A cosa serve il baby shower, e soprattutto, come lo si può organizzare al meglio?
La celebrazione del bebè in arrivo è una circostanza che può portare con sé grande gioia, ma al contempo, anche una serie di preoccupazioni, se di difficile gestione. In questo articolo si esplorerà il significato del baby shower, le sue origini e quando andrebbe festeggiato, per poi fornire una guida alle persone ADHD rispetto alla pianificazione di tale evento, in particolare rispetto ai preparativi: allestimenti, abbigliamento, attività, giochi e, infine, la torta.
Baby shower: significato, origini e a che mese di gravidanza si festeggia
Con baby shower si fa riferimento ad una festa che nasce negli Stati Uniti durante il XIX secolo, con l’obiettivo di celebrare la nascita di un figlio, oltre a sostenere la futura mamma con regali utili per il bambino in arrivo. Di solito, si viene pianificato intorno al settimo e all’ottavo mese di gravidanza, un momento in cui la donna in gestazione è ancora capace di partecipare attivamente all’evento, godendosi un po’ di serenità.
Le comunità femminili, volte a garantire sostegno pratico ed emotivo alle future madri, possono considerarsi l’origine di tale tradizione. Il baby shower, al giorno d’oggi, è considerata un’occasione sociale di valore, perché portatrice di due significati fondamentali:
- Valore emotivo e sociale: La donna, in un periodo così delicato, viene inondata di supporto, anche psicologico, dalle persone a lei care, rafforzando le reti relazionali e scongiurando il rischio che si senta sola o abbandonata durante il complesso percorso verso la maternità.
- Praticità: Il baby shower ha un fine concreto, quello di ricevere beni ed oggetti essenziali, come abbigliamento, pannolini, accessori, per il bambino in arrivo, alleggerendo il carico economico sulle spalle delle famiglie.
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Chi organizza e come si svolge un baby shower? La guida se sei ADHD
Seguendo la tradizione, il baby shower viene pianificato e organizzato dalle amiche, dalle sorelle o dai familiari stretti della futura mamma. Ciò non toglie che per una persona affetta da disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sia essenziale una strutturazione chiara dell’evento. Infatti, anche lo studio “Complex Prospective Memory in Adults with Attention Deficit Hyperactivity Disorder” (2013) ha rilevato una compromissione significativa nelle capacità di pianificazione dei compiti nei pazienti adulti ADHD. Effetti trascurabili o minori sono stati osservati invece nelle fasi di richiamo del piano, auto-avvio ed esecuzione. Inoltre, la capacità di inibizione, quindi di frenare impulsi, comportamenti automatici o distrazioni, contribuisce significativamente alle prestazioni durante la fase di pianificazione.
In generale, la pianificazione prevede una preparazione in largo anticipo. Perché ciò accada si potrebbero utilizzare strumenti visivi come checklist e planner con colori distintivi. Inoltre, un’altra strategia chiave potrebbe essere suddividere il lavoro in micro-task, piccoli compiti ben definiti e gestibili singolarmente. Questo tipo di coping attivo aiuta le persone ADHD a mantenere il controllo, riducendo il senso di agitazione e sovraccarico, migliorando la concentrazione sui compiti. Lo studio “Cognitive-behavioral therapy for adult ADHD: Targeting executive dysfunction” (2011) approfondisce proprio i principi fondamentali della programmazione, la definizione delle priorità, l’auto-attivazione, la perseveranza e l’organizzazione, con una particolare attenzione ad attività pratiche quotidiane, come pianificare il programma settimanale o gestire documenti importanti.
Inoltre, qualore fosse difficile gestire la mole di impegni, è consigliabile affidarsi ad un team di supporto a cui poter delegare determinati compiti, come ad esempio:
- Rintracciare una persona per quanto riguarda gli inviti e la gestione delle presenze.
- Chiedere aiuto a qualcuno per gli allestimenti e le decorazioni.
- Eventualmente trovare un responsabile per i giochi e le attività, l’intrattenimento generale e, eventualmente, il catering.
Delegare potrebbe essere un’ottima soluzione mirata a prevenire possibili episodi di stress, oltre a sensazioni comuni di sovraccarico, tipici di chi è ADHD. In questo modo, si garantisce un’organizzazione più rilassata. Lo studio “Coping strategies and symptoms of Adjustment Disorder among adults with Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD) during the Covid-19 pandemic” (2024) avrebbe sottolineato che le persone ADHD potrebbero, infatti, necessitare di maggior sostegno per adattarsi a cambiamenti sociali importanti. Farsi aiutare quando occorre ridurre comportamenti di disimpegno e strategie di coping maladattive rappresenta quindi un obiettivo fondamentale per gestire al meglio eventi complessi come il baby shower.
