L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) viene trattato con un approccio integrato: farmaci quando indicati (stimolanti e non-stimolanti), psicoterapia cognitivo-comportamentale, psicoeducazione e strategie pratiche per scuola, lavoro e famiglia. Le ricerche mostrano che la diagnosi ADHD seguita da un piano terapeutico personalizzato migliora attenzione, impulsività e qualità di vita in bambini, adolescenti e adulti.
Presso il Centro ADHD GAM-Medical la presa in carico parte da obiettivi chiari e misurabili, con monitoraggi periodici e il coinvolgimento di genitori, insegnanti o figure aziendali quando utile.
Scopri come costruire il trattamento più adatto al tuo profilo clinico.
I contenuti di questo sito web sono redatti sulla base delle più aggiornate evidenze scientifiche e fonti cliniche accreditate. La validazione medica è a cura del Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, tra i massimi esperti di ADHD in età adulta in Italia. Oltre a supervisionare i contenuti, il Dott. Giancarlo Giupponi si occupa della scelta e dell’adozione degli strumenti di valutazione presenti nel sito, come test e questionari, assicurando che siano conformi agli standard clinici internazionali (DSM-5, OMS e scale validate a livello scientifico). Le informazioni hanno finalità divulgative e vengono periodicamente riviste per garantirne l’affidabilità.
Sotto indicazioni dello psicologo ADHD e dello psichiatra ADHD che effettuano la diagnosi, ed in base anche alla gravità dei sintomi ADHD e delle eventuali comorbidità, si definisce insieme al diretto interessato, parte del processo diagnostico e delle scelte terapeutiche, il trattamento più idoneo ed efficace. La Clinica dell’ADHD GAM Medical pertanto consiglia ed effettua, principalmente, la Psicoeducazione ADHD, individuale o di gruppo, e la Terapia Farmacologica ADHD.
La psicoeducazione nell’ADHD è un intervento clinico che mira a rafforzare la consapevolezza del paziente adulto o giovane adulto, chiarendo i meccanismi del disturbo e offrendo strumenti di gestione quotidiana.
In particolare consente di:
La terapia farmacologica per l’ADHD agisce direttamente a livello neurobiologico, attraverso principi attivi che modulano il funzionamento dei circuiti cerebrali coinvolti nell’attenzione, nell’impulsività e nella regolazione del comportamento.
Questi farmaci influenzano in particolare i sistemi dopaminergico e noradrenergico, contribuendo a migliorare la capacità di concentrazione, l’autocontrollo e la gestione delle attività quotidiane.
Psicoeducazione
€67
oppure
€240
Terapia Farmacologica
€87
€60
Le fatture sono detraibili secondo normativa.
La PSICOEDUCAZIONE ha cadenza settimanale.
La VISITA DI CONTROLLO della TERAPIA FARMACOLOGICA ha cadenza mensile ed include la spedizione della prescrizione.
Per la DIAGNOSI e/o la TERAPIA FARMACOLOGICA sono necessarie DUE VISITE PSICHIATRICHE.
Alle prestazioni con importo superiore a €77,47 si applica marca da bollo di €2
Il Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD o DDAI) è una condizione diffusa e persistente anche in età adulta che richiede l’adozione dei migliori approcci terapeutici per il suo trattamento.
Oggi, anche in Italia, la cura dell’ADHD assume un’importanza fondamentale nel campo della salute mentale e del benessere psicologico. Il nostro centro altamente specializzato nell’ADHD dell’adulto è in grado di garantire l’applicazione dei trattamenti online ottimali per l’ADHD, che includono la sia terapia farmacologica che la terapia psicoeducativa, fornite da specialisti qualificati, sia la compartecipazione del nucleo familiare.
La terapia farmacologica può essere prescritta al fine di ridurre l’impatto dei sintomi del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (DDAI o ADHD), come l’iperattività e la disattenzione.
