Depressione Unipolare e Bipolare: Differenze

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Depressione Unipolare e Bipolare: Differenze

Un tempo, i disturbi dell’umore includevano sia la depressione unipolare sia la cosiddetta depressione bipolare.

Questi due termini riflettevano le diverse manifestazioni della depressione: la depressione unipolare descriveva episodi depressivi ricorrenti, mentre la depressione bipolare indicava l’alternanza di episodi depressivi e maniacali.

Nel corso degli anni, la classificazione dei disturbi è stata affinata. Attualmente, nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), la depressione unipolare è collocata tra i disturbi depressivi, mentre la depressione bipolare è stata ridefinita come disturbo bipolare e inclusa nella categoria dei disturbi bipolari e correlati.

Questa evoluzione terminologica riflette una migliore comprensione delle caratteristiche distintive dei due disturbi.

La depressione è caratterizzata da episodi di umore depresso, perdita di interesse o piacere nelle attività e altri sintomi correlati all’umore, senza la presenza di episodi maniacali o ipomaniacali.

Al contrario, il disturbo bipolare comprende sia episodi depressivi che fasi maniacali o ipomaniacali, che definiscono la fluttuazione dell’umore tipica di questa condizione.

Tuttavia, ad oggi, è ancora possibile utilizzare i termini depressione unipolare e depressione bipolare per differenziare due condizioni cliniche diverse in cui si manifestano episodi depressivi, anche se la classificazione formale nei manuali diagnostici ha cambiato terminologia.

  • Depressione unipolare si riferisce a episodi depressivi ricorrenti che non sono associati a fasi maniacali o ipomaniacali. Questo tipo di depressione rientra nei disturbi depressivi, come il disturbo depressivo maggiore, e si manifesta solo con sintomi depressivi.
  • Depressione bipolare, invece, si riferisce a episodi depressivi che si verificano all’interno del quadro del disturbo bipolare, il quale è caratterizzato dall’alternanza di episodi depressivi e di episodi maniacali (disturbo bipolare di tipo I) o ipomaniacali (disturbo bipolare di tipo II) Dopo un episodio depressivo, il paziente con disturbo bipolare potrebbe sperimentare un episodio di elevazione dell’umore (mania o ipomania).

Questa distinzione è utile perché il trattamento e la prognosi di un episodio depressivo possono variare a seconda che faccia parte di un quadro unipolare o bipolare.

Ad esempio, nel disturbo bipolare, è importante evitare alcuni farmaci antidepressivi che potrebbero indurre un episodio maniacale, mentre nella depressione unipolare il rischio di mania non è presente.

Nelle prossime righe capiremo come vengono distinte queste due forme di depressione e perché è importante distinguerle.

Come distinguere un episodio depressivo di un disturbo depressivo da un episodio depressivo del disturbo bipolare?

Distinguere la depressione che si verifica all’interno di un disturbo depressivo, come il disturbo depressivo maggiore, da quella che si manifesta nel contesto di un disturbo bipolare, può essere complesso, poiché l’episodio depressivo descritto nel DSM-5 è simile in entrambe le condizioni.

I sintomi di un episodio depressivo maggiore includono umore depresso per la maggior parte del giorno, perdita di interesse o piacere nelle attività, variazioni del peso o dell’appetito, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, fatica, sentimenti di inutilità o colpa, difficoltà di concentrazione e pensieri ricorrenti di morte o suicidio.

Tuttavia, ci sono elementi distintivi che aiutano a differenziare la depressione associata a un disturbo depressivo unipolare da quella che fa parte del disturbo bipolare.

Alcuni fattori chiave che possono aiutare a distinguere i due tipi di depressione sono:

