Mobbing a lavoro: come affrontarlo se sei ADHD

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mobbing subdolo ADHD

Quando si può parlare di mobbing? E soprattutto, come riconoscerlo, gestirlo e affrontarlo nel migliore dei modi se sei ADHD? Mobbing è un termine che si utilizza soprattutto in campo lavorativo, seppur si riferisca in generale a tutti quei comportamenti violenti esercitati da gruppi specifici, non solo di lavoro ma anche sociali e familiari, su una o più persone.  Pertanto, è una vera e propria forma di abuso psicologico, che genera un impatto non indifferente nella vita personale e professionale di chi ne è vittima. A maggior ragione, la situazione diviene ancora più critica quando è coinvolta una persona con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD). 

In questo articolo definiremo il significato del mobbing associato al mondo del lavoro, evidenzieremo, inoltre, qual è il mobbing più frequente e le differenze tra le sue tipologie, illustreremo i comportamenti che vengono attuati affinché si comprenda e reagisca efficacemente a tale fenomeno, in particolare fornendo consigli a chi è ADHD, infine chiariremo se il mobbing sia o meno un reato, sottolineando l’importanza della raccolta di prove documentali e dell’assistenza di specialisti qualificati.  

Saper reagire adeguatamente è cruciale per preservare la propria salute mentale e il benessere professionale, in particolare per chi è ADHD, poiché potrebbe risultare più vulnerabile agli effetti negativi del mobbing sul lavoro.

Mobbing: definizione e significato 

Il Mobbing comprende un insieme di comportamenti ostili e reiterati nel tempo, che hanno come obiettivo isolare, umiliare o discriminare, di solito, uno specifico individuo all’interno del contesto lavorativo. Gli effetti del mobbing sono estremamente debilitanti, potrebbe causare gravi danni psicofisici, in quanto questi abusi reiterati interferirebbero significativamente con la dimensione lavorativa e privata di chi ne è vittima.

Heinz Leymann, psicologo svedese, ha introdotto per la prima volta questo concetto negli anni ’80, definendolo un escalation di conflitti sul posto di lavoro, in cui una persona viene sistematicamente bersagliata da atteggiamenti aggressivi e malevoli dai colleghi o dai superiori. Questa pratica, quindi, si caratterizza per azioni sistematiche che puntano a emarginare socialmente un dipendente, con l’obiettivo di deteriorare le sue condizioni lavorative ed eventualmente indurlo a lasciare volontariamente il posto di lavoro. 

Lo studio “Mobbing and its Traumatic Effects” (2025) pubblicato sulla rivista turca Psikiyatride Güncel Yaklaşımlar analizza in modo approfondito l’impatto psicotraumatologico del mobbing sul posto di lavoro. Il mobbing non sarebbe solo un fenomeno relazionale, ma è una forma di trauma psicologico i cui effetti sembrano equivalenti a esperienze traumatiche gravi. Può avere conseguenze devastanti sulla salute psicologica delle vittime, aumentando significativamente lo stress e il rischio di burnout, riducendo significativamente la qualità di vita. Da sottolineare, perciò, l’importanza di un intervento tempestivo, rivolgendosi a psicoterapeuti ed esperti della salute della mente per proteggere e migliorare la salute mentale dei lavoratori.

Mobbing orizzontale e Mobbing verticale: gli esempi

Il mobbing può essere suddiviso in due categorie principali:

  • Mobbing orizzontale: Si verifica tra colleghi che hanno lo stesso grado. Alcune dimostrazioni comuni includono l’esclusione sistematica da riunioni, pause caffè o pranzi, la diffusione di pettegolezzi infamanti o il sabotaggio del lavoro svolto dalla vittima. Questa forma potrebbe essere più difficile da rilevare rispetto al mobbing verticale, spesso appare subdolo e indiretto.
  • Mobbing verticale: Avviene tra superiori e subordinati. Esempi frequenti possono essere richieste di lavoro irrealizzabili, entro termini o scadenze irragionevoli, minacce sottintese di licenziamento, critiche o svalutazioni delle qualità e competenze lavorative della vittima di fronte ai colleghi. 