I farmaci utilizzati per il trattamento dell’ADHD possono contribuire a migliorare la funzionalità cognitiva e favorire una maggiore stabilità emotiva. Ad ogni modo non è corretto affermare che l’ADHD possa essere “curato”, perché l’ADHD non è una patologia. I nostri specialisti sono autorizzati a prescrivere sia farmaci label che i farmaci off-label per la cura dell’ADHD. Con il termine “off-label” o “fuori etichetta” si intendono tutti quei farmaci che seguono le linee guida internazionali, ma che non hanno una specifica indicazione terapeutica per una specifica condizione. Inoltre, è importante notare che i farmaci off-label per l’adhd non sono rimborsati dal sistema sanitario. Sul blog ADHD e di psicologia di GAM Medical mettiamo a disposizione gratuitamente la lista aggiornata dei farmaci ADHD e tutte le notizie correlate, al fine di diffondere informazioni sul trattamento dell’ADHD. Naturalmente, la terapia farmacologica deve essere concordata con il paziente e non è indicata in tutti i casi. È fondamentale evidenziare che la terapia farmacologica per il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD o DDAI) deve essere idealmente affiancata a un percorso psicoeducativo, al fine di assicurare un trattamento ottimale per l’ADHD – approfondisci sulla pagina dedicata al trattamento farmacologico.
La psicoeducazione svolge un ruolo di fondamentale importanza nel trattamento dell’ADHD, in quanto fornisce informazioni e strategie pratiche utili per affrontare le sfide della vita quotidiana e comprendere meglio la condizione che si vive.
La psicoeducazione mira a migliorare l’approccio terapeutico nei confronti del disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Inoltre, la nostra clinica online specializzata nell’ADHD, offre sia la psicoeducazione individuale che di gruppo, al fine di garantire un supporto completo che tenga conto delle esigenze di ognuno. Oltre alla psicoeducazione, proponiamo anche percorsi terapeutici individuali e personalizzati, con approcci psicoterapeutici come quello cognitivo-comportamentale.
Come clinica online dell’ADHD GAM si caratterizza per l’integrazione di interventi farmacologici di comprovata efficacia con programmi strutturati di psicoeducazione.
Questa combinazione consente di proporre un approccio terapeutico completo, orientato non solo alla riduzione dei sintomi nucleari (disattenzione, impulsività, iperattività), ma anche al miglioramento del funzionamento globale del paziente.
È tuttavia fondamentale sottolineare che, allo stato attuale delle conoscenze, non esiste una terapia risolutiva o definitiva per l’ADHD. La gestione clinica deve quindi essere intesa come un percorso di presa in carico continuativa e multidimensionale, in cui la “cura” dell’ADHD va concepita in senso ampio: non come eliminazione del disturbo, ma come ottimizzazione delle risorse cognitive, comportamentali e adattive del paziente nel lungo termine.
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è una condizione neurobiologica che colpisce l’attenzione, l’impulsività e l’autocontrollo. Sebbene non esista una cura definitiva questa condizione, una volta effettuata la diagnosi clinica del disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, esistono fortunatamente diverse strategie e approcci terapeutici che aiutano a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone ADHD.
Qui di seguito esamineremo alcuni dei trattamenti più comuni e efficaci per l’ADHD:
Terapia farmacologica:
Stimolanti: i farmaci stimolanti come il metilfenidato e l’anfetamina sono spesso prescritti per trattare i sintomi dell’ADHD. Questi farmaci possono aiutare a migliorare l’attenzione, la concentrazione e il controllo dell’impulsività.
Non stimolanti: alcuni pazienti potrebbero non tollerare bene gli stimolanti o potrebbero non trarne benefici sufficienti. In questi casi, possono essere prescritti farmaci non stimolanti come il bupropione o la guanfacina.
Per maggiori informazioni vai a TRATTAMENTI FARMACOLOGICI ADHD
Terapia comportamentale:
– Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): questo approccio terapeutico mira a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti che contribuiscono ai sintomi dell’ADHD. La TCC può aiutare i pazienti a sviluppare strategie per migliorare l’organizzazione, la pianificazione e l’autocontrollo.
– Terapia comportamentale parentale: questa forma di terapia coinvolge i genitori nel processo di gestione dei sintomi dell’ADHD dei loro figli. Gli interventi possono includere strategie di gestione del comportamento, routine strutturate e tecniche di ricompensa.