  • Storia di episodi maniacali o ipomaniacali: La caratteristica distintiva più importante per differenziare la depressione bipolare dalla depressione unipolare è la presenza, in passato, di episodi maniacali o ipomaniacali. Nel disturbo bipolare, la depressione è solo una parte del quadro clinico, e i pazienti hanno sperimentato o potrebbero sperimentare in futuro episodi di mania o ipomania. Nella mania, l’umore del paziente è insolitamente elevato, espansivo o irritabile, e c’è un aumento significativo dell’energia e dell’attività, spesso accompagnato da comportamenti impulsivi e decisioni avventate. L’ipomania, che è una forma più lieve della mania, si manifesta con sintomi simili ma in modo meno estremo e senza compromissione grave del funzionamento sociale o lavorativo. Nei pazienti con disturbo depressivo maggiore (depressione unipolare), non si verificano mai episodi maniacali o ipomaniacali, il che rappresenta un criterio diagnostico chiave per distinguerli dal disturbo bipolare.
  • Andamento episodico e ciclicità dell’umore: Il disturbo bipolare è caratterizzato da una ciclicità dell’umore, con oscillazioni tra episodi depressivi e episodi maniacali o ipomaniacali. Sebbene l’episodio depressivo possa sembrare identico in entrambe le condizioni, il pattern temporale del disturbo bipolare è diverso. I pazienti bipolari possono sperimentare periodi di umore normale o eutimico tra gli episodi, e l’oscillazione tra depressione e mania è tipica. Al contrario, nella depressione unipolare, l’umore tende a essere costantemente depresso o normale (eutimico), senza fluttuazioni verso l’euforia o l’iperattività maniacale. La ciclicità dell’umore nel disturbo bipolare può essere stagionale o irregolare, e spesso gli episodi maniacali o ipomaniacali possono essere indotti da fattori esterni come stress o l’uso di farmaci antidepressivi.
  • Risposta agli antidepressivi: I pazienti con depressione bipolare possono avere una risposta diversa agli antidepressivi rispetto a quelli con depressione unipolare. Nel disturbo bipolare, gli antidepressivi da soli possono non essere sufficienti o possono addirittura peggiorare la condizione, provocando l’insorgenza di un episodio maniacale o ipomaniacale. Per questo motivo, i pazienti bipolari spesso necessitano di stabilizzatori dell’umore o antipsicotici in aggiunta o al posto degli antidepressivi per evitare il rischio di “viraggio maniacale”. Al contrario, nei pazienti con depressione unipolare, gli antidepressivi sono solitamente il trattamento di prima linea e non vi è alcun rischio di indurre episodi maniacali. Questa differenza nella risposta al trattamento è un indicatore clinico utile per differenziare i due disturbi.
  • Esordio precoce o tardivo dei sintomi: L’età di esordio dei sintomi depressivi può fornire ulteriori indicazioni. Nei pazienti con disturbo bipolare, l’esordio della depressione avviene spesso in età più giovane rispetto a quelli con disturbo depressivo maggiore. Molti pazienti bipolari iniziano a sperimentare sintomi depressivi già durante l’adolescenza o la prima età adulta, mentre la depressione unipolare può manifestarsi più tardi, durante l’età adulta o la mezza età. Inoltre, un esordio particolarmente precoce dei sintomi depressivi, come nell’infanzia o nell’adolescenza, può essere un segnale di disturbo bipolare latente, soprattutto se ci sono precedenti familiari di disturbi dell’umore.
  • Sintomi depressivi atipici: Alcuni sintomi depressivi atipici possono essere più comuni nella depressione bipolare rispetto alla depressione unipolare. Ad esempio, i pazienti con depressione bipolare possono sperimentare una maggiore ipersonnia (sonno eccessivo), iperfagia (aumento dell’appetito e del peso), e una sensazione di “pesantezza” fisica negli arti (paralisi degli arti). Questi sintomi atipici, insieme a una maggiore reattività dell’umore (l’umore può migliorare temporaneamente in risposta a eventi positivi), sono più frequenti nella depressione bipolare. Al contrario, nella depressione unipolare, i sintomi classici includono insonnia, perdita di peso, diminuzione dell’appetito e un umore costantemente depresso senza miglioramenti temporanei.
  • Storia familiare di disturbo bipolare: La familiarità con il disturbo bipolare è un altro importante fattore di distinzione. Il disturbo bipolare ha una forte componente genetica, e i pazienti con un parente di primo grado affetto da disturbo bipolare hanno un rischio significativamente maggiore di sviluppare la condizione. Se un paziente presenta un episodio depressivo ma ha una storia familiare di disturbo bipolare, è importante valutare attentamente la possibilità che l’episodio depressivo faccia parte di un quadro bipolare, anche se non si sono ancora verificati episodi maniacali o ipomaniacali. Al contrario, una storia familiare di disturbi depressivi unipolari può suggerire una maggiore probabilità di depressione unipolare nel paziente.
  • Impulsività e comportamenti a rischio: Nei pazienti con disturbo bipolare, la depressione può essere accompagnata da impulsi o comportamenti di rischio, anche durante gli episodi depressivi. Questo è particolarmente vero quando il paziente si trova in una fase depressiva mista, in cui compaiono sia sintomi depressivi che sintomi maniacali o ipomaniacali, come impulsività, irrequietezza o pensieri veloci. Al contrario, nella depressione unipolare, il comportamento è generalmente più rallentato, e i pazienti tendono a essere meno impulsivi e meno inclini a comportamenti rischiosi. La presenza di episodi misti è un indicatore chiave di disturbo bipolare.
  • Variabilità dell’umore all’interno di un episodio depressivo: Un altro fattore che può aiutare a distinguere la depressione bipolare dalla depressione unipolare è la variabilità dell’umore all’interno dello stesso episodio depressivo. Nei pazienti con disturbo bipolare, l’umore può fluttuare anche durante la fase depressiva, con periodi di irritabilità, ansia o euforia temporanea che si sovrappongono alla depressione. Nella depressione unipolare, l’umore tende a essere più stabile, e i sintomi depressivi sono costanti durante l’episodio, senza improvvisi cambiamenti o picchi di energia o euforia.
  • Sintomi psicotici: I sintomi psicotici, come deliri o allucinazioni, possono verificarsi sia nella depressione unipolare che in quella bipolare, ma sono più comuni nel contesto del disturbo bipolare, soprattutto durante episodi depressivi gravi. Nei pazienti con depressione bipolare, i sintomi psicotici possono essere congruenti con l’umore (per esempio, deliri di colpa o indegnità) o incongruenti (per esempio, deliri di grandezza o potere, anche durante un episodio depressivo). I sintomi psicotici possono complicare la diagnosi di depressione e e richiedere un trattamento specifico, ma la loro presenza può suggerire una maggiore probabilità di disturbo bipolare rispetto alla depressione unipolare.
  • Innesco stagionale o ciclicità regolare: Anche il pattern stagionale degli episodi può fornire indizi. Nel disturbo bipolare, gli episodi depressivi o maniacali possono seguire una ciclicità stagionale, con episodi depressivi più comuni nei mesi autunnali e invernali e episodi maniacali più comuni in primavera o estate. Sebbene anche la depressione unipolare possa essere stagionale (nella forma di disturbo affettivo stagionale), la presenza di un pattern ciclico regolare tra depressione e mania può essere un indicatore del disturbo bipolare.

