Strategie per contrastare le dimenticanze frequenti dell’ansia

Tempo di lettura: 5 minuti

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amnesia ansia

Le condizioni di ansia provocano sensazioni persistenti e intense di preoccupazione e paura, spesso legate a situazioni che non possiamo controllare o cambiare. Questo stato di agitazione costante non solo consuma molta energia mentale, ma può anche influenzare negativamente la nostra capacità di memoria. Le dimenticanze frequenti dovute all’ansia possono generare un circolo vizioso: l’incapacità di ricordare dettagli importanti sul lavoro, a scuola o nella vita quotidiana porta a ulteriore stress, intensificando la sensazione di smarrimento.

In questo articolo, esploreremo strategie pratiche per contrastare le dimenticanze legate all’ansia, interrompendo il ciclo che alimenta questa spiacevole condizione e migliorando la qualità della vita quotidiana.

L’ansia causa dimenticanze frequenti?

Quando siamo in uno stato di ansia, il cervello entra in una modalità di allerta costante, concentrandosi principalmente sulle percezioni di minaccia o pericolo, reali o immaginarie. Uno studio del 2013, che ha studiato l’impatto dell’ansia sulla cognizione, è arrivato alla conclusione che sia la minaccia di shock sia i disturbi d’ansia patologici stimolano in modo potenzialmente dannoso la cognizione: dalla percezione all’attenzione, fino ad arrivare alla funzione esecutiva e alla memoria.

C’è da dire però che la connessione tra ansia e perdita di memoria non è una relazione sistematica: una ricerca del 2002 ha evidenziato che solo quando l’ansia si univa alla depressione, si verificava un effetto negativo sul richiamo immediato, sulla quantità di acquisizione e sul recupero di informazioni appena apprese.

Lo stato di ipervigilanza dell’ansia riduce lo spazio mentale disponibile per altre funzioni cognitive, come la memorizzazione o il richiamo di informazioni. Inoltre, l’ansia cronica aumenta il livello di cortisolo, l’ormone dello stress, che può danneggiare le aree del cervello responsabili della memoria, come l’ippocampo. Il risultato è una difficoltà crescente a concentrarsi, ricordare eventi recenti o eseguire compiti che richiedono attenzione, alimentando ulteriormente la frustrazione e l’ansia stessa.

Gli effetti sulla memoria degli attacchi di panico dell’ansia

Anche gli attacchi di panico, caratterizzati da un’intensa paura e ansia improvvisa e intensa, possono influenzare significativamente le nostre funzioni cognitive, compresa la memoria. Ecco come:

  • Stato di allarme: Durante un attacco di panico, il corpo è in uno stato di allarme massimo. Questa reazione “lotta o fuggi” focalizza tutte le energie dell’organismo sulla sopravvivenza immediata, sottraendole ad altre funzioni come la memorizzazione e il richiamo delle informazioni.
  • Difficoltà di concentrazione: L’ansia intensa e i pensieri catastrofici tipici degli attacchi di panico rendono difficile concentrarsi su qualsiasi altra cosa. Questo impedisce al cervello di codificare correttamente i ricordi.
  • Alterazione dei processi neurochimici: Gli attacchi di panico alterano l’equilibrio dei neurotrasmettitori nel cervello, sostanze chimiche essenziali per la comunicazione tra i neuroni e coinvolte nei processi di memoria.
  • Senso di depersonalizzazione e derealizzazione: Durante un attacco di panico, molte persone sperimentano sensazioni di distacco dalla realtà o da se stesse. Questo può portare a una distorsione della percezione del tempo e dello spazio, rendendo difficile fissare i ricordi.

Ansia e dimenticanze frequenti: cosa fare?

Quando l’ansia ci attanaglia, può sembrare di vagare in un labirinto, perdendosi tra pensieri confusi e ricordi sfocati. La buona notizia è che esistono strumenti e tecniche per ritrovare la via d’uscita e ritrovare la serenità. Adottare queste strategie aiuta non solo a contrastare le dimenticanze legate all’ansia, ma anche a promuovere un benessere generale che migliora la qualità della vita su più livelli.