Interventi educativi e supporto scolastico:
– Programmi di intervento precoce: è importante individuare e trattare precocemente l’ADHD per minimizzare gli effetti negativi sulla vita accademica e sociale del bambino. Gli interventi educativi mirati, come il supporto individualizzato e le modifiche ambientali, possono aiutare i bambini e gli adulti ADHD da avere successo a scuola e sul lavoro.
– Piani di supporto individuale (IEP): gli IEP sono programmi personalizzati sviluppati per gli studenti con disabilità, compreso l’ADHD. Questi piani possono includere servizi di supporto, accomodamenti e adattamenti curriculari per soddisfare le esigenze specifiche del bambino.
Interventi psicoeducativi:
– Formazione sui sintomi e sulle strategie di gestione ADHD: l’educazione sui sintomi dell’ADHD e sulle sue manifestazioni, dalle più evidenti alle più sottoli, nonché sulle strategie di gestione della condizione, può aiutare i pazienti e le loro famiglie a comprendere meglio l’ADHD e ad adottare comportamenti e abitudini che favoriscono il benessere.
– Per maggiori informazioni consulta PSICOEDUCAZIONE ADHD INDIVIDUALE o PSICOEDUCAZIONE ADHD DI GRUPPO.
Supporto sociale e familiare:
– Coinvolgimento della famiglia: coinvolgere la famiglia nel processo di trattamento può favorire un ambiente di supporto e comprensione per il paziente ADHD. L’educazione della famiglia sui sintomi e sulle strategie di gestione può promuovere una migliore aderenza al trattamento e una maggiore qualità della vita per il paziente.
A tal riguardo, il trattamento dell’ADHD promosso dall’Istituto Psichiatrico GAM, prevede un approccio combinato che coinvolge una combinazione di terapia farmacologica, terapia comportamentale, interventi educativi e supporto sociale.
L’obiettivo principale è quello di migliorare la funzionalità e la qualità della vita del paziente, fornendo loro le risorse e le strategie necessarie per gestire i sintomi e raggiungere il loro pieno potenziale.
L’ADHD o DDAI (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) si presenta spesso accompagnato da comorbilità, tanto mediche quanto psicologiche e psichiatriche.
Spesso, infatti, l’ADHD è associato a una serie di disturbi psicologici, indipendenti o determinati dallo stress che comporta essere neurodivergente in una società di neurotipici, e che possono influenzare significativamente la vita quotidiana dei pazienti, arrivando anche a peggiorare il decorso dell’ADHD.
Le comorbilità nell’ADHD sono particolarmente frequenti, soprattutto nei casi in cui la diagnosi non sia stata effettuata precocemente. Questo accade perché, senza un riconoscimento tempestivo del disturbo, i bambini e gli adolescenti ADHD possono sviluppare strategie di adattamento disfunzionali, aumentando il rischio di sviluppare altri disturbi nel tempo.
Tra i disturbi psicologici più comuni correlati all’ADHD ci sono:
Disturbi dell'umore:
Disturbi d'ansia:
I disturbi d’ansia sono un’altra comorbidità molto frequente nell’ADHD. Le persone ADHD possono sviluppare ansia a causa delle continue sfide nella gestione del tempo, nell’organizzazione e nelle aspettative sociali. L’ansia può manifestarsi soprattutto sotto forma di ansia generalizzata, attacchi di panico e disturbo di panico e ansia sociale. Spesso l’ansia e l’ADHD interagiscono in modo negativo: da un lato, le difficoltà nel mantenere la concentrazione e la tendenza alla disorganizzazione e alla procrastinazione possono aumentare l’ansia, dall’altro, l’ansia può peggiorare i sintomi dell’ADHD rendendo ancora più difficile il mantenimento dell’attenzione. Molte persone ADHD, infatti, riferiscono una costante preoccupazione per la loro capacità di svolgere compiti quotidiani, il che può portare a procrastinazione, evitamento e attacchi di panico.
