Per comportamenti “anoressici” si intende una serie di azioni, abitudini e rituali peculiari legati all’alimentazione e alla gestione del peso, tipici delle persone che soffrono di anoressia nervosa o che mostrano atteggiamenti e comportamenti simili a quelli dell’anoressia, anche senza una diagnosi formale del disturbo.
Questi comportamenti sono principalmente orientati al controllo dell’assunzione di cibo, alla restrizione calorica e alla gestione del peso corporeo in modo eccessivo e ossessivo.
Spesso, tali comportamenti non sono solo diretti a ridurre l’introduzione di calorie, ma anche a nascondere il rifiuto del cibo agli altri, a evitare il confronto sociale riguardo al proprio stato di salute e a ottenere una sensazione di controllo su se stessi.
I comportamenti “anoressici” non si limitano al semplice atto di ridurre o evitare il cibo, ma includono una serie di atteggiamenti mentali e fisici che riflettono l’ossessione per il controllo del peso e l’alimentazione.
Alcuni di questi comportamenti sono caratterizzati da rituali alimentari, evitamento di situazioni sociali legate al cibo e tentativi di nascondere la reale quantità di cibo consumata.
Quali sono i comportamenti caratteristici delle persone anoressiche?
Alcuni dei comportamenti peculiari più tipici associati all’anoressia nervosa sono:
- Sminuzzare il cibo in pezzi molto piccoli: Uno dei comportamenti più caratteristici dell’anoressia nervosa è lo sminuzzare il cibo in pezzi molto piccoli durante i pasti. Le persone che soffrono di anoressia spesso tagliano il cibo in minuscoli frammenti per diverse ragioni psicologiche. Prima di tutto, questo comportamento dà l’impressione di mangiare una quantità maggiore di cibo rispetto a quanto realmente consumato, poiché la porzione sembra più voluminosa. Inoltre, mangiare lentamente e con precisione offre una sensazione di controllo sul processo alimentare, riducendo l’ansia legata all’assunzione di cibo. Lo sminuzzare il cibo consente inoltre di prolungare il pasto, distraendo dall’effettiva quantità di cibo che viene ingerita e rendendo più facile evitare di consumare una quantità sufficiente di calorie.
- Perché lo fanno?: Questo comportamento riflette il desiderio di ridurre la quantità di cibo consumata senza che gli altri se ne accorgano. Le persone con anoressia possono sminuzzare il cibo come parte di una routine ossessiva, cercando di controllare ogni aspetto del pasto e ottenendo una sensazione di sollievo dal senso di colpa legato all’alimentazione. Mangiare cibo sminuzzato in piccole porzioni richiede più tempo, e questo rallentamento dà la sensazione di prolungare il pasto, evitando però di consumare effettivamente quantità significative di cibo.
- Spingere il cibo nel piatto senza mangiarlo: Un altro comportamento molto comune tra le persone con anoressia nervosa è quello di muovere il cibo nel piatto senza effettivamente mangiarlo. Questo comportamento può essere interpretato come un tentativo di simulare il consumo del pasto, evitando il sospetto da parte di chi è presente. Spostando il cibo da un lato all’altro del piatto, il paziente dà l’impressione di mangiare, mentre in realtà ne consuma una quantità minima o nulla. Questo comportamento può essere accompagnato da ulteriori strategie, come nascondere parte del cibo sotto altri alimenti o lasciarne una porzione significativa nel piatto alla fine del pasto.
- Perché lo fanno?: Questo comportamento è spesso utilizzato per evitare il confronto con amici o familiari che potrebbero notare la mancata assunzione di cibo. Spingere il cibo nel piatto offre una parvenza di partecipazione al pasto, mentre l’individuo in realtà evita di mangiare. È anche un modo per ridurre l’ansia che l’atto di mangiare può provocare nelle persone con anoressia, poiché la semplice presenza del cibo può generare stress, e manipolarlo senza consumarlo può fornire un senso di controllo.
- Mangiare molto lentamente: Un altro comportamento tipico è quello di mangiare molto lentamente durante i pasti. Le persone con anoressia possono dedicare un tempo eccessivamente lungo a mangiare anche piccole porzioni di cibo, masticando in modo deliberatamente lento e spezzettando ulteriormente il cibo durante il pasto. Questo comportamento prolunga la durata del pasto, ma riduce significativamente la quantità di cibo effettivamente consumata. Mangiare lentamente può dare l’impressione di essere impegnati a mangiare una quantità normale, quando in realtà la quantità di cibo ingerita è minima.
- Perché lo fanno?: Mangiare lentamente può essere una forma di evitamento del cibo. Allungare il tempo necessario per completare un pasto riduce la pressione di mangiare tutto rapidamente e consente alla persona di sentire un maggiore controllo sulla situazione. Inoltre, mangiare lentamente può far sì che la persona si senta piena con meno cibo, poiché il processo di digestione inizia durante il pasto. Questo comportamento aiuta a ridurre l’ansia legata all’idea di “dover mangiare troppo”, pur mantenendo l’apparenza di un comportamento alimentare normale.
