L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è una condizione che coinvolge milioni di bambini nel mondo, influenzando il loro comportamento, le loro capacità di attenzione e la loro regolazione emotiva. Uno degli aspetti più complessi da affrontare per i genitori e gli educatori di bambini ADHD è la gestione della frustrazione, un’emozione che può rapidamente sfociare in reazioni impulsive e difficili da controllare. In molti casi, questo può essere aggravato dalla presenza di un altro disturbo: il disturbo oppositivo provocatorio (DOP), che porta i bambini a mostrare un atteggiamento ostile e ribelle verso le figure autoritarie.
Nel corso di questo articolo, esploreremo le connessioni tra ADHD e gestione della frustrazione, analizzando come il DOP possa complicare ulteriormente la situazione. Verranno presentati i risultati di ricerche scientifiche che mettono in luce le cause e i meccanismi alla base di questi comportamenti, fornendo anche strategie pratiche e consigli utili per aiutare i bambini a gestire la frustrazione in modo più efficace.
Qual è la connessione tra ADHD e la frustrazione del DOP?
L’ADHD e il disturbo oppositivo provocatorio (DOP) si presentano insieme in molti bambini. Questa co-occorrenza non è casuale: le difficoltà tipiche dell’ADHD, come l’impulsività, la difficoltà a controllare le emozioni e la scarsa tolleranza alla frustrazione, possono innescare comportamenti oppositivi e provocatori. Un bambino ADHD, frustrato dall’incapacità di concentrarsi o di completare un compito, potrebbe reagire con rabbia, sfida o rifiuto, caratteristiche tipiche del DOP. Inoltre, le reazioni negative dell’ambiente circostante (adulti, coetanei) di fronte ai comportamenti impulsivi possono intensificare la sensazione di frustrazione e di rabbia nel bambino, alimentando ulteriormente il ciclo oppositivo. La differenza fondamentale è che il DOP non ha una componente genetica o organica e non presenta abilità cognitive alterate, a differenza dell’ADHD.
Come gestire la frustrazione di un bambino ADHD da genitori
Anche se studi scientifici dimostrano che l’impatto della frustrazione è lo stesso tra bambini ADHD e bambini non ADHD, la frustrazione di un bambino ADHD può essere più problematica da gestire, e mette costantemente alla prova i genitori. Tuttavia, con approcci specifici è possibile insegnare al bambino a vivere meglio le proprie emozioni.
- La prima chiave per affrontare la frustrazione è la comprensione: i bambini ADHD spesso faticano a gestire le proprie emozioni a causa di un mix di impulsività e difficoltà di attenzione, il che rende fondamentale che i genitori adottino un approccio paziente e comprensivo. Inoltre, come dimostrato da una ricerca scientifica del 2016, all’ADHD è collegata una bassa tolleranza alla frustrazione.
- Uno degli strumenti più efficaci è la creazione di una routine strutturata e prevedibile. I bambini ADHD tendono a sentirsi sopraffatti dalle situazioni impreviste, quindi una routine chiara aiuta a ridurre l’ansia e prevenire la frustrazione. È importante inoltre suddividere le attività in piccoli passaggi, premiando i progressi per mantenere la loro motivazione alta e prevenire il sovraccarico emotivo.
- Un altro approccio utile è insegnare al bambino tecniche di gestione dello stress, come la respirazione profonda o il “time-out” volontario, in cui può ritirarsi in uno spazio tranquillo per calmarsi prima di reagire. I genitori devono anche modellare comportamenti positivi: quando il bambino si sente frustrato, il genitore può mostrare come gestire la situazione in modo calmo, rinforzando così la regolazione emotiva.
- La comunicazione è cruciale. Parlate con il bambino in modo chiaro e semplice, aiutandolo a riconoscere e dare un nome alle emozioni che prova. Spesso, i bambini ADHD provano emozioni amplificate non sanno identificare la fonte della loro frustrazione, e parlare apertamente di ciò che li turba può ridurre notevolmente l’intensità delle loro reazioni.
- Infine, è importante premiare i comportamenti positivi piuttosto che punire quelli negativi. Rafforzare i momenti in cui il bambino riesce a gestire la frustrazione in modo costruttivo gli farà capire che il controllo delle proprie emozioni è raggiungibile, aiutandolo a sentirsi più sicuro di sé e capace di affrontare le sfide quotidiane.
Frustrazione ADHD o DOP? Come gestirli?
Una ricerca scientifica del 2013 ha messo in evidenza il fatto che la frustrazione comprometterebbe la flessibilità dell’attenzione e riduce l’attivazione nelle regioni neurali che supportano l’attenzione spaziale e le emozioni. È perciò importante capirla meglio e gestirla, soprattutto nei bambini ADHD.
Ma la gestione della frustrazione nei bambini ADHD è una sfida complessa che richiede un approccio multifattoriale. Comprendere le dinamiche che legano l’ADHD al disturbo oppositivo provocatorio e adottare strategie educative mirate sono i primi passi per aiutare questi bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza emotiva e a migliorare la loro qualità di vita. Ricorda, ogni bambino è unico e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro.
Capire l’ADHD e il DOP
Comprendere e affrontare disturbi complessi come l’ADHD e il DOP richiede tempo, pazienza e le giuste risorse. Questi disturbi possono influenzare in modo significativo la vita quotidiana, ma con una corretta diagnosi e approcci mirati, è possibile migliorare il benessere di chi ne è affetto. Per scoprire ulteriori dettagli e avere accesso a informazioni complete, ti invitiamo a consultare la pagina dedicata all’ADHD sul sito di GAM Medical, dove troverai supporto e risorse utili per gestire al meglio questi disturbi.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6541529/
- https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0005789419300796
- https://psychiatryonline.org/doi/epdf/10.1176/appi.ajp.2013.12070917
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7406564/