Il Centro Autismo Italiano GAM Medical si pone quale un punto di riferimento a livello nazionale nell’ambito della diagnosi e del trattamento delle persone con disturbi dello spettro autistico (DSA).
La Clinica dell’Autismo GAM è dedicata alla comprensione e alla gestione dell’autismo, offrendo un approccio olistico e multidisciplinare che mira al miglioramento della qualità della vita degli individui caratterizzati da questa condizione e delle loro famiglie.
GAM Medical è inoltre un Centro Psicologico dedicato a una serie di disturbi correlati all’Autismo e ADHD.
Il Centro GAM Medical si distingue per la sua specializzazione nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione dell’Autismo, offrendo terapie personalizzate e di alta qualità.
✔ 45+ Specialisti ✔ 2.500+ Diagnosi e Trattamenti effettuati ✔ Migliori Valutazioni in Italia
L’Istituto Italiano per l’Autismo GAM Medical adotta un approccio integrato nella gestione dei disturbi dello spettro autistico, proponendo programmi personalizzati che spaziano dalla diagnosi a terapie psicologiche e psichiatriche, anche con incontri diagnostici e terapici Online.
Il Centro Autismo GAM dispone di una squadra di professionisti altamente qualificati, tra cui psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, logopedisti e neuropsichiatri infantili, che lavorano in sinergia per fornire un supporto completo in relazione all’autismo ed ai disturbi psicologici ad esso correlati.
Il Centro Autismo GAM offre anche una gamma di programmi educativi e di supporto, progettati per promuovere le abilità sociali, comunicative e cognitive delle persone con autismo.
Questi programmi sono personalizzati per adattarsi all’età e alle specifiche esigenze di ogni individuo con autismo, facilitando così l’integrazione sociale e l’indipendenza.
Protocollo GAM
DIAGNOSI di Autismo Livello 1
(ex. Ad Alto Funzionamento - Sindrome di Asperger)
Il percorso di diagnosi dell’Autismo nell’adulto viene condotto da una psicologa esperta e si svolge attraverso i seguenti passaggi:
Anamnesi
Il primo colloquio, di circa 50 minuti, è volto alla raccolta ed allo studio critico dei sintomi dell’autismo. Si fonda dunque sull’osservazione, ma anche su quanto riportato dalla persona. Prevede domande relative allo stato di salute dell’utente, alla storia clinica passata, alle eventuali terapie farmacologiche effettuate, ecc. Il fine è quello di comprendere se i sintomi possono essere ricondotti a una condizione o patologia organica.
ADOS-2 (Autism Diagnostic Observation Schedule)
Nel secondo colloquio, la persona viene sottoposta alla tecnica di valutazione standardizzata ADOS-2, il “gold standard” per la diagnosi di autismo, che agevola l’osservazione del comportamenti sociali e di comunicazione della persona. Lo psicologo interagisce con l’utente, le cui reazioni vengono codificate secondo criteri specifici.
ADI-R (Autism Diagnostic Interview Revised)
Il terzo incontro, che richiede circa 2 ore e 30 minuti, viene impiegato per sottoporre la persona all’intervista strutturata ADI-R la quale, usata in combinazione con l’ADOS, permette di ottenere le informazioni necessarie ai fini della diagnosi di autismo e per la valutazione dei disturbi dello spettro autistico.
L’intervista consente al clinico di osservare il comportamento della persona, con specifica attenzione alle seguenti aree: Linguaggio e comunicazione, Interazione sociale reciproca, Comportamenti stereotipati e interessi ristretti.
Relazione diagnostica e restituzione
All’esito delle sedute, lo psicologo prepara una dettagliata relazione che indica le conclusioni della valutazione. Nel corso di un colloquio dedicato, la relazione viene spiegata, appunto ”restituita”, alla persona: oltre alla comunicazione dell’esito, viene indicato il trattamento già efficace ed adatto al caso specifico.
(Talvolta, in base alla valutazione del clinico ed alla complessità del caso, può essere necessario integrare il percorso con una ulteriore seduta.)
Protocollo GAM
TRATTAMENTI per l'Autismo Livello 1
(ex. Ad Alto Funzionamento - Sindrome di Asperger)
In seguito alla diagnosi, viene di norma avviato un percorso di supporto psicologico – terapeutico cognitivo comportamentale oppure, talvolta, una terapia farmacologica.
PSICOTERAPIA: ha di norma una cadenza settimanale e viene svolta dal clinico che ha effettuato la diagnosi.
TERAPIA FARMACOLOGICA: viene valutata dallo psichiatra, attraverso una specifica visita medica e la prescrizione di alcuni esami strumentali di approfondimento.
Il trattamento dell’Autismo può rendere possibile un importante miglioramento nella qualità di vita della persona.
Tariffa chiara e contenuta
DIAGNOSI
€89
€89
ADOS-2
€179
ADI-R
€89
TRATTAMENTO
€67-72
€65-70*
Le fatture sono trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria e detraibili secondo normativa.
*Per la TERAPIA FARMACOLOGICA sono necessarie 2 VISITE PSICHIATRICHE.
Alle prestazioni con importo superiore a €77,47 si applica marca da bollo di €2
Il Centro Autismo GAM Medical si dedica su tutto il territorio italiano a migliorare la vita delle persone con disturbi dello spettro autistico, inclusi pazienti con autismo ad alto funzionamento (ex Sindrome di Asperger), attraverso una serie di programmi psicologici, psichiatrici e psicoterapeutici appositamente progettati.
GAM è oltremodo aiutata da personale esperto e qualificato tra cui i nostri psicologi per autismo, psichiatri dell’autismo e psicoterapeuti esperti in autismo.
Programmi Psicologici per l’Autismo: GAM Medical offre programmi psicologici che aiutano le persone con autismo a comprendere meglio se stesse e il mondo intorno a loro. Attraverso tecniche come la terapia cognitivo-comportamentale, si lavora per migliorare la gestione delle emozioni, ridurre l’ansia e potenziare le abilità sociali. Questi interventi sono fondamentali per favorire l’indipendenza e l’autostima, aspetti cruciali soprattutto per gli individui con autismo ad alto funzionamento
Programmi Psichiatrici per l’Autismo: Sotto la guida di esperti neuropsichiatri infantili e psichiatri, il GAM Medical propone valutazioni e trattamenti psichiatrici mirati a gestire i sintomi associati all’autismo, come disturbi del sonno, variazioni dell’umore e comportamenti compulsivi, anche negli adulti. L’approccio è altamente personalizzato, basato sulle esigenze specifiche del paziente, per assicurare il massimo supporto nella loro quotidianità.
