Se hai mai sentito parlare di disturbi comportamentali o disturbi del neurosviluppo, potresti aver notato che entrambi possono influenzare l’atteggiamento delle persone. Tuttavia, esistono differenze cruciali tra queste due categorie di disturbi che spesso vengono confuse.
In questo articolo, esploreremo le caratteristiche distintive di entrambi, con un focus sulla comprensione di base e sulle varie sfumature che li separano. Capire queste differenze può aiutarti a identificare e affrontare in modo appropriato le sfide che potresti affrontare o che potresti notare in altre persone. Scopri di più su questo argomento importante per avere una visione chiara e accurata di queste condizioni e delle persone che ne sono colpite.
Che cosa sono i disturbi comportamentali?
I disturbi comportamentali o, più specificatamente, disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta, sono condizioni che influenzano il modo in cui una persona si comporta, interagisce e si relaziona con gli altri e l’ambiente circostante.
Questi disturbi sono caratterizzati da comportamenti persistenti, ripetitivi o inappropriati che possono causare problemi significativi nel funzionamento quotidiano di un individuo. Alcuni esempi comuni di disturbi comportamentali includono il disturbo oppositivo-provocatorio, il disturbo della condotta e il disturbo esplosivo intermittente. Il disturbo comportamentale è caratterizzato da comportamenti disfunzionali che interferiscono con la capacità di una persona di rispondere in modo adeguato alle richieste della vita quotidiana.
Questi comportamenti possono includere problemi di comportamento, come:
- la rabbia,
- l’aggressività,
- la dipendenza,
- l’impulsività,
- la disattenzione.
I medesimi sono spesso associati a stress emotivo, conflitti interpersonali, problemi familiari o difficoltà scolastiche.
I principali disturbi del comportamento
I principali disturbi del comportamento sono:
- Disturbo oppositivo-provocatorio: caratterizzato da comportamenti di sfida, opposizione e disobbedienza persistente.
- Disturbo della condotta: caratterizzato da comportamenti antisociali e violazioni dei diritti degli altri, come il bullismo, il furto o la violenza.
- Disturbo esplosivo intermittente: caratterizzato da episodi di rabbia incontrollabile e comportamenti aggressivi verbali o fisici.
- Disturbo di regolazione emotiva: caratterizzato da difficoltà nel regolare le emozioni, portando a sbalzi emotivi e comportamenti impulsivi.
Che cosa sono i disturbi del neurosviluppo?
I disturbi del neurosviluppo sono una categoria di condizioni psicologiche che differiscono da quelli comportamentali per la loro natura e caratteristiche.
Talvolta i due termini sono usati impropriamente come intercambiabili ma fanno riferimento a insiemi ben definiti con specifiche descritte dettagliatamente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il DSM-5.
I disturbi del neurosviluppo sono una categoria di disturbi che influenzano il corretto sviluppo del sistema nervoso e delle funzioni cognitive, emotive e sociali di un individuo. I disturbi del neuro-sviluppo si manifestano durante lo sviluppo del sistema nervoso centrale, nelle prime fasi della vita della persona e che hanno effetti significativi sul comportamento, le abilità cognitive e le relazioni sociali. Il range dei deficit varia da limitazioni molto specifiche fino alla compromissione generale delle abilità sociali e intellettive.
La categoria diagnostica dei disturbi del neurosviluppo nel DSM-5 comprende:
- Disabilità Intellettiva: (ex ritardo mentale) si tratta di un disturbo caratterizzato da limitazioni significative nel funzionamento intellettuale generale che influenzano il funzionamento adattivo. Le difficoltà possono riguardare abilità concettuali, sociali e pratiche della vita quotidiana. Questo disturbo si manifesta durante il periodo dello sviluppo e ha un impatto significativo sulle attività quotidiane dell’individuo. Le limitazioni intellettuali sono generalmente identificate attraverso il punteggio di un test di intelligenza (quoziente intellettivo o QI) che è di solito inferiore a una certa soglia, come un punteggio inferiore a 70. La diagnosi richiede una valutazione completa non solo delle abilità intellettuali ma anche delle capacità adattive dell’individuo.
- Disturbi dello Spettro dell’Autismo: è un disturbo caratterizzato da difficoltà nella comunicazione sociale, nell’interazione sociale e dalla presenza di comportamenti ripetitivi o ristretti. Può variare da lieve, moderato a grave e può presentarsi con una vasta gamma di sintomi.
