ADHD e il Dottor TikTok: di chi fidarsi?

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adhd e cura: salute online

Hai visto un video su TikTok e ora sei convinto di essere ADHD?  

Con l’esplosione dei social media, TikTok è diventato uno degli strumenti più utilizzati per cercare risposte su salute mentale e disturbi neuropsichiatrici come l’ADHD. Se da un lato questa piattaforma ha il potenziale per sensibilizzare e diffondere consapevolezza, dall’altro offre anche contenuti fuorvianti che rischiano di minare la comprensione di condizioni complesse come l’ADHD. In questo articolo esploreremo il fenomeno delle crescenti autodiagnosi fatte tramite TikTok e social media, valutando quanto possiamo fidarci di queste informazioni. 

TikTok può essere dannoso per la salute mentale? Il caso dell’autodiagnosi ADHD

TikTok, grazie alla sua struttura di contenuti rapidi e coinvolgenti, è diventato soprattutto per le nuove generazioni uno degli strumenti principali per la ricerca di informazioni e di consigli, anche sulla salute mentale. Tuttavia, proprio questa facilità di accesso alla piattaforma può rappresentare un rischio, poiché molte delle informazioni condivise non sono basate su evidenze scientifiche. Nel caso dell’ADHD, l’ampio numero di video che trattano la tematica ha portato alla diffusione di contenuti che promuovono autodiagnosi e test non validati causando principalmente tre grandi rischi:

  • la diffusione di informazioni non scientifiche, che confondono ulteriormente le persone
  • la possibilità di arrivare a diagnosi errate, creando superficialità nell’approccio a una condizione complessa come l’ADHD
  • la possibile confusione con altre condizioni, quali ansia o depressione, che condividono alcuni sintomi con l’ADHD

Secondo lo studio “TikTok and Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: A Cross-Sectional Study of Social Media Content Quality” condotto da Yeung et al. nel 2022 e pubblicato su National Library of Medicine, l’88% dei video su TikTok con l’hashtag #adhdtest è risultato fuorviante. Questi contenuti non sono supportati da nessuna base scientifica valida e spesso non derivano da professionisti specializzati ma da persone comuni, non qualificate. Inoltre, la piattaforma è progettata in modo tale che i contenuti più coinvolgenti e sensazionalistici, anche se inaccurati, tendano a raggiungere un pubblico più ampio grazie all’algoritmo che premia l’engagement.

L’uso di video brevi e accattivanti rende la piattaforma particolarmente pericolosa quando si tratta di temi complessi come l’ADHD, dove una comprensione approfondita dei sintomi ADHD e della diagnosi ADHD è fondamentale.

Perché sempre più persone cercano informazioni sulla salute mentale e sull’ADHD su TikTok?

Negli ultimi anni, sempre più persone si sono rivolte ai social media per cercare risposte su questioni di salute mentale, e TikTok non fa eccezione. L’accesso immediato e la possibilità di trovare contenuti che rispondono in modo rapido e facilmente comprensibile alle proprie preoccupazioni ha attratto un numero crescente di utenti, in particolare tra adolescenti e giovani adulti. Tuttavia, il rischio di basarsi su queste informazioni non verificate è alto, e spesso si traduce in diagnosi errate o nel rinvio di una consultazione professionale. Secondo la ricerca “European Psychiatry Article contents Abstract Is TikTok increasing the number of self-diagnoses of ADHD in young people?” condotta da Gilmore et al. nel 2022, gli utenti di TikTok sono più inclini a cercare diagnosi ADHD dopo aver visto video che descrivono i sintomi ADHD, ma molti non sono consapevoli dei limiti di queste informazioni.

Il fenomeno di autodiagnosi, alimentato dalla disinformazione, è particolarmente preoccupante per i giovani, che potrebbero confondere sintomi comuni o momentanei di distrazione o stress con una vera e propria condizione. Questo comporta il rischio di intraprendere percorsi terapeutici inappropriati o di ignorare altre condizioni che potrebbero essere alla base dei sintomi, come ansia o depressione. Inoltre, questo tipo di contenuti spesso semplifica eccessivamente una condizione complessa come l’ADHD.

