Comportamenti di tipo “binge” nell’ADHD

Tempo di lettura: 6 minuti

Indice Contenuti
Comportamenti di tipo binge nell'ADHD: cosa sono?

Le persone ADHD sono tendenti all’assunzione di comportamenti di tipo binge.

Il termine “binge” fa riferimento a un comportamento caratterizzato da episodi di consumo eccessivo, incontrollato e spesso compulsivo di qualcosa in un breve periodo di tempo.

Questo comportamento, a prescindere dall’oggetto specifico dell’assunzione o dell’attività, si contraddistingue per la sua modalità intensiva e ripetitiva, spesso avvertita come difficilmente controllabile dalla persona che la mette in atto.

Il binge si colloca quindi in un continuum di azioni impulsive che mirano a ottenere una gratificazione immediata e intensa, ma che frequentemente sfociano in sensazioni di disagio, senso di colpa o frustrazione dopo l’episodio stesso.

Il binge non implica necessariamente un’assunzione quotidiana o continuativa nel tempo, ma si manifesta attraverso picchi comportamentali che assumono un carattere episodico, seppur con una ricorrenza variabile che può diventare anche cronica.

La persona coinvolta nei comportamenti di tipo binge sperimenta generalmente una perdita temporanea del senso di controllo, spesso accompagnata da un forte craving anticipatorio che la conduce a desiderare ardentemente quell’attività o sostanza come via di fuga da emozioni negative, noia, stress o frustrazione.

Durante l’episodio di binge, il focus dell’attenzione si restringe drasticamente verso la fonte di gratificazione, oscurando la consapevolezza delle conseguenze negative che potrebbero derivarne e riducendo la capacità di inibire l’azione nonostante i tentativi cognitivi di opporsi.

Il binge ha dunque una dimensione disfunzionale sia sul piano psicologico che comportamentale, configurandosi come una modalità maladattiva di gestione delle emozioni, dello stress e dell’impulsività, che può creare un circolo vizioso di ripetizione e cronicizzazione dell’abitudine stessa.

Nell’ADHD, i comportamenti di tipo binge sono particolarmente frequenti e diffusi proprio in virtù di alcune caratteristiche tipiche e centrali della condizione stessa, che ne facilitano l’emergere e il mantenersi nel tempo.

Nelle prossime righe vedremo quali, tra i comportamenti di tipo binge, sono i più frequenti nell’ADHD e il perchè questi si manifestano.

Perché le persone ADHD sperimentano comportamenti di tipo “binge”?

Il fatto che i comportamenti di tipo binge siano diffusi nella comunità ADHD non è un caso; questa maggiore vulnerabilità è spiegata da alcune delle caratteristiche e dei sintomi tipici dell’ADHD.

In primo luogo, l’impulsività rappresenta uno dei tratti nucleari dell’ADHD e predispone le persone a rispondere agli stimoli esterni o interni con azioni immediate e scarsamente mediate dal pensiero riflessivo, favorendo così comportamenti disinibiti e orientati alla gratificazione istantanea.

Questa tendenza naturale a passare rapidamente all’azione senza una fase adeguata di valutazione delle conseguenze rende più probabile l’ingaggio in episodi di binge, nei quali il comportamento viene messo in atto con un senso di urgenza e senza che vi sia una reale possibilità di esercitare un freno interno efficace.

Accanto a ciò, la suscettibilità alla noia costituisce un altro elemento chiave che espone le persone ADHD a cercare continuamente stimoli nuovi, intensi e coinvolgenti per contrastare la monotonia percepita come intollerabile.

Questa ricerca costante di novità e stimolazione può sfociare facilmente in comportamenti binge, in quanto questi offrono un’immediata scarica di eccitazione e appagamento sensoriale che rompe la sensazione di vuoto o di lentezza che accompagna frequentemente le fasi di inattività o di situazioni percepite come poco stimolanti.

Inoltre, la difficoltà di autocontrollo e autoinibizione, che rappresenta un’altra area di compromissione nell’ADHD, limita la capacità della persona di mettere in atto quei meccanismi regolatori che normalmente consentono di modulare gli impulsi, gestire le emozioni intense e ritardare la gratificazione.

Questa vulnerabilità rende quindi molto più difficile per la persona riuscire a resistere all’impulso di mettere in atto comportamenti binge anche quando vi sia una consapevolezza razionale delle conseguenze negative che ne derivano.

Infine, la bassa tolleranza alla frustrazione, che accompagna molte persone ADHD, agisce come ulteriore fattore amplificante, rendendo particolarmente dolorosa e insostenibile la percezione di ostacoli, ritardi o fallimenti, e spingendo così la persona a ricorrere a comportamenti binge come forma di auto-regolazione emotiva rapida e potente per anestetizzare o evitare tali stati interni sgradevoli.

Queste componenti, quando si combinano tra loro, creano un terreno fertile per lo sviluppo e il mantenimento di comportamenti binge, i quali rispondono in modo disfunzionale ma efficace nell’immediato ai bisogni di stimolazione, gratificazione e regolazione emotiva propri delle persone ADHD, contribuendo però, nel lungo termine, a rafforzare cicli di comportamento impulsivo, senso di fallimento e disregolazione affettiva che aggravano ulteriormente il quadro complessivo.