Programmi Psicoterapeutici per l’Autismo: I programmi psicoterapeutici al GAM Medical sono disegnati per sostenere intensivamente le persone con autismo attraverso terapie individuali, di gruppo o familiari. Questi programmi mirano a sviluppare ulteriormente le competenze relazionali e comunicative, affrontando anche tematiche come l’elaborazione del proprio ruolo nella società e la costruzione di una vita indipendente. La terapia può includere metodi come l’integrazione sensoriale e le tecniche di rilassamento, utili per coloro che possono sentirsi sopraffatti dagli stimoli esterni.
Attraverso questi programmi dedicati e specialistici, il GAM Medical si impegna a fornire un ambiente terapeutico inclusivo che permetta a ciascun individuo di vivere al meglio il proprio autismo, promuovendo l’autonomia e la qualità di vita, con un occhio di riguardo anche per le sfide specifiche incontrate da coloro con autismo ad alto funzionamento.
Esperienza dell'Ambulatorio Autismo di GAM Medical:
Team di specialisti in Autismo:
Percorso terapeutico di GAM Medical:
Tariffe e tempi di attesa di GAM Medical
L’autismo è una condizione neurobiologica che interessa il funzionamento del cervello e che si manifesta con una “diade sintomatologica” che comprende:
Questa neurodivergenza rientra, all’interno del DSM-5, cioè del Manuale Statistico e Diagnostico dei disturbi mentali, tra i disturbi del neurosviluppo.
Nella precedente edizione del manuale era inserito tra i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo o Pervasive Developmental Disorder. In questa categoria erano inclusi i seguenti disturbi:
1. Disturbo Autistico:
Caratterizzato da gravi difficoltà in tre aree principali: interazione sociale, comunicazione e comportamento ripetitivo e stereotipato.
2. Disturbo di Asperger:
Simile al disturbo autistico ma senza ritardi significativi nello sviluppo del linguaggio e delle capacità cognitive.
3. Disturbo Disintegrativo dell’Infanzia:
Caratterizzato da una regressione significativa nelle capacità acquisite dopo almeno due anni di sviluppo normale.
4. Sindrome di Rett:
Una rara condizione genetica che colpisce prevalentemente le femmine e comporta una grave regressione delle abilità motorie e comunicative dopo un periodo iniziale di sviluppo normale.
5. Disturbo Pervasivo dello Sviluppo Non Altrimenti Specificato:
Una categoria residuale per i casi che non soddisfacevano pienamente i criteri per gli altri disturbi sopra elencati, ma che presentavano comunque sintomi significativi di disturbo dello sviluppo.
Con l’introduzione del DSM-5 nel 2013, queste diagnosi specifiche sono state consolidate sotto un’unica diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico, con vari livelli di gravità per descrivere la diversità dei sintomi e delle loro manifestazioni.
Attualmente, la classificazione del Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) viene fatta in base ai livelli di gravità, che indicano il grado di supporto necessario in diverse aree della vita quotidiana.
Nello specifico si suddivide in:
É proprio per via dei variabili livelli di gravità che il disturbo viene chiamato disturbo dello spettro dell’autismo, dove il termine spettro indica la vasta gamma di caratteristiche, sintomi, abilità e gradi di disabilità che le persone con diagnosi di disturbo dello spettro autistico possono presentare.
Questo approccio, relativamente nuovo perché introdotto solo dall’ultima edizione del DSM (5a edizione), riconosce che l’autismo non è una condizione monolitica, ma una varietà di manifestazioni che variano enormemente da un individuo all’altro.
Oggi, la classificazione dell’autismo non si basa più semplicemente su un livello di funzionamento “alto” o “basso”, ma piuttosto su un modello più dettagliato che considera i “livelli di gravità” del Disturbo dello Spettro Autistico.
Questi livelli di gravità, definiti nel DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione), sono utilizzati per indicare il grado di supporto necessario in base alle caratteristiche specifiche del disturbo.
Le persone con autismo ad di livello 1 spesso manifestano abilità cognitive superiori in determinate aree, come la memoria, il pensiero logico o la concentrazione su argomenti specifici di interesse.
Dal punto di vista psicologico, gli individui con autismo ad alto funzionamento possono mostrare una serie di tratti distintivi.
Ad esempio, possono essere ipersensibili agli stimoli sensoriali, come suoni forti o luci intense, il che può influenzare la loro capacità di concentrazione nel fare cose e il loro benessere emotivo.
Allo stesso tempo, possono avere difficoltà nella comprensione delle sfumature sociali e delle norme non verbali di comunicazione, come il contatto visivo o la gestione delle conversazioni.
Queste persone tendono ad avere interessi specifici e focalizzati, che possono essere ossessivi nel loro grado di coinvolgimento e profondità di conoscenza.
Ma possono lottare con la flessibilità mentale e possono trovare difficile adattarsi ai cambiamenti improvvisi o alle situazioni sociali nuove e complesse.
A livello emotivo, gli individui con autismo lieve possono sperimentare ansia e stress a causa delle sfide quotidiane legate alla socializzazione e alla comunicazione.
Possono sentirsi isolati o incompresi, nonostante il loro desiderio di connettersi con gli altri.
Ad ogni modo è importante sottolineare che ogni persona con autismo ad alto funzionamento è un individuo unico, con le proprie forze e sfide.
Con il sostegno adeguato, che può includere terapia comportamentale, supporto educativo e un ambiente accogliente, molte persone con autismo ad alto funzionamento possono imparare a gestire le loro difficoltà e a sviluppare appieno le loro capacità uniche.
IN QUESTA SEZIONE DI GAM MEDICAL DEDICATA ALL’AUTISMO CI SOFFERMEREMO IN PARTICOLARE SULL’AUTISMO LIVELLO 1, AD ALTO FUNZIONAMENTO.
GAM MEDICAL OFFRE SU TUTTA ITALIA, SERVIZI SPECIFICI LEGATI A QUESTO DISTURBO TRA I QUALI: DIAGNOSI, TRATTAMENTI E CERTIFICAZIONE MEDICA.