Quindi, sebbene l’episodio depressivo descritto nel DSM-5 sia simile sia nella depressione unipolare che in quella bipolare, ci sono numerosi fattori clinici che possono aiutare a differenziare i due disturbi.

La storia di episodi maniacali o ipomaniacali, l’andamento episodico dell’umore, la risposta agli antidepressivi, i sintomi atipici, la familiarità con il disturbo bipolare e i comportamenti impulsivi sono alcuni degli indicatori chiave che possono suggerire la presenza di un disturbo bipolare.

Una valutazione approfondita che consideri tutti questi elementi è fondamentale per fare una diagnosi corretta e sviluppare un piano di trattamento adeguato per il paziente.

Perché è importante distinguere la depressione unipolare da quella bipolare?

Distinguere tra la depressione associata a un disturbo depressivo unipolare e quella legata al disturbo bipolare è di fondamentale importanza per diversi motivi clinici, terapeutici e prognostici.

Sebbene i sintomi depressivi possano apparire simili in entrambi i disturbi, la corretta diagnosi e differenziazione tra le due condizioni ha implicazioni significative sulla gestione del paziente, sul trattamento farmacologico e sulla comprensione del decorso del disturbo.

I motivi principali per cui è cruciale distinguere tra depressione unipolare e depressione bipolare sono:

