Overgeneral memory bias: cos’è?

Overgeneral memory bias cos'è

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L’overgeneral memory bias (bias della memoria sovra-generale) è un fenomeno cognitivo in cui una persona tende a ricordare eventi del proprio passato in modo vago e generale, piuttosto che in maniera dettagliata e specifica.

  • Ricordi generici: Le persone con questo bias tendono a ricordare eventi del passato in termini generici, come “andavo sempre male a scuola” o “litigavo spesso con i miei genitori”, invece di richiamare episodi specifici, dettagliati e circostanziati.
  • Difficoltà a richiamare dettagli: Quando cercano di ricordare un evento, possono avere difficoltà a fornire dettagli specifici, come cosa è successo esattamente, dove, quando e come.

Normalmente, quando le persone cercano di ricordare un evento passato, accedono ai dettagli specifici, come cosa è successo, dove, quando, e chi era coinvolto.

Tuttavia, le persone che sperimentano l’overgeneral memory bias faticano a richiamare questi dettagli specifici e, al loro posto, ricordano eventi in modo più astratto.

Ad esempio, invece di ricordare un episodio specifico di successo o di fallimento, una persona potrebbe semplicemente dire “Sono sempre stato bravo a scuola” oppure “Non ho mai fatto niente di giusto”.

Questo tipo di bias è spesso collegato a esperienze emotive negative.

Infatti, si sviluppa spesso come un modo per proteggere la persona dal rivivere esperienze dolorose.

Per esempio, nel caso di una persona che ha vissuto un trauma, ricordare i dettagli specifici di quell’evento può essere estremamente doloroso.

Come meccanismo di difesa, il cervello “taglia” i dettagli e ricorda l’esperienza in modo più generico, come se la persona stesse distanziandosi emotivamente dall’evento.

Tuttavia, questa strategia può avere effetti negativi, poiché la mancanza di ricordi dettagliati può impedire alla persona di affrontare pienamente l’evento e superarlo.

In quali Disturbi Mentali e Condizioni è presente l’Overgeneral memory bias?

L’overgeneral memory bias è stato osservato in una vasta gamma di disturbi psicologici, dove contribuisce a diverse difficoltà cognitive ed emotive.

Questo bias è particolarmente rilevante nei disturbi affettivi e nei disturbi legati al trauma, ma può manifestarsi anche in altre condizioni psicologiche.

  • Depressione: L’overgeneral memory bias è ampiamente studiato e documentato nella depressione. Le persone depresse tendono a ricordare esperienze passate in modo vago e negativo, spesso concentrandosi su sentimenti di fallimento, mancanza di speranza e impotenza. Questa tendenza può contribuire al mantenimento della depressione, poiché il richiamo di ricordi generici e negativi impedisce di accedere a ricordi positivi o di apprendere da eventi specifici. Questo bias può ostacolare la capacità di immaginare scenari futuri positivi, alimentando una visione pessimistica e contribuendo alla ruminazione. Inoltre, la difficoltà a richiamare dettagli specifici degli eventi passati può impedire alle persone di trovare soluzioni pratiche ai problemi che affrontano, rafforzando il senso di disperazione e impotenza.
  • Disturbo post-traumatico da stress (PTSD): Nelle persone con PTSD, l’overgeneral memory bias può essere visto come una sorta di meccanismo di difesa. Dopo un trauma, il cervello può cercare di proteggersi dall’accesso ai dettagli dolorosi dell’esperienza traumatica, generando ricordi più vaghi e generali. Tuttavia, questa strategia non è sempre adattiva, poiché può anche interferire con il processo di elaborazione del trauma. Le persone con PTSD possono avere difficoltà a elaborare e “chiudere” l’evento traumatico proprio perché non riescono a confrontarsi pienamente con i dettagli specifici di ciò che è accaduto. Questo bias nella memoria può alimentare flashback intrusivi, che sono frammentari e disorganizzati, mantenendo attivo il ciclo del PTSD.
  • Disturbo borderline di personalità (DBP): Le persone con disturbo borderline di personalità possono presentare un’overgeneralizzazione nella memoria legata alle relazioni interpersonali, specialmente nelle situazioni emotivamente cariche. Gli episodi intensi di abbandono o rifiuto possono essere richiamati in maniera vaga, ma associati a forti emozioni negative. Questo può contribuire all’instabilità emotiva tipica del DBP, poiché i ricordi generici di esperienze negative possono alimentare l’insicurezza e la paura di essere abbandonati, amplificando le reazioni emotive alle situazioni attuali.
  • Disturbo d’ansia generalizzato (GAD): Le persone con disturbo d’ansia generalizzato spesso si preoccupano eccessivamente per il futuro e rimuginano su eventi passati. L’overgeneral memory bias può contribuire alla tendenza a ricordare eventi passati in modo vago, ma con una forte enfasi su elementi ansiogeni. Questo può rafforzare i pensieri catastrofici e le preoccupazioni incessanti, poiché l’incapacità di richiamare dettagli specifici impedisce alla persona di contestualizzare i ricordi negativi e ridurre la loro importanza. Di conseguenza, la memoria sovra-generale può perpetuare la percezione di insicurezza e incertezza che caratterizza il GAD.
  • Disturbo ossessivo-compulsivo (OCD): Anche se l’overgeneral memory bias non è tradizionalmente associato al disturbo ossessivo-compulsivo, in alcuni casi può essere presente in relazione alla ruminazione e al controllo eccessivo dei pensieri. Le persone con DOC possono avere difficoltà a ricordare eventi specifici o a fidarsi della loro memoria, il che può alimentare il bisogno di controllare o ripetere determinati comportamenti per sentirsi sicuri. Inoltre, i ricordi generici di esperienze negative o di fallimento possono contribuire all’ansia ossessiva e alla necessità di compensare attraverso rituali o compulsioni.