L’autismo è un disturbo neurosviluppale che coinvolge la comunicazione sociale, i comportamenti ripetitivi e gli interessi ristretti.
Sebbene l’autismo si manifesti in modi diversi da persona a persona, esistono cliniche specializzate come il Centro Autismo presso GAM-MEDICAL, che si dedicano alla diagnosi, trattamento e certificazione dell’autismo ad alto funzionamento (livello 1)
Il Centro Autismo GAM-MEDICAL è una clinica specializzata che si concentra sulla diagnosi e il trattamento dell’autismo ad alto funzionamento.
Qui, professionisti esperti nel campo dell’autismo, tra cui psicologi, neuropsichiatri, psicoterapeuti, psichiatri, neuropsicologi e sessuologi, lavorano insieme per fornire una valutazione accurata e un piano di intervento personalizzato per i pazienti.
La diagnosi dell’autismo può essere effettuata da vari professionisti, inclusi neuropsichiatri infantili, psicologi clinici, neuropsicologi e pediatri specializzati nello sviluppo. Nel Centro Autismo di GAM-MEDICAL, i professionisti esperti nel trattamento dell’autismo ad alto funzionamento sono pronti a riconoscere i segni e i sintomi caratteristici del disturbo, garantendo una diagnosi accurata.
Molti individui con autismo ad alto funzionamento presentano anche sintomi di ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), il che può complicare la diagnosi e il trattamento. Tuttavia, i professionisti del Centro di Psicologia GAM-MEDICAL sono equipaggiati per gestire tali complessità e fornire interventi mirati per affrontare entrambi i disturbi.
I professionisti del Centro Autismo di GAM-MEDICAL sono specializzati nel trattamento dell’autismo ad alto funzionamento e comprendono una vasta gamma di esperti, tra cui neuropsichiatri, psicologi, terapisti del linguaggio e terapisti occupazionali. Questi professionisti della salute mentale collaborano per fornire un approccio olistico alla diagnosi e al trattamento dell’autismo.
L’autismo ad alto funzionamento può essere difficile da riconoscere poiché i sintomi possono essere più lievi e meno evidenti rispetto ad altre forme di autismo. Alcune caratteristiche comuni includono difficoltà nella comunicazione sociale, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. La Clinica per Autismo GAM-MEDICAL offre valutazioni approfondite per identificare queste caratteristiche e stabilire una diagnosi accurata.
Le cause esatte dell’autismo non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori genetici e ambientali giochi un ruolo nel suo sviluppo. L’Istituto dell’Autismo GAM-MEDICAL eroga consulenza genetica per individui e famiglie interessati a comprendere meglio il legame tra l’autismo e la genetica.
L’inclusione sociale e l’accesso a un’istruzione e a un lavoro adeguati sono cruciali per le persone con autismo ad alto funzionamento. Il Centro per la cura dell’Autismo GAM-MEDICAL fornisce supporto alle famiglie e alle scuole nell’implementazione di strategie efficaci per sostenere gli individui con autismo nelle loro attività quotidiane, sia a scuola che sul luogo di lavoro.
È importante adottare un approccio empatico e inclusivo quando si interagisce con persone autistiche. Ascoltare attivamente, rispettare le loro esigenze individuali e fornire sostegno e comprensione possono contribuire a creare un ambiente accogliente e inclusivo per tutti.
L’autismo può manifestarsi in modi diversi e in diverse fasi della vita. I primi segnali di autismo possono apparire nei primi anni di vita, ma l’autismo può anche essere diagnosticato in età più avanzate. Per questo la Struttura Psicologica per il trattamento dell’Autismo di GAM-MEDICAL offre servizi di valutazione e diagnosi per individui di tutte le età che sospettano di avere l’autismo ad alto funzionamento (più sotto nella pagina trovate i sintomi dell’autismo).
Il Centro Autismo offre test e valutazioni per l’autismo ad alto funzionamento. È consigliabile rivolgersi a un professionista esperto nel campo dell’autismo non appena sorgono preoccupazioni riguardo allo sviluppo o al comportamento di un individuo. Attualmente non esiste una cura per l’autismo, ma interventi precoce e appropriati possono migliorare significativamente i risultati a lungo termine. Inclusi nella gamma di servizi di trattamento della Clinica per Autismo, tra cui terapie comportamentali, terapie del linguaggio e interventi educativi, per aiutare gli individui ad adattarsi e avere successo nella vita quotidiana. Il Centro Autismo Italiano GAM è pertanto un punto di riferimento per la diagnosi e il trattamento dell’autismo ad alto funzionamento.
GAM MEDICAL si posiziona come un centro di eccellenza in Italia dedicato esclusivamente al trattamento e alla gestione dell’autismo. Disponibile in tutto il territorio nazionale, la nostra clinica dell’autismo offre un accesso capillare ai servizi, garantendo supporto ovunque ci sia bisogno, anche Online.
Esplora la gamma completa dei nostri servizi pensati per il disturbo dello spettro autistico, che includono diagnosi precise e personalizzate, oltre a sessioni specializzate con psicologi, psichiatri e psicoterapeuti esperti in autismo.
L’autismo rappresenta una sfida quotidiana per molte persone e le loro famiglie in Italia, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica. Riconosciamo l’importanza cruciale di garantire che tutti abbiano accesso a interventi diagnostici e terapeutici di qualità, indipendentemente dalla loro località.
Per questo motivo, GAM MEDICAL si impegna a mantenere una presenza uniforme e estesa in ogni regione, provincia e comune del Paese. Il nostro obiettivo è assicurare che nessuna persona con autismo venga trascurata o privata delle opportunità di ricevere il miglior supporto possibile, favorendo un approccio inclusivo che mira a migliorare sintomi e condizioni dei nostri pazienti.
Parlare dei sintomi dell’autismo rischia di essere riduttivo perché ogni persona con autismo è diversa dall’altra e c’è molta varietà nelle manifestazioni del disturbo, quindi non è facile stilare un profilo univoco.
L’autismo è una condizione estremamente eterogenea, e i sintomi possono variare enormemente in termini di tipo, gravità e combinazione.
Questa diversità rende difficile generalizzare e creare una descrizione che si applichi a tutti gli individui con autismo.
