Come si può costruire una relazione sana con un fratello con ADHD?
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) è una condizione neuropsichiatrica che colpisce tra il 5% e il 7% dei bambini e che spesso persiste anche nell’età adulta.
La maggior parte dei contenuti e delle risorse disponibili online si concentra prevalentemente su chi è ADHD, ma esiste un’altra figura spesso dimenticata: il fratello o la sorella della persona con ADHD, definito in psicologia con il termine “sibling”.
In questo articolo troverai sette consigli pratici per favorire e sostenere il legame fraterno in presenza di ADHD.
Chi è il sibling?
Il termine “sibling” indica il fratello o la sorella della persona ADHD o altre neurodivergenze. Spesso il sibling vive emozioni complesse, quali gelosia, frustrazione, sensi di colpa o invisibilità.
Nella frenesia della gestione della condizione, accade frequentemente che i genitori dedichino maggiore attenzione al figlio con bisogni legati all’ADHD, lasciando i siblings in secondo piano.
Le dinamiche tra fratelli in queste famiglie possono risultare delicate, ricche di affetto, ma anche caratterizzate da conflitti e incomprensioni. Per questo motivo, è importante riconoscere il ruolo dei siblings, offrendo loro spazio, strumenti e strategie per costruire relazioni sane e durature.
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#1 Consapevolezza: il primo passo per un rapporto sano tra siblings e fratelli ADHD
Il primo passo per costruire una relazione solida con un fratello o una sorella ADHD è comprendere davvero cosa significhi questa condizione. Non si tratta semplicemente di essere “vivaci” o “disattenti”, ma di un quadro clinico complesso che coinvolge il funzionamento del cervello e la regolazione del comportamento.
L’ADHD può comportare conseguenze emotive e comportamentali come:
- Comportamenti impulsivi
- Iperattività costante
- Difficoltà nel rispettare regole e limiti
- Frustrazione e scatti d’ira
- Scarso controllo delle emozioni
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Per i siblings, tutto questo può tradursi in momenti di imbarazzo, stanchezza o addirittura paura. È fondamentale aiutarli a comprendere che tali comportamenti non sono intenzionali, bensì manifestazioni della condizione stessa.

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#2 Parlare apertamente dei sentimenti: una risorsa preziosa per i siblings di persone con ADHD
Parlare apertamente delle proprie emozioni rappresenta una potente risorsa terapeutica. I genitori dovrebbero creare spazi sicuri in cui ogni figlio possa esprimersi liberamente, senza sentirsi sbagliato o egoista.
Molti siblings provano sensi di colpa quando sperimentano emozioni come rabbia o gelosia nei confronti del fratello o della sorella con Disturbo ADHD. È importante riconoscere e legittimare questi sentimenti, spiegando che sono naturali e comuni.
Ecco alcune domande guida utili per avviare conversazioni costruttive in famiglia:
- “Come ti senti quando tuo fratello/tua sorella ADHD si comporta così?”
- “Secondo te, cosa è difficile per lui/lei?”
- “Cosa vorresti che cambiasse in questa situazione?”
Questo approccio aiuta a sviluppare l’empatia tra i fratelli, migliorando la comunicazione e prevenendo potenziali conflitti silenziosi.
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#3 Organizzazione familiare e ADHD: creare strutture chiare ed eque per tutti
Le famiglie che convivono con l’ADHD traggono grande beneficio dall’adozione di strutture organizzative chiare, coerenti e condivise. È fondamentale che tutti i figli, compresi i siblings, sappiano cosa aspettarsi nella quotidianità, proprio come chi è ADHD.
Alcuni esempi pratici includono:
- Orari precisi per compiti, pasti e momenti di gioco
- Turni equi per l’utilizzo degli spazi e dei dispositivi
- Conseguenze chiare e costanti per i comportamenti problematici
Un errore frequente è quello di adottare una doppia misura educativa, cioè essere troppo severi con il figlio siblings e troppo permissivi con quello con ADHD. Tale approccio genera frustrazione e alimenta il risentimento tra i fratelli.
La soluzione risiede nel concetto di equità: essere giusti non significa trattare tutti allo stesso modo, bensì dare a ciascun figlio ciò di cui ha effettivamente bisogno.
