Che cos’è la triade ADHD nelle relazioni interpersonale (amicali e amorose)?
La “triade ADHD nelle relazioni” descrive un ciclo che molte persone ADHD vivono nelle proprie relazioni interpersonali. Questo ciclo inizia con un’intensa ossessione per l’altra persona, chiamata iperfissazione, alimentata da emozioni forti e nuove che generano un senso di gratificazione e piacere. Nel tempo, però, l’interesse tende a diminuire e subentra una fase di noia che può portare al distacco emotivo. Se l’altra persona percepisce questo cambiamento e reagisce prendendo le distanze, la persona ADHD può sentirsi profondamente ferita e rifiutata, sperimentando un’intensa sofferenza emotiva nota come sensibilità al rifiuto.
Riconoscere questo ciclo può aiutare a gestire meglio le proprie emozioni e a costruire relazioni più equilibrate e soddisfacenti.
Step 1: Iperfissazione sulla persona e Relazioni ADHD
Quando una persona con Disturbo ADHD entra in una nuova relazione, che sia romantica o d’amicizia, tende spesso a sviluppare un’intensa fissazione sull’altra persona. Questa fase è caratterizzata da una forte idealizzazione, una voglia costante di stare con la persona e un coinvolgimento emotivo travolgente.
Perché succede? Le nuove emozioni intense provocano un alto rilascio di dopamina, una sostanza che stimola il piacere e la ricompensa nel cervello. Questo rende la relazione estremamente coinvolgente, quasi a livello di dipendenza emotiva.
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Step 2: Suscettibilità alla noia e Relazioni ADHD
Tuttavia, dopo un certo periodo, la novità e l’intensità iniziali svaniscono. Il cervello ADHD, che necessita di continua stimolazione, inizia a percepire la relazione come prevedibile, monotona e meno gratificante. Di conseguenza, subentra la noia, accompagnata da frustrazione e insoddisfazione.
Questa fase può portare la persona ADHD a creare involontariamente distanza emotiva, perché non riceve più lo stesso tipo di stimolo positivo iniziale.
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Quali comportamenti adotta solitamente l’altra persona quando chi è ADHD prende distanza emotiva?
Quando il partner o amico nota un improvviso cambiamento nel comportamento della persona ADHD, come una diminuzione del coinvolgimento emotivo o un interesse ridotto nelle attività condivise, può sentirsi confuso e ferito.
La reazione più comune è quella di prendere le distanze, sia emotivamente sia fisicamente, come meccanismo di difesa per proteggersi da ulteriori sofferenze o incomprensioni.
Questo allontanamento, però, può essere interpretato dalla persona ADHD come una conferma del proprio timore di essere rifiutata, intensificando ulteriormente il dolore emotivo e rafforzando il ciclo negativo.
Alcuni dei comportamenti più comuni che l’altra persona potrebbe manifestare includono:
- Riduzione della comunicazione, diventando meno aperta e spontanea.
- Evitare momenti di intimità emotiva o fisica.
- Mostrare irritazione o frustrazione crescente per motivi apparentemente banali.
- Cercare di chiarire la situazione attraverso confronti diretti, che spesso vengono percepiti come critici o giudicanti dalla persona ADHD.
- Coinvolgersi maggiormente in altre relazioni o attività, nel tentativo di compensare l’insoddisfazione emotiva percepita nella relazione.

Step 3: Sensibilità al rifiuto e Relazioni ADHD
Quando l’altra persona inizia a prendere le distanze o a reagire diversamente, la persona ADHD può sperimentare una reazione estremamente intensa chiamata “disforia sensibile al rifiuto“.
Questo è un fenomeno comune nell’ADHD e si tratta di una risposta emotiva molto forte, a volte addirittura immaginaria, al percepito rifiuto, abbandono o critica. Tale sensazione può generare una profonda sofferenza emotiva, portando la persona con Disturbo dell’Attenzione-Iperattività a cercare costantemente rassicurazioni o a sentirsi profondamente ferita.
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Triade e Relazioni ADHD
Riconoscere questo ciclo può essere fondamentale per gestire meglio le proprie emozioni, migliorare la comunicazione nelle relazioni e comprendere più profondamente le proprie esigenze e reazioni. Riassumendo la Triade ADHD:
- Iperfissazione: ti fissi su una persona, la idealizzi e desideri starle sempre vicino.
- Suscettibilità alla noia: col tempo, l’intensità iniziale cala e subentra la noia.
- (L’altra persona se ne accorge: nota questo cambiamento e reagisce prendendo le distanze.)
- Disforia sensibile al rifiuto: percepisci questo allontanamento come rifiuto, provi dolore intenso e cerchi rassicurazioni.

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Strategie utili per migliorare le relazioni e affrontare la triade ADHD
Per costruire relazioni più sane e durature, è importante adottare strategie mirate che aiutino sia le persone ADHD sia i loro partner o amici a comprendere e gestire meglio le dinamiche del ciclo della triade ADHD.
Per le persone ADHD | Per le persone che hanno relazioni con chi è ADHD |
Coltivare consapevolezza delle proprie emozioni e identificare i segnali del ciclo.Comunicare apertamente le proprie esigenze e difficoltà con l’altra persona.Cercare nuove attività stimolanti insieme per mantenere vivo l’interesse.Considerare un supporto terapeutico per sviluppare tecniche di gestione emotiva. | Informarsi sull’ADHD per comprendere meglio le dinamiche emotive e comportamentali.Offrire rassicurazioni costanti e comunicare chiaramente i propri sentimenti.Mostrare flessibilità e apertura nell’affrontare momenti di noia o di conflitto.Considerare incontri terapeutici insieme per migliorare la comunicazione e la comprensione reciproca. |
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Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.
Fonti:
- DSM-5