Rivelare di aver ricevuto una diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD o DDAI) alla propria famiglia può essere un passo significativo, ma spesso necessario, verso una comprensione reciproca e un sostegno più profondo. In questo articolo, esploreremo alcune strategie e suggerimenti su come affrontare questo momento delicato, promuovendo una comunicazione aperta e costruttiva.
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#1 Preparazione e Conoscenza dell’ADHD: Psicoeducazione e Comunicare apertamente
Prima di intraprendere la conversazione con la famiglia, è fondamentale avere in prima persona una preparazione informativa accurata sull’ADHD. La psicoeducazione sull’ADHD assume qui un ruolo cruciale, fungendo da base solida per la comunicazione aperta sull’ADHD che seguirà.
L’ADHD, acronimo di disturbo da deficit di attenzione e iperattività, non è una questione di mancanza di volontà o intelligenza. È essenziale trasmettere alla famiglia che si tratta piuttosto di una divergenza nel funzionamento cerebrale, che influenza la capacità di concentrarsi, organizzare le attività e gestire impulsività e concentrazione.
Infatti il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) non è una malattia, ma una divergenza!
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Alcune informazioni sulla psicoeducazione ADHD
La psicoeducazione sull’ADHD può includere:
- Informazioni riguardanti le diverse manifestazioni del disturbo, spiegando ad esempio la presenza di sottotipi come l’ADHD predominantemente inattento o iperattivo-impulsivo.
- La comprensione del proprio Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) per il miglioramento della qualità di vita.
Comunicazione aperta sull’ADHD
Per una comunicazione aperta sull’ADHD proponi ai tuoi familiari un confronto con lo psicologo esperto ADHD:
- La condivisione aperta di queste informazioni con la famiglia crea uno spazio in cui le domande possono essere poste senza timore di giudizio.
- La trasparenza è la chiave per dissipare eventuali fraintendimenti e favorire una comprensione approfondita del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD).
Come prepararsi a comunicare alla famiglia di essere ADHD?
- Le risorse educative sulla condizione che possono aiutare la famiglia a comprendere meglio la condizione vengono date dallo psicologo nel corso della diagnosi ADHD o della psicoeducazione-coaching psicologico ADHD.
- Questi strumenti possono essere utilizzati come punto di partenza per la discussione, facilitando una comprensione condivisa e promuovendo un approccio collaborativo alla gestione del disturbo.
La preparazione e la psicoeducazione sull’ADHD sono gli elementi chiave per una comunicazione aperta e costruttiva con la famiglia dopo la diagnosi ADHD. Trasmettendo informazioni chiare e accuratamente selezionate, si crea un terreno fertile per una discussione che favorirà la comprensione reciproca e il supporto necessario.
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#2 Scegliere il Momento Giusto: Una Pausa nella Quietudine per Condividere l’ADHD
La scelta del momento giusto per condividere con la famiglia la tua realtà riguardo al Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) è un atto di delicatezza e rispetto reciproco. In un contesto caotico o stressante, la comunicazione potrebbe risultare difficoltosa e malinterpretata. Pertanto, è fondamentale individuare un periodo sereno, libero da tensioni esterne, che permetta a ogni membro della famiglia di partecipare a questa conversazione con mente e cuore disponibili.
Come scegliere il momento giusto per dire alla tua famiglia che sei ADHD?
Ecco 3 consigli per scegliere il momento giusto per dire alla tua famiglia che sei ADHD:
- Evita di sollevare l’argomento quando tutti sono immersi nei loro impegni quotidiani o preoccupazioni. In momenti di grande stress, le emozioni possono essere amplificate, e la comprensione potrebbe essere compromessa.
- Costruisci, invece, una finestra temporale in cui il contesto familiare possa offrire un rifugio dalla frenesia quotidiana.
- Crea uno spazio neutrale di confronto con il supporto dello psicologo esperto nel Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD).
Continuiamo ad approfondire il tema: come scegliere il momento giusto per parlare alla famiglia del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività!
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Altri consigli per comunicare l’ADHD alla tua famiglia
Continuiamo ad approfondire il tema: come scegliere il momento giusto per parlare alla famiglia del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività?
Sedervi tranquillamente senza interruzioni è il secondo passo di questa danza della comunicazione. Un ambiente sereno e privo di distrazioni permette a ciascun membro della famiglia di concentrarsi su questa conversazione importante. La presenza di interruzioni potrebbe distogliere l’attenzione e minare la profondità della comprensione reciproca che stai cercando di coltivare. Scegli un momento in cui la famiglia possa riunirsi in un contesto rilassato, magari durante una cena o in un momento di condivisione serale. La tranquillità dell’ambiente fisico si rifletterà nella disposizione d’animo di ognuno, contribuendo a creare uno spazio aperto e accogliente per esprimere le tue esperienze e ascoltare le reazioni e le domande della famiglia.
#3 Sottolineare la Necessità di Supporto: La Forza del Sostegno Familiare e Professionale nell’Affrontare l’ADHD
È fondamentale far comprendere alla famiglia che la condivisione dell’informazione sull’ADHD non è solamente un atto informativo, ma rappresenta un invito al sostegno reciproco. Spiega con delicatezza come il supporto familiare possa fare la differenza significativa nel percorso di gestione dell’ADHD.
- Ricorda loro che l’ADHD non è una sfida da affrontare in solitudine e che il coinvolgimento familiare può essere un pilastro essenziale nel creare un ambiente di comprensione e supporto.
- Tuttavia, è altrettanto cruciale considerare il valore dell’assistenza professionale da parte di esperti specializzati nell’ADHD.
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Questo articolo è a scopo informativo, non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38273266