Riconoscere i Campanelli d’Allarme dei Disturbi Alimentari

segnali di allarme dei disturbi dell'alimentazione

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I disturbi alimentari, DCA o Disturbi della Nutrizione e dell’alimentazione, sono disturbi complessi che possono manifestarsi gradualmente, spesso attraverso una serie di piccoli segnali che possono essere facilmente trascurati o sottovalutati. 

Questi segnali, presi singolarmente, potrebbero sembrare innocui o attribuibili a altri fattori, ma è cruciale riconoscere il loro potenziale significato quando si presentano cumulativamente.

Riconoscere questi segnali e campanelli d’allarme in modo tempestivo è cruciale per intervenire prima che il disturbo diventi cronico e le conseguenze siano più gravi. 

Anche se ogni segno potrebbe sembrare isolato o giustificabile, la loro combinazione può indicare un rischio significativo per la salute fisica e mentale di un individuo.

Di seguito verranno presentati i campanelli d’allarme più comuni che consentono di riconoscere precocemente un caso di disturbo alimentare tra amici e familiari.

Campanelli d’Allarme per lo Sviluppo di un Disturbo dell’Alimentazione

  • Seguire una Dieta: seguire una dieta in modo eccessivamente rigido e restrittivo può rappresentare un primo segnale di allarme per un potenziale disturbo dell’alimentazione come l’anoressia nervosa. Questo comportamento può manifestarsi con la riduzione drastica delle calorie, l’eliminazione di interi gruppi alimentari o la fissazione su diete particolari, come quelle basate su principi detox o di eliminazione.
  • Decisione Improvvisa di Diventare Vegetariani: Mentre diventare vegetariani per motivi etici o di salute è una scelta comune e rispettabile, una decisione improvvisa e non motivata da queste ragioni potrebbe essere un campanello d’allarme. Questo potrebbe indicare un tentativo di ridurre l’assunzione di cibo come un modo per controllare il peso o per esercitare un maggiore controllo sull’alimentazione.
  • Ortoressia, Ossessione per Cibi “Sani”: L’ortoressia è un disturbo alimentare caratterizzato dall’ossessione per il cibo considerato “sano” o “puro”. Le persone con questo disturbo possono mostrare un rigido controllo sull’alimentazione, evitando cibi che considerano impuri o non salutari. Questo comportamento può portare a una restrizione alimentare e a un deterioramento della qualità della vita.
  • Andare in Bagno Dopo un Pasto: Andare in bagno subito dopo un pasto può essere un segnale di vomito autoindotto o di altri comportamenti compensatori per ridurre l’assorbimento delle calorie. Questo comportamento può essere fatto in segreto per nascondere l’attività di vomito.
  • Saltare i Pasti: Saltare regolarmente i pasti può essere un segno di restrizione alimentare e può indicare una preoccupazione eccessiva per il peso corporeo o una paura di guadagnare peso. Questo comportamento può essere accompagnato da una maggiore attenzione al controllo delle porzioni e al conteggio delle calorie.
  • Scomparsa di Grandi Quantità di Cibo: La scomparsa di grandi quantità di cibo può essere un segnale di abbuffate seguite da comportamenti di purga come il vomito autoindotto o l’uso di lassativi. Le persone con disturbi dell’alimentazione possono nascondere cibo in luoghi nascosti o consumare grandi quantità di cibo in segreto.
  • Cambiamenti nell’abbigliamento: le persone con disturbi dell’alimentazione possono indossare vestiti larghi per nascondere cambiamenti nel loro peso corporeo o per ridurre l’autoconsapevolezza riguardo alla loro forma fisica.

Segnali e Sintomi che Richiedono un’Azione Immediata (Il Disturbo è Già Attivo)

  1. Digiunare e Saltare i Pasti Regolarmente: Il digiuno regolare e il saltare i pasti sono comportamenti tipici dei disturbi dell’alimentazione come l’anoressia nervosa. Questi comportamenti possono indicare una restrizione alimentare grave che mette a rischio la salute fisica e mentale della persona.
  2. Rifiuto di Mangiare con la Famiglia: Il rifiuto di partecipare ai pasti familiari può essere un segno di isolamento sociale e di comportamenti alimentari disfunzionali. Le persone con disturbi dell’alimentazione possono evitare di mangiare in pubblico per nascondere la loro restrizione alimentare o i loro comportamenti compensatori.
  3. Cicli Mestruali Saltati in Concomitanza con la Perdita di Peso: La perdita di peso significativa può causare irregolarità o la completa cessazione dei cicli mestruali nelle donne, noti come amenorrea. Questo è un segno di sottopeso grave e di conseguenze ormonali associate alla malnutrizione.
  4. Episodio di Abbuffata: Un episodio di abbuffata seguito da sensazioni di perdita di controllo può essere un segno di bulimia nervosa o di altri disturbi dell’alimentazione. Durante un’abbuffata, le persone possono consumare grandi quantità di cibo in un breve periodo di tempo, spesso sentendosi incapaci di fermarsi.
  5. Vomito Autoindotto: Il vomito autoindotto è un comportamento di purga utilizzato per eliminare le calorie consumate durante un’abbuffata. Questo comportamento può causare danni significativi alla salute dentale, alla salute gastrointestinale e al bilancio elettrolitico.
  6. Ritrovamento di Farmaci Dimagranti o Lassativi: Il ritrovamento di farmaci dimagranti o lassativi può indicare l’uso di sostanze per controllare il peso o per influenzare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Questi farmaci possono essere utilizzati in modo inappropriato per raggiungere obiettivi di peso irrealistici.
  7. Esercizio Fisico Eccessivo (Più di 1 Ora al Giorno): Un esercizio fisico eccessivo, oltre a quanto raccomandato per la salute generale, può essere un segno di compulsione e di controllo eccessivo sull’immagine corporea. Le persone con disturbi dell’alimentazione possono esercitarsi anche quando sono stanche o ferite, ignorando i segnali del proprio corpo.
  8. Rifiuto di Permettere Ad Altri di Preparare i Pasti: Il rifiuto di permettere ad altri di preparare i pasti può indicare un controllo eccessivo sull’alimentazione e la paura di perdere il controllo sulla quantità e sul tipo di cibo consumato. Questo comportamento può contribuire all’isolamento sociale e alla difficoltà nel ricevere supporto.
  9. Conteggio Delle Calorie e Controllo Delle Porzioni: Il conteggio ossessivo delle calorie e il controllo eccessivo delle porzioni possono essere segni di una preoccupazione estrema per il peso e la forma del corpo. Questo comportamento può portare a restrizioni alimentari severe e può indicare un disturbo dell’alimentazione in atto.
  10. Rifiuto di Mangiare Con Gli Amici: Il rifiuto di partecipare ai pasti con gli amici può indicare una preoccupazione eccessiva per l’immagine corporea e un desiderio di nascondere comportamenti alimentari disfunzionali. Le persone con disturbi dell’alimentazione possono evitare situazioni sociali che coinvolgono il cibo per nascondere la loro restrizione alimentare o comportamenti compensatori.

