Come gestire l’igiene personale con l’ADHD?

Tempo di lettura: 5 minuti

Indice Contenuti
gestire l'igiene personale e adhd

Hai mai avuto difficoltà a gestire l’igiene personale a causa dell’ADHD?

Per molte persone con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD), le attività quotidiane che per altri possono sembrare banali, come lavarsi i denti, fare la doccia o ricordarsi di mettere il deodorante, possono trasformarsi in vere e proprie sfide. Le difficoltà di concentrazione, la procrastinazione e la disorganizzazione tipiche dell’ADHD possono rendere la cura personale un compito complesso e frustrante.

In questo articolo esploreremo perché l’igiene personale può rappresentare un ostacolo per chi convive con l’ADHD e condivideremo strategie pratiche, strumenti utili e approcci empatici per aiutarti a prenderti cura di te stesso in modo più semplice e sostenibile.

Perchè l’igiene personale è una sfida per chi è adhd?

Per chi convive con l’ADHD, la gestione dell’igiene personale può trasformarsi in una delle tante sfide quotidiane. Le ragioni sono molteplici e spesso si intrecciano: difficoltà nel mantenere l’attenzione su compiti ripetitivi, fatica a strutturare e seguire una routine stabile, oppure una percezione del tempo alterata che rende difficile stabilire quando e come prendersi cura di sé.

In alcuni casi, il semplice fatto di iniziare una sequenza di azioni può risultare scoraggiante, soprattutto quando il cervello fatica a trovare una motivazione immediata. A ciò si aggiunge il fatto che certe esperienze sensoriali, come l’acqua troppo calda, gli odori forti dei prodotti per la cura del corpo, o il rumore di uno spazzolino elettrico, possono risultare più intense o spiacevoli del normale, finendo per diventare un deterrente.

È proprio in questa combinazione di fattori, dove la tendenza a rimandare si somma a un’ipersensibilità agli stimoli, che molte persone ADHD trovano le maggiori difficoltà nel prendersi cura del proprio corpo in modo costante. Comprendere queste dinamiche può essere il primo passo per affrontarle in modo più consapevole e gentile verso se stessi.

Igiene personale e adhd: procrastinazione

Uno dei principali ostacoli nella gestione dell’igiene personale per molte persone con Condizione ADHD è la procrastinazione. Non si tratta semplicemente di “rimandare” per mancanza di voglia, ma di un pattern disfunzionale con radici neurologiche ed emotive.

Uno studio intitolato “Adult ADHD-Related Poor Quality of Life: Investigating the Role of Procrastination” mostra come la procrastinazione sia fortemente legata a una qualità della vita inferiore nelle persone ADHD, proprio perché ostacola l’esecuzione delle attività quotidiane fondamentali, come la cura personale. Questo tipo di procrastinazione nasce spesso dalla difficoltà a regolare le emozioni, unita alla mancanza di stimoli immediati che rendano l’azione “urgente” per il cervello.

Nel contesto dell’igiene personale, questo può significare sapere perfettamente che ci si dovrebbe lavare, ma non riuscire a partire. Il gesto viene rimandato finché non si accumulano senso di colpa, frustrazione ed evitamento, con un impatto diretto sul benessere psicofisico.

Igiene personale e adhd: sensibilità sensoriale

Un’altra componente spesso trascurata ma determinante nella difficoltà di mantenere l’igiene quotidiana è la sensibilità sensoriale. Molti individui ADHD mostrano una reattività amplificata agli stimoli fisici, che può rendere le attività igieniche estremamente sgradevoli.

Lo studio “The relationship between ADHD traits and sensory sensitivity in the general population” evidenzia una connessione significativa tra i tratti ADHD e un’elevata sensibilità sensoriale. Anche in persone senza diagnosi clinica, è emerso che determinati stimoli, come suoni forti, odori penetranti o texture particolari, vengono percepiti con maggiore intensità.

In questo scenario, fare la doccia può risultare opprimente, il rumore dello spazzolino elettrico può disturbare profondamente e la sensazione di saponi o creme può diventare intollerabile. Di conseguenza, alcune pratiche di igiene finiscono per essere evitate o svolte con malessere, aggravando il senso di disagio e la discontinuità nella cura di sé.

