ADHD e sovrastimolazione: cause e trattamento

adhd e sovrastimolazione

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Sei adhd e spesso ti senti sovrastimolato dall’ambiente intorno a te? Questo articolo fa al caso tuo!

La sensibilità all’ambiente circostante è una risposta naturale del corpo umano, a volte, il volume della musica può risultare eccessivo o qualcuno nelle vicinanze potrebbe indossare un profumo estremamente forte disturbando i sensi. Tuttavia, per coloro che convivono con il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), l’accumulo di stimoli in un dato contesto può provocare una condizione di sovrastimolazione o sovraccarico sensoriale, un fenomeno in cui il cervello è sopraffatto da un’eccessiva quantità di stimoli rendendo difficoltosa la loro corretta elaborazione.

In questo articolo spiegheremo che cosa è il sovraccarico sensoriale, quali possono essere le cause e i possibili trattamenti. 

Cosa è la sovrastimolazione?

La sovrastimolazione sensoriale, o overstimulation, ma non iperstimolazione, è una tra le sfide più comuni associate all’ADHD. Questa condizione si presenta nel momento in cui il cervello è sopraffatto da un’eccessiva quantità di stimoli provenienti dai cinque sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Ciò avviene se l’individuo è esposto a un ambiente ricco di stimoli o quando i sensi sembrano essere ipersensibili. Sebbene l’esperienza di sovrastimolazione possa coinvolgere chiunque, essa tende ad essere amplificata in individui con particolari condizioni, come per chi è ADHD e la conseguenza principale è una diminuzione della capacità di concentrazione con l’aumento di iperattività e impulsività. 

La sovrastimolazione può manifestarsi in vari modi, come difficoltà a mantenere l’attenzione durante una conversazione in un ambiente rumoroso, sensazione di sopraffazione in luoghi affollati o fastidio estremo per luci intense o suoni forti. Questi episodi possono portare a una risposta di “fuga o lotta”, in cui l’individuo può cercare di allontanarsi rapidamente dalla fonte di stimolazione o diventare irritabile e ansioso. 

La comprensione delle cause sottostanti questa sovrastimolazione e delle strategie per gestirla fa parte dei trattamenti ADHD fondamentali per migliorare la qualità della vita delle persone con questa condizione. Ad esempio, tecniche di mindfulness e rilassamento, come la meditazione e la respirazione profonda, possono aiutare a ridurre la reattività agli stimoli sensoriali. Inoltre, la creazione di ambienti sensorialmente amichevoli, con meno distrazioni visive e sonore, può essere di grande aiuto. Strumenti come cuffie antirumore o occhiali con lenti filtranti possono ridurre la quantità di stimoli percepiti e migliorare la capacità di concentrazione. È essenziale che gli individui ADHD sviluppino una maggiore consapevolezza dei loro trigger sensoriali e apprendano strategie per gestire la sovrastimolazione. Questo può includere la pianificazione di pause regolari durante il giorno per ridurre l’accumulo di stimoli, l’uso di tecniche di autoregolazione e il supporto di terapisti specializzati.

Differenza tra sovrastimolazione e iperstimolazione

Sovrastimolazione e ipersensibilità vengono spesso associate poiché descrivono sintomi simili, ma non sono necessariamente intercambiabili. Entrambe possono manifestarsi sia a livello fisico che emotivo e coinvolgere uno o più sensi. Tuttavia, l’ipersensibilità implica una reazione intensa e costante agli stessi stimoli sensoriali nel tempo. Ad esempio, se si è  ipersensibili alla luce intensa, probabilmente quella luminosità disturberà ogni volta che l’individuo si troverà esposto ad essa. 

D’altra parte, la sovrastimolazione si verifica quando ci si trova in uno stato di sovraccarico sensoriale, dove stimoli multipli o intensi possono causare disagio temporaneo. Ad esempio, durante un concerto con luci brillanti, suoni potenti e odori intensi, si potrebbe sperimentare una sovrastimolazione. In sostanza, se l’ipersensibilità è una risposta costante e prolungata agli stimoli sensoriali, la sovrastimolazione può essere più transitoria e legata alle circostanze. In sostanza, se l’ipersensibilità è una risposta costante e prolungata agli stimoli sensoriali, la sovrastimolazione può essere più transitoria e legata alle circostanze.

Sintomi sovrastimolazione  

I sintomi della sovrastimolazione possono variare da persona a persona, ma generalmente vengono divisi in sintomi sensoriali, emotivi, cognitivi e fisici. Tra i più comuni si possono trovare: 

  • Sensibilità a texture e tessuti: le persone che soffrono di sovrastimolazione sensoriale possono essere particolarmente sensibili alla texture di alcuni tessuti come quelli ruvidi o anche a etichette dei vestiti che sfregano sulla pelle, causando disagio o irritazione.
  • Difficoltà nell’ascolto o nella concentrazione: l’eccessivo rumore di fondo può rendere difficile concentrarsi su compiti o conversazioni, causando frustrazione e stanchezza.
  • Disgusto per certi sapori o consistenze alimentari: alcune persone possono provare disgusto o avversione per determinati sapori o consistenze alimentari a causa della loro sensibilità sensoriale amplificata.
  • Desiderio di coprire gli occhi o le orecchie: in situazioni di sovrastimolazione, può sorgere un forte desiderio di coprire gli occhi o le orecchie per ridurre la quantità di stimoli sensoriali che arrivano al cervello.
  • Irritabilità estrema e disagio: la sovrastimolazione sensoriale può portare a un aumento dell’irritabilità, con una maggiore sensibilità alle interazioni sociali e una diminuzione della tolleranza allo stress.
  • Stress, paura o ansia: le persone con sovrastimolazione sensoriale possono provare stress o ansia riguardo all’ambiente circostante, temendo una nuova sovrastimolazione che potrebbe sopraffarle.

