Sei ADHD e sul browser le troppe pagine aperte sono diventate un problema?
In questo articolo si evidenzieranno i rischi di questa situazione per chi è ADHD, si comprenderà se sia efficace semplicemente cancellare le schede sul browser, dando consigli su come gestire la confusione su cellulare e pc, fornendo 3 strategie finali per bloccare l’apertura di pagine superflue e selezionare e organizzare quelle utili.
Troppe pagine aperte sul browser: i rischi per chi è ADHD
Le persone con Disturbo ADHD molto spesso sperimentano una grande difficoltà a mantenere l’attenzione focalizzata su un’unica attività, questo è dovuto ad un deficit nei meccanismi di controllo esecutivo. Secondo lo studio “Cognitive and perceptual load have opposing effects on brain network efficiency and behavioral variability in ADHD” (2023), infatti, l’aumento del carico cognitivo ha determinato prestazioni ridotte, maggiore tempo di reazione e una minore efficienza della rete cerebrale nelle persone ADHD rispetto a quelle senza. Al contrario, un aumento del carico percettivo, ovvero quando le persone ADHD sono esposte a stimoli percettivi più intensi, focalizzati e specifici, potrebbe portare a migliori prestazioni, minore tempo di reazione e maggiore efficienza della rete cerebrale nell’ADHD.
Perciò, la presenza di molteplici stimoli multimediali e visivi, come potrebbero essere le numerose schede aperte sul browser, contribuisce al sovraccarico informativo cognitivo. Questo potrebbe ostacolare la concentrazione richiesta per compiti specifici, compromettendo la produttività e amplificando la sensazione di frustrazione.
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Cancellare le 99 schede del browser aperte sul tuo pc è davvero efficace per chi è DDAI?
Molte persone DDAI sono propense a lasciare aperte decine e decine di schede, poiché temono di perdere per sempre delle informazioni importanti. In generale, eliminare all’improvviso tutte le pagine presenti nel browser potrebbe apparire una soluzione immediata, ma non sempre risolve il problema nella sua completezza.
In particolare, la revisione sistematica presente nello studio “Neurodiversity and cognitive load in online learning: A systematic review with narrative synthesis” (2024) evidenzia come la gestione del carico cognitivo per soggetti neurodiversi necessiti di strategie precise, consapevoli e strutturate, piuttosto che soluzioni drastiche e non pianificate.
È cruciale, pertanto, adottare alcuni metodi di gestione più efficienti per superare la paura derivante dalla perdita di informazioni, in modo tale da migliorare l’organizzazione mentale e digitale. In questo senso potrebbe essere molto utile un corso di psicoeducazione ADHD individuale o psicoeducazione ADHD di gruppo, o altrimenti rivolgersi ad un professionista della salute mentale.
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Schede aperte sul cellulare e disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD): 2 consigli per gestire la confusione
Oltre al computer, anche il telefono è soggetto al fenomeno del sovraccarico informativo, specialmente per le persone ADHD. Inoltre, la facilità di accesso alle informazioni tramite smartphone aumenta il rischio di distrazione e sovraccarico cognitivo. La tendenza a lasciare aperte numerose schede del browser anche sullo smartphone aumenta il rischio di passare rapidamente da una scheda all’altra, senza che le attività importanti vengano completate.
Potrebbe essere utile implementare:
- L’uso di browser mobili: Consentono di raggruppare o salvare temporaneamente le schede, come ad esempio, gruppi di schede in Safari o raccolte schede in Chrome.
- Momenti regolari stabiliti e pianificati per revisionare ed eliminare le schede inutilizzate: In questo modo è possibile limitare un possibile sovraccarico visivo e cognitivo.
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Altre 3 strategie ADHD per bloccare l’apertura di pagine superflue e selezionare e organizzare quelle utili
Per affrontare con efficacia il problema delle schede aperte nel browser, si possono applicare queste 3 strategie che potrebbero aiutare chi soffre di ADHD:
- Utilizzare estensioni del browser: Esistono molti strumenti digitali, come ad esempio StayFocusd o OneTab, che potrebbero garantire una limitazione automatica del numero di schede aperte, così facendo si possono ridurre le distrazioni.
- Adottare il metodo batching: Lo studio “Batching smartphone notifications can improve well-being” (2019), avrebbe dimostrato che raggruppando le notifiche dello smartphone in momenti prestabiliti si può ridurre significativamente il sovraccarico cognitivo, migliorando l’attenzione e aumentando la sensazione di controllo. Siccome si basa sul principio di riduzione delle distrazioni e ottimizzazione delle risorse mentali, può essere applicato al contesto del browser e delle schede aperte, tramite la tecnica di aprire e consultare pagine correlate a un unico compito, evitando il multitasking che disperde energie cognitive.
- Usufruire di tecniche di prioritizzazione: Ovvero, stabilire nel momento in cui si fanno delle nuove ricerche, in maniera lucida, l’importanza e la rilevanza di ogni scheda aperta, questo garantisce la possibilità di tenere aperte solo quelle che si considerano davvero utili.

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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://www.researchgate.net/publication/373769865_Cognitive_and_perceptual_load_have_opposing_effects_on_brain_network_efficiency_and_behavioral_variability_in_ADHD
- https://www.researchgate.net/publication/379273818_Neurodiversity_and_cognitive_load_in_online_learning_A_systematic_review_with_narrative_synthesis
- https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0747563219302596