Trauma vicario e le professioni più a rischio

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trauma: rischio lavori

Ti sei mai chiesto come il trauma vissuto da una persona possa influenzare anche coloro che sono intorno a essa, senza che questi ultimi ne siano direttamente coinvolti? 

Il trauma vicario è un fenomeno che riguarda un numero crescente di professionisti in contatto con situazioni traumatiche quotidiane. Molti di loro, pur non vivendo direttamente gli eventi traumatici, ne subiscono le conseguenze psicologiche. Ma cos’è esattamente il trauma vicario e come influisce sulle professioni che quotidianamente trattano il dolore altrui? In questo articolo esploreremo il significato di trauma psicologico, i suoi effetti sul cervello, e scopriremo quali professioni ne sono più esposte. Infine ti aiuteremo a capire come riconoscere i sintomi nonché a ricevere aiuto.

Cos’è il trauma psicologico

Il trauma psicologico è una reazione a un evento traumatico che supera la capacità di un individuo di farvi fronte in modo efficace. Può essere il risultato di esperienze dirette, come incidenti, violenze o catastrofi naturali, o indirette, come nel caso del trauma vicario. Gli effetti di un trauma psicologico non sono solo emotivi, ma coinvolgono anche il cervello.

Quando una persona è esposta a un evento traumatico, il cervello reagisce attivando l’amigdala, la parte che gestisce le emozioni e le risposte di paura, e l’ippocampo, che è coinvolto nella memoria e nell’elaborazione delle esperienze. In questo processo, vengono rilasciati ormoni dello stress, come il cortisolo, che possono alterare a lungo termine il funzionamento del cervello.

Il trauma psicologico, se non trattato adeguatamente, può avere conseguenze durature, tra cui il disturbo da stress post-traumatico (PTSD), l’ansia generalizzata, la depressione e altre patologie psicologiche. Quando il trauma psicologico non è vissuto in prima persona, ma attraverso il contatto con la sofferenza altrui, si parla di traumatizzazione secondaria, o trauma vicario.

Cos’è il trauma vicario

Il trauma vicario è una condizione psicologica che si sviluppa quando una persona è esposta alla sofferenza di altri senza essere direttamente coinvolta nel trauma. Questo fenomeno è particolarmente comune nelle professioni sanitarie, nei soccorritori e tra chi fornisce supporto psicologico a persone che hanno vissuto esperienze traumatiche. Sebbene non si tratti di un trauma vissuto in prima persona, le persone che assistono o ascoltano storie di sofferenza e violenza possono sperimentare sintomi simili al PTSD, come ansia, depressione e stress cronico.

In particolare, lo studio “Vicarious Growth, Traumatization, and Event Centrality in Loved Ones Indirectly Exposed to Interpersonal Trauma: A Scoping Review” (2024), pubblicato su National Library of Medicine, avrebbe evidenziato che anche chi è indirettamente esposto a traumi interpersonali, come i familiari di una persona traumatizzata, potrebbe sperimentare una serie di effetti psicologici negativi. Questa esposizione indiretta può influenzare profondamente la salute mentale, i legami affettivi e le prestazioni lavorative delle persone coinvolte.

Quali professioni sono più esposte al trauma vicario

Molti professionisti sono esposti al trauma vicario nel loro lavoro quotidiano. Le professioni più a rischio includono:

  1. Medici e infermieri: Questi professionisti affrontano quotidianamente emergenze, malattie terminali e la sofferenza dei pazienti. 
  2. Psicologi e psichiatri: Lavorando con pazienti che vivono situazioni traumatiche, come abusi, lutti o violenza, gli psicologi e psichiatri sono vulnerabili al trauma vicario, che può influire sulla loro capacità di fornire assistenza in modo empatico.
  3. Polizia e forze dell’ordine: Gli agenti di polizia e i membri delle forze dell’ordine sono esposti a situazioni di crimine violento, disastri e tragedie. La continua esposizione a questi eventi può portare a stress cronico e ad un alto rischio di trauma vicario.
  4. Assistenti sociali: Gli assistenti sociali, soprattutto quelli che lavorano con famiglie vulnerabili, bambini abusati o persone in situazioni di grande difficoltà, sono molto esposti al trauma vicario.
  5. Lavoratori di emergenza e salvataggio: I soccorritori, i vigili del fuoco e il personale delle ambulanze affrontano quotidianamente situazioni di grave emergenza, che possono lasciarli emotivamente e psicologicamente provati.

