Ti stai chiedendo se, per affrontare ciò che stai vivendo, sia meglio rivolgerti a uno psicologo o a uno psichiatra?
È una domanda molto comune quando si decide di chiedere aiuto per un disagio psicologico, ed è naturale avere dubbi: entrambe le figure si occupano di salute mentale, ma con competenze, strumenti e approcci differenti. Conoscere queste differenze è il primo passo per scegliere consapevolmente il percorso più adatto alle proprie esigenze.
In questo articolo troverai una guida chiara e scientificamente fondata per comprendere chi fa cosa, quando è indicato uno psicologo, quando è più appropriato uno psichiatra e come capire a chi rivolgersi nelle diverse situazioni.
Se stai vivendo un periodo di difficoltà e non sai da dove cominciare, puoi prenotare un colloquio conoscitivo gratuito: un primo passo per orientarti, comprendere meglio il tuo bisogno e scegliere con serenità il professionista più adatto a te.
Differenza tra Psicologo e Psichiatra
Nel momento in cui si cerca aiuto per un disagio psicologico, può essere difficile capire a chi rivolgersi. Psicologo e psichiatra si occupano entrambi di salute mentale, ma hanno una formazione diversa e utilizzano strumenti differenti.
- Lo psicologo si occupa di benessere psicologico e relazionale. Lavora attraverso colloqui, valutazioni e interventi psicologici; se è anche psicoterapeuta, utilizza specifici modelli di psicoterapia (es. cognitivo-comportamentale, psicodinamica, sistemica…). Non è un medico e non prescrive farmaci.
- Lo psichiatra è un medico specialista in Psichiatria. Può fare diagnosi mediche dei disturbi mentali e prescrivere farmaci, intervenendo anche sui correlati biologici e neurochimici del disturbo. Oltre al colloquio clinico, può proporre terapie farmacologiche (antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori dell’umore, antipsicotici, ecc.), quando necessario.
Pur con ruoli differenti, entrambe le figure hanno lo stesso obiettivo: ridurre la sofferenza e migliorare la qualità di vita della persona, spesso lavorando in modo complementare.
Uno studio condotto in ambito ambulatoriale a Madrid tra il 1980 e il 2008, descritto nello studio “Psychiatrists’ and psychologists’ practice patterns: different profiles in a Spanish clinical sample” di Rebeca García-Nieto ed at al, evidenzia come il profilo dei pazienti seguiti dagli psicologi sia diverso da quello dei pazienti seguiti dagli psichiatri:
in generale, i disturbi il cui sviluppo è maggiormente correlato al disagio psicosociale vengono più spesso trattati dagli psicologi, mentre i disturbi con una base biologica più marcata vengono più frequentemente presi in carico dagli psichiatri”.
Inoltre, la meta-analisi “Patient preference for psychological vs. pharmacologic treatment of psychiatric disorders: a meta-analytic review” di R. Kathryn McHugh et al. ha evidenziato che, in particolare per depressione e disturbi d’ansia, “i pazienti più giovani e le donne tendono a preferire in modo significativo un percorso psicologico rispetto al solo trattamento farmacologico”.
Questi dati confermano come la scelta tra psicologo e psichiatra dipenda sia dalle caratteristiche del disturbo, sia dalle preferenze personali e dal tipo di approccio con cui ci si sente più a proprio agio.
