ADHD e abulia: 3 Strategie

Tempo di lettura: 4 minuti

Indice Contenuti
abulia, cure e adhd

Che cos’è l’abulia e come si unisce al disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività (ADHD)?

In questo articolo, scopriremo cosa si intende per abulia, comprendendo il suo legame con l’ADHD. Si introdurranno 3 differenti strategie per gestire questa condizione psicopatologica, contraddistinta da una mancata motivazione e capacità decisionale. Si dispiegherà l’utilità dell’approccio terapeutico, di quello farmacologico e si consiglieranno 3 interventi comportamentali, utili per la gestione dell’abulia.

Cosa si intende per abulia e il suo legame con l’ADHD

L’abulia è una condizione psicopatologica caratterizzata da una marcata riduzione della motivazione e della capacità decisionale, potrebbe manifestarsi tramite l’inerzia, ovvero la difficoltà nell’avviare attività volontarie, unita ad una mancanza di entusiasmo. Si tratta di un fenomeno frequente che potrebbe emergere in veste di sintomo secondario presente in varie condizioni, incluse quelle neuropsichiatriche, come il Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività (ADHD).

Negli individui ADHD, l’abulia potrebbe trasformarsi e diventare particolarmente invalidante. Lo studio “A New Understanding of ADHD in Children and Adults: Executive Function Impairments (Routledge, 2013)”, evidenzia come le funzioni esecutive, quindi organizzazione, pianificazione, avvio dei compiti, gestione del tempo, sono spesso compromesse in chi presenta tale condizione. Perciò, in presenza di abulia, questa compromissione diventa particolarmente invalidante, poiché rende ancora più difficile intraprendere e portare avanti le attività quotidiane.

Inoltre, lo studio “Motivation Deficit in ADHD is Associated with Dysfunction of the Dopamine Reward Pathway” sfruttando l’uso della tomografia a emissione di positroni (PET), ha dimostrato una ridotta funzionalità del circuito dopaminergico della ricompensa negli adulti ADHD, che abbiamo ipotizzato possa essere alla base dei deficit motivazionali associati a questo disturbo. Ciò contribuisce a spiegare le difficoltà nell’avvio e nel mantenimento delle attività quotidiane, tipiche dell’abulia, presente nei soggetti che soffrono di ADHD. Questi risultati supportano l’importanza di interventi terapeutici mirati a ripristinare o migliorare la funzionalità dei circuiti dopaminergici, con l’obiettivo finale di potenziare motivazione e attenzione nei pazienti ADHD.

Per scoprire di più sull’argomento leggi anche Depressione o Mancanza Di Forza di Volontà? >

#1 ADHD e guarire dall’abulia: l’approccio psicologico

L’approccio psicologico, ovviamente, è uno degli interventi più efficaci per la gestione integrata di ADHD e abulia. In particolare, la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si rivela determinante nel migliorare la motivazione e ridurre i sintomi abulici, questo perché è in grado di agire direttamente sulla pianificazione e sull’attivazione comportamentale graduale. In effetti, la CBT ha come obiettivo quello di identificare e modificare i pattern di pensiero considerabili disfunzionali, che favoriscono l’inerzia e la procrastinazione, due elementi centrali nell’abulia. Nello specifico, l’attivazione comportamentale graduale può aiutare la persona ADHD a iniziare con piccoli compiti piacevoli e facilmente realizzabili, per poi incrementare gradualmente il livello di difficoltà. Questo metodo riduce significativamente la sensazione di sovraccarico tipica dei soggetti ADHD, migliorando di conseguenza la motivazione grazie a successi progressivi e ai rinforzi immediati.

