Doomscrolling: di Cosa si Tratta?

Tempo di lettura: 8 minuti

Indice Contenuti
Doomscrolling: cos'è?

Il doomscrolling (o doomsurfing) è un termine che descrive l’abitudine di scorrere continuamente e compulsivamente attraverso notizie negative o allarmanti su piattaforme di social media, siti web o altre fonti di informazione, anche se questo ha un impatto negativo sul benessere emotivo di chi lo fa.

Il termine nasce dall’unione di “doom” (che significa rovina o sventura) e “scrolling” (l’azione di scorrere su uno schermo, come quello di un telefono o di un computer).

Il termine “doom” si riferisce al contenuto angosciante, preoccupante o catastrofico delle notizie, come disastri naturali, crisi sanitarie, guerre, crisi economiche, o altre situazioni negative.

Scrolling” fa riferimento all’azione fisica di muovere il dito sullo schermo per continuare a leggere notizie o contenuti.

Il doomscrolling è stato particolarmente evidente durante eventi globali come la pandemia di COVID-19, le elezioni politiche, i cambiamenti climatici e altre crisi globali, dove le persone si sono trovate costantemente esposte a flussi di informazioni negative.

Anche se è naturale voler restare informati, l’eccessiva esposizione a notizie negative può portare a sentimenti di ansia, stress e senso di impotenza.

Come Riconoscere il Doomscrolling

Il doomscrolling è un comportamento che, pur essendo comune, può essere difficile da riconoscere immediatamente, poiché spesso si sviluppa in modo graduale.

Tuttavia, ci sono alcune caratteristiche distintive che possono aiutare a identificarlo.

Riconoscerlo è fondamentale per limitare gli effetti negativi che questo comportamento può avere sulla salute mentale e fisica.

Alcuni segnali che possono indicare la presenza del doomscrolling sono:

  1. Tempo eccessivo trascorso sui social media o siti di notizie: Uno dei principali indicatori del doomscrolling è il tempo ininterrotto e prolungato speso a scorrere pagine di notizie negative o allarmanti. Questo tempo tende a superare il limite che la persona si era prefissata, portando a sessioni di lettura che possono durare ore.
  2. Ricerca compulsiva di notizie negative: Chi pratica il doomscrolling ha spesso una tendenza a cercare attivamente informazioni negative o preoccupanti. Anche quando si cercano distrazioni o contenuti positivi, si ritorna rapidamente alle notizie peggiori o più sensazionalistiche, come disastri naturali, crisi politiche, pandemie, o eventi violenti.
  3. Sensazione di ansia o stress crescente durante la lettura: Un’altra caratteristica distintiva del doomscrolling è il fatto che, man mano che si scorre attraverso le notizie, ci si sente sempre più ansiosi o sopraffatti, invece di trovare sollievo o soluzioni. Nonostante l’effetto negativo, la persona continua a leggere.
  4. Difficoltà a staccarsi dalle notizie: Anche quando si è consapevoli che il consumo di notizie sta causando stress, chi è coinvolto nel doomscrolling trova difficile interrompere l’attività. Si manifesta una sorta di “dipendenza” dal controllo costante delle notizie, come se qualcosa di importante potesse sfuggire se non si resta aggiornati.
  5. Perdita della percezione del tempo: Durante il doomscrolling, è comune perdere la percezione del tempo. Si può iniziare con l’intenzione di controllare solo rapidamente le ultime notizie, ma si finisce per trascorrere molto più tempo del previsto, trascurando altre attività importanti.
  6. Alterazioni del sonno: Il doomscrolling spesso avviene la sera, magari a letto, e può interferire con la qualità del sonno. Le notizie preoccupanti lette prima di dormire possono causare insonnia o risvegli frequenti durante la notte, portando a un ciclo di sonno disturbato.
  7. Senso di impotenza o disperazione: Con il passare del tempo, il doomscrolling può portare a sentimenti di impotenza, in quanto ci si sente costantemente esposti a problemi globali o crisi che sembrano impossibili da risolvere. Questo può contribuire a una visione pessimistica del mondo e della vita.
  8. Riduzione dell’interesse per attività piacevoli: Chi pratica il doomscrolling può perdere interesse in attività che solitamente offrivano piacere o relax. L’attenzione si sposta in modo ossessivo verso le notizie, sottraendo tempo a hobby, relazioni sociali o altre forme di intrattenimento.
  9. Irritabilità o frustrazione verso gli altri: L’umore può essere influenzato in modo negativo da questo comportamento, portando a irritabilità o frustrazione, specialmente quando si è interrotti durante il doomscrolling o quando ci si sente spinti a fermarsi senza volerlo.
  10. Sensazione di necessità di essere costantemente aggiornati: Uno dei tratti distintivi del doomscrolling è la sensazione costante di dover essere aggiornati sugli ultimi eventi, come se non farlo potesse comportare la perdita di informazioni vitali. Questo può portare a un ciclo senza fine di aggiornamenti e controlli delle notizie.

