Che cos’è la pregoressia in gravidanza?
Le donne in stato interessante che presentano disturbi alimentari rappresentano oggi fino all’8% delle donne in gravidanza. In questo articolo andremo a evidenziare il significato dell’espressione pregoressia, spiegando i 4 sintomi più comuni che questo DCA prevede, comprendendo come mai si prenda peso in gravidanza e illustrando i principali rischi del mangiare poco. Infine, ti spiegheremo cosa fare nel caso in cui ti trovassi in questa situazione.
Pregoressia: il significato
Con pregoressia si fa riferimento ad un termine composto, che nasce dall’unione di gravidanza e anoressia o ortorressia, la ricerca ossessiva di cibi sani. Si tratta di un disturbo del comportamento alimentare che colpisce le donne in gravidanza. Il peso corporeo, il controllo che vi si può esercitare e la qualità della propria alimentazione durante la gestazione diventano un’ossessione concreta e pericolosa.
La pregoressia non è ancora stata ufficialmente riconosciuta come disturbo alimentare nei manuali diagnostici, ma esistono dei segnali evidenti che indicherebbero come alcune donne in gravidanza potrebbero sviluppare una forma di ansia e preoccupazione riguardo alla loro figura corporea, influenzando il rapporto con il cibo. A causa della diffusione da parte dei media e dei social media di una figura ideale e magra, sia durante che subito dopo la gravidanza, sempre più donne in gestazione adottano comportamenti volti a mantenere un aspetto perfetto.
È una condizione che potrebbe risultare particolarmente dannosa, per la madre e per il bambino in arrivo, la gravidanza infatti segna l’inizio di un periodo in cui il corpo necessita di un apporto nutrizionale maggiore per sostenere il feto in crescita.
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Pregoressia: i 4 sintomi più comuni
I sintomi della pregoressia possono variare, ma esistono, come sopra accennato determinati segnali comuni, vi si includono:
- Ansia persistente riguardo al peso: Una preoccupazione eccessiva per l’aumento di peso durante la gravidanza potrebbe condurre verso diete eccessivamente restrittive oppure potrebbe indurre a fare esagerata attività fisica.
- Limitazioni alimentari: Ridurre drasticamente l’assunzione di cibo per evitare l’aumento di peso è sicuramente un indicatore forte, potrebbe includere l’eliminazione di determinati gruppi alimentari, ritenuti non sani o addirittura non necessari, come ad esempio i carboidrati.
- Controllo smodato: Può presentarsi con il monitoraggio incessante del proprio peso e dei cambiamenti corporei, unito a tentativi di correggere ogni minima mutazione.
- Distorsione dell’immagine corporea: Di fondo, alla base della pregoressia vi è una percezione errata del proprio corpo che appare più grasso di quanto non sia in verità, alimentando ulteriormente l’ansia.
Lo studio “Systematic Review of Literature on Eating Disorders During Pregnancy-Risk and Consequences for Mother and Child” (2021) pubblicato su National Library of Medicine evidenzia come la comparsa di sintomi dei DCA durante questo periodo è associata ad una significativa probabilità di conseguenze negative per la madre e per il bambino. Il decorso della gravidanza e il parto in queste pazienti risultano più complessi. È essenziale riconoscere questi sintomi tempestivamente. Nel caso in cui notassi segnali simili, ti invitiamo a rivolgerti ad uno psicologo per per adottare un intervento adeguato.
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Perché si prende peso in gravidanza?
L’aumento di peso durante la gravidanza è un fenomeno fisiologico, connesso a tutti quei cambiamenti corporei necessari a supportare la crescita del feto. Il corpo della madre dovrebbe prepararsi ad affrontare una serie di modificazioni metaboliche, ormonali e fisiologiche, in modo tale da supportare il benessere del bambino. Di solito, il peso che si acquista durante la gravidanza varia, ma generalmente è composto da:
- Il peso del feto: Questo, infatti, cresce progressivamente durante i nove mesi.
- Il liquido amniotico: Capace di proteggere e supportare il bambino.
- Il volume sanguigno e i fluidi corporei: Anche questi aumentano per soddisfare le nuove necessità metaboliche.
- Il seno e i muscoli uterini: Subiscono una serie di modificazioni durante la gravidanza.
L’aumento di peso, perciò, è essenziale per una gravidanza sana, ma l’eccessiva preoccupazione per questo fenomeno potrebbe sfociare in disturbi alimentari, come la pregoressia, creando una spirale pericolosa di restrizione e insoddisfazione corporea.
