Autismo e Disturbo Ossessivo-Compulsivo: Quali Similitudini?

Tempo di lettura: 5 minuti

Indice Contenuti
Autismo e Disturbo Ossessivo-Compulsivo: Quali Similitudini?

Le condizioni psicologiche e psichiatriche spesso si presentano come fenomeni complessi, caratterizzati da una vasta gamma di sintomi che possono sovrapporsi tra loro.

Questo fenomeno, noto come sovrapposizione sintomatologica, è un aspetto cruciale nella comprensione e nella gestione dei disturbi mentali.

Si pensi alle sovrapposizioni tra depressione e ansia, che condividono sintomi come l’irritabilità, la difficoltà di concentrazione, i disturbi del sonno e la stanchezza cronica; o al disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità che condividono sintomi quali l’instabilità emotiva, l’impulsività e i cambiamenti nell’umore (anche se in modi molto diversi); o ancora, le sovrapposizioni tra l’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) e i disturbi del comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta.

Uno dei casi più affascinanti di sovrapposizione sintomatologica è quello tra autismo e disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).

Le somiglianze tra queste condizioni possono portare a diagnosi errate o a un ritardo nell’individuazione di una delle due condizioni.

In cosa Autismo e Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC) sono simili?

Le sovrapposizioni tra autismo (Disturbo dello Spettro Autistico, ASD) e disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) sono significative e possono rendere difficile distinguere le due condizioni, poiché entrambe presentano comportamenti ripetitivi, rigidità cognitiva e difficoltà sociali.

Tuttavia, le motivazioni e le funzioni sottostanti a questi comportamenti differiscono tra le due condizioni.

Questa similitudine superficiale può portare a diagnosi confuse o a un ritardo nell’identificazione accurata, richiedendo una valutazione attenta per comprendere la natura dei sintomi e il loro impatto sulla vita quotidiana.

Le principali similitudini tra le due condizioni riguardano:

