Dimenticare il cibo in frigo è una situazione più comune di quanto si pensi, ma nelle persone ADHD può diventare una vera abitudine quotidiana. Tra difficoltà di attenzione, di organizzazione e memoria a breve termine fragile, il frigorifero può trasformarsi in un luogo dove gli alimenti vengono abbandonati finché non sono più utilizzabili.
Questo comportamento non riguarda solo la gestione della casa ma anche il modo in cui la mente ADHD elabora stimoli, priorità e routine.
In questo articolo parleremo di cosa porta una persona ADHD a dimenticare il cibo nel frigo, del ruolo delle funzioni esecutive, dei segnali che possono aiutare a riconoscere il problema e delle strategie pratiche per migliorare la gestione quotidiana.
Il collegamento tra ADHD e il cibo dimenticato nel frigo: le funzioni esecutive
Il primo elemento da considerare è il modo in cui l’ADHD influenza la gestione degli stimoli, spesso si vive una grande quantità di informazioni contemporaneamente, senza un vero filtro che selezioni cosa è rilevante e cosa può essere rimandato.
Aprire il frigo può diventare un’esperienza disordinata, in cui o si vede troppo, oppure non si vede abbastanza.
Tra i motivi che favoriscono questa difficoltà troviamo:
- Scarsa memoria di lavoro: che rende difficile tenere a mente ciò che è stato comprato e aperto.
- Tendenza all’impulsività nelle scelte alimentari: che porta a cambiare idea all’ultimo momento.
- Saturazione sensoriale: perché un frigorifero affollato può risultare visivamente caotico.
- Difficoltà nella gestione del tempo: che rende complicato ricordarsi le date di scadenza.
Le funzioni esecutive sono una delle aree più coinvolte nel rapporto tra Disturbo dell’Attenzione e cibo dimenticato nel frigo, queste abilità permettono di organizzare, categorizzare e ricordare ciò che va fatto. Se sono meno efficienti, compiti apparentemente semplici possono diventare complessi o venire rimandati.
Lo studio del 2013 “Working alliance and its relationship to outcomes in a randomized controlled trial (RCT) of antipsychotic medication”. mette in luce come la qualità dell’alleanza e dell’impegno nelle attività quotidiane sia strettamente collegata alla capacità di mantenere routine costanti e organizzate. Si può quindi notare come l’abilità di impegnarsi nelle azioni di tutti i giorni sia fondamentale per evitare comportamenti disorganizzati come dimenticare alimenti o non gestire in modo efficace l’ambiente domestico.
Il collegamento con il frigo è chiaro, quando la persona fatica a seguire piccoli compiti ripetitivi, come controllare cosa c’è o cosa manca, tende a perdere traccia degli alimenti. Così si finisce per ricomprare cibi già presenti o lasciare scadere ciò che era stato acquistato con buone intenzioni.

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Abitudini domestiche ADHD: perché il cibo si dimentica facilmente
Il contesto domestico può essere uno degli ambienti dove il Disturbo dell’Attenzione e Iperattività si nota maggiormente, non si tratta di mancanza di cura o interesse, ma di come l’attenzione e la memoria lavorino. La vita quotidiana è fatta di micro-azioni che richiedono continuità e controllo, nell’ADHD questa continuità è spesso spezzata da distrazioni, pensieri veloci o cambi di priorità.
Esistono alcuni fattori tipici che favoriscono il fenomeno del cibo dimenticato:
- Si mette il cibo nel frigo con l’intenzione di usarlo: ma l’idea svanisce dopo pochi minuti.
- Si compra più di quanto serve: perché non si ricordano gli alimenti già presenti.
- Il frigorifero viene aperto velocemente: senza osservare l’interno.
- La vista degli alimenti: non è sufficiente a ricordarne la presenza, se non sono in primo piano.
- Le attività di routine: come fare ordine, sistemare gli scaffali o controllare le scadenze vengono rimandate.
L’esperienza è simile ad un interruttore mentale che si spegne subito dopo aver riposto il cibo. Una volta chiuso il frigo, la memoria visiva e la memoria di lavoro non trattengono più quell’informazione, e l’alimento smette di esistere nella mente pur essendo lì fisicamente.