Nonostante ciò, è possibile racchiudere i sintomi tipici del disturbo dello spettro dell’autismo in quella che viene chiamata diade sintomatologica.
Per molti anni, la comprensione clinica dell’autismo è stata strutturata attorno a una “triade sintomatologica”, come definita nel DSM-IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quarta Edizione). Questa triade comprendeva tre principali aree di deficit:
Vediamole nel dettaglio:
Le difficoltà nell’interazione e nella comunicazione sociale sono una sfida significativa per molte persone con autismo, influenzando diversi aspetti della loro vita quotidiana e delle relazioni con gli altri.
Queste difficoltà possono essere manifestate in molteplici modi e possono variare da individuo a individuo, ma ci sono diversi fattori chiave che spesso emergono.
Uno degli aspetti più evidenti riguarda la comunicazione, sia verbale che non verbale.
Le persone con autismo possono avere difficoltà a interpretare e utilizzare segnali non verbali come espressioni facciali, gesti e tono della voce.
Questi segnali sono fondamentali per comprendere le emozioni e le intenzioni degli altri durante le interazioni sociali.
Inoltre, la comunicazione verbale può essere difficile, con problemi nell’avviare e mantenere una conversazione fluente.
Le pause imbarazzanti, i ritardi nella risposta e la difficoltà nel trovare le parole giuste possono rendere le conversazioni stressanti e disorientanti per chi vive con autismo.
In aggiunta, la comprensione dell’umorismo può rappresentare un’altra barriera nell’interazione sociale.
Il linguaggio figurato, i doppi sensi e le battute possono essere difficili da interpretare, portando a malintesi o incomprensioni durante le conversazioni informali.
Questo può influenzare anche la capacità di creare legami emotivi e di condividere momenti di allegria con gli altri.
Le difficoltà nel rispettare il turno di parola durante le interazioni sociali sono comuni tra le persone con autismo.
Questo aspetto della comunicazione richiede la capacità di ascoltare attentamente gli altri, attendere il proprio turno per parlare e rispondere in modo appropriato alla conversazione in corso.
Le persone con autismo possono avere difficoltà a comprendere le proprie emozioni e quelle degli altri, rendendo difficile l’espressione e la gestione delle stesse durante le interazioni sociali.
Questo può portare a situazioni in cui le risposte emotive possono sembrare inappropriate o disconnesse dalla situazione.
La reciprocità sociale è un altro aspetto critico delle interazioni sociali che può essere influenzato dall’autismo.
Questo concetto si riferisce alla capacità di partecipare attivamente a una conversazione o a un’attività sociale, rispondendo in modo appropriato ai segnali e alle esigenze degli altri.
Le persone con autismo possono avere difficoltà a mantenere questo equilibrio, dando l’impressione di essere distanti o poco interessate agli altri, anche se questo non è il caso.
La Teoria della Mente e la prospettiva sociale rappresentano ulteriori sfide per le persone con autismo.
Questi concetti si riferiscono alla capacità di comprendere le prospettive e i pensieri degli altri, nonché di prevedere il loro comportamento in base a queste informazioni.
Le difficoltà nell’interazione e nella comunicazione sociale rappresentano, quindi, una sfida significativa per molte persone con autismo, influenzando diversi aspetti delle loro relazioni e della loro vita quotidiana.
Gli interessi ristretti e stereotipati sono un’altra caratteristica comune dell’autismo e si riferiscono alla tendenza di concentrarsi intensamente su determinati argomenti, attività o oggetti, spesso a scapito di interessi più diversificati o flessibili.
Questo comportamento può manifestarsi in diversi modi e può influenzare diversi aspetti della vita di una persona con autismo.
Nello specifico:
È importante fornire supporto e risorse adeguate per aiutare le persone con autismo a sviluppare strategie efficaci per la regolazione emotiva e per gestire situazioni di stress o sovraccarico sensoriale.
Questo può includere l’insegnamento di tecniche di rilassamento e di gestione dello stress, l’uso di routine e strutture prevedibili per ridurre l’ansia, e l’offerta di sostegno emotivo e sociale per aiutare la persona con autismo a sentirsi sostenuta e compresa.
Con il supporto adeguato, le persone con autismo possono imparare a gestire le proprie emozioni in modo più efficace e a vivere una vita piena e soddisfacente.
L’autismo può manifestarsi in 3 diverse tipologie a seconda del funzionamento, che si riferisce alle sue capacità complessive e alla sua autonomia nelle attività quotidiane, nelle relazioni sociali, e nei contesti educativi e lavorativi.
È interessante notare che molte persone con autismo ad alto funzionamento tendono ad adattarsi all’ambiente circostante, spesso attraverso un processo di mimetismo sociale e di sviluppo di strategie di compensazione.
Questo adattamento può essere così efficace da mascherare i segni evidenti dell’autismo, portando alcune persone a scoprire di essere parte dello spettro autistico solo in età adulta.
Il processo di adattamento delle persone con autismo può manifestarsi in diversi modi.
In primis per via di una forma di mimetismo sociale.
Alcune persone con autismo imparano infatti ad imitare i comportamenti degli altri per integrarsi meglio nella società.
Possono osservare attentamente le interazioni sociali e imparare le convenzioni sociali apparentemente “normali”, anche se non le comprendono pienamente.
Questo mimetismo può rendere più difficile il riconoscimento dell’autismo, poiché le persone sembrano integrarsi bene nel contesto sociale.
In secondo luogo perchè può esserci una sorta di evoluzione dell’autismo.
L’evoluzione dell’autismo ad alto funzionamento nell’età adulta può variare notevolmente da persona a persona, ma ci sono alcuni modelli e tendenze comuni che possono essere osservati.
Alcuni aspetti significativi dell’evoluzione dell’autismo ad alto funzionamento nell’età adulta sono:
In sintesi, l’evoluzione dell’autismo ad alto funzionamento nell’età adulta può essere caratterizzata da una varietà di esperienze e sfide.
Con il supporto adeguato e gli adattamenti necessari, molte persone con autismo ad alto funzionamento possono condurre vite significative e soddisfacenti, realizzando i loro obiettivi personali e professionali.
Tuttavia, è importante riconoscere che ogni individuo è unico e che le loro esperienze possono variare notevolmente.
