Dunque, sei stato in grado di superare la fase difficile e ottenere la diagnosi del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD. La tua famiglia e i tuoi amici probabilmente ormai ne sono a conoscenza, e anche tu ti stai pian piano abituando all’idea. Ora sorge, però, un ulteriore problema: dovrei dire a lavoro e al mio capo che ho l’ADHD?
I dipendenti con ADHD, come afferma il National Institute of Health, possono avere difficoltà nella gestione del tempo, nell’organizzazione, nel seguire le istruzioni e possono mostrare instabilità emotiva.
Rivelare la diagnosi di ADHD sul lavoro è una decisione personale e difficile, che dipende da vari fattori, tra cui la tua relazione con il capo, la cultura aziendale e le tue esigenze personali. Da una parte, c’è la possibilità che il tuo capo ti offra supporto a lavoro per la tua ADHD, dall’altra potrebbe non avere abbastanza informazioni sul Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) e credere che tu stia cercando scuse per lavorare di meno.
Se queste sono le tue preoccupazioni, sono del tutto normali! Ecco perché in questo articolo ti aiuteremo esaminando i pro e i contro del dire che hai l’ADHD sul luogo di lavoro!
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Cosa considerare prima di dire al tuo capo della tua ADHD
Prima di esaminare in dettaglio i vantaggi e gli svantaggi del dire che hai l’ADHD a lavoro, è importante prendere in considerazione determinati fattori e capire perché senti il bisogno di rivelare il tuo Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD), per avere le maggiori possibilità di successo.
#1: Scopri perché vuoi rivelare la tua ADHD
Anche se sembra naturale parlare della tua diagnosi ADHD sul luogo di lavoro, non esiste un obbligo che ti costringa a farlo. A volte, per alcune persone, piuttosto che concentrarsi sull’etichetta della diagnosi, è più efficace concentrarsi sulla gestione dei sintomi dell’ADHD.
Ad esempio, potresti comunicare al tuo capo che a volte le conversazioni in ufficio ti distraggono e chiedergli di spostarti su una scrivania in una zona più tranquilla dell’ufficio.
Questo tipo di comunicazione ti consente di evitare discussioni più complesse, che magari il tuo capo non comprenderebbe a pieno.
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#2: Identifica i tuoi bisogni sul posto di lavoro
Riconoscendo e identificando le tue esigenze e i tuoi bisogni specifici sul luogo di lavoro e affrontando direttamente tali questioni, potresti essere in grado di migliorare le tue prestazioni lavorative senza necessariamente rivelare la tua diagnosi ADHD. Se desideri consigli su come affrontare l’ADHD a lavoro, consulta l’articolo “Gestione dell’ADHD nell’ambiente lavorativo”.
#3: Parla col tuo datore di lavoro
Se i consigli già menzionati non hanno portato miglioramenti, puoi sempre considerare di parlare direttamente col tuo datore di lavoro e valutare insieme il tuo ambiente di lavoro e il settore in cui operi.
Ad esempio, potresti chiedere al tuo datore di discutere delle tue prestazioni e di come migliorarle, facendogli presente che con il suo sostegno saresti in grado di migliorare la tua produttività, per poi presentare le tue richieste e i tuoi obiettivi specifici.
Tieni sempre a mente che per rivelare il tuo Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) sul luogo di lavoro è necessaria una diagnosi ADHD e una certificazione di diagnosi ADHD.
In questo caso, puoi considerare la diagnosi differenziale ADHD di GAM Medical, una clinica online specializzata in ADHD negli adulti.
Esaminiamo ora i pro e i contro del dire di essere ADHD sul luogo di lavoro!
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Se credi che l’ADHD possa limitarti, un percorso diagnostico ti aiuterà a ottenere chiarezza e a capire come affrontarlo al meglio.
Pro e contro del dire di essere ADHD a lavoro
Se ti stai domandando come dire di essere l’ADHD a lavoro, sapendo che potrebbe portare dei notevoli miglioramenti ma, allo stesso tempo, potrebbe essere un disturbo incompreso, sappi che le tue preoccupazioni sono del tutto lecite. Domandarsi se rivelare la diagnosi ADHD sia davvero la scelta giusta è del tutto normale. Ecco perché esaminare i pro e i contro può esserti d’aiuto.
