Alopecia da stress: sintomi e cause

Hai notato una perdita anomala di capelli e ti stai chiedendo se lo stress possa esserne la causa? 

L’alopecia da stress è una condizione sempre più comune, legata al ritmo di vita frenetico e alla pressione emotiva che caratterizzano il nostro tempo. Quando il corpo è sottoposto a uno stress prolungato, può manifestare segnali fisici che non vanno ignorati, e uno di questi può essere proprio la caduta dei capelli.

In questo articolo esploreremo cos’è l’alopecia, quali sono i sintomi specifici legati allo stress, come lo stress può influenzare i meccanismi biologici del cuoio capelluto e in che modo si può intervenire per favorire una ripresa del benessere.

Che cos’è l’alopecia?

L’alopecia è un termine medico che indica la caduta dei capelli o dei peli, indipendentemente dalla causa. Può manifestarsi in forme diverse: diradamento diffuso o chiazze glabre.

Le principali forme includono:

• Alopecia androgenetica, di origine genetica
• Telogen effluvium, spesso transitoria
• Alopecia areata, autoimmune
• Alopecia da stress, legata a fattori psicofisici

Nel caso dell’alopecia da stress, il problema nasce da uno squilibrio dell’organismo causato da tensione emotiva prolungata.

Quali sono i sintomi dell’alopecia da stress?

I sintomi non sono sempre identici per tutti, ma ci sono segnali tipici da riconoscere:

• Caduta improvvisa o graduale dei capelli
• Presenza anomala di capelli su cuscini, doccia o pettine
• Diradamento diffuso
• Capelli fragili, più sottili e deboli
• Possibili prurito o fastidi cutanei
  

Una delle manifestazioni più comuni è il telogen effluvium, dove molti follicoli entrano nella fase di riposo (telogen) e smettono di produrre capelli.

Secondo lo studio “Psychological Stress-Induced Pathogenesis of Alopecia Areata: Autoimmune and Apoptotic Pathways”, lo stress cronico può favorire l’insorgenza di alopecia areata. Lo stress altera i meccanismi immunitari, favorendo apoptosi follicolare e infiammazione. Lo studio evidenzia l’aumento di citochine infiammatorie che compromettono la crescita dei capelli nei soggetti esposti a stress prolungato.

Come lo stress può causare l’alopecia?

Lo stress psicologico attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), aumentando i livelli di cortisolo. Un eccesso di questo ormone può influire negativamente sull’organismo, incluso il cuoio capelluto.

Lo studio “Psychological Stress-Induced Pathogenesis of Alopecia Areata: Autoimmune and Apoptotic Pathways” sottolinea come lo stress cronico comprometta l’immunoprivilegio del follicolo pilifero, rendendolo vulnerabile all’attacco del sistema immunitario.

Inoltre:

• Riduce la microcircolazione del cuoio capelluto
• Limita l’apporto di ossigeno e nutrienti ai follicoli
• Altera la comunicazione tra sistema nervoso e cellule cutanee

Questo insieme di fattori può portare, nei soggetti predisposti, la caduta dei capelli visibile e persistente.

Come distinguere l’alopecia da stress?

Riconoscere se la caduta dei capelli è legata allo stress può non essere immediato, ma ci sono alcuni segnali utili. L’alopecia da stress si manifesta spesso in modo improvviso, con una caduta diffusa su tutto il cuoio capelluto, piuttosto che localizzata.

Un elemento distintivo è la tempistica: la perdita di capelli si verifica generalmente alcune settimane dopo un evento stressante, come un lutto, una malattia o un periodo di forte ansia.

A differenza di altre forme:

• Non crea chiazze glabre ben definite, come l’alopecia areata
• Non segue un pattern genetico, come l’alopecia androgenetica
• Si presenta con una caduta più omogenea e temporanea
  

Lo studio “Psychological Stress-Induced Pathogenesis of Alopecia Areata: Autoimmune and Apoptotic Pathways” evidenzia come lo stress prolungato possa alterare il normale funzionamento dei follicoli piliferi, favorendo la caduta dei capelli anche in assenza di altre patologie.

Se oltre alla perdita di capelli noti stanchezza, insonnia o irritabilità, è possibile che lo stress sia un fattore scatenante. Per avere conferma e ricevere un trattamento adeguato, è sempre consigliabile rivolgersi a uno specialista.

Come guarire dall’alopecia da stress?

Poiché spesso è una condizione reversibile, l’alopecia da stress può essere affrontata intervenendo sia sulle cause fisiche che su quelle emotive.

Ecco alcune strategie utili:

• Migliorare il sonno, dormendo almeno sette-otto ore a notte, aiuta a riequilibrare i livelli di cortisolo e favorisce i processi di rigenerazione dell’organismo.
• Seguire una dieta sana ed equilibrata, ricca di vitamine del gruppo B, ferro, zinco e omega-3, contribuisce al benessere del cuoio capelluto e alla ricrescita dei capelli.
• Limitare sostanze che amplificano lo stress, come caffeina, alcol e nicotina, per evitare ulteriori squilibri ormonali.
• Fare attività fisica regolare, meglio se moderata, come yoga o passeggiate all’aperto, per stimolare endorfine e migliorare la circolazione.
• Adottare tecniche antistress, tra cui respirazione profonda, meditazione o training autogeno, per calmare il sistema nervoso e aumentare la resilienza mentale.
• Utilizzare trattamenti o integratori con cautela, preferibilmente sotto indicazione medica, per supportare la salute del capello senza affidarsi a soluzioni improvvisate.
• Consultare uno specialista, soprattutto quando lo stress ha effetti evidenti sulla salute. Un supporto professionale può guidare verso un miglioramento concreto e duraturo.
  

Se ti senti sopraffatto da stanchezza, tensione costante, ansia o difficoltà a concentrarti, il problema potrebbe non essere solo fisico ma legato a un carico di stress eccessivo.

La Clinica dello Stress di GAM Medical è specializzata nell’aiutare le persone a riconoscere e superare le manifestazioni dello stress cronico. Attraverso un approccio multidisciplinare e percorsi personalizzati, accompagna chi si trova in difficoltà verso il recupero del proprio equilibrio e benessere quotidiano.
Prendersi cura dello stress è il primo passo per tornare a vivere con serenità.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

• https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37511468/