L’anoressia nervosa e la bulimia nervosa sono due disturbi alimentari caratterizzati da complessità cliniche e comportamentali che spesso si sovrappongono o si alternano nello stesso individuo.
Questa interrelazione ha portato all’uso del termine “spettro anoressico-bulimico” per descrivere una gamma continua di disturbi alimentari che includono caratteristiche sia dell’anoressia che della bulimia.
Il termine “spettro”, infatti, è utilizzato in diversi contesti per indicare una gamma continua o un insieme di variazioni, caratteristiche o fenomeni che possono differire in intensità, gravità o caratteristiche specifiche.
Ad esempio, è comune parlare di spettro nell’ambito di:
- Autismo: Viene spesso descritto come uno “spettro autistico“, dove si riferisce a una varietà di disturbi dello sviluppo che condividono alcune caratteristiche comuni, come difficoltà nelle interazioni sociali, comportamenti ripetitivi e interessi limitati.
- Schizofrenia: Anche la schizofrenia può essere considerata come uno spettro di disturbi psicotici che variano significativamente in termini di sintomi, gravità e impatto sulla vita quotidiana degli individui.
- Disturbi dell’umore: Anche qui si può parlare di uno “spettro dei disturbi dell’umore”, che comprende vari livelli di gravità e tipologie, come il disturbo bipolare, la depressione maggiore, e i disturbi ciclotimico e distimico.
Nell’ambito dei disturbi mentali e comportamentali, come nel caso del “spettro anoressico-bulimico”, il termine si riferisce a una gamma di manifestazioni cliniche che possono includere caratteristiche di più di un disturbo, pur mantenendo una connessione tematica o di sintomi tra di loro.
Nonostante il termine “spettro anoressico-bulimico” non sia formalmente incluso nel DSM-5 (il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), è ampiamente utilizzato nella pratica clinica per descrivere casi complessi che non si adattano perfettamente ai criteri specifici di anoressia o bulimia.
Questo termine riflette la natura dinamica e sfumata dei disturbi alimentari, dove i confini tra i diversi disturbi possono essere permeabili e soggetti a variazioni nel tempo.
Manifestazioni dello Spettro Anoressico-Bulimico
Lo spettro anoressico-bulimico si manifesta con una varietà di comportamenti e sintomi legati all’anoressia nervosa e alla bulimia nervosa, che possono essere presenti contemporaneamente o alternarsi nel tempo in un individuo.
Questi due disturbi alimentari hanno differenze significative, ma anche molte sovrapposizioni.
Ad esempio:
- Anoressia Nervosa: Caratterizzata da una restrizione estrema dell’apporto calorico, paura intensa di ingrassare, distorsione dell’immagine corporea e perdita significativa di peso. Può anche includere comportamenti di purga come l’uso di lassativi o diuretici.
- Bulimia Nervosa: Coinvolge episodi ricorrenti di abbuffate, seguiti da comportamenti compensatori inappropriati per prevenire il guadagno di peso, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o l’esercizio fisico eccessivo.
La manifestazione dello spettro anoressico-bulimico può concretizzarsi in questo modo:
La persona può alternare periodi di restrizione alimentare estrema con episodi di abbuffata.
Durante i periodi di restrizione, la persona limita severamente l’assunzione di cibo, controllando rigidamente le calorie e spesso evitando pasti completi.
Questo comportamento è motivato da una preoccupazione intensa per il peso e la forma corporea, con un desiderio persistente di raggiungere o mantenere un peso molto basso.
Durante gli episodi di abbuffata, la persona consuma grandi quantità di cibo in modo incontrollabile, spesso in risposta a uno stato emotivo intenso o alla sensazione di perdere il controllo sulla propria dieta.
Questi episodi possono causare sentimenti intensi di colpa, vergogna e ansia per il possibile aumento di peso.
Dopo un episodio di abbuffata, la persona può adottare comportamenti compensatori, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi o diuretici, o esercizio fisico eccessivo per bruciare le calorie consumate durante l’abbuffata.
