La solitudine: un nemico silenzioso dell’ADHD

Tempo di lettura: 4 minuti

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Parlare di solitudine in un mondo sempre più connesso dai social media può sembrare un paradosso, eppure i ragazzi della Generazione Z, nati e cresciuti con Internet, si sentono più soli che mai. 

Se poi consideriamo che le persone ADHD sperimentano maggiori livelli di isolamento sociale a causa della loro neurodivergenza, comprendiamo che la situazione possa apparire drammatica. Ma niente panico, cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. 

Se sei ADHD e ti capita spesso di sentirti solo, questo articolo può aiutarti a capire perché e come uscirne. Come te, molte altre persone, ADHD e non, hanno vissuto il peso opprimente della solitudine e sono riusciti a liberarsene: non preoccuparti, anche tu puoi ritrovare la serenità perduta.

Cos’è la solitudine affettiva

La solitudine affettiva è un’esperienza complessa legata a sentimenti di profondo vuoto e disconnessione dagli altri, che va oltre la mera assenza di una rete sociale. Chi ne soffre desidera connessioni autentiche e significative, ma spesso si sente incompreso e solo anche quando è circondato da persone.

Molti ricercatori si concentrano sull’isolamento sociale oggettivo, ovvero sulla quantità e sulla qualità delle relazioni, eppure la solitudine affettiva dipende dalla percezione soggettiva di inadeguatezza e abbandono. 

Insomma, a differenza dell’isolamento sociale, che può essere misurato oggettivamente, la solitudine è un’esperienza emotiva interna che può variare notevolmente da persona a persona: una persona può essere circondata da molte persone ma sentirsi profondamente sola, mentre un’altra può vivere in solitudine ma non percepirla come un problema. 

La natura soggettiva della solitudine è particolarmente rilevante nel contesto dell’ADHD, dove le difficoltà nella comunicazione e nelle interazioni sociali possono portare a un senso di isolamento e di incomprensione, anche in presenza di relazioni apparentemente soddisfacenti.

Cosa provoca il senso di solitudine nelle persone ADHD

Come abbiamo anticipato, le persone ADHD sono particolarmente suscettibili alla solitudine. I fattori alla base di questo sentimento sono molteplici e variano da persona a persona, ma generalmente sono legati a:

  • Sintomi dell’ADHD: iperattività, impulsività e difficoltà di concentrazione possono rendere difficile costruire e mantenere relazioni; 
  • Bassa autostima: la percezione di essere diversi dagli altri può erodere l’autostima, rendendo più difficile aprirsi agli altri; 
  • Ansia sociale: la paura del giudizio e del rifiuto altrui può portare a evitare situazioni sociali, alimentando ulteriormente il senso di isolamento;
  • Difficoltà nella comunicazione: esprimere i propri pensieri e sentimenti può essere complesso, creando barriere nella comunicazione con gli altri;
  • Mascheramento: il tentativo di nascondere i propri sintomi può portare a un senso di disconnessione da sé stessi e dagli altri.

Come riconoscere il senso di solitudine

Riconoscere il senso di solitudine è il primo passo per prepararsi al cambiamento. Per farlo è utile partire dai sintomi più frequenti e capire se ci si rispecchia o meno. Generalmente i sintomi più comuni della solitudine sono i seguenti:

  • Vuoto interiore: sentirsi vuoti e privi di significato;
  • Paura del rifiuto: evitare situazioni sociali per paura di essere giudicati;
  • Sentimenti di inadeguatezza: credere di non essere abbastanza buoni per gli altri;

Se questi segnali ti sono familiari è possibile che tu stia attraversando un periodo di solitudine. È importante prestare attenzione a questi sentimenti e riflettere su come influenzano il tuo benessere emotivo. Non abbandonarti al dolore, ma cerca aiuto, parlarne con un professionista può aiutarti ad uscirne. 

Cosa fare se si soffre di solitudine

Non sei solo, molte persone, ADHD e non, affrontano la solitudine, ma esistono strategie per stare meglio:

  • Accetta la tua ADHD: conosci meglio la tua condizione e valorizza le tue unicità;
  • Cerca supporto: parlane con un professionista ADHD;
  • Coltiva le tue passioni: dedicati ad attività che ti piacciono e che ti consentono di incontrare persone con interessi simili;
  • Costruisci gradualmente le relazioni: inizia con piccoli passi, come partecipare a eventi sociali o iscriverti a un corso;
  • Sviluppa le tue abilità sociali: frequenta corsi o workshop per migliorare la tua comunicazione e le tue relazioni interpersonali;

Tieni sempre a mente che cambiamenti di questa portata sono graduali, richiedono tempo e pazienza. Non colpevolizzarti se non riesci ad uscirne subito, ma prenditi il tuo tempo e, un passo alla volta, vedrai che riuscirai a stare bene con te stesso e con gli altri. 

GAM Medical: insieme possiamo sconfiggere la solitudine

Se ti senti risucchiato nel vortice della solitudine, non esitare a chiedere aiuto. 

Gli psicologi ADHD di GAM Medical sono specializzati possono offrirti il supporto di cui hai bisogno per abbandonare questo senso di isolamento e costruire relazioni più soddisfacenti. 

Grazie alla combinazione di terapia cognitivo-comportamentale usata nella psicoterapia adhd e coaching psicologico per il Disturbo dell’Attenzione, le persone ADHD seguite da GAM Medical, centro italiano per il trattamento del Disturbo da Iperattività, riescono a migliorare la propria qualità di vita, imparando ad affrontare le sfide quotidiane dell’ADHD e ottenendo risultati nel lungo termine. 

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Ricorda: l’unione fa la forza e non devi affrontare tutto questo da solo.

Le informazioni contenute in questo testo sono a scopo informativo e non sostituiscono una diagnosi di un professionista. Se l’articolo ti è piaciuto o ti è sembrato utile, condividilo e aiutaci a informare più persone possibile. 

Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC11016212/ 
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