Un’altra tecnica psicologica validata, utile in questo contesto, potrebbe essere il chunking, ovvero la suddivisione di attività complesse in piccoli step. Si tratta di uno stratagemma che potrebbe permettere una riduzione della percezione della difficoltà iniziale, facilitando l’avvio delle attività quotidiane, così facendo si può contrastare efficacemente l’abulia.

abulia: guarire, strategie adhd
abulia: guarire, strategie adhd

#2 Come vincere l’abulia se sei DDAI: il supporto farmacologico

Unita all’approccio psicologico, la terapia farmacologica è una strategia fondamentale per il trattamento dell’abulia correlata all’ADHD. Gli stimolanti, quali metilfenidato e le anfetamine, sono considerati trattamenti farmacologici di prima linea per questa condizione, con efficacia dimostrata anche nel miglioramento della motivazione e dell’attivazione comportamentale. Sono farmaci che agiscono potenziando l’attività della dopamina e della noradrenalina nel cervello, migliorando così il funzionamento esecutivo e aumentando la motivazione per compiere attività che potevano apparire, al contrario, insormontabili

Invece, per tutti quei pazienti che non rispondono o non tollerano gli stimolanti, l’atomoxetina e la guanfacina potrebbero rappresentare delle alternative terapeutiche utili, con effetti positivi sia sulla sintomatologia ADHD che sui sintomi abulici associati.

In alcuni casi selezionati, ovvero quando l’abulia è legata ad una sintomatologia depressiva, potrebbe essere indicata anche la terapia antidepressiva con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), sempre da associare con attenzione e monitoraggio al trattamento specifico per l’ADHD.

Se vuoi approfondire leggi anche ”A” nella depressione: apatia, anedonia, alogia, abulia, asocialità. >

#3 Disturbo da Deficit di Attenzione ed Iperattività e le cure dell’abulia: 3 interventi di adattamento personale 

Anche gli interventi di adattamento personale si possono considerare imprescindibili nel trattamento combinato di ADHD e abulia. Sono interventi che includono delle modifiche alle abitudini di vita e alla gestione ambientale quotidiana, in grado di facilitare il recupero della motivazione, riducendo la gravità dei sintomi abulici. Tra questi si elencano:

  1. Un regime di attività fisica regolare, migliora notevolmente la sintomatologia ADHD e quindi potrebbe anche ridurre i sintomi di abulia, proprio grazie al rilascio naturale di dopamina e serotonina data dal movimento corporeo, che esercitano un effetto benefico su motivazione e attenzione. 
  2. Strutturazione delle routine quotidiane e gestione ambientale, come la creazione di ambienti privi di distrazioni, potrebbero contribuire a creare un contesto favorevole all’avvio e al mantenimento delle attività necessarie nella vita di tutti i giorni.
  3. Alimentazione equilibrata e sonno regolare, giocano un ruolo critico nel trattamento integrato di ADHD e abulia, poiché influiscono direttamente sul benessere neurofisiologico e cognitivo generale.

Pensi di essere ADHD e non riesci a gestire l’abulia?

Per le persone che convivono con ADHD, o che sospettano di averlo, e che sperimentano difficoltà significative nella gestione dell’abulia, un approccio integrato è essenziale. 

GAM Medical, Centro ADHD Italiano, offre la possibilità di rivolgersi a psicologi ADHD e psicoterapeuti esperti nella gestione dell’ADHD, che possono costruire piani terapeutici personalizzati, supportati da solide evidenze scientifiche e adattati alle esigenze individuali. Combinare strategie psicologiche mirate, una terapia farmacologica appropriata e interventi di adattamento personale permette di affrontare efficacemente questa sfida.

Se ti riconosci in queste difficoltà e desideri comprendere meglio se potresti avere l’ADHD, GAM Medical, Clinica ADHD, offre un test semplice e veloce. Effettua il test ADHD, in questo modo otterrai chiarezza e potrai iniziare subito il tuo percorso terapeutico.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.researchgate.net/publication/270762375_A_New_Understanding_of_ADHD_in_Children_and_Adults_Executive_Function_Impairments_Routledge_2013 
  • https://www.researchgate.net/publication/46381763_Motivation_Deficit_in_ADHD_is_Associated_with_Dysfunction_of_the_Dopamine_Reward_Pathway 
Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

Vivere l'ADHD

Condividilo

Pensi di essere ADHD?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico.

Guarda le nostre recensioni

Pensi di essere ADHD?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico. Bastano 3 minuti per avere il risultato.

Se ti è piaciuto l'articolo iscriviti alla newsletter per non perdere tutte le nostre comunicazioni.