L’autismo può essere diagnosticato in diverse fasi della vita, ma i primi segnali possono essere osservati già durante la primissima l’infanzia.
Primi Mesi:
Nei primi mesi di vita, i segnali precoci possono includere la mancanza di contatto visivo, la mancanza di reazione ai suoni, l’assenza di sorrisi sociali o la difficoltà nel mantenere l’attenzione su volti umani.
6-12 Mesi:
Durante questo periodo, i segnali possono includere ritardi nel linguaggio e nella comunicazione non verbale, come il gesto del puntare o fare cenni. Altri segnali possono essere movimenti ripetitivi o eccessiva sensibilità sensoriale.
12-24 Mesi:
I bambini potrebbero mostrare difficoltà nell’interagire con gli altri, come non rispondere al proprio nome, non mostrare interesse per i giochi di imitazione o non indicare oggetti di interesse.
0-3 anni:
I bambini potrebbero non rispondere al sorriso o agli sguardi rivolti verso di loro, non mostrando interesse per le persone intorno a loro. Possono verificarsi ritardi nel linguaggio parlato o nella comprensione del linguaggio. Alcuni bambini possono mostrare comportamenti ripetitivi, come movimenti delle mani, dondolamenti del corpo o fissazioni su particolari oggetti.
L’autismo ad alto funzionamento può però essere diagnosticato più tardi rispetto ad altre forme di autismo, in parte perché i segni e i sintomi possono essere meno evidenti o mascherati, specialmente durante l’infanzia e l’adolescenza.
Anche se le persone con autismo ad alto funzionamento possono adattarsi e mimetizzarsi bene in determinati contesti sociali, ciò non significa che non abbiano bisogno di supporto e assistenza.
La capacità di camuffarsi può essere un meccanismo di coping che consente loro di affrontare le sfide quotidiane, ma ciò non elimina le difficoltà sottostanti che possono influenzare il loro benessere e la loro qualità di vita.
Anche se possono sembrare funzionare bene esternamente, le persone con autismo ad alto funzionamento possono ancora sperimentare elevati livelli di stress e ansia a causa delle sfide quotidiane legate alla comunicazione, alle interazioni sociali e all’adattamento agli ambienti in continua evoluzione.
Capire se si è autistici può essere un percorso complesso e delicato, specialmente se si arriva a questa consapevolezza da adulti.
L’autismo ad alto funzionamento può essere particolarmente difficile da individuare, poiché le persone che ne sono affette spesso sviluppano strategie di adattamento che mascherano i sintomi.
Questo può far sì che il dubbio emerga solo leggendo i sintomi in età adulta e ripercorrendo la propria infanzia con una nuova prospettiva.
Se ti riconosci in molti dei sintomi dell’autismo, è essenziale cercare una diagnosi di autismo professionale.
Affidarsi a psicologi per l’autismo e psichiatri esperti in autismo, come quelli di GAM-MEDICAL, è fondamentale per diversi motivi:
I professionisti di GAM-MEDICAL possono eseguire una valutazione completa che include colloqui clinici, osservazioni comportamentali, e test psicologici standardizzati.
Solo professionisti come psicologi e psichiatri possono fornire una diagnosi accurata, distinguendo l’autismo da altre condizioni che possono presentare sintomi simili, come il disturbo d’ansia, il mutismo selettivo, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), o la schizofrenia
Una diagnosi precisa permette di sviluppare un piano di trattamento e supporto adeguato alle tue esigenze specifiche.
I professionisti di GAM-MEDICAL possono offrire supporto continuo e adattare il trattamento in base alle tue necessità e progressi. Inoltre, possono aiutarti a connetterti con risorse e gruppi di supporto.
Sicuramente, per una persona che sospetta di avere l’autismo ad alto funzionamento da adulto, poter accedere a un percorso diagnostico e terapeutico online può essere estremamente prezioso.
La possibilità di effettuare valutazioni e terapie da casa propria offre numerosi vantaggi, specialmente per chi può sentirsi sopraffatto da interazioni sociali e ambienti esterni.
In particolare, poter accedere ad un percorso diagnostico online per l’autismo consente:
la diagnosi da casa riduce lo stress associato al doversi recare in un ambiente clinico, che può essere fonte di agitazione e sovraccarico sensoriale. La familiarità e il comfort del proprio ambiente domestico possono rendere più facile per la persona essere se stessa e rispondere in modo genuino durante le valutazioni.
la diagnosi online elimina la necessità di interazioni faccia a faccia con più persone, che possono essere fonte di ansia per molti adulti con autismo lieve. Questo approccio consente di evitare sale d’attesa affollate e potenziali situazioni sociali stressanti.
le sedute online offrono una maggiore flessibilità nella programmazione degli appuntamenti, permettendo di scegliere orari che si adattano meglio alle proprie esigenze e routine, spesso molto rigide nei soggetti autistici.
Una volta ottenuta la diagnosi, la terapia online per l’autismo (farmacologica e psicoterapeutica) rappresenta un’opzione di trattamento molto efficace per gli adulti con autismo ad alto funzionamento
Per gli adulti che sospettano di avere l’autismo ad alto funzionamento, accedere a un percorso diagnostico e terapeutico online può essere una risorsa inestimabile.
Questa modalità offre un approccio più comodo, meno stressante e altamente personalizzabile, permettendo di affrontare le proprie difficoltà in un ambiente sicuro e controllato.
La possibilità di evitare sovraccarichi sensoriali e interazioni sociali stressanti rende la diagnosi e la terapia online particolarmente adatte a chi vive con autismo lieve, facilitando un percorso di supporto e trattamento continuo ed efficace.
Le persone con autismo ad alto funzionamento possono manifestare diverse comorbilità, cioè condizioni mediche o psicologiche che coesistono con l’autismo e che possono influenzare il loro benessere complessivo e il loro funzionamento quotidiano.
Alcune delle comorbilità più comuni associate all’autismo ad alto funzionamento includono:
I sintomi ossessivi e compulsivi possono essere presenti nelle persone con autismo ad alto funzionamento, contribuendo a un aumento dello stress e dell’ansia.
Alcune persone con autismo ad alto funzionamento possono sviluppare PTSD a seguito di esperienze traumatiche, come il bullismo o situazioni di abuso.