Pro del dire di essere ADHD a lavoro! | Contro del dire al tuo capo sei ADHD! |
l tuo capo potrebbe essere più comprensivo e paziente: è possibile che comunicare la tua diagnosi ADHD possa apportare miglioramenti in diversi aspetti dell’ambiente lavorativo e, alla fine, contribuire ad incrementare la tua produttività. Dopotutto, sul luogo di lavoro, quale migliore alleato c’è se non il tuo capo? | Il tuo capo potrebbe essere disinformato sull’ADHD e credere che non sia un vero disturbo: molti adulti ADHD affrontano difficoltà legate al funzionamento esecutivo, come la gestione del tempo e la definizione delle priorità, soprattutto nel contesto lavorativo. Nonostante per chi ha il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) queste sfide possano sembrare insormontabili, tanto da domandarsi come lavorare con l’ADHD, i colleghi e i superiori potrebbero interpretare la situazione come una mancanza di impegno, responsabilità, disorganizzazione e facilità di distrazione |
Potresti essere protetto dalla legge: alcuni paesi dispongono di leggi antidiscriminazione a favore delle persone con disabilità, che le proteggono e tutelano. | Non ti puoi tirare indietro: rivelando la tua ADHD potresti rischiare di perdere opportunità di promozione, a seconda della condotta etica del tuo supervisore, o scoprire che, sul tuo luogo di lavoro, mancano risorse e tempo per fornirti il supporto necessario |
Sistemazioni più richieste a lavoro da chi è ADHD
Qualunque sia la tua scelta, per aiutarti a comunicare le tue esigenze, anche senza rivelare necessariamente la tua diagnosi ADHD, ecco alcune delle sistemazioni più richieste da chi è ADHD sul luogo di lavoro.
Sei un lavoratore ADHD? Elenco potrebbe servirti per darti consigli potrebbe aiutarti ad ottenere supporto sul luogo di lavoro!
- Uno spazio di lavoro tranquillo o appartato
- Una pianificazione flessibile
- Pause di 5 minuti ogni 1-2 ore
- Note, cartelle, ecc. codificati a colori
- Revisioni frequenti delle prestazioni
- Autorizzazione all’uso di cuffie antirumore
- Possibilità di lavorare da casa
- Libertà di registrare le riunioni
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Un trattamento mirato può aiutarti a gestire meglio i sintomi dell’ADHD, migliorando la tua qualità della vita e restituendoti il controllo delle tue azioni.
L’importanza di Comunicare le tue Esigenze
In conclusione, rivelare il proprio Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD). soprattutto sul luogo di lavoro, dove potrebbe portare notevoli miglioramenti, ma anche ripercussioni spiacevoli, è molto complesso.
Tuttavia, la trasparenza può essere la chiave per ottenere le sistemazioni necessarie che migliorano la tua efficienza e benessere. Ricorda che ogni situazione lavorativa è unica, e le sistemazioni che funzionano per una persona potrebbero non essere adatte a un’altra. Per questo motivo, è essenziale avere una diagnosi accurata e una buona comunicazione con il tuo datore di lavoro. In ogni caso, il primo passo per questo percorso è ottenere la diagnosi differenziale ADHD e la certificazione ADHD. Con il giusto supporto e le adeguate sistemazioni, è possibile trasformare le sfide dell’ADHD in punti di forza, migliorando non solo le prestazioni lavorative ma anche la qualità della vita complessiva.
GAM Medical offre la diagnosi ADHD e la certificazione ADHD che puoi presentare a lavoro per ottenere supporto per il tuo ADHD per migliorare le tue prestazioni sul posto di lavoro!
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Questo articolo è a scopo divulgativo, non può sostituire il parere di un esperto. Se ti è piaciuto o ti è sembrato utile, condividilo sui social!
Fonti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3599848