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ADHD, responsabilità quotidiane e frigo
Anche la ricerca del “Executive functions and household chores: Does engagement in chores predict children’s cognition?” evidenzia come il coinvolgimento nei compiti domestici sia collegato allo sviluppo delle funzioni esecutive. Pur essendo focalizzata su un contesto infantile, mette comunque in risalto un principio importante: la qualità della partecipazione alle attività domestiche riflette e allo stesso tempo modella le abilità organizzative.
Questo aiuta a comprendere come la difficoltà a gestire le azioni quotidiane derivi proprio da un funzionamento delle funzioni esecutive più impegnativo. Anche in età adulta, la complessità dei compiti domestici può essere vissuta con fatica, e il frigorifero diventa uno degli spazi più difficili da mantenere sotto controllo.
Ci sono alcuni segnali che possono indicare che il fenomeno stia diventando frequente e richieda attenzione:
- Il frigo contiene spesso alimenti scaduti.
- Si comprano spesso doppioni perché non si ricorda cosa c’è a casa.
- Si prova stress e frustrazione quando si pensa di cucinare ma si trova tutto rovinato.
- Ci si rende conto di non guardare mai gli scaffali più interni o certe zone del frigo.
- Si nota una disorganizzazione generale della cucina.
Riconoscere questi segnali è importante per prendere consapevolezza del problema e individuare soluzioni realistiche che non richiedano un eccessivo sforzo di memoria o attenzione.

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Strategie pratiche per gestire l’ADHD e cibo dimenticato nel frigo
L’obiettivo delle strategie non è diventare perfettamente organizzati, ma ridurre al minimo gli ostacoli creati dal funzionamento dell’attenzione. Le soluzioni più utili sono quelle che eliminano passaggi mentali, rendono le informazioni visibili e semplificano la gestione degli alimenti:
- Rendere visibile il contenuto del frigo: mettendo i cibi importanti a livello degli occhi.
- Usare contenitori trasparenti: per evitare che gli alimenti spariscano alla vista.
- Dedicare il primo scaffale agli alimenti da consumare entro pochi giorni.
- Fare una foto del frigo prima di andare a fare la spesa: così da riguardarla nel mentre ed evitare i doppioni.
- Ridurre il numero di prodotti nella dispensa: per diminuire il carico visivo.
- Creare un piccolo elenco magnetico: con ciò che deve essere consumato prima e la lista della spesa.
- Limitare la quantità di cibo acquistata: come compere impulsive e disorganizzate, privilegiando piccole quantità e rifornimenti frequenti.
La chiave è creare un ambiente che non richieda costantemente uno sforzo di memoria. L’ADHD funziona meglio quando le informazioni sono già visibili senza bisogno di cercarle o ricordarle, l’organizzazione in casa deve essere semplice, rapida e intuitiva.
Il cibo dimenticato non è solo uno spreco alimentare, per molte persone ADHD può diventare un motivo di stress, senso di fallimento o disorganizzazione più ampia nella vita quotidiana. Avere un frigo caotico può influire sulle abitudini alimentari, sul rapporto con la casa e sulla percezione delle proprie capacità di gestione.

ADHD e cibo dimenticato nel frigo, quando chiedere supporto
Il legame tra ADHD e il cibo dimenticato nel frigo è profondo e coinvolge funzioni esecutive, memoria, routine domestiche e gestione dell’attenzione.
Con piccoli accorgimenti è possibile semplificare la gestione quotidiana e ridurre lo spreco alimentare, creando un ambiente più sereno e funzionale.
Se questo problema diventasse fonte di frustrazione o interferisse con l’organizzazione generale della vita, può essere utile rivolgersi ai professionisti della psicoeducazione adhd offerta da GAM Medical, centro ADHD, per imparare strategie personalizzate e adatte al proprio modo di funzionare.
Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- https://bmcpsychiatry.biomedcentral.com/articles/10.1186/1471-244X-13-28
- https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9796572/



