo digitale.

L’EAT-26 è un test che ha superato rigorosi studi di validazione ed è riconosciuto dalla comunità scientifica come un efficace strumento di screening per i DCA.

Questo significa che non si tratta di un semplice questionario generico, ma di un test strutturato e studiato appositamente per identificare atteggiamenti e comportamenti disfunzionali legati all’alimentazione.

Anche nella pratica clinica, gli specialisti somministrano questo tipo di test in forma di autovalutazione, esattamente come avviene nella versione online.

test disturbi alimentari online
test eat26 DCA online

Il test, infatti, è costruito per essere compilato autonomamente dal paziente, senza la necessità di un’interazione diretta con un medico o uno psicologo nella fase iniziale.

Il professionista, in seguito, utilizza i risultati come base per approfondire il quadro clinico e capire se siano necessari ulteriori esami o colloqui diagnostici.

Molti test che si trovano online possono essere superficiali o non scientificamente validati, ma quando si sceglie un test riconosciuto come l’EAT-26, si ha la garanzia che il questionario segua criteri diagnostici precisi, utilizzati anche in ambito clinico.

Non si tratta quindi di un semplice “quiz” per curiosità, ma di un primo strumento di screening serio e affidabile.

La versione online di un test standardizzato non altera in alcun modo la sua affidabilità. Le domande sono identiche e la modalità di risposta rimane invariata, l’unica differenza è la modalità di somministrazione: mentre in un contesto clinico in presenza il test viene compilato su un foglio di carta o su un modulo, nella versione online le risposte vengono registrate direttamente su un dispositivo elettronico.

Sebbene il test online non fornisca una diagnosi definitiva (che può essere fatta solo da un professionista), aiuta a identificare se ci sono elementi di rischio che meritano di essere approfonditi.

Fidarsi di un test online per i DCA è possibile e consigliabile quando si utilizza uno strumento scientificamente validato come quello proposto dal centro psicologico GAM-Medical l’EAT-26.