Parlare di solitudine in un mondo sempre più connesso dai social media può sembrare un paradosso, eppure i ragazzi della Generazione Z, nati e cresciuti con Internet, si sentono più soli che mai.
Se poi consideriamo che le persone ADHD sperimentano maggiori livelli di isolamento sociale a causa della loro neurodivergenza, comprendiamo che la situazione possa apparire drammatica. Ma niente panico, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Se sei ADHD e ti capita spesso di sentirti solo, questo articolo può aiutarti a capire perché e come uscirne. Come te, molte altre persone, ADHD e non, hanno vissuto il peso opprimente della solitudine e sono riusciti a liberarsene: non preoccuparti, anche tu puoi ritrovare la serenità perduta.
Cos’è la solitudine affettiva
La solitudine affettiva è un’esperienza complessa legata a sentimenti di profondo vuoto e disconnessione dagli altri, che va oltre la mera assenza di una rete sociale. Chi ne soffre desidera connessioni autentiche e significative, ma spesso si sente incompreso e solo anche quando è circondato da persone.
Molti ricercatori si concentrano sull’isolamento sociale oggettivo, ovvero sulla quantità e sulla qualità delle relazioni, eppure la solitudine affettiva dipende dalla percezione soggettiva di inadeguatezza e abbandono.
Insomma, a differenza dell’isolamento sociale, che può essere misurato oggettivamente, la solitudine è un’esperienza emotiva interna che può variare notevolmente da persona a persona: una persona può essere circondata da molte persone ma sentirsi profondamente sola, mentre un’altra può vivere in solitudine ma non percepirla come un problema.
La natura soggettiva della solitudine è particolarmente rilevante nel contesto dell’ADHD, dove le difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni sociali possono portare a un senso di isolamento e di incomprensione, anche in presenza di relazioni apparentemente soddisfacenti.
Cosa provoca il senso di solitudine nelle persone ADHD
Come abbiamo anticipato, le persone ADHD sono particolarmente suscettibili alla solitudine. I fattori alla base di questo sentimento sono molteplici e variano da persona a persona, ma generalmente sono legati a:
- Sintomi dell’ADHD: iperattività, impulsività e difficoltà di concentrazione possono rendere difficile costruire e mantenere relazioni;
- Bassa autostima: la percezione di essere diversi dagli altri può erodere l’autostima, rendendo più difficile aprirsi agli altri;
- Ansia sociale: la paura del giudizio e del rifiuto altrui può portare a evitare situazioni sociali, alimentando ulteriormente il senso di isolamento;
- Difficoltà nella comunicazione: esprimere i propri pensieri e sentimenti può essere complesso, creando barriere nella comunicazione con gli altri;
- Mascheramento: il tentativo di nascondere i propri sintomi può portare a un senso di disconnessione da sé stessi e dagli altri.
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Come riconoscere il senso di solitudine
Riconoscere il senso di solitudine è il primo passo per prepararsi al cambiamento. Per farlo è utile partire dai sintomi più frequenti e capire se ci si rispecchia o meno. Generalmente i sintomi più comuni della solitudine sono i seguenti:
- Vuoto interiore: sentirsi vuoti e privi di significato;
- Paura del rifiuto: evitare situazioni sociali per paura di essere giudicati;
- Sentimenti di inadeguatezza: credere di non essere abbastanza buoni per gli altri;
Se questi segnali ti sono familiari è possibile che tu stia attraversando un periodo di solitudine. È importante prestare attenzione a questi sentimenti e riflettere su come influenzano il tuo benessere emotivo. Non abbandonarti al dolore, ma cerca aiuto, parlarne con un professionista può aiutarti ad uscirne.
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Cosa fare se si soffre di solitudine
Non sei solo, molte persone, ADHD e non, affrontano la solitudine, ma esistono strategie per stare meglio:
- Accetta la tua ADHD: conosci meglio la tua condizione e valorizza le tue unicità;
- Cerca supporto: parlane con un professionista ADHD;
- Coltiva le tue passioni: dedicati ad attività che ti piacciono e che ti consentono di incontrare persone con interessi simili;
- Costruisci gradualmente le relazioni: inizia con piccoli passi, come partecipare a eventi sociali o iscriverti a un corso;
- Sviluppa le tue abilità sociali: frequenta corsi o workshop per migliorare la tua comunicazione e le tue relazioni interpersonali;
Tieni sempre a mente che cambiamenti di questa portata sono graduali, richiedono tempo e pazienza. Non colpevolizzarti se non riesci ad uscirne subito, ma prenditi il tuo tempo e, un passo alla volta, vedrai che riuscirai a stare bene con te stesso e con gli altri.
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Fonti:
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC11016212/