ADHD e crisis management: intralcio o vantaggio?

Tempo di lettura: 5 minuti

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diventare crisis manager ADHD

Come si diventa crisis manager? Ed è possibile quando si è ADHD?

In questo articolo si esplorerà il crisis management, comprendendone lo scopo e il legame con l’ADHD, mostrando i possibili vantaggi e le difficoltà che tale condizione può portare in un contesto lavorativo simile. 

Crisis management o piano di gestione della crisi: cosa si intende

Il crisis management, o gestione delle crisi tradotto in italiano, è un processo strategico che si basa su tre elementi principali:

  • Identificazione 
  • Gestione
  • Risoluzione tempestiva di situazioni critiche, in grado di minacciare l’integrità, la sicurezza e la continuità operativa di organizzazioni, gruppi o individui. 

Si tratta di un piano pensato ed efficace, dovrebbe comprendere una serie di precise azioni preventive, operative e comunicative per affrontare eventi straordinari non previsti con prontezza e lucidità. Lo studio “Crisis Management Process: A Literature Review and a Conceptual Integration” (2020), sottolinea che i responsabili della gestione delle crisi dovrebbero reagire in modo proattivo, rapidamente, inoltre dovrebbero valutare in tempo reale possibili scenari complessi, infine adattandosi alle circostanze mutevoli, applicando decisioni immediate per soluzioni efficaci.

Crisis management: scopo e obiettivi e il legame con l’ADHD

Lo scopo primario del crisis management è quello di mitigare i danni potenziali derivanti da una crisi, dopo che si è instaurata è necessario ripristinare una certa stabilità e continuità. In generale, si tende a prevedere le crisi, prima che si possano attuare, perché sia effettuata una pianificazione delle possibili risposte, coordinando le risorse che si possiedono in modo appropriato.

Se da un lato l’ADHD pone degli ostacoli in termini di concentrazione sostenuta e organizzazione sequenziale, dall’altro i sintomi che questa condizione porta con sé potrebbero rivestire un vantaggio significativo, soprattutto in quelle che sono le fasi iniziali e più intense di una crisi, in cui rapidità e creatività sono indispensabili per affrontare efficacemente situazioni in costante evoluzione.

Diventare crisis manager ed essere ADHD: possibile?

Le persone con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) possono, nel caso in cui lo volessero, calarsi efficacemente in ruoli complessi come quello del Crisis Manager?

I sintomi classici dell’ADHD come ad esempio disattenzione, iperattività e impulsività, sono sicuramente una sfida giornaliera che si inserisce anche sul piano professionale. Vi sono, però, delle specifiche caratteristiche di questa neurodiversità che potrebbero, al contrario, risultare estremamente vantaggiose in ambienti caotici o dinamici. L’ADHD può conferire capacità uniche, quali pensiero divergente e hyperfocus, che aiutano a generare soluzioni creative in tempi brevi, oltre ad una prontezza decisionale, dovuta ad una impulsività strutturalmente adattiva nei momenti critici.

Cosa deve fare un crisis manager: essere ADHD e possibili vantaggi 

Il ruolo del crisis manager, quindi, necessita di tempestività, gestione dello stress, pensiero laterale e capacità decisionali rapide ed efficaci. Così, le persone ADHD, dei pensatori non lineari, potrebbero beneficiare proprio della loro naturale predisposizione a ragionare fuori dagli schemi.

Chi è ADHD è caratterizzato da punti di forza e talenti, spesso non sfruttati che potrebbero risultare utili in professioni altamente stressanti come quelle relative alla crisis management. Lo studio “Feeling like an untapped resource. Experiences of working life among nurses with ADHD and/or autism: An interview study” (2024), pubblicato su National Library of Medicine, evidenzia come esistano dei lavoratori ADHD, nel caso della ricerca degli infermieri, incapaci di percepirsi come una risorsa efficace. Tra le principali risorse emerge ad esempio la passione nei confronti della propria mansione. Altre capacità sono quella di possedere un pensiero laterale e strategico, la creatività nella risoluzione dei problemi, inoltre chi è ADHD potrebbe eccellere in situazioni di emergenza grazie alla tendenza innata a focalizzarsi intensamente in periodi brevi, nota come hyperfocus, permettendo di fornire risposte immediate alla crisi in atto. 