L’epilessia è una comorbidità comune nelle persone con disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza che varia dal 20% al 30%. Le crisi epilettiche possono influenzare lo sviluppo cognitivo e comportamentale, complicando ulteriormente il quadro clinico.
La diagnosi differenziale dell’autismo ad alto funzionamento è importante per escludere altre condizioni che possono presentare sintomi simili, ma che richiedono approcci di trattamento e gestione diversi.
Disturbi dello Spettro Autistico a Basso e Medio Funzionamento:
È importante distinguere l’autismo ad alto funzionamento da altre forme di autismo con maggiore compromissione del funzionamento, come il disturbo autistico o il disturbo dello sviluppo pervasivo non altrimenti specificato. I criteri diagnostici dell’autismo lieve si concentrano sull’intelligenza e il linguaggio nella norma o superiori alla media, mentre altre forme di autismo possono presentare ritardi significativi in queste aree.
Disturbi d'Ansia:
L’Ansia in generale così come i disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzata e la fobia sociale possono manifestare sintomi simili all’autismo ad alto funzionamento, come la socializzazione ridotta e i comportamenti ripetitivi. Una valutazione accurata può aiutare a distinguere tra i sintomi dell’autismo e quelli dei disturbi d’ansia.
ADHD:
Il Deficit di Attenzione e Iperattività può condividere alcuni sintomi con l’autismo ad alto funzionamento, come l’iperattività, l’impulsività e la difficoltà di concentrazione. Tuttavia, nell’ADHD, i sintomi si manifestano tipicamente in modi diversi e possono essere associati a una maggiore variabilità comportamentale e di adattamento.
Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA):
Alcuni disturbi specifici dell’apprendimento, come la dislessia o la discalculia, possono essere presenti insieme all’autismo ad alto funzionamento e influenzare il funzionamento accademico e cognitivo. È importante eseguire valutazioni approfondite per identificare eventuali difficoltà specifiche nell’apprendimento e fornire supporto adeguato.
Mutismo Selettivo:
Il mutismo selettivo è un disturbo d’ansia che si manifesta con la persistente incapacità di parlare in determinati contesti sociali, nonostante la capacità di parlare in altri contesti. Alcuni sintomi del mutismo selettivo, come la difficoltà a comunicare in situazioni sociali specifiche, possono sovrapporsi ai sintomi sociali dell’autismo ad alto funzionamento. Tuttavia, nel mutismo selettivo, la comunicazione verbale è presente in alcuni contesti, mentre nell’autismo ad alto funzionamento, la difficoltà nella comunicazione può essere più generalizzata e influenzare diversi aspetti della vita quotidiana.
Schizofrenia:
La schizofrenia è un disturbo psichiatrico grave che può comportare sintomi come allucinazioni, deliri, discorsi disorganizzati e compromissione della funzione sociale. Alcuni sintomi della schizofrenia, come le allucinazioni o i deliri, possono essere confusi con i comportamenti ripetitivi o i deficit nella comunicazione sociale dell’autismo. Anche alcuni sintomi negativi, come l’asocialità e l’isolamento sociale della schizofrenia possono essere confusi con l’autismo. Mentre l’autismo è caratterizzato da difficoltà persistenti nella comunicazione sociale e nei comportamenti ripetitivi, la schizofrenia è associata a sintomi psicotici più gravi che possono avere un esordio più tardivo nell’età adulta
L’autismo è considerato un disturbo del neurosviluppo perché coinvolge anomalie nello sviluppo del cervello e del sistema nervoso centrale che influenzano diverse aree del funzionamento cognitivo, comportamentale e socio-emotivo.
Queste anomalie si manifestano fin dalla prima infanzia e hanno un impatto duraturo sulla vita della persona, influenzando il modo in cui pensa, si comporta e interagisce con il mondo circostante.
Questo tipo di disturbo implica anomalie nel modo in cui il cervello elabora le informazioni, influenzando diverse aree dello sviluppo e del comportamento umano.
L’autismo è caratterizzato, infatti, da alterazioni nella struttura e nella funzione del cervello.
Studi neuroimaging hanno mostrato differenze nell’anatomia cerebrale, come variazioni nel volume di specifiche aree cerebrali, inclusi il lobo frontale, il lobo temporale e il cervelletto.
Ci sono anche differenze nella connettività cerebrale, ovvero nel modo in cui le diverse regioni del cervello comunicano tra loro.
Queste differenze possono portare a una sincronizzazione atipica delle attività cerebrali, influenzando processi cognitivi e comportamentali.
Le cause dell’autismo sono complesse e multifattoriali, ancora non del tutto note ma i pensa che coinvolgano una combinazione di fattori genetici, ambientali e biologici.
Ecco di seguito esplicate, le principali cause conosciute.
L’autismo ha una forte componente genetica, si stima che i fattori genetici possano contribuire fino al 80-90% dei casi di autismo.
Alcune delle principali evidenze e scoperte relative alla predisposizione genetica all’autismo:
Tra i molteplici fattori Biologici correlati all’Autismo possiamo riscontrare:
Vari sono anche i fattori ambientali dell’autismo, il contesto/ambiente di nascita, crescita e vita di un individuo potrebbero anch’essi determinare l’insorgere del disturbo dell’autismo.
Ad esempio, l’età avanzata dei genitori al momento del concepimento è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di disturbi dello spettro autistico nei figli.
Questo rischio è mediato da una combinazione di fattori genetici, epigenetici e ambientali, nonché da comorbidità mediche che aumentano con l’età.
Nello specifico le donne che concepiscono in età avanzata, tipicamente oltre i 35 anni, presentano un rischio maggiore di avere figli con disturbo dello spettro dell’autismo.
Questo rischio incrementato può essere attribuito a vari fattori biologici.
Ad esempio, con l’aumentare dell’età, gli ovuli delle donne subiscono più divisioni cellulari, aumentando la probabilità di errori genetici o mutazioni de novo che possono influenzare negativamente lo sviluppo del feto.
Inoltre, le donne più anziane sono anche più suscettibili a complicazioni durante la gravidanza, come diabete gestazionale e ipertensione, che possono influenzare negativamente lo sviluppo neurologico del feto.
Anche l’età avanzata del padre è stata collegata a un rischio maggiore di autismo nei figli.