Quindi, l’overgeneral memory bias è un fenomeno che appare in numerosi disturbi psicologici, influenzando negativamente il modo in cui le persone elaborano il loro passato e affrontano il presente.

Perché l’Overgeneral memory bias è un problema?

L’overgeneral memory bias può rappresentare un problema perché ha un impatto significativo sul modo in cui le persone elaborano il loro passato, affrontano il presente e pianificano il futuro.

Questa tendenza a ricordare eventi in modo generico e poco dettagliato ha una serie di conseguenze negative, sia a livello psicologico che comportamentale, e può contribuire al mantenimento di diversi disturbi mentali.

Nello specifico:

  • Mantenimento delle emozioni negative: Uno dei problemi principali dell’overgeneral memory bias è che tende a mantenere attive le emozioni negative associate ai ricordi. Quando una persona ricorda il proprio passato in modo generico, spesso lo fa attraverso una lente negativa e globale, come “Le cose non vanno mai bene per me”. Questo tipo di ricordo amplifica la percezione di impotenza, disperazione o fallimento. Di conseguenza, il bias può alimentare stati emotivi negativi, come ansia, tristezza e ruminazione, creando un circolo vizioso che peggiora il benessere emotivo.
  • Difficoltà nell’elaborazione del trauma: Nel caso di chi ha vissuto traumi, l’overgeneral memory bias impedisce di affrontare i dettagli specifici dell’evento, il che è fondamentale per l’elaborazione del trauma. Questo può bloccare il processo di guarigione, rendendo difficile per la persona elaborare e superare l’evento traumatico. In molti casi, per affrontare efficacemente un trauma, è necessario rivivere e rielaborare i dettagli dell’esperienza, ma il bias rende questo processo difficile, ostacolando la risoluzione del trauma.
  • Ridotta capacità di problem solving: Ricordare eventi passati in modo vago e poco dettagliato limita la capacità di una persona di imparare dalle proprie esperienze. Senza ricordi specifici, è difficile riflettere su ciò che ha funzionato o non ha funzionato in situazioni precedenti, riducendo l’abilità di risolvere problemi in modo efficace. Questa difficoltà può portare a una sensazione di stallo e impedire alla persona di trovare soluzioni pratiche ai problemi che incontra nella vita quotidiana.
  • Perdita di ricordi positivi: L’overgeneral memory bias non solo amplifica i ricordi negativi, ma rende anche difficile accedere a ricordi positivi e dettagliati che potrebbero aiutare a bilanciare la percezione della vita. Senza la possibilità di richiamare esperienze positive in modo chiaro, le persone possono perdere la capacità di costruire una narrativa di sé equilibrata e soddisfacente, e questo contribuisce a una visione distorta e depressiva del passato.
  • Impedisce la costruzione di autostima e resilienza: Richiamare successi passati e momenti di forza è essenziale per costruire autostima e resilienza. L’overgeneral memory bias ostacola questo processo, poiché le persone tendono a non ricordare dettagli specifici dei loro traguardi o dei momenti in cui sono riusciti a superare difficoltà. Senza questa base, diventa difficile sentirsi capaci di affrontare sfide future.
  • Rafforzamento della ruminazione e del rimuginio: In condizioni come la depressione e l’ansia, l’overgeneral memory bias può rafforzare la tendenza a ruminare su eventi negativi. Poiché i ricordi vengono richiamati in modo generico, è più probabile che le persone rientrino in schemi di pensiero ripetitivi e auto-sabotanti. Questo perché i ricordi vaghi lasciano la mente libera di reinterpretare l’esperienza in modo negativo, senza basarsi su dettagli concreti che potrebbero ridurre la gravità percepita dell’evento.
  • Ostacolo nella formazione di relazioni sane: In disturbi come il disturbo borderline di personalità o il PTSD, l’overgeneral memory bias può interferire con la capacità di formare e mantenere relazioni sane. Se una persona tende a ricordare le sue relazioni passate in modo generico e negativo (“Le persone mi hanno sempre deluso”), potrebbe avere difficoltà a fidarsi degli altri o a instaurare nuove connessioni basate sulla fiducia. Questo bias può alimentare sentimenti di insicurezza e paura del rifiuto, portando a relazioni disfunzionali.
  • Impedisce la costruzione di una narrativa personale coerente: La capacità di costruire una narrativa personale coerente e significativa è fondamentale per il benessere psicologico. Le persone che possono riflettere sulla loro vita in modo specifico e dettagliato sono in grado di integrare le esperienze positive e negative, arrivando a una comprensione più completa di sé. L’overgeneral memory bias impedisce questo processo, lasciando le persone con una storia personale frammentata e poco chiara, il che può contribuire a disturbi come la dissociazione o la perdita di senso di sé.

Quindi, l’overgeneral memory bias diventa un problema significativo perché priva le persone della capacità di usare la propria memoria in modo costruttivo.

Non solo impedisce di ricordare dettagli importanti del passato, ma alimenta schemi negativi di pensiero e comportamenti disfunzionali che possono peggiorare la salute mentale complessiva.

Affrontare e ridurre questo bias è spesso un obiettivo importante in trattamenti psicoterapeutici, come la terapia cognitivo-comportamentale, per permettere alle persone di accedere a ricordi più specifici e utili, favorendo così il loro benessere emotivo e cognitivo.

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