Ti sei mai chiesto come riescano le coppie a mantenere viva una relazione a distanza quando uno dei partner ha l’ADHD?
Già è difficile mantenere la connessione e l’intimità con chilometri di distanza tra di voi, ma quando si aggiungono la mancanza di concentrazione, l’impulsività e le difficoltà emotive che l’ADHD comporta, le dinamiche di coppia possono diventare ancora più complesse. Come si può colmare il divario tra due persone quando una delle due fatica a mantenere l’attenzione e a gestire le proprie emozioni? La risposta non è semplice, ma capire queste sfide è il primo passo per far funzionare la relazione.
Se vuoi scoprire strategie efficaci e consigli pratici per affrontare la distanza e l’ADHD, continua a leggere!
Che Impatto ha l’ADHD sulle Relazioni?
L’ADHD, o Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, può influire profondamente su una relazione, creando una dinamica complessa e spesso difficile da gestire, soprattutto quando si vive a distanza. Chi vive con questo disturbo può affrontare difficoltà quotidiane come la disattenzione e l’impulsività, che, pur essendo sintomi comuni, possono avere un impatto notevole sulla qualità della relazione.
Nelle relazioni a distanza, piccoli disguidi come dimenticare un messaggio possono sembrare enormi, soprattutto quando il partner con ADHD si distrae facilmente. Questi incidenti, sebbene non intenzionali, possono generare sentimenti di trascuratezza e insicurezza, amplificando la distanza emotiva tra i due.
Questi episodi, se si ripetono, possono erodere la fiducia e la sicurezza nella relazione. Il partner non-ADHD può iniziare a sentirsi solo, nonostante le continue rassicurazioni. Il desiderio di condividere momenti quotidiani e di essere presenti l’uno per l’altro può scontrarsi con la realtà di dover fare i conti con un disturbo che rende complicato anche solo mantenere una conversazione costante.
Inoltre, in una relazione a distanza, l’ADHD può complicare la pianificazione e il rispetto delle scadenze, rendendo difficile mantenere la connessione. Per esempio, dimenticare di prenotare un volo o un impegno può rovinare un fine settimana tanto atteso, causando delusione e dubbi sulla serietà del partner riguardo alla relazione e ai suoi impegni.
C’è anche un altro aspetto da considerare: la gestione del tempo. Mentre una persona senza ADHD potrebbe organizzare la propria giornata in modo efficiente, lasciando spazio a una telefonata serale, il partner con ADHD potrebbe lottare per fare altrettanto.
Questa mancanza di stabilità e prevedibilità può essere difficile da gestire per il partner non-ADHD, che potrebbe iniziare a sentirsi come se dovesse fare tutto il lavoro emotivo per mantenere viva la relazione. Invece di condividere i momenti, si può finire per accumulare risentimento e frustrazione, alimentando una distanza non solo fisica ma anche emotiva.
Tuttavia, non tutto è perduto. Comprendere queste dinamiche è il primo passo per costruire una relazione più forte e resiliente.
ADHD e Sentimenti: Le Sfide Emotive di un Partner ADHD
In una relazione a distanza con un partner ADHD, le sfide vanno oltre la gestione quotidiana e toccano profondamente l’ambito emotivo e la risoluzione dei conflitti. L’ADHD può intensificare le emozioni, rendendo le discussioni più cariche e difficili da gestire, e la distanza fisica amplifica il rischio di fraintendimenti. La comunicazione via schermo può far sì che reazioni impulsive o parole dette fuori posto siano interpretate come attacchi personali, trasformando piccoli dissidi in grandi conflitti. Questa escalation emotiva è particolarmente problematica quando il partner con ADHD fatica a regolare le proprie emozioni, rendendo ancora più complesso mantenere un rapporto sano e stabile.