Gli uomini continuano a produrre spermatozoi per tutta la vita, e con l’avanzare dell’età, il numero di divisioni cellulari che le cellule progenitrici degli spermatozoi devono subire aumenta significativamente.
Ogni divisione cellulare rappresenta un’opportunità per errori e mutazioni genetiche.
Studi hanno dimostrato che il numero di mutazioni de novo è significativamente più alto nei figli di padri più anziani.
Queste mutazioni possono riguardare geni cruciali per lo sviluppo del sistema nervoso e aumentare il rischio di disturbo dello spettro dell’autismo.
Studi a lungo termine hanno seguito i bambini dall’utero fino all’infanzia e hanno trovato che quelli esposti a livelli elevati di inquinanti atmosferici avevano tassi più alti di diagnosi di autismo.
Anche Il BPA, una sostanza chimica utilizzata nella produzione di plastiche, è un noto interferente endocrino.
L’esposizione al BPA durante la gravidanza può alterare lo sviluppo neurologico del feto, aumentando il rischio di disturbi neuropsichiatrici, incluso l’autismo.
Gli ftalati, presenti in molti prodotti di plastica e cosmetici, sono stati associati a disturbi dello sviluppo neurologico.
Studi sugli animali hanno dimostrato che l’esposizione agli ftalati può alterare i livelli di neurotrasmettitori e influenzare negativamente la formazione sinaptica.
L’autismo è caratterizzato da una varietà di sintomi comportamentali e cognitivi che influenzano la comunicazione sociale, la percezione sensoriale e il comportamento ripetitivo.
Due delle principali ipotesi che cercano di spiegare questi sintomi sono l’ipotesi delle funzioni esecutive e l’ipotesi della teoria della mente.
Queste teorie offrono prospettive complementari sulle disfunzioni cognitive che possono contribuire alle difficoltà osservate nei soggetti con disturbo dello spettro autistico (disturbo dello spettro dell’autismo).
Le funzioni esecutive sono un insieme di abilità cognitive di alto livello che permettono agli individui di pianificare, organizzare, prendere decisioni, risolvere problemi e regolare i propri comportamenti.
Le difficoltà nelle funzioni esecutive sono state ampiamente osservate nei soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo e possono contribuire a molti dei sintomi comportamentali e cognitivi dell’autismo.
Le componenti delle Funzioni Esecutive dell’Autismo sono:
Studi che utilizzano test neuropsicologici hanno dimostrato che i bambini con disturbo dello spettro dell’autismo mostrano deficit significativi nelle funzioni esecutive rispetto ai loro coetanei neurotipici.
Ad esempio, possono avere difficoltà nei compiti di set-shifting, che richiedono il passaggio da un’attività all’altra.
Le risonanze magnetiche funzionali (fMRI) hanno rivelato che i soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo spesso mostrano attività atipiche nelle regioni del cervello coinvolte nelle funzioni esecutive, come la corteccia prefrontale.
Queste anomalie possono contribuire alle difficoltà esecutive osservate.
La teoria della mente (ToM) si riferisce alla capacità di comprendere e prevedere gli stati mentali degli altri, come credenze, desideri, emozioni e intenzioni.
Questa capacità è fondamentale per l’interazione sociale e la comunicazione.
La difficoltà nel comprendere gli stati mentali degli altri è una caratteristica centrale dell’disturbo dello spettro dell’autismo, e l’ipotesi della teoria della mente cerca di spiegare i deficit sociali e comunicativi osservati nei soggetti con autismo.
Le componenti della Teoria della Mente sono:
Numerosi studi comportamentali hanno dimostrato che i bambini con disturbo dello spettro dell’autismo hanno difficoltà significative nei compiti che richiedono l’uso della teoria della mente.
Ad esempio, possono fallire nei compiti di false belief che bambini neurotipici della stessa età riescono a completare.
Le risonanze magnetiche funzionali (fMRI) hanno identificato anomalie nelle reti cerebrali coinvolte nella teoria della mente, come il solco temporale superiore e la giunzione temporo-parietale.
Queste regioni mostrano attività atipiche nei soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo durante compiti di teoria della mente.
Le ipotesi delle funzioni esecutive e della teoria della mente offrono spiegazioni complementari per i sintomi cognitivi e comportamentali osservati nei soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo.
Mentre l’ipotesi delle funzioni esecutive si concentra sulle difficoltà cognitive di alto livello che influenzano la regolazione del comportamento e la pianificazione, l’ipotesi della teoria della mente si focalizza sui deficit nella comprensione e previsione degli stati mentali degli altri, che sono cruciali per le interazioni sociali.
Entrambe le ipotesi sono supportate da robuste evidenze empiriche e hanno implicazioni significative per lo sviluppo di interventi terapeutici e educativi mirati.
La comprensione di queste disfunzioni cognitive può aiutare a migliorare la diagnosi, il trattamento e il supporto per i soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo, contribuendo a una migliore qualità della vita e a una maggiore inclusione sociale.
Al contrario di come spesso si potrebbe pensare, l’autismo non è direttamente correlato al livello di intelligenza di una persona.
Le persone con autismo possono avere una vasta gamma di livelli di intelligenza, così come individui senza autismo.
È importante sottolineare che l’autismo è un disturbo dello spettro, il che significa che coinvolge una varietà di caratteristiche e comportamenti che possono manifestarsi in modo diverso da persona a persona.
Le persone con autismo ad alto funzionamento possono avere un’intelligenza nel normale range o persino superiore alla media (plusdotazione).
Queste persone possono avere abilità eccezionali in determinati campi, come la matematica, la scienza, l’arte o la musica.
Molte persone con autismo hanno infatti abilità straordinarie o interessi particolari in specifici ambiti.
Queste abilità possono essere notevoli e contribuire alla società in modi unici, se coltivate e sostenute.
Uno dei sintomi caratteristici dell’autismo è, come visto, la presenza di interessi ristretti e stereotipati, ossia un focus particolarmente intenso su specifici argomenti o attività, spesso accompagnato da comportamenti ripetitivi o ritualizzati.
Questo tratto può essere notevolmente accentuato nelle persone con autismo ad alto funzionamento e, se gestito in modo appropriato, può essere sfruttato in maniera funzionale.
Tuttavia, si tratta comunque di persone che possono lottare con le abilità sociali, la comunicazione non verbale o la gestione delle emozioni.