La traumatizzazione secondaria può verificarsi quando il contatto continuo con storie di sofferenza porta a un accumulo di stress e disagio emotivo. È quindi essenziale che i professionisti di queste aree adottino misure di prevenzione, come supporto psicologico regolare, superamento dello stress attraverso tecniche di rilassamento e consapevolezza, e promozione di un ambiente di lavoro sano. 

L’articolo “Prevalence and predictors of secondary traumatic stress symptoms in health care professionals working with trauma victims: A cross-sectional study” esamina la prevalenza e i fattori predittivi dei sintomi di stress traumatico secondario tra professionisti sanitari, come medici, paramedici e infermieri, che lavorano con pazienti traumatizzati. Lo studio evidenzia che la soddisfazione lavorativa, le strategie cognitive di elaborazione del trauma e il supporto sociale sono fattori significativi nella manifestazione di sintomi di stress traumatico secondario.

Come si manifesta il trauma vicario nelle professioni a rischio

Il trauma vicario si manifesta in modo diverso rispetto al trauma diretto. Mentre il trauma diretto è il risultato di un’esperienza personale di sofferenza o pericolo, il trauma vicario è legato all’esposizione costante alla sofferenza e al dolore di altre persone, come avviene nelle professioni sanitarie o di soccorso. I professionisti che sono quotidianamente a contatto con eventi traumatici, come medici, infermieri, psicologi e forze dell’ordine, possono sviluppare sintomi simili a quelli del PTSD, ma senza aver vissuto l’evento traumatico in prima persona.

Il trauma vicario si sviluppa gradualmente, attraverso il contatto con storie di sofferenza, violenza e perdita. Le sue manifestazioni possono includere stress, ansia, difficoltà nel gestire le emozioni, disturbi del sonno e una crescente disconnessione emotiva, tutte condizioni che, se non trattate, possono compromettere il benessere psicologico e fisico del professionista. In effetti, questo tipo di trauma è uno degli aspetti meno visibili e più difficili da affrontare, poiché le vittime non sono consapevoli della sua insidiosità fino a quando non emergono i sintomi.

trauma vicario: professioni
trauma vicario: professioni

Come capire se una persona è traumatizzata e come aiutarla

Riconoscere i segni di traumatizzazione in una persona è fondamentale per offrire il supporto necessario. Alcuni dei sintomi più comuni includono:

  1. Ansia e paura costante: Le persone traumatizzate possono manifestare un’ansia persistente e una paura sproporzionata rispetto alle situazioni quotidiane.
  2. Insonnia e incubi: Il trauma psicologico spesso porta a disturbi del sonno, come insonnia o incubi legati all’evento traumatico.
  3. Irritabilità e reazioni emotive eccessive: Chi è traumatizzato può sembrare più irritabile, arrabbiato o instabile emotivamente, reagendo in modo sproporzionato a situazioni ordinarie.
  4. Isolamento e disconnessione emotiva: Le persone che hanno vissuto un trauma potrebbero cercare di isolarsi socialmente e manifestare difficoltà nelle relazioni interpersonali.
  5. Sintomi fisici: Il trauma psicologico può anche manifestarsi con sintomi fisici come mal di testa, tensione muscolare, tic nervosi e altri disturbi legati allo stress.

Quando si riconoscono questi segnali, è importante cercare di intervenire tempestivamente. Offrire un ascolto empatico e incoraggiare la persona a cercare supporto professionale sono passi fondamentali.

Il trauma vicario non solo compromette il benessere emotivo di chi ne è colpito, ma può anche portare allo sviluppo di disturbi psicologici come depressione, ansia e PTSD. È fondamentale intraprendere un percorso terapeutico. GAM Medical è un Centro Clinico Psicologico e Psichiatrico che offre una vasta gamma di soluzioni ed esperti in disturbi come ansia, depressione e PTSD.

Prima di poter aiutare gli altri, aiuta te stesso e inizia un percorso terapeutico che ti aiuterà a ritrovare la serenità nel lavoro e nella vita privata.

Questo è contenuto divulgativo e non sostituisce le diagnosi di un professionista. Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo.

Fonti:

  • https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11545132/ 
  • https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371%2Fjournal.pone.0247596&utm 
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