Gli indicatori di un atteggiamento o comportamento passivo-aggressivo sono peculiari ma evidenti, seppur non noti a tutti.
In generale, con comportamento passivo aggressivo si fa riferimento ad una scelta comunicativa che viene consapevolmente messa in atto e che si serve di espressioni indirette e subdole di insoddisfazione e risentimento. Sarebbe perciò uno stratagemma comunicativo, tramite cui i sentimenti di rabbia, frustrazione o tristezza emergono senza la presenza di un litigio reale.
Con questo articolo potrai scoprire le cause e i comportamenti della personalità passivo-aggressiva, il ruolo che la rabbia e il silenzio assumono in questo profilo, come il comportamento passivo aggressivo si esprime in coppia e infine la sua differenza sostanziale con il meccanismo di difesa dell’aggressività passiva.
Comportamento passivo aggressivo: le cause
Le cause del comportamento passivo-aggressivo possono essere varie, ma di solito celano la propria origine nell’infanzia. Tra gli aspetti che scatenano questo atteggiamento vi sono:
- Esperienze di vita che hanno punito o represso l’aperta espressione dei propri sentimenti, per questo motivo l’individuo avrebbe cercato metodi alternativi e meno espliciti per manifestare il malessere emotivo.
- Un ambiente familiare opprimente, in cui il conflitto diretto non è auspicabile, oppure semplicemente la presenza di genitori eccessivamente autoritari.
- Anche elementi quali la bassa autostima, la difficoltà a gestire la rabbia, e la paura del rifiuto o della critica, potrebbero far emergere comportamenti passivo-aggressivi.
Le modalità di risposta velata e insidiosa diventano in questo modo una strategia per sfuggire alle difficoltà che i conflitti e gli scontri creano e per scappare dalla responsabilità diretta, con l’obiettivo di proteggersi temporaneamente da quelle situazioni che vengono percepite come troppo minacciose.
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Come si comporta una persona passivo aggressiva?
In generale le persone con comportamento passivo-aggressivo molto di rado mostrano chiaramente la propria irritazione. Anzi, di solito manifestano la loro ostilità attraverso comportamenti insidiosi e sottili, difficili da identificare in un primo momento. Lo studio “Development and Validation of a Measure of Passive Aggression Traits: The Passive Aggression Scale (PAS)” (2022) pubblicato su National Library of Medicine sottolinea questa caratteristica. Non è strano che tra i metodi più utilizzati emergano:
- La procrastinazione volontaria di compiti importanti.
- Un disaccordo silenzioso alle richieste altrui, come ad esempio fingere frequentemente di non aver compreso ciò che viene chiesto, creando un ostacolo invisibile nella relazione interpersonale.
- Uso di sarcasmo o commenti ironici che mascherano, però, una grande ostilità.
- Dimenticanze intenzionali di appuntamenti.
- Promesse non mantenute.
- Impegno apparente non susseguito da un’azione concreta.
- Tendenza a sabotare in modo implicito gli sforzi altrui.
Sono persone che potrebbero, perciò, apparire collaborative in un primo momento, quando in realtà stanno impedendo passivamente ogni risoluzione di conflitto o evitando l’esecuzione dei compiti a loro richiesti.
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Il ruolo della rabbia e del silenzio nella personalità passivo aggressiva
In che modo le persone passivo aggressive manifestano la loro rabbia? e i silenzi? la rabbia è un’emozione chiave che alimenta questo tipo di comportamento. Nonostante ciò, anziché decidere di aprirsi alla rabbia direttamente, questa viene accumulata e trasformata in espressioni indirette o, addirittura, in completo silenzio. È così che il silenzio si trasforma in uno strumento molto potente nelle mani di una persona passivo-aggressiva, perché permette di punire l’altro senza servirsi di scambi chiari.
Questo è un comportamento che in chi lo subisce potrebbe portare a sentimenti di incertezza, confusione e impotenza. Il silenzio, una volta inteso come una forma di rifiuto comunicativo, potrebbe diventare una strategia manipolatoria e tossica nelle relazioni interpersonali, impedendo qualsiasi possibilità di un chiarimento autentico e di risoluzione del conflitto.