- Evitare i pasti in compagnia: Le persone con anoressia tendono a evitare situazioni sociali che comportano il mangiare insieme agli altri, come pranzi o cene familiari, riunioni tra amici o eventi che ruotano intorno al cibo. Questo comportamento può riflettere il desiderio di evitare il giudizio o il confronto diretto con altre persone riguardo alla quantità di cibo consumata o il modo in cui si mangia. Partecipare a pasti in compagnia può creare ansia, poiché il paziente si sente osservato e teme che il suo comportamento alimentare sia criticato o che gli altri possano accorgersi della restrizione.
- Perché lo fanno?: Evitare i pasti sociali permette al paziente di mantenere il controllo sulla propria alimentazione senza dover affrontare la pressione di conformarsi a un comportamento alimentare “normale”. Mangiare da soli consente alla persona di seguire i propri rituali alimentari restrittivi senza sentirsi sotto osservazione. Questo comportamento è spesso accompagnato da scuse o pretesti per evitare inviti a pasti condivisi, come dichiarare di aver già mangiato, non sentirsi bene, o avere altri impegni.
- Bere grandi quantità di liquidi: Un comportamento comune tra le persone con anoressia è quello di consumare grandi quantità di liquidi durante i pasti, come acqua, tè o caffè, allo scopo di riempire lo stomaco e ridurre la sensazione di fame. Bere liquidi in eccesso può dare una sensazione di sazietà senza l’assunzione di calorie, il che aiuta il paziente a evitare il cibo solido. Inoltre, bere molto durante il pasto può rallentare il processo di alimentazione e fornire un’altra scusa per consumare meno cibo.
- Perché lo fanno?: Bere grandi quantità di liquidi è una strategia per sostituire il cibo con qualcosa che riempie lo stomaco ma non aggiunge calorie significative. Inoltre, bere liquidi prima o durante il pasto può ridurre l’appetito, rendendo più facile evitare di mangiare. Le persone con anoressia spesso preferiscono bevande non caloriche, come acqua o tè senza zucchero, per evitare di ingerire calorie mentre controllano l’assunzione di cibo solido.
- Evitare determinati gruppi alimentari: Molte persone con anoressia sviluppano regole rigide riguardo a quali cibi possono o non possono mangiare. Questo può includere l’eliminazione di interi gruppi alimentari, come carboidrati, grassi o proteine, o l’evitamento di cibi ad alto contenuto calorico. In alcuni casi, la dieta diventa estremamente limitata e costituita solo da cibi considerati “sicuri”, che sono ritenuti meno calorici o meno “pericolosi” per l’aumento di peso.
- Perché lo fanno?: L’evitamento di determinati alimenti è parte del tentativo ossessivo di controllare il peso e limitare l’apporto calorico. Eliminare specifici gruppi alimentari aiuta i pazienti a sentirsi più sicuri nel mantenere il controllo sul proprio corpo. Questi cibi evitati sono spesso visti come minacce alla magrezza, e il loro consumo è associato a sentimenti di colpa o ansia. Questo comportamento alimentare estremamente selettivo può portare a carenze nutrizionali gravi, poiché la persona con anoressia rinuncia a cibi essenziali per la salute fisica.
- Usare vestiti larghi o stratificati: Anche se non direttamente legato al comportamento alimentare, un comportamento tipico nelle persone con anoressia è quello di indossare vestiti larghi o a strati per nascondere la perdita di peso. Indossare capi ampi aiuta a camuffare la magrezza estrema, riducendo le possibilità che amici o familiari si preoccupino o si accorgano del dimagrimento. Inoltre, i vestiti a strati possono fornire una sensazione di calore, poiché le persone con anoressia spesso soffrono di freddo a causa della perdita di grasso corporeo.
- Perché lo fanno?: Le persone con anoressia nervosa possono utilizzare i vestiti larghi per nascondere il loro corpo e ridurre il rischio di essere notate per la loro magrezza. Questo comportamento riflette la loro paura di essere scoperti, ma può anche essere legato alla percezione distorta del proprio corpo, in cui anche un corpo visibilmente sottopeso è percepito come troppo grande. Indossare vestiti a strati può essere un modo per proteggersi dalla fredda sensazione dovuta alla mancanza di massa corporea.
Quindi, i comportamenti “anoressici” tipici riflettono l’ossessione per il controllo e la restrizione alimentare, e spesso includono una serie di strategie per ridurre l’assunzione di cibo senza destare sospetti.
Questi comportamenti comprendono sminuzzare il cibo, spingere il cibo nel piatto, mangiare molto lentamente, evitare i pasti in compagnia, bere grandi quantità di liquidi, evitare determinati gruppi alimentari, e indossare vestiti larghi per nascondere la magrezza.
Questi rituali sono una manifestazione del desiderio di controllo assoluto che caratterizza l’anoressia nervosa e servono a mascherare la reale quantità di cibo consumata, mantenendo un’apparente normalità nelle interazioni sociali, mentre il paziente continua a seguire la sua rigorosa e pericolosa restrizione alimentare.