- DSA (disturbi specifici dell’apprendimento): questi disturbi includono la dislessia (difficoltà nella lettura), la discalculia (difficoltà nella matematica) e la disgrafia (difficoltà nella scrittura), che possono influenzare l’acquisizione delle abilità accademiche.
- Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD): Caratterizzato da sintomi di disattenzione, iperattività e impulsività che interferiscono con il funzionamento quotidiano e lo sviluppo.
- Disturbi del linguaggio: questi disturbi coinvolgono difficoltà nella produzione e comprensione del linguaggio, come il disturbo della comunicazione sociale, che riguarda difficoltà nella comprensione e nell’uso del linguaggio verbale e non verbale.
- Disturbi motori: che comprendono disturbi come la sindrome di Tourette, cioè una condizione neurologica caratterizzata da tic motori e vocali cronici o il disturbo da tic caratterizzato da movimenti involontari e vocalizzazioni che possono essere intermittenti e transitori.
Perché spesso confondiamo i disturbi del neurosviluppo con quelli comportamentali?
I disturbi del neurosviluppo e i disturbi comportamentali possono condividere alcune caratteristiche, ma è importante distinguere tra di loro.
La confusione può derivare dall’apparente sovrapposizione nei sintomi e nei comportamenti dei disturbi delle due categorie.
Le aree di sovrapposizione tra le due categorie diagnostiche possono infatti essere numerose, ed un’occhio non attento potrebbe cadere in errori di diagnosi differenziale.
Le manifestazioni comportamentali simili riguardano, per esempio:
- Aggressività: L’aggressività è un comportamento che può essere osservato in una varietà di disturbi, inclusi disturbi del comportamento dirompente come il disturbo oppositivo-provocatorio e disturbi del neurosviluppo come il disturbo dello spettro autistico. Nei disturbi del comportamento dirompente, l’aggressività può manifestarsi come una risposta diretta alla frustrazione o al conflitto interpersonale. Nei disturbi del neurosviluppo, l’aggressività può essere espressa in risposta a stimoli sensoriali intensi, difficoltà nella comunicazione o nel comprendere le norme sociali.
- Irritabilità: Anche l’irritabilità è un sintomo che può essere presente in una gamma di disturbi, inclusi disturbi del comportamento dirompente e disturbi del neurosviluppo. Nei disturbi del comportamento dirompente, l’irritabilità può essere associata a un basso livello di tolleranza alla frustrazione e può manifestarsi come reazioni esagerate a situazioni stressanti o a richieste di adattamento. Nei disturbi del neurosviluppo, l’irritabilità può essere legata a difficoltà sensoriali, comunicative o di regolazione emotiva.
- Impulsività: L’impulsività è un’altra caratteristica che può essere presente in entrambi i tipi di disturbi. Nei disturbi del comportamento dirompente, l’impulsività può manifestarsi come azioni impulsiva senza pensarci, come interrompere gli altri o comportamenti rischiosi. Nei disturbi del neurosviluppo, l’impulsività può essere legata a difficoltà nel pianificare e nel prevedere le conseguenze delle proprie azioni, come nel disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Ad esempio, l’ADHD può manifestarsi attraverso comportamenti impulsivi, che possono essere erroneamente attribuiti a un disturbo comportamentale.
Tuttavia, è cruciale comprendere che l’ADHD è un disturbo del neurosviluppo con basi neurobiologiche, mentre i disturbi comportamentali sono solitamente legati a fattori ambientali o esperienze traumatiche.
Le manifestazioni comportamentali simili possono, quindi, rendere difficile distinguere tra disturbi del comportamento dirompente e disturbi del neurosviluppo perché queste caratteristiche possono essere presenti in entrambi i tipi di disturbi e possono variare notevolmente da individuo a individuo.
Altro elemento che spesso può indurre in errore è la loro età di insorgenza.
Entrambi tendono a manifestarsi o a destare le prime preoccupazioni soprattutto durante l’infanzia e l’età scolare.
Inoltre, sia i disturbi del neurosviluppo che i disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta possono portare a problemi scolastici.
Questo è un altro elemento che può far pensare che si tratti di disturbi simili.
I disturbi del neurosviluppo come il disturbo dello spettro autistico, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e i disturbi specifici dell’apprendimento possono influenzare negativamente le abilità accademiche di un individuo. Ad esempio, i bambini con ADHD possono avere difficoltà a mantenere l’attenzione in classe e a completare i compiti e quelli con disturbi specifici dell’apprendimento come la dislessia possono avere difficoltà nella lettura e nella scrittura.