  • Trattamenti farmacologici differenti: Uno dei motivi più importanti per distinguere tra depressione unipolare e bipolare è che i trattamenti farmacologici per i due disturbi sono significativamente diversi. Nella depressione unipolare, gli antidepressivi (come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina o SSRI) rappresentano il trattamento di prima linea e possono essere utilizzati da soli con buoni risultati. Al contrario, nel disturbo bipolare, l’uso di antidepressivi da soli può essere problematico. Gli antidepressivi possono infatti innescare un “viraggio” verso un episodio maniacale o ipomaniacale nei pazienti bipolari, peggiorando la condizione generale. Di conseguenza, i pazienti con disturbo bipolare richiedono l’uso di stabilizzatori dell’umore (come il litio o il valproato) o antipsicotici atipici (come il quetiapina o l’aripiprazolo) per prevenire il rischio di oscillazioni dell’umore. Senza questa distinzione, il trattamento potrebbe non solo essere inefficace ma anche dannoso.
  • Prevenzione del viraggio maniacale o ipomaniacale: La somministrazione di antidepressivi a pazienti con disturbo bipolare senza un’adeguata copertura di stabilizzatori dell’umore aumenta significativamente il rischio di “viraggio” in un episodio maniacale o ipomaniacale. Questo rischio rende fondamentale la corretta diagnosi, poiché un episodio maniacale può avere conseguenze gravi, tra cui impulsività, comportamenti pericolosi, spese finanziarie avventate, abuso di sostanze o comportamenti sessuali rischiosi. Inoltre, dopo un episodio maniacale, i pazienti possono ricadere in una fase depressiva, innescando un ciclo di instabilità dell’umore che può compromettere la loro qualità della vita e rendere più difficile il trattamento a lungo termine. La distinzione corretta aiuta a evitare questo ciclo destabilizzante e a garantire una gestione più stabile del disturbo.
  • Differente gestione della psicoterapia: Anche la gestione psicoterapeutica varia tra depressione unipolare e disturbo bipolare. Nella depressione unipolare, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e altre forme di psicoterapia (come la terapia interpersonale o la terapia comportamentale) si concentrano sulla gestione dei pensieri negativi, sull’elaborazione dei traumi o sull’incremento delle abilità sociali per migliorare l’umore del paziente. Nel disturbo bipolare, la psicoterapia deve invece affrontare sia i sintomi depressivi che quelli maniacali, aiutando il paziente a sviluppare strategie di gestione delle oscillazioni dell’umore. È inoltre importante educare i pazienti con disturbo bipolare sulla ciclicità del disturbo e sui segnali precoci di episodi maniacali, in modo che possano intervenire prima che i sintomi diventino più gravi. La psicoterapia per il disturbo bipolare può includere una maggiore attenzione alla regolazione dell’umore, alla gestione dello stress e alla prevenzione delle ricadute, rendendo necessaria una distinzione chiara tra i due disturbi.
  • Prognosi e decorso differenti: La distinzione tra depressione unipolare e bipolare è cruciale per comprendere il decorso a lungo termine del disturbo. La depressione unipolare tende a essere caratterizzata da episodi depressivi ricorrenti, senza episodi maniacali o ipomaniacali, e il decorso può essere più stabile se trattata correttamente con antidepressivi e psicoterapia. Il disturbo bipolare, invece, ha un decorso molto più complesso, con fluttuazioni tra episodi depressivi e maniacali o ipomaniacali. I pazienti bipolari possono attraversare fasi di normalità dell’umore (eutimia), ma sono a rischio di ricadute in entrambe le polarità dell’umore. Questa instabilità rende il disturbo bipolare più difficile da gestire e richiede un trattamento continuo con stabilizzatori dell’umore. Comprendere questa differenza permette di avere aspettative realistiche riguardo alla prognosi e di preparare il paziente e la sua famiglia a una gestione a lungo termine del disturbo.
  • Gestione delle comorbilità psichiatriche: Distinguere tra depressione unipolare e bipolare è importante anche per la gestione delle comorbilità psichiatriche. Il disturbo bipolare è spesso associato a una maggiore prevalenza di disturbi d’ansia, abuso di sostanze, disturbi alimentari e comportamenti impulsivi rispetto alla depressione unipolare. La presenza di queste comorbilità richiede un trattamento più complesso e un monitoraggio costante per prevenire ricadute o peggioramenti. Anche se la depressione unipolare può presentare comorbilità come disturbi d’ansia o sintomi somatici, il rischio di comportamenti impulsivi e abuso di sostanze è generalmente inferiore rispetto al disturbo bipolare. Pertanto, la distinzione tra i due disturbi permette di adattare il piano di trattamento in modo più specifico per affrontare tutte le problematiche presenti nel paziente.