Altri individui con autismo possono avere una disabilità intellettiva, che si manifesta con un’intelligenza al di sotto della media.
Queste persone possono avere maggiori difficoltà nell’apprendimento accademico, nell’acquisizione di abilità sociali e nell’indipendenza quotidiana.
È importante notare che l’autismo non è la causa diretta della disabilità intellettiva, ma possono coesistere in alcuni casi.
Gli studenti con autismo ad alto funzionamento possono affrontare una serie di difficoltà e condizioni a scuola e all’università , anche se possono variare notevolmente da individuo a individuo.
Alcune delle sfide comuni che possono incontrare includono:
Anche se possono avere abilità sociali più sviluppate rispetto ad altri individui autistici, gli studenti con autismo ad alto funzionamento possono comunque lottare nelle interazioni sociali complesse. Possono avere difficoltà nel comprendere le dinamiche sociali sottili, nel decifrare le espressioni facciali o nel capire le norme non scritte del comportamento sociale.
Anche se hanno un linguaggio verbale sviluppato, possono avere difficoltà nella comunicazione reciproca, come la mancanza di competenze di conversazione, la presa di turno in una conversazione o la comprensione del linguaggio figurato e non letterale.
Molti individui con autismo, compresi quelli ad alto funzionamento, possono avere ipersensibilità o iposensibilità sensoriali, che possono rendere difficile concentrarsi in classe o partecipare ad attività che coinvolgono stimoli sensoriali intensi come luci o rumori forti.
Alcuni studenti con autismo ad alto funzionamento possono essere particolarmente inclini alla rigidezza mentale e alla resistenza al cambiamento. Possono lottare quando le routine vengono interrotte o quando devono affrontare nuove situazioni o ambienti.
Possono avere difficoltà nell’organizzare il loro lavoro, nel seguire istruzioni complesse o nel pianificare il proprio tempo, il che può influire sulla loro capacità di completare i compiti o partecipare alle attività scolastiche.
Molti studenti con autismo ad alto funzionamento hanno interessi speciali molto intensi e concentrati. Sebbene questi interessi possano essere una fonte di motivazione e di eccellenza accademica, possono anche distrarre dagli obiettivi scolastici e interferire con il coinvolgimento in altre attività.
È importante che gli educatori e il personale scolastico siano consapevoli di queste sfide e adottino strategie di supporto appropriate per aiutare gli studenti con autismo ad alto funzionamento a superarle.
Ciò può includere la fornitura di ambienti strutturati e prevedibili, il sostegno nelle interazioni sociali, l’adattamento delle attività per soddisfare le esigenze individuali e il coinvolgimento attivo della famiglia nell’elaborazione di strategie di supporto.
Le persone con autismo ad alto funzionamento possono incontrare una serie di considerazioni uniche quando si tratta di scegliere un lavoro.
Nonostante il loro funzionamento sia alto in molte aree, possono comunque affrontare sfide significative nelle interazioni lavorative.
Ad esempio, possono avere difficoltà nel comprendere le dinamiche sociali complesse o nel decifrare il linguaggio non verbale nei contesti lavorativi.
Questo può rendere difficile il lavoro in team o in ambienti che richiedono una comunicazione intensiva e una cooperazione costante.
Di conseguenza, molte persone con autismo ad alto funzionamento potrebbero preferire lavori che consentano loro di lavorare in modo più indipendente e solitario.
Questo può includere carriere che permettono loro di concentrarsi sulle loro passioni e interessi, come lavorare come scienziati, programmatori informatici, artisti o ricercatori.
In questi ruoli, possono godere della libertà di lavorare in un ambiente tranquillo e concentrarsi sulle loro attività senza le distrazioni delle interazioni sociali.
Inoltre, le persone con autismo ad alto funzionamento possono essere particolarmente sensibili agli stimoli sensoriali, come rumori forti o luci brillanti, e potrebbero lottare nel gestire il sovraccarico sensoriale sul posto di lavoro.
Di conseguenza, possono preferire lavori in contesti dove possono controllare l’ambiente e ridurre al minimo gli stimoli sensoriali stressanti.
Ad esempio, potrebbero optare per ruoli che consentono loro di lavorare da remoto o in ambienti tranquilli e ben strutturati.
In definitiva, la scelta del lavoro per le persone con autismo ad alto funzionamento è un processo complesso che tiene conto delle loro esigenze individuali, delle loro abilità e delle loro preferenze personali.
Le relazioni romantiche sono un aspetto importante della vita per molte persone, comprese quelle con autismo ad alto funzionamento.
Queste persone possono desiderare connessioni intime e significative con un partner, ma possono incontrare alcune sfide uniche lungo il percorso.
Una delle prime sfide può essere il corteggiamento e la fase iniziale di incontri.
Le persone con autismo ad alto funzionamento potrebbero avere difficoltà nel riconoscere i segnali di interesse romantico o nel comunicare in modo appropriato i propri sentimenti.
Possono essere incerte su come iniziare o mantenere una conversazione romantica e potrebbero sentirsi impacciate o goffe durante gli appuntamenti.
Inoltre, comprendere e rispondere in modo appropriato alle sfumature delle interazioni sociali può essere un’area di sfida.
Potrebbero avere difficoltà nel leggere le espressioni facciali, interpretare il linguaggio del corpo e comprendere le emozioni degli altri.
Questo può influenzare la reciproca comprensione e l’intimità emotiva nella relazione.
La gestione delle emozioni può essere un’altra area complessa.
Possono avere difficoltà a regolare le proprie emozioni durante i conflitti o le situazioni stressanti, il che potrebbe portare a tensioni nella relazione.
Possono anche lottare nel comprendere le emozioni del partner e nel fornire il supporto emotivo di cui hanno bisogno.
Le persone con autismo ad alto funzionamento, inoltre, possono affrontare diverse sfide riguardanti la sessualità all’interno delle relazioni romantiche.
Nella fattispecie:
Affrontare queste difficoltà richiede comprensione, pazienza e comunicazione aperta all’interno della relazione.
L’educazione sessuale inclusiva e il supporto sessuologico possono anche essere utili per aiutare le persone con autismo ad alto funzionamento a sviluppare una comprensione sana e consapevole della sessualità e delle relazioni romantiche.
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