Questi comportamenti sono finalizzati a ridurre o annullare l’effetto calorico del cibo ingerito e a compensare la sensazione di perdita di controllo.
Questa alternanza tra restrizione e abbuffata, con comportamenti compensatori, può portare a variazioni significative del peso corporeo nel corso del tempo.
Inoltre, la persona può sperimentare problemi significativi legati all’umore, all’autostima e all’autovalutazione distorta legata al peso e all’immagine corporea.
Questo modello di comportamento alimentare evidenzia la complessità del spettro anoressico-bulimico, dove la persona non rientra completamente nei criteri diagnostici dell’anoressia nervosa o della bulimia nervosa, ma mostra una combinazione di sintomi e comportamenti tipici di entrambi i disturbi.
Questa complessità può richiedere un trattamento clinico specializzato che affronti sia gli aspetti nutrizionali che quelli psicologici del disturbo alimentare.
Quindi, Anoressia e Bulimia, sono disturbi diversi?
La manifestazione simultanea di anoressia e bulimia, o la presenza di caratteristiche sintomatiche di entrambi i disturbi in uno stesso individuo, può essere compresa considerando diversi fattori:
- Comorbilità: Anche se anoressia nervosa e bulimia nervosa sono disturbi alimentari distinti, è comune che coesistano insieme in un individuo. Le persone possono alternare tra periodi di restrizione alimentare severa (caratteristica dell’anoressia) e episodi di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori (tipici della bulimia).
- Sovrapposizioni nei Sintomi: Entrambi i disturbi condividono alcuni sintomi, come preoccupazioni eccessive riguardo al peso e alla forma del corpo, paura intensa di ingrassare, distorti schemi di pensiero sulla propria immagine corporea e comportamenti disfunzionali legati all’alimentazione. Queste sovrapposizioni possono contribuire a una presentazione clinica mista.
- Fattori di Rischio Comuni: Esistono fattori di rischio comuni che possono predisporre un individuo allo sviluppo sia di anoressia che di bulimia. Questi includono influenze genetiche, fattori ambientali (come pressioni sociali e culturali legate al peso e all’aspetto fisico), esperienze traumatiche, disturbi dell’umore e disturbi d’ansia.
- Interazioni Tra Condizioni: Le condizioni di anoressia e bulimia possono interagire in modi complessi. Ad esempio, un individuo con anoressia che segue un periodo di restrizione alimentare estrema potrebbe in seguito sviluppare comportamenti di abbuffata e purga. In alcuni casi, le persone possono anche alternare tra sintomi di restrizione e purga senza seguire un modello fermo, rendendo la diagnosi e il trattamento più complessi.
- Complessità Clinica: La complessità clinica di ciascun individuo può variare notevolmente, e ciò può influenzare la presentazione dei disturbi alimentari. Alcuni individui possono manifestare sintomi misti di anoressia e bulimia a causa di fattori individuali unici, come la gravità del disturbo, la presenza di altre condizioni psichiatriche, il livello di insight sulla propria malattia e la motivazione al cambiamento.
- Fasi Diverse di Uno Stesso Disturbo: Secondo alcuni approcci teorici, anoressia e bulimia potrebbero essere considerate non come disturbi separati, ma come fasi diverse di uno stesso disturbo. Questa prospettiva suggerisce che le persone possono attraversare differenti fasi del disturbo alimentare nel corso della loro vita, passando da periodi di restrizione severa a episodi di abbuffate e purga. Questo concetto di “due facce della stessa medaglia” enfatizza la continuità e la variabilità nel manifestarsi dei sintomi nei disturbi alimentari.
Pertanto, sebbene anoressia e bulimia siano condizioni separate con specificità sintomatologiche distinte, la loro sovrapposizione e coesistenza in un individuo possono essere comprese attraverso una combinazione di fattori di rischio, sovrapposizioni sintomatiche e complessità clinica.
Questo fenomeno supporta l’idea di uno spettro anoressico-bulimico, che riflette la varietà di manifestazioni cliniche e la complessità dei disturbi alimentari.