Al giorno d’oggi, gli smartphone sono diventati una parte integrante della vita di tutti noi, svolgendo una quantità smisurata di compiti che possono semplificarci la vita. Per questo è fondamentale capire che impatto questi dispositivi possono avere su di noi e imparare ad usarli in modo corretto.
Per ognuno di noi, questi strumenti possono essere sia una risorsa che una distrazione, e ciò è soprattutto vero per le persone ADHD. Da un lato, essi possono usufruire di mezzi utili per la gestione dei sintomi, come app per promemoria, calendari e timer. Dall’altro, la loro natura coinvolgente e la costante notifiche possono facilmente distogliere l’attenzione e aumentare la procrastinazione, arrivando a peggiorare i sintomi dell’ADHD, così come succede con lo scrolling.
In questo articolo del blog di GAM medical analizzeremo tutto ciò, per cui leggi il resto del testo per scoprire come utilizzare al meglio il tuo telefono cellulare.
Pensi di essere ADHD?
Compila il test di autovalutazione! Ti darà un’indicazione sull’opportunità di approfondire con diagnosi e terapia. Bastano 3 minuti per avere il risultato.
La connessione tra ADHD e smartphone
Iniziamo ad analizzare la relazione tra gli smartphone e il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività concentrandoci sul modo in cui i primi impattano sulla vita dei secondi. La tecnologia può essere di grande aiuto per contrastare i disturbi della concentrazione e di iperattività, ma può anche aggravare la condizione delle persone coinvolte.
Parecchi studi hanno evidenziato gli effetti positivi che i cellulari hanno nel controllo dell’ADHD. In particolare, la pubblicazione “Smartphone-assisted psychoeducation in adult attention-deficit/hyperactivity disorder: A randomized controlled trial”, risalente al 2022, testa l’utilizzo di alcune applicazioni per la psicoeducazione negli adulti ADHD mettendole in relazione con metodi più tradizionali. I risultati dell’esperimento confermano che il campione supportato da queste app ha ottenuto risposte significativamente più efficaci nel controllo dell’iperattività e della disattenzione.
Ciò a cui bisogna prestare attenzione, invece, è a non estremizzare l’utilizzo dello smartphone fino a non poterne più fare a meno. Le dipendenze sono spesso correlate all’ADHD per una grande quantità di motivi, tra cui la disfunzione del sistema dopaminergico e le decisioni affrettate prese per colpa dell’impulsività. Se traslato al campo tecnologico, tutto ciò pone le persone ADHD come soggetti a rischio di dipendenza tecnologica.
Come utilizzare al meglio lo smartphone se si ha l’ADHD
Entriamo ora nel dettaglio per quanto riguarda la parte pratica. Gli smartphone hanno moltissime funzionalità e ognuno di noi utilizza quelle che meglio si addicono ai propri bisogni; ma nel caso delle persone ADHD, ci sono alcune modalità d’uso del telefono che possono essere veramente molto utili per combattere i sintomi del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività.
Prenota un colloquio gratuito per l’ADHD
Pensi che l’ADHD limiti la tua vita? Un colloquio gratuito con un nostro psicologo può chiarire molti dubbi, così potrai decidere se iniziare un percorso di diagnosi o trattamento.
#1 Sfruttare le app per la gestione del tempo e delle attività
Sui nostri dispositivi possiamo trovare facilmente app progettate per l’organizzazione delle attività. Questo può essere un ottimo punto di partenza, soprattutto per le persone ADHD. Alcune tra le app più diffuse sono:
- Todoist: Si tratta di un’app per creare elenchi di cose da fare e impostare promemoria.
- Forest: Un’app che aiuta a concentrarsi bloccando il telefono per un periodo di tempo prestabilito e facendo crescere un albero virtuale. Se si sblocca il telefono prima della fine del tempo, l’albero muore. Un incentivo in più per non distrarsi!
- Google Calendar: Un calendario con funzionalità di promemoria e condivisione.
- TickTick: È un’applicazione per creare elenchi di cose da fare, impostare promemoria e collaborare con altri.
Tutte queste applicazioni ci aiutano a non perdere di vista l’obiettivo principale e a portare a termine le nostre attività.