Disturbi dell'alimentazione:
Disturbo da Uso di Sostanze:
Le persone ADHD hanno un rischio significativamente maggiore di assumere comportamenti a rischio, compreso l’uso di sostanze e di sviluppare dipendenze da alcol, nicotina e droghe rispetto alla popolazione generale. L’impulsività tipica dell’ADHD può portare non solo all’uso di sostanze ma anche ad una difficoltà nel moderarne il consumo, determinando un abuso. Inoltre, alcune persone ADHD utilizzano droghe o alcol come una forma di automedicazione per cercare di gestire i loro sintomi, come la disattenzione, l’iperattività o anche l’insonnia, spesso associata all’ADHD.
Disturbo dello Spettro Autistico:
L’ADHD e l’autismo condividono molte caratteristiche, tra cui difficoltà nella regolazione dell’attenzione, problemi nella gestione delle emozioni e comportamenti ripetitivi. Nonostante siano condizioni distinte, entrambe esordienti nel neurosviluppo, vi è una sovrapposizione significativa tra i due, e molti individui che ricevono una diagnosi di entrambi. Addirittura, molto spesso, ad oggi, si parla di AuDHD, espressione coniata per riferirsi alla compresenza di ADHD e disturbo dello spettro autistico.
La presenza di entrambi rende ancora più complessa la gestione delle vita dell’individuo, intesa sia come esperienza interna, spesso contraddittoria, sia come vita quotidiana, aumentando il rischio di isolamento sociale, ansia e difficoltà nel contesto lavorativo o scolastico.
Disturbi del sonno:
L’ADHD già di per sé è associato ad una disregolazione dei ritmi circadiani che, col tempio, può determinare veri e propri disturbi del sonno-veglia, tra cui:
Disturbi dell'attenzione e dell'apprendimento:
L’ADHD può coesistere con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) come la dislessia o la discalculia, che possono influenzare la capacità del paziente di acquisire e elaborare informazioni.
Per affrontare i disturbi psicologici correlati all’ADHD, è essenziale adottare un approccio terapeutico completo e personalizzato.
Questo, come già accennato, può includere una combinazione di terapia farmacologica, terapia cognitivo-comportamentale (TCC), terapia familiare e supporto sociale. L’obiettivo è quello di fornire al paziente le risorse e le strategie necessarie per gestire i sintomi in modo efficace e migliorare la qualità della vita complessiva.
Un trattamento integrato, fornito da professionisti esperti ADHD, può fare la differenza nel garantire il benessere psicologico e emotivo dei pazienti ADHD.
La prognosi per l’ADHD è variabile e dipende da molteplici fattori individuali, ambientali e terapeutici.
Pur non essendo possibile ottenere una completa remissione del disturbo, è comunque possibile ridurne in modo significativo la sintomatologia, migliorando le capacità di attenzione, autocontrollo e organizzazione. In questo modo, le persone con ADHD possono raggiungere una qualità di vita sensibilmente migliore e una maggiore funzionalità nelle attività quotidiane, lavorative e relazionali.
Con un trattamento adeguato, la maggior parte dei pazienti può ottenere miglioramenti significativi in diverse aree del funzionamento quotidiano:
Attenzione e concentrazione: maggiore capacità di mantenere il focus nelle attività scolastiche, lavorative e personali.
Regolazione emotiva: riduzione di impulsività, irritabilità e difficoltà nella gestione dello stress.
Vita relazionale e sociale: relazioni più stabili e gratificanti con familiari, partner, colleghi e amici.
Autonomia e organizzazione: miglioramento nella pianificazione, gestione del tempo e capacità di portare a termine compiti e responsabilità.
Benessere psicologico: riduzione del rischio di ansia e depressione secondarie, aumento dell’autostima e della percezione di autoefficacia.
Qui vediamo più da vicino la possibilità di guarigione e le strategie per gestire l’ADHD a lungo termine:
Persistenza dei sintomi:
Guarigione vs. gestione dei sintomi:
Trattamento multifattoriale:
Sviluppo di abilità di adattamento:
Sfide nell'età adulta:
Prognosi individuale:
Dunque, sebbene non esista una cura definitiva per l’ADHD, molte persone possono imparare a gestire efficacemente i loro sintomi e a condurre una vita soddisfacente con molti meno ostacoli.