| Professione | Psicologo | Psichiatra |
| Formazione | Laurea magistrale in Psicologia + esame di Stato e iscrizione all’Albo. Se psicoterapeuta ha anche una specializzazione quadriennale in psicoterapia riconosciuta dal MIUR. | Laurea in Medicina e Chirurgia + specializzazione di 4 anni in Psichiatria. È un medico a tutti gli effetti. |
| Area di intervento | Benessere psicologico, emotivo e relazionale; difficoltà nei rapporti, Disturbi d’ansia e attacchi di panico, stress, autostima, cambiamenti di vita, ecc. | Disturbi mentali con possibile componente biologica o sintomatologia più grave/complessa (depressione maggiore, disturbo bipolare, psicosi, disturbi gravi dell’umore, disturbi alimentari, ecc.). |
| Competenze | Valutazione psicologica (colloqui di sostegno, test, osservazione clinica); sostegno psicologico; interventi di prevenzione e promozione del benessere; se psicoterapeuta, conduce percorsi di psicoterapia strutturata. | Valutazione clinica e diagnosi medica; prescrizione e monitoraggio di terapie farmacologiche; gestione degli effetti collaterali; in molti casi integra anche colloqui di supporto o interventi psicoterapeutici. |
| Quando rivolgersi | Quando si desidera comprendere meglio il proprio malessere, lavorare sulle proprie emozioni, pensieri, relazioni e intraprendere un percorso di cambiamento personale. È spesso un ottimo punto di partenza. | Quando il disagio è molto intenso o invalidante, quando si sospetta un disturbo mentale che può richiedere una terapia farmacologica, o quando i soli interventi psicologici non sono sufficienti. |

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Quando si passa dallo psicologo allo psichiatra?
In alcuni casi, durante un percorso psicologico o psicoterapeutico, può emergere la necessità di un intervento medico integrativo. Il passaggio dallo psicologo allo psichiatra avviene solitamente quando:
- i sintomi psicologici diventano molto intensi o invalidanti, al punto da compromettere sonno, concentrazione, alimentazione o capacità di svolgere le attività quotidiane;
- si manifestano alterazioni significative dell’umore (come depressione profonda o sbalzi emotivi marcati) o episodi di ansia acuta difficili da gestire;
- compaiono sintomi fisici legati allo stress o alla mente come tachicardia, attacchi di panico, vertigini, dolori psicosomatici che richiedono un inquadramento medico.
In queste situazioni, la collaborazione tra i due professionisti è fondamentale. Lo psicologo continua a lavorare sugli aspetti emotivi, cognitivi e relazionali, mentre lo psichiatra interviene per stabilizzare il quadro clinico attraverso la terapia farmacologica.
Questa sinergia permette di affrontare il disagio su più livelli, garantendo una presa in carico globale della persona.

Come faccio a capire se ho bisogno di uno psicologo o uno psichiatra?
Capire a chi rivolgersi può non essere immediato, soprattutto quando si sta attraversando un periodo di disagio o confusione emotiva.
Se si avverte un senso di malessere psicologico, difficoltà relazionali, stress, ansia o tristezza che non compromettono gravemente la vita quotidiana, il primo passo può essere quello di rivolgersi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta.
Se invece i sintomi sono molto intensi o persistenti come insonnia prolungata, perdita di contatto con la realtà, alterazioni dell’umore marcate, crisi d’ansia gravi o pensieri autolesivi può essere utile consultare anche uno psichiatra, che potrà valutare la necessità di un supporto farmacologico in aggiunta al percorso psicologico.
In molti casi, il percorso più efficace è integrato, grazie alla collaborazione tra diverse figure della salute mentale.
Il passo più importante, però, resta chiedere aiuto: non è necessario arrivare ad un punto di rottura per iniziare a prendersi cura di sé.
In questo senso, il centro di salute mentale GAM Medical offre un colloquio conoscitivo gratuito, pensato proprio per aiutare la persona a chiarire il proprio stato di difficoltà, ricevere una prima inquadratura del problema e comprendere se sia più indicato lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psichiatra o un lavoro integrato.
Grazie alla presenza di più professionisti della salute mentale con competenze specifiche e complementari, GAM Medical può orientare in modo personalizzato verso il professionista più adatto alla situazione clinica e alla fase di vita che si sta attraversando.
Prendere contatto con un centro specializzato nel benessere psicologico come GAM Medical non significa “stare male”, ma scegliere in modo consapevole di stare meglio: è un atto di responsabilità, coraggio e rispetto verso se stessi, supportato da un’équipe che lavora con criteri scientifici e attenzione alla qualità della cura.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24284646/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC4156137/