#2 Usare lo smartphone per la propria routine
Lo smartphone può essere utilizzato anche per creare routine e promemoria personalizzati per aiutare a gestire i sintomi dell’ADHD. Ogni dispositivo mobile è dotato di applicazioni come: “Calendario”, “Note” o “Promemoria” in cui è possibile scrivere tutto ciò che serve ricordarsi: assumere i farmaci, fare esercizio, dedicarsi a un hobby rilassante o fissare un appuntamento di lavoro.
#3 Personalizzare le impostazioni di notifica
Le notifiche possono essere una grande fonte di distrazione. Per non lasciarsi distrarre è importante personalizzare le impostazioni di notifica per ricevere solo gli avvisi più importanti. Disattivare le notifiche per le app non essenziali e silenziare il telefono quando è necessario concentrarsi può essere d’aiuto.
#4 Utilizzare la tecnologia per ridurre al minimo le distrazioni
Esistono diverse app e funzioni che possono aiutare a ridurre al minimo le distrazioni durante l’utilizzo dello smartphone. Vediamone alcune:
- Modalità silenzioso: La modalità “silenzioso” disattiva tutti i suoni del telefono, permettendo di concentrarsi senza interruzioni.
- Modalità aereo: La modalità aereo disattiva tutte le connessioni a internet del telefono, impedendo la ricezione di notifiche; inoltre, blocca anche l’arrivo di telefonate.
- Applicazioni di blocco delle app: Esistono diverse app che possono bloccare determinate applicazioni per un periodo di tempo prestabilito. Possono essere utili per evitare di distrarsi con social media o giochi.
#5 Fare delle pause regolari
È importante fare delle pause regolari dall’utilizzo dello smartphone per evitare l’affaticamento mentale e il sovraccarico di informazioni, in questo modo la nostra mente potrà riposare e recuperare energie. Durante queste pause è bene alzarsi e muoversi per alcuni minuti per aiutare a migliorare la concentrazione e la produttività. Si consiglia di non trascorrere più di un’ora davanti al telefono senza interruzioni.
Hai il sospetto che l’ADHD ti stia influenzando la vita?
Se credi che l’ADHD possa limitarti, un percorso diagnostico ti aiuterà a ottenere chiarezza e a capire come affrontarlo al meglio.
Blog di GAM Medical: consigli e informazioni sull’ADHD
Abbiamo visto nel dettaglio alcuni consigli che portano a un utilizzo consapevole del telefono aiutando a limitare i sintomi dell’ADHD: sfruttando le sue funzionalità per la gestione del tempo, delle attività e della riduzione delle distrazioni, le persone che presentano questa condizione possono trasformare questo dispositivo in un alleato prezioso.
Per altri consigli e informazioni riguardanti il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività vi invitiamo a consultare il blog di GAM Medical: qui puoi trovare ogni settimana le ultime scoperte, gli aggiornamenti e tutto ciò che c’è da sapere di nuovo sull’ADHD. I nostri articoli toccano molti aspetti di questa condizione, per provare a rendere la vita più semplice a chiunque si trovi ad affrontarla, direttamente o indirettamente. Grazie al blog di Psicologia GAM Medical puoi accedere a molti consigli utili per vivere una vita serena e non permettere che l’ADHD si intrometta tra te e la tua felicità; oppure puoi scoprire gli ultimi aggiornamenti sulle ricerche scientifiche condotte in questo campo; o, ancora, puoi capire in che modo questo deficit può diventare un vantaggio per te in moltissime occasioni.
Se ti trovi ad affrontare i sintomi dell’ADHD, o conosci qualcuno in questa condizione, il nostro blog ti sarà di grande aiuto per imparare tutto ciò che devi sapere per vivere la vita al meglio e con serenità!
L’ADHD ti sta mettendo alla prova ogni giorno?
Un trattamento mirato può aiutarti a gestire meglio i sintomi dell’ADHD, migliorando la tua qualità della vita e restituendoti il controllo delle tue azioni.
Le informazioni contenute in questo testo sono a scopo informativo e non sostituiscono una diagnosi di un professionista.
Se l’articolo ti è piaciuto o ti è sembrato utile, condividilo e aiutaci a informare più persone possibile.
Fonti:
ScienceDirect
- https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0165178122003961?via%3Dihub