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#4 Riconoscere le emozioni dei siblings
Come prevenire il rischio dell’invisibilità emotiva nei siblings? Spesso i siblings tendono a “non dare problemi“, assumendo questo comportamento per alleggerire il peso dei genitori. Tuttavia, tale atteggiamento può portare a reprimere le proprie emozioni negative, con il rischio di sviluppare ansia, depressione o sintomi psicosomatici.
È importante prestare attenzione ad alcuni segnali specifici:
- Tendenza all’isolamento
- Comportamenti regressivi
- Calo nel rendimento scolastico
- Tentativi di attirare attenzione, come i capricci
È fondamentale dedicare momenti esclusivi ai figli siblings, affinché possano sentirsi visti, ascoltati e valorizzati nella loro unicità.
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#5 Valorizzare le diversità tra siblings: trasformare le differenze in risorse
È importante aiutare i siblings a percepire le differenze non come ingiustizie, ma come risorse e opportunità di crescita. Ogni membro della famiglia possiede talenti e vulnerabilità unici, e il rapporto fraterno può diventare una preziosa occasione per imparare reciprocamente e rafforzare il legame.
Ecco alcune attività consigliate:
- Creare insieme un “album dei punti di forza”, dove ciascun fratello può scrivere e valorizzare le qualità positive dell’altro.
- Avviare progetti condivisi come una playlist musicale comune o un puzzle da completare insieme.
- Celebrare apertamente i successi di entrambi i figli, riconoscendo che ogni risultato, anche se diverso, è ugualmente importante.
È inoltre essenziale valorizzare anche i piccoli traguardi: nel bambino ADHD, ogni gesto di autocontrollo rappresenta una conquista significativa. Aiutando i siblings a riconoscere e apprezzare questi momenti, si favorisce una relazione fraterna più positiva e si rafforza l’armonia familiare.

#6 Giocare insieme: un modo naturale ed efficace per rafforzare il legame tra siblings e ADHD
Il gioco condiviso è uno dei modi più semplici, naturali ed efficaci per rafforzare il rapporto tra fratelli. Attività strutturate e di breve durata sono particolarmente indicate per coinvolgere i bambini ADHD, mantenendo alta la loro attenzione:
- Giochi da tavolo cooperativi
- Piccole sfide sportive (ad esempio, una gara di equilibrio)
- Attività artistiche (disegno, collage, musica)
Al tempo stesso, è essenziale che i siblings ricevano momenti di attenzione esclusiva da parte dei genitori, senza doverla dividere con il fratello o la sorella con Disturbo dell’Attenzione ADHD. Anche soltanto 30 minuti alla settimana dedicati esclusivamente a loro possono fare un’enorme differenza. Alcuni suggerimenti per trascorrere del tempo di qualità:
- Uscite individuali con il genitore (ad esempio, cinema, gelato o parco)
- Lettere scritte a mano con messaggi affettuosi e personalizzati
- Attività mirate, che rispecchiano i loro interessi e passioni personali
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#7 Supporto psicologico ai siblings: quando l’amore familiare non basta
Non sempre l’affetto e il sostegno della famiglia sono sufficienti. Quando i siblings mostrano segnali di disagio prolungato, è importante rivolgersi a un centro psicologico per un aiuto professionale.
Alcune situazioni da non sottovalutare sono:
- Aggressività crescente tra fratelli
- Ritiro sociale
- Paure ricorrenti o disturbi del sonno
Gli interventi sistemici coinvolgono tutti i membri della famiglia e consentono di ridefinire ruoli, migliorare la comunicazione e gestire lo stress in modo più efficace. GAM Medical, centro adhd, dedica ai siblings “Corsi per la gestione dell’ADHD in famiglia”, offrendo uno spazio sicuro in cui condividere esperienze ed emozioni.
Le famiglie con un membro ADHD affrontano quotidianamente sfide significative, ma anche preziose opportunità di crescita emotiva. Se accompagnati con sensibilità e dotati degli strumenti adeguati, i siblings possono sviluppare eccezionali capacità di empatia, resilienza e collaborazione.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15665153/
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36113083/