Tra le principali sfide emotive degli individui ADHD troviamo:
- Amplificazione delle Emozioni: L’ADHD può rendere le emozioni più intense e difficili da gestire, portando a reazioni impulsive e a esplosioni emotive durante le discussioni, soprattutto quando si comunicano solo attraverso schermi. Puoi scoprire di più nell’articolo “ADHD e Emozioni: Perchè si amplificano?”.
- Difficoltà nella Comunicazione: In una relazione a distanza, è più difficile percepire le sfumature emotive senza la presenza fisica, aumentando il rischio di fraintendimenti e conflitti non risolti.
- Esplosioni Impulsive: Una semplice incomprensione può sfociare rapidamente in un conflitto acceso, aggravato dalla difficoltà del partner con ADHD di controllare lo stress e la frustrazione.
- Ciclo di Conflitti Non Risolti: Senza strategie di coping efficaci, i conflitti possono accumularsi, logorando gradualmente la relazione e rendendo difficile il recupero.
Come Gestire i Conflitti con un Partner ADHD
Gestire i conflitti in una relazione a distanza può essere complicato, soprattutto quando uno dei partner ha l’ADHD. Tuttavia, esistono strategie efficaci che possono aiutare a superare queste sfide, come evidenziato dallo studio “Romantic relationships in adults with ADHD: The effect of partner attachment style on relationship quality”. Lo studio evidenzia come la mancanza di strategie di coping efficaci sia una delle principali cause di deterioramento nelle relazioni dove è presente l’ADHD.
Ecco alcune strategie chiave per gestire i conflitti in una relazione con un partner ADHD:
- Comunicazione chiara e diretta: È essenziale che entrambi i partner esprimano chiaramente i propri bisogni e preoccupazioni. Evitare di lasciare che i malintesi si accumulino può prevenire molti conflitti. Usare frasi dirette e positive, come “Mi sento così quando succede questo”, può aiutare a comunicare i propri sentimenti senza accusare l’altro.
- Pianificazione e strutturazione: Creare una routine o un programma può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia associati al disordine e alla mancanza di prevedibilità che l’ADHD può portare. Ad esempio, stabilire orari fissi per le chiamate o per la pianificazione di visite può dare al partner con ADHD una struttura chiara, riducendo così le possibilità di dimenticanze o impegni mancati.
- Tecniche di gestione del tempo: L’uso di promemoria, calendari condivisi o app per la gestione del tempo può essere estremamente utile. Questi strumenti possono aiutare a mantenere la connessione anche a distanza, assicurandosi che entrambi i partner siano allineati sugli impegni e sulle aspettative.
- Gestione delle emozioni: È importante che entrambi i partner lavorino sulla gestione delle proprie emozioni. Questo può includere pratiche di mindfulness, tecniche di rilassamento, o semplicemente prendersi un momento per riflettere prima di rispondere durante una discussione.
- Supporto professionale: A volte, il supporto di uno psicologo specializzato in ADHD può essere di grande aiuto. Questo professionista può fornire strategie personalizzate e aiutare la coppia a navigare attraverso le sfide specifiche che il disturbo comporta.
Rafforzare la Relazione Nonostante l’ADHD e la Distanza
Le relazioni a distanza sono sempre una sfida, e l’aggiunta dell’ADHD può rendere il percorso ancora più impegnativo. Tuttavia, con comprensione, strategie di comunicazione efficaci e un impegno reciproco, è possibile non solo sopravvivere ma prosperare in una relazione a distanza con un partner ADHD. Si tratta di un viaggio che richiede pazienza, adattabilità e, soprattutto, amore. Molte coppie hanno affrontato queste sfide e sono emerse più forti e più unite di prima!
Il primo passo per una relazione più sana con l’ADHD è capire il modo in cui questo disturbo influisce sulle relazioni. Se pensi che tu o il tuo partner potreste avere l’ADHD, consulta la sezione diagnosi ADHD della clinica psicologica GAM Medical. Troverai ulteriori informazioni e risorse utili per gestire l’ADHD e rafforzare la tua relazione.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo!
Fonti:
- https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0265407520953898?journalCode=spra