Per poter affrontare questo problema in modo soddisfacente, è essenziale imparare a riconoscere e gestire la rabbia sottostante. La terapia cognitivo-comportamentale o la terapia sistemico-relazionale, potrebbero aiutare chi adotta comportamenti passivo-aggressivi a sviluppare una comunicazione più efficace, che sia diretta e costruttiva, permettendo la costruzione di relazioni sane ed equilibrate.
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Il comportamento passivo aggressivo in amore
Una persona passivo aggressiva può innamorarsi? In generale, sì, ma nelle relazioni affettive, il comportamento passivo-aggressivo può creare delle tensioni profonde, in seguito a incomprensioni e rabbia repressa, provocando la distruzione della comunicazione di coppia. Infatti, una persona con questo profilo potrebbe mostrare una sorta di resistenza silenziosa a quelle che sono le richieste e bisogni del proprio partner, portandolo a un evitamento nell’esprimere quando è presente un disappunto o una insoddisfazione.
Appunto, chi ha una personalità passiva aggressiva si presenta nella coppia come una vittima delle situazioni conflittuali, questo lo può portare a comportamenti di forte chiusura emotiva, ad un silenzio prolungato o a provocazioni leggere. Tutto ciò rende ancora più complesso risolvere i problemi che possono nascere nella vita amorosa, fin quando la comunicazione una volta aperta viene sistematicamente chiusa.
In questo, una relazione rischia di essere riempita di tensioni e di insoddisfazioni sempre più grandi. Il partner potrebbe sentirsi sempre più frustrato dall’ambiguità continua, mentre chi ha un comportamento passivo-aggressivo potrebbe difficilmente sentirsi compreso, portando avanti un ciclo di negatività che potrebbe essere difficile da spezzare senza l’aiuto di uno psicologo. Se queste parole descrivono te o la tua situazione, ti invitiamo a chiedere un aiuto a un esperto di salute mentale.
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Meccanismo di difesa dell’aggressività passiva o comportamento passivo aggressivo?
L’aggressività passiva può anche essere intesa come un mero meccanismo di difesa psicologico, ovvero una strategia che viene adottata inconsapevolmente e sfruttata per proteggersi da emozioni e conflitti, che in un determinato momento sono difficili da affrontare chiaramente. Lo studio “Involuntary coping mechanisms: a psychodynamic perspective” (2011), pubblicato su National Library of Medicine, affronta i meccanismi di coping involontari, tra cui questo. Quando l’aggressività passiva è utilizzata in tal modo, permette di esprimere la rabbia in un modo che è socialmente accettato, così facendo si evitano delle possibili ripercussioni immediate o eventualmente giudizi negativi esterni.
La differenza principale che sussiste rispetto al comportamento passivo-aggressivo riguarda la consapevolezza e la frequenza del suo impiego. Il comportamento passivo-aggressivo di solito è consapevole o parzialmente tale, mentre il meccanismo di difesa dell’aggressività passiva tipicamente è automatico e inconscio, poiché utilizzato solo in determinate situazioni di stress e conflitto.
Il comportamento passivo-aggressivo, anche se oramai non viene più riconosciuto come un disturbo clinico autonomo nel DSM-5, resta una problematica rilevante nell’ambito della salute mentale e del benessere personale, per questo necessita di attenzione e intervento, rivolgendoti ad un centro di psicologia. Comprenderne le cause, riconoscerne le modalità espressive e intervenire chiedendo aiuto clinico potrebbe migliorare la qualità delle relazioni personali e professionali, così facendo l’attuazione di un approccio più autentico e diretto nella gestione delle emozioni e dei conflitti può diventare realtà.

Comportamento passivo-aggressivo: Come uscirne?
GAM Medical, Istituto Psicologico e Psichiatrico Italiano, offre percorsi di supporto psicologico mirati a riconoscere e affrontare il comportamento passivo-aggressivo.
La chiave per uscirne consiste principalmente nella consapevolezza del proprio comportamento e nell’acquisizione di strumenti per una comunicazione più aperta ed empatica.
Attraverso tecniche di gestione emotiva e di assertività, è possibile migliorare i propri rapporti, affrontare le difficoltà con maggiore trasparenza e ridurre la frustrazione che alimenta questi atteggiamenti disfunzionali.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://www.researchgate.net/publication/374408069_Passive-Aggression_Understanding_the_Sufferer_Helping_the_Victim
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3182012/
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9405400/