Oltre al mobbing orizzontale e verticale esistono altre forme meno frequenti, ma altrettanto rilevanti:

  • Bossing: Specifica forma di mobbing verticale, è il superiore a compiere maltrattamenti e abusi sistematici nei confronti di un dipendente.
  • Straining: Si fa riferimento a singoli episodi isolati e non continuativi che causano comunque conseguenze negative e prolungate nel tempo, in grado di compromettere il benessere psicologico e occupazionale del lavoratore.
  • Cybermobbing: Forma di mobbing che si presenta attraverso mezzi digitali come email, social network, piattaforme aziendali o messaggistica istantanea, in questo modo il limite tra lavoro e vita privata sfuma.

Mobbing: è reato?

Al momento in Italia ancora non esiste una legge specifica sul mobbing, ma alcuni comportamenti che si riconducono a questo fenomeno comune possono configurare specifici reati penali:

  • Molestie 
  • Diffamazione 
  • Violenza privata o abusi psicologici. 

Inoltre, la sentenza della Corte di Cassazione n. 25114 del 18 settembre 2024 riferita al mobbing si sofferma sul danno alla dignità personale conseguente ai comportamenti verificatisi sul luogo di lavoro. È stata una sentenza dall’importanza significativa perché ha stabilito che, in presenza di comportamenti palesemente offensivi della persona, come insulti o emarginazione sul posto di lavoro, il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno alla dignità personale.

 Aumentare la propria consapevolezza rispetto all’apparato giuridico può aiutare a divincolarsi da una situazione pericolosa per la propria salute mentale.

Quali sono i comportamenti del Mobbing? Come riconoscerlo e cosa fare se sei ADHD 

Quindi, il mobbing può assumere diverse forme, che emergono con comportamenti specifici, quali:

  • Insulti, osservazioni ingiustificate e umiliazioni pubbliche.
  • Sovraccarico lavorativo o assegnazione di compiti impossibili da realizzare.
  • Isolamento ed esclusione da comunicazioni aziendali.
  • Diffusione di voci false o diffamatorie.

Per una persona ADHD, rendersi conto di star subendo mobbing e affrontare la situazione potrebbe risultare più complesso a causa della disregolazione emotiva che comporta una sensibilità elevata e difficoltà nella gestione dello stress. 

Lo  studio “Inflammation, Anxiety, and Stress in Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder” (2021)  pubblicato su National Library of Medicine ha evidenziato che esiste un’interazione tra stress percepito, ansia e infiammazione nei soggetti ADHD, suggerendo che potrebbero essere più vulnerabili a eventi stressanti. Lo stress cronico e i sintomi ansiosi osservati nei pazienti coinvolti, potrebbero impattare negativamente e peggiorare la loro capacità di organizzarsi, pianificare attività, gestire il tempo e prendere decisioni ponderate, infatti, potrebbe aumentare la tendenza ad agire impulsivamente. 

mobbing sul lavoro: esempi ADHD
mobbing sul lavoro: esempi ADHD

Sei ADHD e pensi di essere vittima di Mobbing?

GAM Medical, Clinica ADHD per adulti, ti offre la possibilità di prenotare un primo colloquio gratuito con uno psicologo specializzato nel Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD). 

Nel caso in cui fossi ADHD e sentissi di star ricevendo mobbing a lavoro, ti ricordiamo la necessità di prevenire eventuali danni psicofisici, perché ciò avvenga è necessario rivolgersi a professionisti qualificati della salute mentale, che sappiano attuare strategie e terapie adatte alle tue caratteristiche e alla situazione spiacevole in cui ti trovi.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.researchgate.net/publication/233155576_Workers’_perception_of_workplace_bullying_A_cross-cultural_study
  • https://www.researchgate.net/publication/312876363_The_Impact_of_Mobbing_and_Job-Related_Stress_on_Burnout_and_Health-Related_Quality_of_Life_The_Case_of_Turkish_Territorial_State_Representatives
  • https://www.researchgate.net/publication/387375066_Mobbing_and_its_Traumatic_Effects#:~:text=The%20loss%20of%20self%2Dconfidence,of%20mobbing%20on%20mental%20health.
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34680430/
  • https://www.eclavoro.it/wp-content/uploads/pdf/2024-12-04_mobbing-danno-alla-dignita-del-lavoratore-le-ultime-sentenze-della-cassazione.pdf 
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