Con un trattamento appropriato e il sostegno adeguato, è possibile affrontare le sfide associate all’ADHD e raggiungere il proprio pieno potenziale.
L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è una condizione complessa che, se non adeguatamente riconosciuta e trattata, può determinare complicazioni rilevanti sul piano personale, scolastico, lavorativo e relazionale.
Una gestione inadeguata aumenta il rischio di disagio psicologico, riduzione della qualità di vita e sviluppo di problematiche secondarie che compromettono il benessere complessivo della persona.
Esaminiamo alcune delle complicazioni più comuni associate all’ADHD non trattato o malgestito:
È importante affrontare l’ADHD in modo tempestivo e efficace per prevenire o mitigare queste complicazioni.
Un trattamento ADHD integrato che coinvolge terapia comportamentale (psicoterapia), terapia farmacologica, supporto familiare e interventi educativi può aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente ADHD.
Il trattamento dell’ADHD riveste un ruolo centrale nel migliorare la qualità di vita delle persone che convivono con questa condizione neurobiologica complessa.
Attraverso una combinazione di interventi terapeutici personalizzati, sostegno familiare e sociale e strategie di gestione quotidiana, è possibile ottenere un miglioramento significativo del funzionamento globale, riducendo l’impatto dei sintomi su studio, lavoro, relazioni e benessere emotivo.
Di seguito vengono illustrati i principali ambiti in cui il trattamento dell’ADHD può favorire un miglioramento della qualità di vita:
Pertanto il trattamento dell’ADHD svolge un ruolo cruciale nel migliorare la qualità di vita delle persone affette da questa condizione.
Attraverso una combinazione di interventi terapeutici mirati e supporto adeguato, i pazienti possono sperimentare miglioramenti significativi nell’attenzione, nell’autocontrollo, nelle relazioni interpersonali e nel benessere generale, conducendo così una vita più soddisfacente e appagante.
Optare per una terapia per l’ADHD non è segno di debolezza, ma piuttosto una decisione di forza e responsabilità, soprattutto quando l’individuo capisce che è limitato da un disturbo naturale e si rende conto che può migliorare la propria condizione mettendosi in gioco con sé stesso.
Esploriamo questo concetto più approfonditamente:
Riconoscimento della necessità di supporto:
Consapevolezza dei propri bisogni e limiti:
Impegno per il proprio benessere:
Affrontare il giudizio esterno:
Miglioramento della qualità di vita:
Promozione della salute mentale e del benessere:
Scegliere dunque una terapia per l’ADHD è tutto tranne che un atto da persoone deboli, bensì è una decisione coraggiosa e responsabile che dimostra una profonda consapevolezza di sé ed un impegno per il proprio benessere e delle persone a noi vicine.
Accettare il supporto necessario per gestire l’ADHD è dunque una dimostrazione di forza e determinazione, orientata a costruire una vita più equilibrata, soddisfacente e in armonia con sé stessi e con gli altri.
Le informazioni contenute in questo sito sono fornite a solo scopo informativo e non costituiscono né sostituiscono un parere medico professionale. Tutti i contenuti di natura clinica sono stati redatti e revisionati da professionisti sanitari qualificati di GAM Medical , iscritti ai rispettivi albi professionali.
Revisione scientifica a cura del Dott. Giancarlo Giupponi - Medico Psichiatra - Formatore GAM Medical .
La nostra Clinica psicologica e psichiatrica offre la diagnosi e il trattamento di ADHD, Autismo, Ansia, Depressione e molto altro attraverso professionisti specializzati ed esperti, con un semplice percorso interamente online, ad un costo chiaro e contenuto.
COUNTRIES
Iscriviti alla newsletter!
All rights reserved © 2024 GAM Medical s.r.l.s. – P.IVA 02751480225 – Autorizzazione attività sanitaria n. 19/2024/54 del Comune di Trento