Igiene personale: strategie utili per chi è adhd

Affrontare l’igiene quotidiana richiede spesso un approccio su misura, che tenga conto delle specificità del funzionamento ADHD. Le strategie più efficaci non sono rigide o standardizzate, ma flessibili, concrete e orientate alla riduzione del carico mentale e sensoriale. Di seguito, alcuni strumenti pratici che possono aiutare a rendere la cura di sé più accessibile e meno faticosa.

  1. Routine visiva e check-list: Visualizzare i passaggi dell’igiene quotidiana aiuta a ridurre lo sforzo cognitivo e rende l’intero processo più immediato e strutturato. Una check-list con icone, parole chiave o passaggi numerati, appesa in un luogo ben visibile, come sullo specchio o accanto alla porta del bagno, può diventare un riferimento quotidiano che aiuta a non dimenticare nessuna fase e a iniziare con maggiore facilità. Questo tipo di supporto visivo funziona particolarmente bene nei momenti di stanchezza mentale o calo dell’attenzione.
  2. Scomporre le attività: Suddividere un’attività complessa in micro-azioni semplici e sequenziali consente di affrontarla senza sentirsi sopraffatti. Invece di pensare “devo farmi la doccia”, è utile focalizzarsi su una serie di azioni molto concrete, come “aprire l’acqua”, “entrare”, “bagnarsi”, “prendere il bagnoschiuma”, “insaponarsi”. Questo approccio permette al cervello di registrare piccoli successi progressivi, sbloccando l’avvio e mantenendo il focus su un passo alla volta.
  3. Usare timer e promemoria: Promemoria acustici, visivi o notifiche a orari specifici possono aiutare a gestire la percezione del tempo, spesso alterata nelle persone ADHD. Un timer da cucina o un’app con conto alla rovescia può rendere l’attività più strutturata e meno dispersiva. Anche tecniche come il “pomodoro” (25 minuti di attività, 5 di pausa) si rivelano utili per creare ritmo e continuità, rendendo il momento dell’igiene più prevedibile e meno soggetto a procrastinazione.
  4. Adattare l’ambiente sensoriale: Modificare l’ambiente in base alle proprie soglie sensoriali può prevenire reazioni di evitamento. Preferire luci soffuse, eliminare suoni forti o fastidiosi, regolare la temperatura dell’acqua e scegliere prodotti delicati per la pelle sono tutte azioni che contribuiscono a rendere l’esperienza meno invadente e più tollerabile. Anche piccoli cambiamenti, come sostituire un accappatoio ruvido con uno più morbido, possono fare una differenza significativa.
  5. Associazione positiva: Integrare elementi piacevoli nella routine igienica può trasformarla in un momento gratificante e più stimolante per il cervello ADHD, spesso meno reattivo alla motivazione interna. Ascoltare musica rilassante o energizzante, usare prodotti dal profumo gradevole o semplicemente accendere una candela possono rendere il contesto più accogliente. Con il tempo, il cervello inizia ad associare quel momento a sensazioni positive, rafforzando la motivazione e la ripetizione del gesto nel tempo.
igiene personale e adhd
igiene personale e adhd

ADHD: Hai difficoltà a prenderti cura della tua igiene personale da solo?

Prendersi cura della propria igiene personale quando si è ADHD può richiedere più energia, pazienza e strategie rispetto ad altri, ma con gli strumenti giusti è possibile costruire abitudini più stabili e sostenibili. Tuttavia, quando le difficoltà diventano ricorrenti e impattano sul benessere quotidiano, è utile sapere che chiedere aiuto è possibile e fa la differenza.

Un percorso psicoterapeutico ADHD mirato, condotto da professionisti esperti in neurodivergenza, può aiutare a comprendere meglio i propri schemi, rafforzare l’autoefficacia e sviluppare soluzioni personalizzate. Presso il centro adhd GAM Medical, è possibile intraprendere un percorso pensato appositamente per le persone ADHD, con il supporto di specialisti che uniscono competenza clinica e attenzione alla persona.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40217123/   
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29121555/ 
Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

ADHD: consigli e curiosità

Condividilo

Pensi di essere ADHD?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico.

Guarda le nostre recensioni

Pensi di essere ADHD?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico. Bastano 3 minuti per avere il risultato.

Se ti è piaciuto l'articolo iscriviti alla newsletter per non perdere tutte le nostre comunicazioni.