Riconoscere questi segnali è il primo passo per prendere consapevolezza del fenomeno e cercare di limitarne l’impatto.

Interrompere il ciclo del doomscrolling può comportare la necessità di fissare limiti all’uso dei dispositivi, sviluppare abitudini digitali più sane, e cercare attivamente contenuti positivi o di qualità superiore per controbilanciare l’esposizione a notizie negative.

Quando si verifica il Doomscrolling?

l doomscrolling tende a verificarsi in determinati momenti della giornata, generalmente quando le persone hanno più tempo libero o cercano una distrazione.

Questi momenti possono variare da persona a persona, ma ci sono alcune fasce orarie in cui è più probabile che si manifesti:

  1. La sera, prima di andare a letto: Questo è il momento più comune per il doomscrolling. Molte persone usano il loro smartphone o tablet per rilassarsi dopo una lunga giornata, spesso sdraiate a letto. Tuttavia, invece di rilassarsi, finiscono per scorrere notizie negative, il che può provocare ansia e interferire con la qualità del sonno. L’esposizione a notizie stressanti prima di dormire può portare a difficoltà nel prendere sonno o a risvegli notturni.
  2. Durante le pause dal lavoro o dallo studio: Un altro momento frequente per il doomscrolling è durante le brevi pause dal lavoro o dallo studio. Molti usano il telefono per una “rapida occhiata” alle notizie, ma questa abitudine può facilmente trasformarsi in un prolungato scroll attraverso titoli allarmanti, rendendo difficile tornare concentrati sulle proprie attività.
  3. Al mattino, appena svegli: Alcune persone iniziano la giornata controllando immediatamente le notizie, soprattutto utilizzando il loro telefono mentre sono ancora a letto. Questo può dare il via a una giornata con un carico emotivo negativo, poiché leggere notizie allarmanti o stressanti appena svegli può influenzare l’umore e il livello di energia per il resto della giornata.
  4. Prima o dopo eventi significativi: Il doomscrolling può intensificarsi prima o dopo eventi importanti, come elezioni politiche, disastri naturali o annunci di crisi globali. Le persone possono sentirsi spinte a cercare costantemente aggiornamenti in queste situazioni per non perdere informazioni cruciali.
  5. Nei momenti di inattività o noia: Quando ci si annoia o si ha del tempo libero, ad esempio durante i viaggi sui mezzi pubblici o mentre si è in attesa di qualcosa, è comune prendere il telefono e scorrere le notizie. Anche in questi momenti, il doomscrolling può diventare compulsivo, soprattutto se non si ha un obiettivo specifico o un’attività alternativa a cui dedicarsi.
  6. Dopo aver ricevuto notifiche di notizie allarmanti: Le notifiche push sui dispositivi mobili che segnalano notizie di ultima ora, specialmente se negative, possono spingere una persona a cadere nel doomscrolling. Una singola notizia può facilmente portare a un ciclo di esplorazione di altre storie simili, alimentando l’ansia e il desiderio di restare aggiornati.

Il doomscrolling, quindi, si verifica spesso durante i momenti di pausa o relax, ma ha un impatto particolarmente dannoso quando avviene prima di dormire o subito dopo il risveglio, poiché può alterare il sonno e influenzare negativamente l’umore per il resto della giornata.

Implicazioni e Conseguenze Psicologiche del Doomscrolling

Il doomscrolling può avere una serie di effetti negativi sia sul benessere mentale che fisico, poiché coinvolge un’esposizione continua a informazioni negative, spesso senza alcun filtro.

Gli esseri uman hanno una tendenza naturale a focalizzarsi su potenziali minacce e pericoli, un meccanismo evolutivo che ha aiutato i nostri antenati a sopravvivere in ambienti ostili.

Tuttavia, in un contesto moderno, dove siamo bombardati da notizie provenienti da tutto il mondo in tempo reale, questo istinto può portarci a consumare quantità eccessive di contenuti allarmanti.