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ADHD e i preparativi del baby shower: gli allestimenti e come vestirsi
Ovviamente, anche l’allestimento e il vestiario scelto fanno parte dei preparativi generali di questo festeggiamento importante. È necessario, perciò, prepararsi preventivamente. Per quanto riguarda l’allestimento dell’evento, potrebbe essere utile:
- Preparare una moodboard visiva che raccolga idee, colori e materiali che si sta pensando di utilizzare.
- Sfruttare una checklist dettagliata, che raccolga i punti chiave dell’evento.
- Preparare anticipatamente gli elementi decorativi.
Queste accortezze potrebbero garantire alla futura madre una tranquillità maggiore, nel momento in cui si ritrova a organizzare un evento di tale portata.
Anche l’abbigliamento è fondamentale per vivere questa celebrazione in modo rilassato, un outfit premaman, ovvero capi comodi e pratici che accolgano adeguatamente le trasformazioni corporee legate alla maternità potrebbero essere un buon compromesso. In generale, avere due o tre opzioni, scelte con largo anticipo, permette a chi è ADHD di evitare possibili disregolazioni emotive, legate alle indecisioni dell’ultimo minuto.
Nel caso trovassi difficoltà ad organizzare il tuo baby shower, ti ricordiamo che chiedere aiuto a uno psicologo ADHD può essere una scelta utile e rassicurante per affrontare questo momento con strategie adeguate.
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Baby shower e ADHD: come gestire idee e giochi originali
L’ambiente, per favorire ogni attività, deve essere organizzato efficacemente. Potrebbe essere molto utile un calendario o un piano ben scritto e ben visibile agli invitati, oltre che utilizzare dei timer visivi, in modo tale da scandire con grande chiarezza le attività. Queste sono strategie e tecniche che aiutano a mantenere l’ordine, silenziando un possibile caos che andrebbe ad intaccare anche l’equilibrio mentale, permettendo di ridurre possibili sentimenti di ansia e di evitare distrazioni.
Si consigliano giochi brevi e semplici, le attività è auspicabile siano rapide e visivamente coinvolgenti, in questo modo è possibile mantenere alta l’attenzione, sia della persona ADHD che degli invitati. Alcune idee, in grado di rendere il tuo baby shower entusiasmante potrebbero includere:
- Un memory visivo, con immagini legate alla maternità.
- Decorazioni di gruppo, come body dipinti insieme agli invitati.

DDAI e baby shower: fare la torta ha senso?
Il momento della torta potrebbe essere estremamente piacevole, di grande convivialità e condivisione. Quando, però, non viene pianificato al meglio potrebbe compromettere il benessere di chi è DDAI. Perciò, si potrebbe preferire:
- Dolci semplici, facilmente gestibili e veloci da preparare o acquistare.
- Cupcakes o dessert monoporzione, pratici e meno caotici quando distribuiti.
- Farsi aiutare da parenti e amici, preparare la torta in collaborazione con amici, ad esempio, potrebbe trasformare la preparazione in un momento piacevole e gestibile.

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Sei ADHD e hai difficoltà a organizzare il tuo baby shower?
Un baby shower ADHD-friendly è realizzabile e gratificante, nel momento in cui si riescono ad applicare delle strategie semplici e ben organizzate. Pianificare con anticipo, delegare, selezionare giochi e allestimenti semplici e pratici, scegliere un outfit e dei dolci con attenzione, potrebbe trasformare l’evento in un’esperienza davvero rilassante, gioiosa e memorabile. Nel caso in cui fosse invece percepito come troppo stressante, ricordiamo l’importanza di un intervento terapeutico mirato.
GAM Medical, Clinica ADHD per adulti, ti offre la possibilità di prenotare un primo colloquio gratuito con uno psicologo specializzato nel Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD).
Nel caso in cui fossi ADHD e sentissi di star riscontrando qualche difficoltà, ti ricordiamo la necessità di rivolgersi a professionisti qualificati della salute mentale, che sappiano attuare strategie e terapie adatte alle tue caratteristiche e alla situazione spiacevole in cui ti trovi.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371%2Fjournal.pone.0058338&utm
- https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39159175/
- https://psycnet.apa.org/record/2011-15057-000