La Diagnosi di Autismo nei Genitori

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diagnosi di autismo nei genitori

Fino a qualche decennio fa, la diagnosi di autismo era significativamente meno accessibile e meno comprensibile di quanto non sia oggi.

Questa situazione era il risultato di una combinazione di fattori storici, scientifici e socio-culturali che hanno contribuito a una diagnosi tardiva e a una comprensione limitata della condizione.

Nel passato, i bambini che mostravano comportamenti insoliti o difficili erano spesso etichettati come “difficili” o “problematici” senza un’adeguata comprensione delle cause sottostanti.

Questo approccio rifletteva una mancanza di consapevolezza e di conoscenze sulle condizioni neuropsichiatriche e, in particolare, sui disturbi dello spettro autistico.

Nel passato, molti comportamenti che oggi riconosciamo come sintomi di disturbi neuropsichiatrici erano interpretati come semplici peculiarità evolutive.

Le stranezze nei comportamenti dei bambini erano frequentemente viste come fasi transitorie che sarebbero passate con la crescita e la maturazione.

  • Aspettative Evolutive: I comportamenti insoliti, come l’ipersensibilità sensoriale, le difficoltà di comunicazione o le reazioni eccessive, erano spesso considerati parte delle normali tappe di sviluppo infantile. Si credeva che la maggior parte di questi comportamenti sarebbe scomparsa naturalmente con il tempo.
  • Mancanza di Investigazione: Non c’era una vera attenzione a esplorare le cause profonde di questi comportamenti. Le famiglie e gli educatori tendevano a considerare i problemi comportamentali come una fase passeggera o come risultato di una cattiva educazione, piuttosto che come sintomi di un disturbo specifico.

Senza una comprensione adeguata, i comportamenti difficili erano spesso trattati con metodi che non affrontavano le cause sottostanti e potevano, anzi, aggravare il problema.

  • Punizioni: I bambini con comportamenti difficili venivano frequentemente puniti. Le punizioni erano viste come un modo per correggere il comportamento e “normalizzare” il bambino, senza considerare che questi comportamenti potessero essere il risultato di esigenze e difficoltà non comprese.
  • Ignoranza: In molti casi, le problematiche comportamentali venivano ignorate o minimizzate, trattate come se fossero semplicemente una questione di carattere difficile o di mancanza di disciplina. Questo approccio non solo non risolveva le problematiche, ma spesso portava a una maggiore frustrazione e isolamento per il bambino.
  • Giustificazioni di Fronte agli Altri: I genitori e gli insegnanti potevano cercare di giustificare i comportamenti dei bambini di fronte agli altri, spesso minimizzando la gravità del problema o spiegandolo come una fase di crescita. Questo rifletteva una mancanza di comprensione del disturbo e un tentativo di mantenere una facciata sociale accettabile.

I bambini che in passato erano etichettati come “difficili”, quindi, spesso crescevano senza una diagnosi precisa che spiegasse i loro comportamenti e le loro peculiarità.

Questi individui, ora adulti, hanno attraversato una serie di fasi di adattamento per integrarsi nella società, sviluppando strategie complesse e talvolta sofferte per mimetizzarsi tra i pari e rispettare le aspettative sociali.

Con il passare del tempo, molti di questi bambini sono diventati studenti, lavoratori e infine genitori, trovandosi a riconoscere nei loro figli le stesse “stranezze” che avevano caratterizzato la loro infanzia.

  • Osservazione delle Somiglianze: Notare nei propri figli le stesse “stranezze” che li avevano caratterizzati portava molti genitori a riflettere sul proprio passato e sulle loro esperienze. I comportamenti sensoriali intensi, le difficoltà di comunicazione e le modalità di interazione sociale dei figli rispecchiavano spesso le loro stesse sfide.
  • Ricerca di Diagnosi per i Figli: Preoccupati per il benessere dei loro figli, questi genitori spesso cercavano una diagnosi professionale. Attraverso il processo di valutazione e diagnosi dei loro figli, venivano esposti a informazioni sull’autismo che potevano portare a una nuova comprensione di se stessi.

Questo percorso spesso porta alla scoperta tardiva di essere autistici, una realizzazione che emerge come “effetto collaterale” della diagnosi di autismo nei propri figli.

Scoprire di Essere Autistici da Genitori

La scoperta di essere autistici in età adulta, spesso in seguito alla diagnosi di un figlio, può avere implicazioni profonde e variegate sulla vita dei genitori.

Questo processo di scoperta può influenzare la loro percezione di sé, le dinamiche familiari, le relazioni sociali e professionali, e il loro approccio alla genitorialità