  • Prevenzione del suicidio: Un altro motivo cruciale per distinguere tra i due disturbi è la prevenzione del suicidio. I pazienti con disturbo bipolare, specialmente quelli con episodi misti (caratterizzati da sintomi depressivi e maniacali contemporaneamente), sono a rischio particolarmente elevato di suicidio rispetto a quelli con depressione unipolare. Durante gli episodi depressivi, i pazienti bipolari possono essere afflitti da una forte disperazione, mentre gli episodi maniacali possono aumentare l’impulsività, che può portare ad azioni suicidarie improvvise. Un monitoraggio attento e un trattamento farmacologico mirato con stabilizzatori dell’umore possono aiutare a ridurre questo rischio. Anche nella depressione unipolare esiste un rischio di suicidio, ma il pattern di rischio e l’approccio preventivo differiscono, rendendo essenziale una corretta diagnosi per proteggere il paziente.
  • Educazione del paziente e supporto familiare: La corretta distinzione tra depressione unipolare e bipolare è fondamentale per educare il paziente e la sua famiglia sulle caratteristiche e le sfide specifiche del disturbo. I pazienti con disturbo bipolare devono essere consapevoli della natura ciclica della loro malattia e imparare a riconoscere i segnali precoci di episodi maniacali o depressivi per poter intervenire tempestivamente. L’educazione sulla gestione dello stress, l’importanza della regolarità del sonno e dell’assunzione costante dei farmaci è particolarmente cruciale nel disturbo bipolare. Al contrario, nella depressione unipolare, l’educazione si concentra principalmente sulla gestione dei fattori scatenanti della depressione e sull’adesione al trattamento antidepressivo. Il supporto familiare è essenziale in entrambe le condizioni, ma nel disturbo bipolare la famiglia deve essere coinvolta attivamente nel monitorare eventuali cambiamenti di umore del paziente.
  • Prevenzione di diagnosi errate o incomplete: Una corretta distinzione tra i due disturbi è necessaria per prevenire diagnosi errate o incomplete che potrebbero portare a trattamenti inadeguati. Spesso, un paziente può essere inizialmente diagnosticato con depressione unipolare senza che gli episodi maniacali siano ancora emersi. Una diagnosi incompleta può ritardare il trattamento appropriato per il disturbo bipolare e mettere il paziente a rischio di instabilità dell’umore. Monitorare attentamente il paziente per segni di episodi maniacali o ipomaniacali, anche dopo la diagnosi iniziale di depressione, è cruciale per garantire una gestione tempestiva e adeguata del disturbo bipolare.
  • Impatto sulla qualità della vita e sul funzionamento globale: Infine, distinguere correttamente tra depressione unipolare e bipolare è essenziale per ottimizzare la qualità della vita e il funzionamento globale del paziente. Il disturbo bipolare, con le sue oscillazioni tra depressione e mania, può essere altamente destabilizzante per la vita quotidiana del paziente, influenzando negativamente il lavoro, le relazioni personali e la salute fisica. L’intervento precoce e il trattamento adeguato possono ridurre il numero e la gravità degli episodi e migliorare la capacità del paziente di mantenere una vita stabile. Nel disturbo depressivo unipolare, una diagnosi corretta e un trattamento adeguato possono aiutare a prevenire episodi ricorrenti di depressione e a migliorare il benessere generale del paziente.

Quindi, la distinzione tra depressione unipolare e bipolare è fondamentale per una gestione efficace del paziente, poiché i due disturbi presentano differenze significative nel trattamento, nella prognosi e nella gestione delle comorbilità.

La maggior parte degli esordi di un disturbo bipolare inizia con un episodio depressivo, il che rende fondamentale distinguere, fin da subito, se si tratta di una depressione in quanto tale o di una depressione legata al disturbo bipolare.

Questa distinzione è cruciale perché i trattamenti per la depressione unipolare e la depressione bipolare sono diversi, e una diagnosi errata può portare a terapie inadeguate che potrebbero aggravare i sintomi.

Capire precocemente il tipo di depressione aiuta a prevenire eventuali episodi maniacali o ipomaniacali che possono manifestarsi successivamente nel disturbo bipolare.

Per ottenere una diagnosi accurata, è importante rivolgersi a professionisti esperti, come psichiatri e psicologi specializzati in depressione, che siano in grado di valutare attentamente i sintomi e stabilire il percorso terapeutico più adeguato.

Solo un’analisi approfondita e specialistica può garantire una gestione corretta del disturbo e migliorare significativamente il benessere del paziente.

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