#1 Annota tutto per non dimenticarlo a causa dell’ansia

Quando la mente è sovraccarica di pensieri e preoccupazioni, è facile perdere traccia degli impegni o di compiti importanti. Scrivere tutto ciò che è necessario fare, dagli appuntamenti quotidiani agli obiettivi a lungo termine, libera spazio mentale, riducendo il rischio di dimenticanze. Inoltre, utilizzare app per appuntamenti o promemoria digitali permette di avere accesso alle informazioni in ogni momento, favorendo una gestione più strutturata del tempo e aiutando a sentirsi più sicuri e organizzati.

#2 Le relazioni sono un ottimo supporto per l’ansia e le dimenticanze frequenti

Passare del tempo di qualità con amici, familiari o persone care ha un potente effetto nel ridurre l’ansia e migliorare la salute mentale. Le relazioni sociali forniscono un sostegno emotivo, creando momenti di distrazione dai pensieri ansiosi e permettendo di focalizzarsi su interazioni positive. Questo contatto con gli altri stimola anche la produzione di ormoni come l’ossitocina, che abbassano i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Il dialogo aperto e il confronto con persone di fiducia possono aiutare a mettere in prospettiva i problemi, offrendo un sollievo dall’ansia e migliorando la funzione cognitiva.

#3 Allena il cervello per affrontare l’ansia

Stimolare regolarmente la mente attraverso attività come cruciverba, sudoku, lettura, o imparare nuove abilità come una lingua straniera o uno strumento musicale, è un modo eccellente per mantenere il cervello attivo e agile. Questi esercizi mentali promuovono la plasticità cerebrale, cioè la capacità del cervello di formare nuove connessioni neuronali, migliorando memoria e concentrazione. Quando il cervello è impegnato in attività stimolanti, si allontana dai pensieri ansiosi, e ciò contribuisce a migliorare la qualità della vita. Inoltre, il costante allenamento della mente rafforza la memoria a breve e lungo termine, rendendo più facile ricordare informazioni e dettagli, un aspetto spesso compromesso dall’ansia cronica.

#4 Muoviti per agire contro l’ansia

L’attività fisica regolare è uno dei rimedi più efficaci per combattere l’ansia e migliorare la memoria. L’esercizio aiuta a ridurre i livelli di stress e a favorire il rilascio di endorfine, le sostanze chimiche del benessere. Le endorfine hanno un effetto positivo sull’umore e riducono la sensazione di ansia, migliorando allo stesso tempo la concentrazione e la memoria. Inoltre, l’esercizio fisico migliora la circolazione sanguigna, apportando maggiore ossigeno e nutrienti al cervello, il che rafforza le funzioni cognitive.

#5 Chiedi aiuto per le dimenticanze frequenti dell’ansia

Quando l’ansia e le dimenticanze diventano difficili da gestire da soli, chiedere aiuto a un amico, un familiare o un professionista può fare una differenza fondamentale. Avere un punto di riferimento per ricevere consigli e supporto emotivo riduce il senso di solitudine e aumenta la consapevolezza che non si è soli ad affrontare la situazione. Inoltre, un professionista della salute mentale può aiutare a sviluppare tecniche personalizzate per gestire l’ansia, attraverso terapie cognitive comportamentali, tecniche di rilassamento o, se necessario, il supporto farmacologico. Affrontare l’ansia con il sostegno di altre persone permette di interrompere il ciclo negativo che alimenta la paura e le dimenticanze, favorendo una ripresa più rapida e duratura.

A ognuno la sua strategia contro le dimenticanze frequenti dell’ansia

L’ansia può influenzare significativamente la memoria e la capacità di concentrazione, creando un circolo vizioso di stress e dimenticanze. Tuttavia, esistono strategie efficaci che possono aiutare a interrompere questo ciclo, migliorando la qualità della vita quotidiana. Per approfondire queste tematiche e scoprire ulteriori soluzioni, ti invitiamo a visitare la pagina dedicata all’ansia su GAM Medical. Troverai risorse utili per comprendere meglio l’ansia e come affrontarla, supportandoti nel ritrovare equilibrio e benessere.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3656338/
  • https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0887617700001013
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