  1. Comportamenti ripetitivi e rituali: Sia nell’autismo che nel DOC, i comportamenti ripetitivi e i rituali sono comuni e possono sembrare molto simili. Ad esempio, una persona con autismo potrebbe avere routine rigide per la gestione delle attività quotidiane, come dover seguire un percorso specifico per andare a scuola, mentre una persona con DOC potrebbe sentirsi obbligata a compiere rituali di controllo per alleviare l’ansia, come verificare più volte di aver chiuso una porta. La differenza principale risiede nella motivazione: i comportamenti nell’autismo tendono a essere rassicuranti e prevedibili, mentre nel DOC sono guidati da pensieri ossessivi che creano angoscia se i rituali non vengono eseguiti.
  2. Rigidità cognitiva e difficoltà con il cambiamento: Entrambe le condizioni sono caratterizzate da una marcata difficoltà nell’adattarsi ai cambiamenti. Le persone con autismo possono mostrare una forte preferenza per la prevedibilità e la coerenza, avendo difficoltà a gestire variazioni improvvise nella routine. Ad esempio, un bambino autistico potrebbe insistere per usare sempre lo stesso bicchiere durante i pasti. Nel DOC, la rigidità è più legata alla necessità di compiere rituali o seguire regole per evitare un disagio emotivo o pensieri intrusivi. Ad esempio, una persona con DOC potrebbe rifiutarsi di utilizzare un bicchiere che ritiene “contaminato”, anche se è pulito. Sebbene la rigidità sembri simile, la sua origine è diversa.
  3. Interessi focalizzati e ossessioni: Nell’autismo, gli interessi ristretti e focalizzati sono una caratteristica comune, con le persone che possono diventare profondamente coinvolte in un argomento o attività specifica, come i treni, la matematica o i dinosauri. Questo coinvolgimento è spesso positivo e fonte di piacere. Nel DOC, invece, le ossessioni sono pensieri intrusivi, persistenti e angoscianti che spingono a eseguire comportamenti compulsivi per alleviare l’ansia. Ad esempio, una persona con DOC potrebbe avere pensieri intrusivi sul fatto che qualcosa di terribile accadrà se non compie un certo rituale. Nel caso dell’autismo, l’interesse è generalmente vissuto con entusiasmo, mentre nel DOC le ossessioni creano disagio.
  4. Perfezionismo e necessità di ordine: La ricerca di perfezione e ordine è un’altra sovrapposizione tra autismo e DOC. Le persone autistiche possono avere un forte bisogno di organizzare gli oggetti in un certo modo o di seguire una sequenza logica, trovando conforto nell’ordine. Nel DOC, questa necessità è spesso accompagnata da un pensiero ossessivo che lega il disordine a una conseguenza negativa. Ad esempio, una persona con autismo potrebbe organizzare i libri per colore perché trova visivamente piacevole il risultato, mentre una persona con DOC potrebbe farlo per evitare un senso di colpa o per scongiurare un evento percepito come catastrofico.
  5. Ripetizione di azioni e movimenti stereotipati: La ripetizione di azioni può apparire in entrambe le condizioni, ma con motivazioni diverse. Una persona con autismo potrebbe impegnarsi in comportamenti stereotipati come dondolarsi, sbattere le mani o ripetere frasi, trovando in questi gesti un modo per autoregolarsi o calmarsi. Nel DOC, i movimenti ripetitivi, come lavarsi continuamente le mani o controllare ripetutamente un oggetto, sono guidati dalla necessità di ridurre un’ansia legata a pensieri ossessivi. Ad esempio, un bambino autistico potrebbe dondolarsi per rilassarsi in una situazione stressante, mentre un bambino con DOC potrebbe lavarsi le mani per paura di essere contaminato.
  6. Difficoltà sociali e comunicative: Entrambe le condizioni possono presentare difficoltà nelle interazioni sociali, sebbene le cause e le manifestazioni siano diverse. Nell’autismo, le difficoltà sociali derivano da un deficit nella comprensione delle regole implicite delle interazioni, come l’interpretazione del linguaggio non verbale o l’empatia cognitiva. Nel DOC, invece, l’evitamento sociale può essere una conseguenza dell’ansia legata alle ossessioni. Ad esempio, una persona con DOC potrebbe evitare le situazioni sociali per paura di essere giudicata per i propri rituali, mentre una persona autistica potrebbe trovare difficoltà a iniziare o mantenere una conversazione.
  7. Ansia e disagio emotivo: L’ansia è comune sia nell’autismo che nel DOC, ma si manifesta in modi diversi. Nell’autismo, l’ansia può essere scatenata da situazioni imprevedibili o da sovraccarico sensoriale, mentre nel DOC è legata a pensieri intrusivi e alla necessità di completare i rituali. Ad esempio, una persona autistica potrebbe sentirsi sopraffatta in un ambiente rumoroso e caotico, mentre una persona con DOC potrebbe provare ansia per un pensiero ossessivo, come il timore di contaminazione. In entrambi i casi, l’ansia contribuisce a rendere difficili le attività quotidiane, ma le strategie per affrontarla differiscono.
  8. Interferenza nella vita quotidiana: Sia l’autismo che il DOC possono interferire significativamente con la vita quotidiana, ma in modi diversi. Nell’autismo, la rigidità e i comportamenti ripetitivi possono limitare la flessibilità e l’adattamento a nuove situazioni, mentre nel DOC, le compulsioni possono richiedere così tanto tempo da interferire con le attività quotidiane. Ad esempio, una persona autistica potrebbe rifiutarsi di uscire di casa se la sua routine viene interrotta, mentre una persona con DOC potrebbe arrivare tardi a un appuntamento perché impegnata nei rituali.

Distinguere tra le due condizioni richiede una valutazione approfondita delle cause e delle funzioni dei comportamenti, con un focus su come questi influenzano la vita dell’individuo.

Riconoscere queste differenze è essenziale per fornire diagnosi accurate e interventi mirati che possano supportare al meglio le persone coinvolte.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments

Autismo, Psicologia generale

Condividilo

Pensi di soffrire di un disturbo d’ansia?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico per l’ansia.

Pensi di soffrire di depressione?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico per la depressione. 

Pensi di essere una persona autistica?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico per l’autismo. 

Guarda le nostre recensioni

Pensi di essere una persona autistica?

Fai ora il test di autovalutazione che può fornirti una prima indicazione sulla possibilità di intraprendere un percorso diagnostico per l’autismo. Bastano 5 minuti per avere il risultato.

Se ti è piaciuto l'articolo iscriviti alla newsletter per non perdere tutte le nostre comunicazioni.