Riconoscere e comprendere questi sintomi è fondamentale per poter adottare strategie di gestione efficaci, queste strategie si possono anche esplorare e sviluppare nei percorsi di trattamento ADHD che propongono metodi efficaci per convivere con la condizione.

Quali sono le cause della sovrastimolazione? 

Gli studiosi sono attualmente impegnati nell’indagare sulle cause che portano il cervello a essere sopraffatto dalla sovrastimolazione. Esistono numerosi studi, ma le ragioni precise devono ancora essere completamente comprese, alcune scoperte preliminari però, hanno gettato luce su possibili fattori chiave. 

Lo studio “Sovra-reattività sensoriale come dimensione aggiuntiva nell’ADHD” suggerisce che livelli inferiori di materia bianca nel cervello possono svolgere un ruolo significativo nelle persone che presentano difficoltà di elaborazione sensoriale, tra cui individui ADHD. Questa materia bianca è fondamentale per la formazione delle reti neurali che costituiscono le vie di trasmissione dei segnali nel cervello. Tali segnali fungono da ponte tra diverse regioni cerebrali, permettendo loro di comunicare efficacemente. Tuttavia, quando l’organismo viene esposto a una sovrabbondanza di stimoli sensoriali, questa comunicazione può essere disturbata e l’interruzione può scatenare una reazione a catena nel corpo, che avverte un eccesso di stimolazione e spinge ad allontanarsi dalla fonte di tali sensazioni. 

Queste scoperte iniziali offrono uno spunto prezioso per ulteriori ricerche volte a comprendere appieno i meccanismi alla base della sovrastimolazione e come essa possa essere meglio gestita e trattata anche nell’ambito del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività. 

Trattamento sovrastimolazione con ADHD

Il corretto trattamento della sovrastimolazione in persone ADHD è fondamentale per trovare le strategie più efficaci per riuscire a superare anche le situazioni che potrebbero sembrare complesse. Alcuni consigli possono essere:

  • Usare tecniche di rilassamento: lo stress e l’ansia possono contribuire alla sensazione di essere sopraffatti. Quando inizi a sentire l’accumulo di pressione della giornata, è importante avere a disposizione un metodo efficace di rilassamento. Queste tecniche possono essere meditazione, yoga o anche la pratica di esercizio fisico.
  • Avere una rete di supporto: questa può fare la differenza nei momenti in cui la sovrastimolazione sensoriale sembra sopraggiungere all’improvviso, è come avere un’ancora di salvezza, qualcuno su cui contare quando i sensi cominciano a ribellarsi. È importante avere un piano ben definito per prevenire la sovrastimolazione e condividerlo con le persone più vicine a te. Grazie a questo, quando ti potresti trovare in situazioni che potrebbero sovraccaricarti di stimoli, qualcuno potrà intervenire in tuo soccorso. È un modo utile per sentirsi meno isolati in queste situazioni e poter affrontare al meglio la sovrastimolazione.
  • Darsi tempo di recupero: è importante ritagliarsi del tempo per rilassarsi, riposare e rigenerarsi dopo situazioni di sovrastimolazione. Se ti trovi in un luogo pubblico, prova a cercare un posto isolato e tranquillo, lontano dagli stimoli. A casa, puoi recarti in un ambiente che ti tranquillizzi e ti faccia sentire al sicuro. Se ci sono altre persone intorno a te, puoi chiedere loro un momento di solitudine, se è ciò che ti serve. 

ADHD e Sovrastimolazione: L’importanza dei Trattamenti

Oltre alle strategie esposte, è fondamentale sottolineare l’importanza di ricevere consulenza e soluzioni da professionisti specializzati nel settore. Il percorso di trattamento dell’ADHD richiede un approccio personalizzato per affrontare queste situazioni.

GAM Medical è una clinica specializzata nel trattamento dell’ADHD negli adulti che offre proprio questo tipo di supporto.

Grazie ai suoi trattamenti ADHD, è possibile ottenere una comprensione approfondita della condizione e individuare soluzioni e trattamenti efficaci per la sovrastimolazione sensoriale.

È essenziale per le persone ADHD intraprendere un percorso di trattamento ADHD con specialisti in grado di personalizzare le terapie in base alle esigenze individuali.

Il trattamento dell’ADHD svolge un ruolo cruciale nel determinare le tecniche più efficaci per gestire la stimolazione sensoriale, perciò se ritieni di aver bisogno di supporto, per ottenere l’aiuto necessario, scopri i trattamenti offerti da GAM Medical.

Questo articolo è a scopo informativo, dunque non sostituisce la diagnosi di un professionista. Se l’articolo ti è piaciuto, condividilo con amici e familiari!

Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6742721

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