In particolare:

  • Aumento dell’ansia e dello stress: Uno degli effetti più comuni del doomscrolling è l’aumento dei livelli di ansia. L’esposizione costante a notizie preoccupanti, come disastri naturali, conflitti, crisi sanitarie o emergenze economiche, può portare a una sensazione di minaccia imminente e a una percezione distorta della realtà. Anche se la persona non è direttamente coinvolta in queste situazioni, il solo fatto di leggere continuamente notizie negative può innescare una risposta di stress cronico, con effetti sulla salute mentale e fisica. Questo stress può manifestarsi con sintomi fisici, come insonnia, tensione muscolare, mal di testa e persino disturbi gastrointestinali.
  • Depressione: Il doomscrolling prolungato può contribuire a sentimenti di impotenza, disperazione e depressione. Quando ci si sente costantemente sopraffatti dalle cattive notizie, può emergere la sensazione che il mondo sia un luogo caotico e ingovernabile, con poche speranze di miglioramento. Questo senso di sconforto prolungato può portare, in alcuni casi, a veri e propri stati depressivi. Le persone che soffrono già di depressione possono trovare il doomscrolling particolarmente dannoso, poiché potrebbe rafforzare la loro visione pessimistica del mondo e della vita.
  • Disturbi del sonno: Il doomscrolling, spesso eseguito a tarda notte, può interferire con il sonno. Le notizie stressanti lette prima di andare a letto possono stimolare la mente e aumentare la difficoltà ad addormentarsi. La luce blu degli schermi di smartphone e computer, inoltre, interferisce con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. L’ansia indotta dalle notizie negative può portare a un sonno disturbato, con risvegli frequenti e difficoltà a mantenere un riposo ristoratore. La mancanza di sonno può, a sua volta, aggravare lo stress, l’ansia e la depressione, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
  • Isolamento sociale: L’abitudine a concentrarsi costantemente su notizie negative può spingere le persone a ritirarsi dalla vita sociale e a sentirsi disconnesse dagli altri. Il doomscrolling può portare a una sorta di paralisi emotiva, in cui una persona si sente incapace di agire o di interagire con il mondo reale perché troppo concentrata sui problemi globali. Questo può limitare le interazioni sociali e diminuire il coinvolgimento in attività che potrebbero essere di supporto per la salute mentale, come trascorrere tempo con amici o familiari, praticare hobby o svolgere attività fisica.
  • Impatto sulle relazioni personali: L’eccessivo consumo di notizie negative può non solo isolare una persona socialmente, ma può anche influenzare le relazioni intime e familiari. Le persone che trascorrono molto tempo a doomscrollare potrebbero diventare irritabili o distanti, incapaci di concentrarsi su conversazioni o interazioni quotidiane. Questo può causare tensioni nelle relazioni, poiché chi è coinvolto in tali comportamenti può sembrare distaccato o troppo preoccupato per il mondo esterno per impegnarsi nella vita familiare o personale.
  • Sensazione di impotenza: Continuare a leggere notizie negative senza possibilità di intervenire direttamente su tali problemi può far emergere un senso di impotenza. Quando ci si sente costantemente bombardati da disastri che sembrano troppo grandi o complessi per essere risolti, si può iniziare a percepire un sentimento di fatalismo, che può scoraggiare dall’azione, sia personale che collettiva. Questo può diminuire la motivazione a partecipare a movimenti sociali, ad attivarsi in cause benefiche o semplicemente a fare cambiamenti nella propria vita.
  • Distorsione della realtà: Il doomscrolling può portare a una visione distorta della realtà, poiché le notizie negative tendono a occupare la maggior parte dello spazio mediatico rispetto a quelle positive. Anche se esistono sviluppi positivi e notizie incoraggianti nel mondo, queste spesso ricevono meno attenzione. L’esposizione costante a contenuti negativi può far sembrare che il mondo sia in una crisi perpetua e che non ci siano vie d’uscita, il che può distorcere la percezione della realtà. Questo fenomeno è aggravato dall’algoritmo dei social media, che tende a mostrare contenuti che attirano più attenzione e interazione, spesso privilegiano contenuti sensazionalistici e preoccupanti.
  • Calo della produttività: Il doomscrolling può ridurre drasticamente la capacità di concentrazione e la produttività. Le persone che trascorrono molte ore a scorrere le notizie possono trovare difficile concentrarsi sul lavoro o su altre attività importanti. L’abitudine a interrompere continuamente ciò che si sta facendo per controllare le ultime notizie può distrarre e far perdere tempo prezioso, portando a una diminuzione dell’efficacia sul lavoro o nello studio. A lungo termine, questo può contribuire a sentimenti di frustrazione e di insoddisfazione personale.
  • Compromissione del benessere fisico: Il doomscrolling può anche avere effetti diretti sulla salute fisica. La postura prolungata davanti a uno schermo può causare problemi fisici come mal di schiena, tensione muscolare, problemi agli occhi e affaticamento. Inoltre, il tempo trascorso a doomscrollare è spesso sottratto a momenti dedicati ad attività fisiche, il che può contribuire a uno stile di vita sedentario. L’inattività fisica, combinata con lo stress mentale, può aumentare il rischio di sviluppare malattie croniche come l’ipertensione, il diabete e problemi cardiovascolari.

Pertanto, il doomscrolling è un fenomeno che, se non gestito consapevolmente, può avere un impatto profondamente negativo sulla salute mentale, sulle relazioni personali e persino sul benessere fisico.

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