Anche i comportamenti disturbanti e oppositivi tipici dei soggetti con disturbi del comportamento che possono interferire con il successo accademico. Ad esempio, i bambini con disturbo da condotta possono essere disubbidienti, disobbedienti e ostili verso gli insegnanti e i compagni di classe, rendendo difficile l’apprendimento e la partecipazione in classe.
Una valutazione approfondita che prende in considerazione i sintomi specifici, il contesto di sviluppo e altri fattori individuali e sociali è essenziale per una diagnosi accurata e per l’implementazione di un piano di trattamento mirato.
Differenze tra i disturbi delle due categorie: disturbi del neurosviluppo e disturbi comportamentali a confronto
Le due categorie diagnostiche, disturbi del comportamento dirompente e disturbi del neurosviluppo, differiscono principalmente per la loro origine, le loro caratteristiche principali e il loro impatto sul funzionamento globale dell’individuo.
In particolare:
- Origine e cause sottostanti:
- Disturbi del comportamento: Questi disturbi hanno spesso cause multifattoriali e possono essere influenzati da una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici. Alcuni dei fattori di rischio nella loro insorgenza includono l’esposizione a eventi traumatici, l’instabilità familiare, l’abuso di sostanze, l’influenza di modelli di comportamento negativi e la mancanza di un ambiente di supporto emotivo.
- Disturbi del neurosviluppo: Questi disturbi hanno radici principalmente neurobiologiche e possono essere attribuiti a variazioni nello sviluppo del sistema nervoso centrale. Coinvolgono spesso difetti strutturali o funzionali nel cervello e possono influenzare una vasta gamma di abilità cognitive, linguistiche, sociali e motorie. Sono così chiamati proprio perché si riferiscono a condizioni che coinvolgono il sistema nervoso centrale durante il periodo dello sviluppo. Questi disturbi emergono durante la fase di crescita e sviluppo del cervello, che inizia prima della nascita e continua attraverso l’infanzia e l’adolescenza.
- Caratteristiche principali:
- Disturbi del comportamento: Le caratteristiche principali includono comportamenti oppositivo-provocatorie, irascibilità, aggressività, disobbedienza e violazione delle regole sociali. Questi disturbi si manifestano spesso come conflitti interpersonali, comportamenti disturbanti a scuola o a casa, e possono essere associati a problemi di adattamento sociale.
- Disturbi del neurosviluppo: Le caratteristiche principali variano a seconda del disturbo specifico, ma possono includere difficoltà nella comunicazione sociale, comportamenti ripetitivi o ristretti, deficit nell’attenzione e nell’autoregolazione, e difficoltà motorie o di apprendimento.
- Impatto sul funzionamento globale:
- Disturbi del comportamento: Questi disturbi possono influenzare negativamente il funzionamento globale dell’individuo, interferendo con il successo accademico, le relazioni interpersonali, l’occupazione e il benessere emotivo.
- Disturbi del neurosviluppo: Questi disturbi possono avere un impatto significativo sul funzionamento globale, influenzando una vasta gamma di abilità e comportamenti. Possono presentarsi con sfide che vanno dalla comunicazione e dall’interazione sociale, all’acquisizione delle abilità accademiche e all’indipendenza quotidiana.
La diagnosi differenziale richiede quindi una valutazione approfondita che tenga conto dei sintomi specifici, del contesto di sviluppo e di altri fattori individuali per identificare la causa sottostante dei sintomi e guidare l’intervento terapeutico più appropriato.
Come distinguere i disturbi comportamentali da quelli del neurosviluppo?
Riconoscere la differenza tra disturbi comportamentali e disturbi del neurosviluppo come l’ADHD è fondamentale per una corretta valutazione e gestione delle condizioni mentali.
Se noti determinati comportamenti in te stesso o nelle persone a te vicine che potrebbero indicare la presenza di un disturbo comportamentale o del neurosviluppo, è importante rivolgersi a un professionista qualificato per una valutazione e un trattamento adeguati. Inoltre, ti incoraggio a informarti sui servizi offerti dalla nostra piattaforma, dove troverai risorse, supporto e consulenza per una migliore salute psico-fisica.
Non sottovalutare l’importanza di prestare attenzione ai segnali e di agire tempestivamente per il benessere di te stesso e delle persone a te care.
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