ADHD e vita da pendolare: come mi organizzo?

Tempo di lettura: 4 minuti

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ADHD: puntualità e trasporti pubblici

Il pendolarismo è una routine quotidiana faticosa ma gestibile, ma per chi è ADHD il tragitto casa-lavoro o casa-università può trasformarsi in un percorso ad ostacoli.

Le distrazioni costanti, le difficoltà nella percezione del tempo e la gestione degli imprevisti rendono ogni spostamento più complesso, amplificando lo stress e incidendo non solo sulla produttività, ma anche sull’umore e sull’energia dell’intera giornata. Anche un semplice ritardo del treno o un cambio improvviso di programma possono diventare elementi destabilizzanti, in grado di compromettere l’equilibrio emotivo e cognitivo.

In questo approfondimento, vedremo perché il pendolarismo per  le persone ADHD rappresenta una sfida particolare e quali strategie pratiche permettono di affrontarlo con maggiore serenità ed efficacia.

Cosa significa “essere pendolare”?

Essere pendolare non è soltanto spostarsi: è uno stile di vita che scandisce le giornate, condizionando abitudini, orari e perfino relazioni sociali. La vita da pendolare implica costanza, adattabilità e capacità di gestire energie mentali limitate.

Molti si chiedono: “Come è fare il pendolare nel lungo periodo?”. Ecco una sintesi dei pro e contro di essere pendolare:

VantaggiSvantaggi
Costi di trasportoCon l’abbonamento si risparmia rispetto all’autoVincoli di orari, ritardi frequenti
Tempo in viaggioPossibilità di leggere, ascoltare podcastRumore, sovraffollamento, distrazioni
Vita personaleRoutine consolidataStanchezza cronica, meno tempo libero

Come è fare il pendolare con l’ADHD?

Vivere il pendolarismo con ADHD significa confrontarsi ogni giorno con una serie di micro-sfide che si sommano fino a diventare faticose. Tra le difficoltà più comuni troviamo:

  • Pianificazione ridotta: calcolare i tempi di partenza risulta complicato, soprattutto quando le attività da fare prima di uscire di casa si moltiplicano.
  • Organizzazione fragile: preparare documenti, biglietti o il necessario per lavoro e studio può richiedere più tempo e attenzione del previsto.
  • Gestione del tempo incerta: ciò che appare come un’attività rapida può dilatarsi, con il rischio di ritardi e frustrazione.
  • Distrazioni frequenti: basta una notifica, una conversazione o un rumore a spostare l’attenzione altrove.
  • Stimoli ambientali intensi: affollamento, luci artificiali, odori, rumori di fondo o cambi di percorso improvvisi contribuiscono al sovraccarico sensoriale.
  • Interruzioni brusche della concentrazione: un viaggio interrotto o un imprevisto possono spezzare momenti di focus già difficili da mantenere.
  • Accumulo di stress: la somma di queste difficoltà rende ogni tragitto più pesante, incidendo sull’umore e sulla produttività quotidiana.

Tutti questi aspetti mostrano come il tragitto di chi convive con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività non sia solo un tempo di spostamento, ma un banco di prova continuo che condiziona la vita da pendolare. Per gestire al meglio questa realtà servono soluzioni pratiche e mirate: ed è qui che entrano in gioco le strategie per pendolari ADHD, strumenti concreti per rendere ogni viaggio più sostenibile e meno faticoso.

5 Strategie per pendolari ADHD

Affrontare la vita da pendolare con l’ADHD richiede un approccio che unisca organizzazione e flessibilità. Non basta avere buona volontà: servono strumenti pratici che aiutino a gestire tempi, energie e imprevisti del tragitto. Ecco cinque strategie semplici ma efficaci:

  1. Preparazione la sera prima: Decidere in anticipo cosa indossare, preparare documenti, biglietti o abbonamenti e sistemare la borsa riduce lo stress del mattino. Una piccola routine di preparazione permette di iniziare la giornata con maggiore serenità.
  2. Timer e promemoria multipli: Impostare più sveglie o avvisi sul telefono aiuta a rispettare orari e coincidenze. Questo strumento semplice riduce il rischio di distrarsi e perdere tempo prezioso.
  3. Kit del pendolare ADHD: Portare con sé oggetti utili come cuffie antirumore, borraccia, snack leggeri, un libro o un tablet permette di trasformare il tragitto in uno spazio personale, riducendo il sovraccarico sensoriale.
  4. Routine di spostamento: Scegliere percorsi abituali, prevedere margini di anticipo e creare piccole abitudini ripetitive aiuta a ridurre l’ansia da imprevisto. La stabilità della routine diventa un ancoraggio durante la vita da pendolare.
  5. Flessibilità e piani alternativi: Avere sempre una “seconda opzione” – un autobus alternativo, una fermata diversa o un percorso secondario – limita lo stress quando il viaggio non va come previsto. L’ADHD si gestisce meglio con un piano di riserva già pronto.

Queste strategie non eliminano del tutto le difficoltà, ma aiutano a contenerle e a vivere la vita da pendolare in modo più sostenibile. Nel prossimo paragrafo vedremo come il modello della whole journey chain possa offrire un ulteriore supporto a chi viaggia quotidianamente con il Deficit di Attenzione.

Che cos’è il modello “whole journey chain”?

Quando si parla di pendolarismo con ADHD è fondamentale non limitarsi a pensare al viaggio in treno, autobus o metro come a un evento isolato. Il modello della whole journey chain – letteralmente “l’intera catena del viaggio” – propone di considerare tutte le fasi che compongono lo spostamento quotidiano, dalla preparazione a casa fino al recupero al termine della giornata.

Analizzare la whole journey chain significa quindi mappare ogni anello della catena e predisporre micro-strategie specifiche: checklist per la preparazione, margini di tempo extra, strumenti per ridurre distrazioni, routine di rientro per favorire il recupero. Lo studio dal titolo “The role of travel behaviour and cognitive load in ADHD commuters” (2023) di V. B. Baric, Å. L. Ranada e J. Berg sottolinea come applicare il concetto di whole journey chain migliori la qualità del viaggio e riduca ansia e disattenzioni.

In questo modo il viaggio non è più un insieme di imprevisti da subire, ma diventa un processo strutturato e più prevedibile. Per chi vive la vita da pendolare con Disturbo dell’Attenzione-Iperattività, applicare la whole journey chain significa ridurre lo stress complessivo e sentirsi maggiormente in controllo della propria quotidianità.

pendolare ADHD: come organizzarsi?
pendolare ADHD: come organizzarsi?

Hai difficoltà nell’essere un pendolare ADHD?

La vita da pendolare con l’ADHD può sembrare una sfida insormontabile, ma non deve esserlo. Con la giusta preparazione, strategie mirate per il tragitto e momenti dedicati al recupero, è possibile trasformare un’esperienza stressante in un percorso più gestibile.

Se ti riconosci nelle difficoltà descritte, non ignorarle. Rivolgerti a un centro specializzato può fare la differenza

GAM Medical, Clinica ADHD, propone percorsi di valutazione e intervento personalizzati, con l’obiettivo di aiutarti a sviluppare strumenti concreti di autoregolazione e strategie su misura, grazie al supporto di professionisti del settore del benessere mentale. Affrontare il pendolarismo con il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività non significa solo “resistere”, ma imparare a vivere i viaggi quotidiani in modo più sereno, consapevole e sostenibile.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti: 

  • https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/01441647.2024.2372495
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