Quali sono gli effetti dell’abbandono genitoriale?
Si tratta di una tematica molto delicata, che si lega inevitabilmente al concetto di trauma, quello di sentirsi lasciati soli. In questo articolo capiremo cosa sia il danno di mancanza di affetto, estremamente interconnesso con il tema più ampio dell’abbandono, indagheremo l’impatto psicologico della deprivazione paterna e materna, con le loro diversità, Infine, andremo a comprendere la differenza fra trauma e sindrome dell’abbandono, con particolare attenzione agli strumenti diagnostici e alle possibili strategie terapeutiche.
Cos’è il danno di mancanza d’affetto genitoriale e perché dovrebbe preoccuparci
La mancanza di affetto genitoriale potrebbe generare molto più di una semplice carenza emotiva, potrebbe scatenare un vero e proprio trauma psicologico, in grado di compromettere lo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino. Lo studio “The relationship between parental bonding and mood, anxiety and related disorders in adulthood: A systematic review and meta-analysis” (2022) avrebbe dimostrato che, infatti, un legame genitoriale di scarsa qualità nella prima infanzia potrebbe esporre i figli a un maggior rischio di sviluppare disturbi dell’umore e ansia nell’età adulta.
Nel momento in cui il caregiver primario, perciò solitamente il genitore, non è capace di offrire un supporto emotivo ed affettivo al proprio figlio, potrebbe generare una ferita psicologica molto profonda. Questo danno da deprivazione affettiva dovrebbe preoccuparci, perché potrebbe impattare significativamente la salute e stabilità mentale, oltre che la qualità della vita dell’individuo, anche nell’età adulta. Nel lungo periodo, l’esperienza dell’abbandono genitoriale potrebbe rendere ancora più probabile il rischio di sviluppare patologie psichiatriche serie e persistenti.
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Quali sono gli effetti dell’abbandono da parte del padre e della madre?
L’abbandono da parte dei genitori lascia segni intensi ed intimi, che potrebbero distinguersi, a seconda che l’abbandono sia stato messo in atto dal padre o dalla madre. Secondo lo studio “An updated and expanded meta-analysis of nonresident fathering and child well-being” (2013), pubblicato su National Library of Medicine, evidenzia come sia il coinvolgimento positivo e affettivo del padre, piuttosto che un semplice supporto economico o una frequenza di contatti, a essere correlato maggiormente con il benessere emotivo, sociale e comportamentale dei figli. L’abbandono paterno potrebbe condurre ad un incremento di problemi comportamentali, difficoltà di gestione della rabbia, influenzando in particolare la percezione dell’identità e dell’autostima.
D’altro canto, lo studio “How early maternal deprivation changes the brain and behavior?” (2021), pubblicato su National Library of Medicine, descrive come la deprivazione materna, quindi un abbandono o una separazione precoce, durante la prima infanzia alteri lo sviluppo cerebrale, provocando modifiche durature nella regolazione delle emozioni. Infatti, la perdita temporanea delle cure materne durante periodi critici, appena dopo la nascita, rimodella il cervello della prole, provocando effetti a lungo termine sull’apprendimento e la cognizione, lo sviluppo di disturbi mentali, aggressività e una maggiore tendenza all’abuso di sostanze.
In entrambi i casi, il cervello del bambino subisce una modifica non indifferente, scatenando una forte paura dell’abbandono, che si potrebbe manifestare nuovamente in futuro con una forte vulnerabilità al trauma percepito e conseguenti possibili problemi relazionali.
Nel caso in cui avessi vissuto l’abbandono genitoriale e riscontrassi eccessive difficoltà a riprendere in mano la tua vita, a causa di queste conseguenze psicologiche, ti ricordiamo che potrebbe essere molto utile ricercare un supporto professionale specializzato.
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Trauma dell’abbandono o sindrome dell’abbandono?
Nonostante concettualmente possano essere espressioni che appaiono simili, in realtà sussiste una sostanziale differenza fra trauma e sindrome dell’abbandono.
Il trauma dell’abbandono fa riferimento ad un singolo evento che ha provocato una ferita emotiva immediata e profonda.
La sindrome dell’abbandono, invece, è una condizione psicologica che si sviluppa come conseguenza cronica di esperienze traumatiche ripetute o prolungate di abbandono. Quest’ultima è caratterizzata da sintomi più strutturati e persistenti, come la paura cronica del rifiuto o difficoltà di instaurare relazioni sane e durature.
Identificare la differenza tra il trauma e la sindrome potrebbe garantire l’applicazione di approcci terapeutici mirati.
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Se ti senti spesso sopraffatto dall’ansia, una diagnosi accurata ti permetterà di capire i tuoi sintomi e trovare un percorso per ritrovare il benessere.
Come curare la sindrome e l trauma dell’abbandono: test e strategie
In generale, la gestione della sindrome dell’abbandono o del trauma dell’abbandono necessita un approccio multidisciplinare, in grado di comprendere la psicoterapia, un supporto familiare adeguato e degli interventi mirati per la gestione dello stress e della regolazione delle emozioni. È per questo che test psicologici come l’Adult Attachment Interview (AAI) potrebbero aiutare i clinici a comprendere le modalità relazionali e le esperienze di attaccamento passate, in modo tale da scegliere le strategie terapeutiche appropriate.
Tra le più efficaci troviamo:
- Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT).
- Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing): Utile nel trattamento sia dei traumi puntuali che della sintomatologia cronica legata all’abbandono.
- Tecniche come mindfulness e mirate alla gestione dello stress: Possono ridurre la sintomatologia connessa alla paura dell’abbandono e migliorare la qualità della vita.

Sei stato vittima di abbandono genitoriale e non riesci ad andare avanti?
Se fossi stato vittima di quanto descritto vogliamo ricordarti che il tuo dolore, derivato dall’abbandono, potrebbe essere affrontato attraverso percorsi terapeutici mirati.
Il centro GAM Medical, Istituto Psicologico e Psichiatrico Italiano, ti offre la possibilità di svolgere un breve test ptsd, per comprendere la gravità della tua situazione. I professionisti della salute mentale che operano nel centro di psicoterapia e psichiatria offrono percorsi di supporto psicologico mirati a riconoscere e affrontare il tuo trauma, non sottovalutare l’importanza di chiedere aiuto, perché è il primo passo concreto verso una vita sana e felice.
Ricorda che il trauma dell’abbandono non definisce la tua intera vita: attraverso il sostegno adeguato puoi ritrovare serenità, fiducia e sviluppare relazioni affettive stabili e gratificanti.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35378151/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23978321/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33870558/