Spesso il principale problema per le persone ADHD riguarda le condizioni fisiche e organizzative del lavoro e la mancanza di supporto manageriale, che impediscono loro di sfruttare pienamente i punti di forza.

Crisis management: esempi di difficoltà che le persone DDAI potrebbero riscontrare

Nonostante quanto affermato, è necessario sottolineare come alcune caratteristiche tipiche delle persone DDAI potrebbero rendere complesso un lavoro come quello del crisis management. 

La tendenza alla procrastinazione, la difficoltà nel mantenere l’attenzione su dettagli ripetitivi o monotoni e la suscettibilità al burnout dovuta al sovraccarico emotivo e cognitivo potrebbero emergere durante le situazioni di crisi prolungata. Inoltre, anche il rischio di decisioni impulsive potrebbe compromettere le risposte operative alla crisi, ma solo se questa caratteristica non viene gestita con consapevolezza e con supporto adeguato. 

Lo studio “Emotion dysregulation in adult ADHD: Introducing the Comprehensive Emotion Regulation Inventory (CERI)” (2020), pubblicato su National Library of Medicine, mostra gli effetti della disregolazione emotiva, con un impatto capace di toccare le relazioni personali, professionali e sociali. Gli adulti ADHD hanno sottolineato particolari difficoltà nell’applicare strategie avanzate per la regolazione delle emozioni, optando più spesso per metodi comuni ma meno efficaci come la soppressione emotiva. In contesti di Crisis Management, dove la collaborazione e la comunicazione sono essenziali, così come la capacità di gestire efficacemente le emozioni, tali difficoltà potrebbero rendere più complesse le operazioni e minare il benessere del lavoratore ADHD

Anche lo studio “Cognitive flexibility, an additional symptom of attention deficit hyperactivity disorder. Is it a therapeutically predictive element?” (2004), pubblicato su National Library of Medicine, è di particolare interesse, perché ha mostrato come nei bambini e ragazzi dagli 8 ai 21 anni la flessibilità cognitiva sia ridotta, possibile rischio in un ambito come quello del crisis managment. Nonostante questo alcune persone ADHD sono in grado di indirizzare di nuovo e rapidamente l’attenzione per trovare soluzioni innovative.

Nel caso in cui fossi ADHD e sentissi di star avendo difficoltà a lavoro, ti ricordiamo la necessità di prevenire eventuali danni psicofisici. Ti consigliamo di rivolgerti a dei professionisti qualificati della salute mentale, che sappiano attuare strategie e terapie adatte alle tue caratteristiche.

piano gestione della crisi ADHD
piano gestione della crisi ADHD

Sei ADHD e stai affrontando difficoltà sul lavoro?

L’ADHD non rappresenta esclusivamente un ostacolo al ruolo di crisis manager, ma potrebbe trasformarsi in un vantaggio competitivo se ben gestito, supportato e valorizzato attraverso strategie mirate, formazione e consapevolezza individuale e organizzativa.

GAM Medical, Clinica ADHD per adulti, ti offre la possibilità di prendere parte ad un corso di psicoeducazione individuale ADHD. Viene applicato un approccio interpersonale, in cui si instaura un rapporto intimo e di fiducia tra uno psicologo specializzato nel Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) e chi è ADHD, in questo modo potrai migliorare la tua salute psichica per ritrovare benessere anche sul lavoro.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39032246/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32787552/
  • https://www.researchgate.net/publication/341809953_Crisis_Management_Process_-_A_Literature_Review_and_a_Conceptual_Integration
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15011162/ 
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