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Cosa succede se in gravidanza si mangia poco?
Mangiare troppo poco durante la gravidanza può portare a numerosi rischi per la madre e il bambino. In particolare, una dieta insufficiente di nutrienti essenziali e una conseguente malnutrizione, potrebbero compromettere la crescita del feto, aumentando così il rischio di parto prematuro e la probabilità di un basso peso del bambino alla nascita, unita a possibili malformazioni.
Le donne incinte che non assumono abbastanza calorie o nutrienti possono anche andare incontro a complicazioni come:
- Anemia
- Debolezza fisica
- Difficoltà nel recupero post-partum
Inoltre, una dieta eccessivamente restrittiva può compromettere la salute mentale della madre, alimentando il ciclo di stress e preoccupazione per il controllo del peso.
Lo studio “Maternal Eating Disorders and Infant Temperament: Findings from the Norwegian Mother and Child Cohort Study” (2019), pubblicato su National Library of Medicine, evidenzia che le madri con disturbi alimentari, dopo aver partorito, potrebbero percepire il temperamento dei loro bambini come più difficile, irritabile e problematico, riconducibile alle distorsioni cognitive tipiche dei disturbi alimentari o al fatto che il bambino sia effettivamente più vulnerabile emotivamente. Quindi, la pregoressia potrebbe rappresentare un fattore di rischio anche per lo sviluppo emotivo del bambino stesso, andando a influenzare negativamente la relazione madre-figlio fin dai primi mesi di vita.

Cosa fare se non si riesce a mangiare durante la gravidanza
Se una donna in gravidanza ha difficoltà a mangiare o presenta sintomi di pregoressia, è necessario chiedere un aiuto professionale. Esistono diverse opzioni di supporto per migliorare l’alimentazione e affrontare l’ansia legata al peso corporeo:
- Consultare un professionista della salute mentale e fisica: Un medico, un nutrizionista e un terapeuta specializzato in disturbi alimentari potrebbero essere d’aiuto per la creazione di un piano alimentare sano e personalizzato, cosicché la madre possa assimilare tutti i nutrienti necessari per sé e per il bambino.
- Supporto psicologico: Le donne incinte che soffrono di ansia o stress riguardo alla loro alimentazione e peso potrebbero iniziare delle sedute di consulenza psicologica o di terapia cognitivo-comportamentale, per ritrovare il benessere e gestire le possibili preoccupazioni legate al corpo, migliorando la relazione con il cibo.
- Educazione alimentare: Comprendere l’importanza di un’alimentazione equilibrata durante la gravidanza potrebbe scongiurare la paura di mangiare. Rendere più consapevoli le future mamme, tramite le informazioni scientifiche necessarie sui benefici di un’alimentazione sana, potrebbe ridurre l’ansia e promuovere comportamenti alimentari equilibrati.
- Affrontare i sentimenti di vergogna e colpa: La pregoressia si nutre della vergogna connessa al proprio corpo, oltre che della paura di non apparire perfette durante la gravidanza. Parlare di questi sentimenti con uno psicologo potrebbe aiutare a rilasciarsi emotivamente.
La pregoressia durante la gravidanza necessita di un approccio multidisciplinare che coinvolge la salute fisica e mentale. Lo studio “Eating disorders in pregnancy: Practical considerations for the midwife” (2019) mostra come le ostetriche giochino un ruolo cruciale nell’identificazione precoce dei disturbi alimentari nelle donne incinte, sottolineando l’importanza di comunicare con sensibilità e comprensione, in fase post-natale, periodo particolarmente delicato per una madre con disturbi alimentari, i sintomi potrebbero ripresentarsi.
Il Centro per i DCA GAM Medical è specializzato nella diagnosi e nel trattamento dei disturbi alimentari, sia per adolescenti che adulti. Fornisce servizi psicoterapeutici e psicofarmacologici per ogni condizione legata a problemi alimentari, immagine corporea, ansia correlata al cibo e disturbi associati.
È fondamentale che le donne in gravidanza ricevano supporto per garantire che non solo il bambino cresca in salute, ma che anche la madre possa vivere questo periodo con serenità.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34966309/
- https://www.researchgate.net/publication/331619974_Eating_disorders_in_pregnancy_Practical_considerations_for_the_midwife
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3323717/