  1. La Rielaborazione del Passato: la consapevolezza di essere autistici può portare a una profonda rielaborazione delle esperienze passate. Molti genitori ripensano alla loro infanzia, adolescenza e vita adulta, reinterpretando eventi e comportamenti alla luce della nuova diagnosi.
    • Comprensione delle Difficoltà Passate: Gli adulti che scoprono di essere autistici spesso rivedono le loro difficoltà passate con una nuova prospettiva. Situazioni che erano state fonte di frustrazione, incomprensione o dolore possono ora essere comprese come manifestazioni del loro autismo. Questo può portare a un senso di sollievo e alla riduzione di sentimenti di colpa o inadeguatezza.
    • Riappropriazione della Propria Storia: La scoperta dell’autismo permette di riappropriarsi della propria storia personale. Gli eventi della vita possono essere riconsiderati e rivalutati, permettendo una narrazione più coerente e compassionevole di se stessi. Questo processo può essere liberatorio e terapeutico, offrendo una nuova comprensione e accettazione del proprio percorso.
  2. Accettazione e Autenticità: La diagnosi tardiva di autismo può portare a un processo di accettazione e autenticità, permettendo agli individui di abbracciare la propria identità senza più nascondersi.
    • Riconoscimento della Propria Autenticità: Scoprire di essere autistici può consentire agli individui di abbracciare la propria autenticità. Anziché cercare continuamente di conformarsi agli standard sociali, possono sentirsi liberi di esprimere le proprie peculiarità e differenze in modo più aperto e genuino.
    • Autostima e Autocompassione: La nuova consapevolezza può contribuire a migliorare l’autostima e l’autocompassione. Comprendere che le proprie difficoltà sono parte di una condizione neurobiologica e non il risultato di una mancanza personale può alleviare sentimenti di inadeguatezza e vergogna. Questo può portare a un maggiore senso di autostima e benessere.
  3. Implicazioni sulle Dinamiche Familiari
    • Comprensione e Supporto Reciproco: La scoperta dell’autismo in uno o entrambi i genitori può influenzare positivamente le dinamiche familiari, migliorando la comprensione reciproca e il supporto.
      • Empatia e Comprensione: I genitori autistici possono sviluppare una maggiore empatia e comprensione per i loro figli, specialmente se anche i figli sono autistici. La condivisione di esperienze simili può creare un legame più profondo e una comunicazione più aperta e sincera.
      • Strategie di Supporto: I genitori autistici possono utilizzare la loro esperienza personale per sviluppare strategie di supporto più efficaci per i loro figli. Possono essere più sensibili alle esigenze sensoriali, alle difficoltà sociali e alle sfide quotidiane che i loro figli affrontano, fornendo un ambiente familiare più comprensivo e accogliente.
    • Ruolo del Partner e Dinamiche di Coppia: La scoperta dell’autismo in uno dei genitori può anche influenzare le dinamiche di coppia, richiedendo un adattamento e una rielaborazione del rapporto.
    • Adattamento del Partner: Il partner non autistico può aver bisogno di adattarsi alla nuova consapevolezza e rivedere alcune delle sue aspettative e comportamenti. La comprensione dell’autismo può portare a una maggiore pazienza e supporto, migliorando la qualità della relazione.
    • Comunicazione e Compromessi: Le coppie possono dover lavorare sulla comunicazione e trovare nuovi modi di gestire le sfide quotidiane. L’autismo può influenzare la percezione e la gestione delle emozioni, quindi è essenziale sviluppare strategie di comunicazione efficaci e basate sul rispetto reciproco.
  4. Relazioni Sociali: Le relazioni sociali possono essere profondamente influenzate dalla scoperta dell’autismo, portando a cambiamenti nella rete sociale e nei modi di interagire con gli altri.
    • Selezione delle Relazioni: Con la nuova consapevolezza, gli adulti autistici possono diventare più selettivi nelle loro relazioni sociali, scegliendo di interagire con persone che comprendono e rispettano la loro neurodiversità. Questo può portare a relazioni più genuine e gratificanti.
    • Autenticità nelle Interazioni: La possibilità di essere più autentici nelle interazioni sociali può migliorare la qualità delle relazioni. Gli individui possono sentirsi meno obbligati a conformarsi alle aspettative sociali e più liberi di esprimere se stessi in modo genuino.
  5. L’Approccio alla Genitorialità
    • Modelli di Genitorialità Autentici: La scoperta di rientrare nello spettro autistico in età adulta può influenzare profondamente l’approccio alla genitorialità, permettendo di adottare modelli più autentici e comprensivi.
      • Genitorialità Consapevole: I genitori autistici possono adottare un approccio più consapevole e riflessivo alla genitorialità. La loro esperienza personale può guidarli nel fornire un supporto più mirato e comprensivo ai loro figli, riconoscendo e rispettando le loro esigenze e peculiarità.
      • Educazione e Consapevolezza: La diagnosi può anche motivare i genitori a cercare maggiori informazioni sull’autismo, educando se stessi e i membri della famiglia sulla neurodiversità. Questo può portare a un ambiente familiare più informato e accogliente.
  6. Sostegno Emotivo e Pratico: i genitori autistici possono offrire un sostegno emotivo e pratico unico ai loro figli, basato sulla comprensione diretta delle loro esperienze.
    • Supporto Emotivo: La condivisione di esperienze simili può rafforzare il legame emotivo tra genitori e figli. I genitori possono fornire un sostegno emotivo più profondo e comprensivo, aiutando i figli a navigare le loro sfide con maggiore sicurezza e serenità.
    • Strategie Pratiche: La conoscenza diretta delle difficoltà legate all’autismo può permettere ai genitori di sviluppare strategie pratiche per aiutare i loro figli. Questo può includere tecniche di gestione sensoriale, strategie di comunicazione e soluzioni per affrontare situazioni sociali.

La diagnosi di autismo da genitore, spesso in seguito alla diagnosi di un figlio, rappresenta un percorso complesso e trasformativo.

Questa nuova consapevolezza può portare a una profonda rielaborazione del passato, a una maggiore accettazione di sé e a un cambiamento nelle dinamiche familiari e sociali.

Se sei un genitore, hai un figlio autistico e sospetti di rientrare anche tu nello spettro, fai il nostro test online sull’autismo.

Il test sull’autismo online della Clinica dell’autismo GAM Medical non sostituisce la diagnosi formale fatta dai nostri professionisti, ma può essere un primo passo avanti verso la comprensione e la consapevolezza della propria condizione.

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