Come comportarsi una volta notati i campanelli d’allarme?

Una volta notati i campanelli d’allarme di un possibile disturbo dell’alimentazione come l’anoressia nervosa o la bulimia nervosa, è importante adottare un approccio delicato e rispettoso per affrontare la situazione. 

1. Avvicinamento Sensibile

  • Scegliere il momento giusto: Trova un momento privato e tranquillo per parlare con la persona, evitando situazioni pubbliche che potrebbero metterla a disagio.
  • Usare un linguaggio aperto e non giudicante: Inizia la conversazione con gentilezza e compassione, esprimendo preoccupazione per il benessere della persona senza criticare il suo comportamento alimentare.

2. Esprimere Preoccupazione e Ascoltare Attivamente

  • Condividere le tue osservazioni: Inizia dicendo che hai notato alcuni cambiamenti nel comportamento alimentare o nell’atteggiamento verso il cibo e il peso. Usa esempi specifici per mostrare che stai prestando attenzione.
  • Ascoltare senza interruzioni: Lascia che la persona parli liberamente dei suoi sentimenti, senza interromperla. Mostra interesse genuino e empatia per ciò che sta vivendo.

3. Evitare Confronti Diretti o Commenti Sul Peso

  • Evita di fare commenti sul peso o sull’aspetto fisico: Non fare confronti diretti sul peso o sulla forma del corpo della persona, poiché ciò potrebbe aumentare l’ansia e la vergogna.
  • Focalizzarsi sui sentimenti e sul benessere generale: Concentrati sui sentimenti, sulle preoccupazioni e sul benessere emotivo della persona anziché sugli aspetti fisici.

4. Offrire Supporto Emotivo e Pratico

  • Mostrare sostegno: Fai sapere alla persona che sei lì per sostenerla e che non è sola in questo percorso. Offri il tuo aiuto per trovare risorse e assistenza professionale.
  • Offrire aiuto nella ricerca di supporto: Sottolinea l’importanza di parlare con un professionista della salute mentale specializzato nei disturbi dell’alimentazione e offri assistenza nella ricerca di un terapeuta o di un centro di trattamento appropriato.

5. Promuovere un Ambiente di Sostegno

  • Crea un ambiente di sostegno: Assicurati che la persona si senta sicura nel parlare con te senza paura di giudizio o di conseguenze negative.
  • Rispettare i tempi della persona: Rispetta il ritmo e la volontà della persona nel cercare aiuto. Non costringere la persona a prendere decisioni o a fare passi che non si sente pronta a fare.

6. Educarsi sui Disturbi dell’Alimentazione

  • Informarsi sui disturbi dell’alimentazione: Migliora la tua conoscenza sui sintomi, sui trattamenti disponibili e sulle risorse locali per poter fornire informazioni accurate e supporto pratico.

7. Mantenere la Comunicazione Aperta e Continua

  • Continuare a comunicare: Mantieni aperta la linea di comunicazione con la persona. Fornisci il tuo supporto continuo e mostra interesse per il suo progresso nel cercare aiuto e nel trattamento.

8. Cercare aiuto professionale

  • È importante ricordare che i disturbi dell’alimentazione sono complessi e richiedono spesso l’intervento di professionisti esperti, psicologi e psichiatri.

Se la persona mostra segni di grave compromissione fisica o psicologica, è essenziale incoraggiarla a cercare assistenza presso un centro specializzato il prima possibile.

Pertanto, affrontare i campanelli d’allarme dei disturbi dell’alimentazione richiede sensibilità, empatia e un approccio basato sul supporto e sull’ascolto attivo. 

Offrire il tuo sostegno e incoraggiare la persona a cercare aiuto professionale sono passi fondamentali per aiutarla a superare questa sfida e a migliorare il suo benessere complessivo.

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