Algoritmo di TikTok: come funziona e perché favorisce contenuti sull’ADHD

L’algoritmo di TikTok è uno degli elementi chiave che determina quali contenuti vediamo nella nostra sezione “Per Te“. La piattaforma favorisce video che generano alta interazione (like, commenti, condivisioni), indipendentemente dal fatto che i contenuti siano scientificamente validi o meno. Questo significa che i video più sensazionalistici, quelli che promettono diagnosi rapide, che propongono test “divertenti” o che condividono storie in cui un’ampia gamma di persone si possono rispecchiare, hanno una probabilità maggiore di raggiungere una vasta audience. L’algoritmo favorisce la viralità dei contenuti, e di conseguenza, video fuorvianti che parlano di ADHD o altre condizioni mentali possono essere visualizzati milioni di volte, influenzando negativamente la percezione del pubblico sulla condizione.

Questa dinamica è pericolosa soprattutto per i giovani che, in cerca di risposte rapide, possono cadere nella trappola di questi video senza la consapevolezza che una condizione come l’ADHD non può essere diagnosticata in modo superficiale da un non esperto. Sebbene la piattaforma possa essere utile per sensibilizzare su temi di salute mentale, è fondamentale che gli utenti sappiano riconoscere i contenuti validi e quelli che, invece, potrebbero alimentare pregiudizi e disinformazione.

adhd e tiktok: medicina salute
adhd e tiktok: medicina salute

I consigli medici e psicologici sull’ADHD che si trovano su TikTok sono affidabili? SNI

Quando si tratta di salute mentale, la risposta a questa domanda è tutt’altro che semplice. Mentre TikTok può essere una piattaforma utile per scoprire temi legati all’ADHD e ad altre condizioni, gran parte dei video che trattano l’argomento sono scientificamente imprecisi.

Lo studio “TikTok and Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder: A Cross-Sectional Study of Social Media Content Quality” del 2022 di Yeung et al., pubblicato su National Library of Medicine, ha rivelato che ben il 92% dei video con l’hashtag #adhdtest non sono utili per una diagnosi professionale ADHD, poiché non si basano su strumenti diagnostici validati, come l’ASRS-v1.1. Molti di questi video, infatti, utilizzano metodi non scientifici per “testare” se una persona è ADHD, come l’ASMR o il dot test, che non sono affatto indicativi della condizione.

Rivedersi in alcuni aspetti dell’ADHD non è sufficiente per autodiagnosticarsi questa condizione. Inoltre, su TikTok raramente avviene una verifica dell’autorevolezza della fonte: quando scorriamo i video non ci chiediamo quale sia stato il percorso accademico e l’esperienza lavorativa di chi ha pubblicato.

Sempre più cliniche ADHD specializzate come GAM Medical e professionisti seri sono iscritti alla piattaforma ed offrono consigli utili anche in tema di salute mentale. Questi video possono essere dei punti di partenza validi verso un percorso terapeutico e una diagnosi, ma non possono sostituire la competenza e le capacità di un professionista della salute mentale.

In conclusione, mentre TikTok ha il potenziale per educare e sensibilizzare sul tema dell‘ADHD, molti dei video che trattano questa condizione sono fuorvianti. I contenuti più popolari su TikTok non sono validi per una diagnosi ADHD accurata. Distinguere l’autorevolezza della fonte da cui derivano i video ed affidarsi solo a quelle serie è fondamentale, ma un video non sarà mai sufficiente per una diagnosi.

Se sospetti di essere ADHD, è importante non fare affidamento unicamente sui video di TikTok. Una diagnosi professionale ADHD richiede una valutazione approfondita da parte di un esperto ADHD e GAM Medical può aiutarti e guidarti in questo percorso.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39422639/ 
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35196157/
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