Quali sono i comportamenti di tipo “binge” nelle persone ADHD?

L’eccesso, il “binge” nell’ADHD, può assumere innumerevoli forme; se però dovessimo andare a scovare tra le più frequenti, sicuramente troveremmo:

  • Binge Eating: in molte persone ADHD si riscontrano episodi di abbuffate alimentari, che possono configurarsi come manifestazioni sottosoglia di un disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder) oppure, in alcuni casi, evolvere fino a costituire una vera e propria comorbilità clinica. Questi episodi si caratterizzano per la perdita di controllo nell’assunzione di cibo, con consumo rapido e compulsivo di grandi quantità di alimenti in un breve lasso di tempo, spesso accompagnato da emozioni intense come vergogna, colpa o frustrazione successiva. Nell’ADHD, tali condotte possono rappresentare una risposta disfunzionale alla noia, alla disregolazione emotiva o alla ricerca di una gratificazione immediata capace di modulare momentaneamente stati interni sgradevoli, contribuendo però nel lungo termine a generare circoli viziosi di alimentazione compulsiva e senso di inadeguatezza.
  • Binge Gaming: molte persone ADHD riferiscono di fare frequentemente ricorso a sessioni prolungate, intense e incontrollate di gioco digitale, che assumono spesso la funzione di risposte compensatorie alla ricerca di stimolazione costante. Tali comportamenti possono predisporre allo sviluppo di vere e proprie forme di dipendenza comportamentale, nelle quali il videogioco diventa una fonte primaria di gratificazione immediata e intensa, a scapito di altre attività quotidiane. Questo fenomeno di binge gaming si accompagna spesso a difficoltà nel porre limiti temporali all’attività, al progressivo isolamento sociale e alla compromissione del funzionamento scolastico, lavorativo o relazionale, contribuendo così ad alimentare sentimenti di frustrazione, senso di fallimento personale e aggravamento della disregolazione emotiva tipica dell’ADHD.
  • Binge Watching: nelle persone ADHD è piuttosto comune osservare il ricorso a lunghe maratone di visione di contenuti digitali, che includono film, serie televisive o anche sessioni prolungate di scrolling sui social network. Questi comportamenti vengono spesso utilizzati come modalità per regolare stati di noia percepiti come intollerabili o per sfuggire alla sovrastimolazione emotiva e cognitiva che può caratterizzare la quotidianità di chi presenta ADHD. Tali episodi di binge watching tendono a svolgersi in modo poco pianificato e compulsivo, comportando un coinvolgimento passivo e totalizzante che consente temporaneamente di disconnettersi dal proprio stato emotivo interno, ma che spesso lascia spazio a una percezione di perdita di tempo, scarsa produttività e senso di inefficacia personale.
  • Binge Shopping: anche gli episodi ricorrenti di acquisti impulsivi e non pianificati sono frequenti nell’ADHD e rappresentano una manifestazione evidente delle difficoltà nella gestione degli impulsi e della tendenza a ricercare gratificazioni immediate senza una valutazione ponderata delle conseguenze. Questi comportamenti di binge shopping riflettono la vulnerabilità alla stimolazione ambientale e alle emozioni intense che spesso sfociano in azioni rapide, senza filtro critico, e che possono condurre a spese eccessive, acquisti non necessari e successivi vissuti di colpa, frustrazione o insoddisfazione. Nell’ottica dell’ADHD, tali comportamenti possono configurarsi come tentativi disfunzionali di gestire stati interni di frustrazione, ansia o stress, accentuando ulteriormente la difficoltà nella regolazione emotiva e nella pianificazione a lungo termine.

Se sei una persona ADHD e leggendo questo testo ti riconosci in alcuni di questi comportamenti di tipo binge, è importante sapere che non sei solo e che esistono risorse e strumenti specifici per aiutarti a comprendere, gestire e affrontare queste dinamiche in modo più consapevole e funzionale.

I comportamenti binge possono essere vissuti con grande senso di frustrazione, fatica e autosvalutazione, ma è fondamentale ricordare che fanno parte di schemi comportamentali e neurobiologici che possono essere compresi e trattati con un adeguato supporto specialistico.

Per questo motivo, se senti che questi comportamenti stanno avendo un impatto negativo sulla tua qualità di vita, sul tuo benessere psicologico o sulle tue relazioni, non esitare a contattare i professionisti della salute mentale del Centro ADHD GAM-Medical, centro specializzato nella diagnosi dell’ADHD e nel trattamento dell’ADHD in età adulta.

Nella Clinica Psicologica GAM-Medical troverai un’équipe multidisciplinare esperta nel supportare le persone adulte ADHD e nel guidarle verso percorsi personalizzati di consapevolezza, gestione degli impulsi e regolazione emotiva, affinché tu possa ritrovare un senso di equilibrio, benessere e padronanza della tua quotidianità.

Non trascurare questi segnali: affrontarli con il giusto supporto può rappresentare un passo decisivo verso una maggiore qualità della vita e un rapporto più sereno con te stesso.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

ADHD a 360 gradi

Condividilo

Pensi di essere ADHD?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico.

Guarda le nostre recensioni

Pensi di essere ADHD?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico. Bastano 3 minuti per avere il risultato.

Se ti è piaciuto l'articolo iscriviti alla newsletter per non perdere tutte le nostre comunicazioni.