La psicoeducazione ADHD è un tipo di intervento educativo volto a promuovere consapevolezza sull’ADHD e a fornire strumenti concreti per la gestione dei suoi sintomi.
L’intervento psicoeducativo per l’ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione) è spesso consigliato come primo step nel trattamento dell’ADHD.
Il nostro servizio online di psicoeducazione ADHD è disponibile in tutta Italia. Forniamo incontri di psicoeducazione per tutte le persone ADHD.  
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															I contenuti di questo sito web sono redatti sulla base delle più aggiornate evidenze scientifiche e fonti cliniche accreditate. La validazione scentifica è a cura del Dott. Giancarlo Giupponi, psichiatra e psicoterapeuta, tra i massimi esperti di ADHD in età adulta in Italia. Oltre a supervisionare i contenuti, il Dott. Giancarlo Giupponi si occupa della scelta e dell’adozione degli strumenti di valutazione presenti nel sito, come test e questionari, assicurando che siano conformi agli standard clinici internazionali (DSM-5, OMS e scale validate a livello scientifico). Le informazioni hanno finalità divulgative e vengono periodicamente riviste per garantirne l’affidabilità.
Il termine psicoeducazione deriva dalla combinazione di due parole:
La psicoeducazione, quindi, si riferisce a un insieme di interventi volti a informare e formare i pazienti (e spesso i loro familiari) sulla natura di un neurodivergenza, di un disturbo mentale o psicologico, sulle sue cause, sui sintomi e sulle strategie per affrontarlo.
L’obiettivo è migliorare la consapevolezza del cliente/paziente, aumentare l’aderenza al trattamento e fornire strumenti pratici per la gestione quotidiana della condizione.
La psicoeducazione nasce principalmente per tutti quei disturbi mentali e condizioni psicologiche in cui la consapevolezza della propria condizione è limitata o assente, ovvero quando il cosiddetto insight del paziente è scarso. Questo accade spesso in disturbi come la schizofrenia, il disturbo bipolare, alcuni disturbi d’ansia e i disturbi di personalità, dove il soggetto può non riconoscere la presenza del problema o può interpretare erroneamente i sintomi, attribuendoli a fattori esterni piuttosto che a una condizione clinica.
Storicamente, la psicoeducazione è stata sviluppata per affrontare questa mancanza di consapevolezza, fornendo ai pazienti e ai loro familiari informazioni chiare e strutturate sulla natura del disturbo, sulle sue cause, sulle modalità di trattamento e sulle strategie di gestione. L’obiettivo era aiutare le persone a comprendere meglio il proprio funzionamento, migliorare l’aderenza alle cure e ridurre il senso di stigma o colpa spesso associato ai disturbi mentali.
Con il tempo, la psicoeducazione si è affermata come intervento di supporto anche in condizioni in cui la consapevolezza critica è presente ma parziale o distorta, come nel caso dell’ADHD. Questo perché pur essendo spesso consapevoli delle proprie difficoltà, molte persone con ADHD non comprendono appieno l’origine dei loro problemi né dispongono di strumenti adeguati per affrontarli.
L’ADHD, infatti, è una condizione frequentemente fraintesa e sottovalutata, tanto dai pazienti stessi quanto dall’ambiente circostante: non di rado gli adulti con ADHD hanno interiorizzato etichette negative come “pigro”, “disorganizzato” o “incapace”, senza riconoscere che tali difficoltà derivano da un disturbo neurobiologico e non da mancanza di volontà o motivazione.
In questo contesto, la psicoeducazione per l’ADHD riveste un ruolo centrale: aiuta la persona a riconoscere i propri schemi di funzionamento, a comprendere come il disturbo influenzi la vita quotidiana e a sviluppare strategie concrete per migliorare la gestione del tempo, delle emozioni e delle relazioni interpersonali. Parallelamente, rappresenta un supporto anche per genitori, insegnanti e partner, facilitando la comprensione del disturbo e contribuendo a ridurre conflitti e incomprensioni.
La crescita della consapevolezza costituisce quindi un motore di cambiamento fondamentale. A tal fine, si sta diffondendo l’approccio del coaching psicoeducativo per l’ADHD, che integra elementi di psicoeducazione e tecniche di coaching. Questo percorso aiuta l’adulto o il giovane adulto a sviluppare competenze pratiche di autoregolazione, organizzazione e gestione delle relazioni, promuovendo maggiore autonomia e migliorando la qualità di vita.
Risulta, infatti, fondamentale che la persona che sia è abituata, nel corso degli anni, a sentirsi pigra, indolente, o addirittura poco intelligente, apprenda che dietro tali problemi c’è una causa di natura neurobiologica, genetica, ambientale e psicologica, con un nome ben preciso: l’ADHD.
Tutto ciò diventa possibile grazie all’attuazione di un percorso di psicoeducazione individuale (o coaching psicologico individuale ADHD).
Il coaching psicologico ADHD proposto dalla Clinica per l’ADHD GAM Medical è un percorso psicoeducativo one-to-one che si rivolge ad adulti con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD).
Il coaching psicologico si basa sulla relazione tra un professionista, nel nostro caso un terapeuta esperto in ADHD e la persona ADHD.
 
															La psicoeducazione è uno strumento preziosissimo nell’ambito delle neurodivergenze, soprattutto per quegli adulti che hanno da poco ricevuto la diagnosi di ADHD.
Ricevere una diagnosi di ADHD in età adulta è già di per sé, spesso, raccontato come un qualcosa di travolgente ma liberatorio e validante.
Può generare un senso di profonda rivalsa riuscire, dopo anni di senso di inadeguatezza e frustrazione, trovare una spiegazione a difficoltà e incongruenze.
Tuttavia, la diagnosi da sola non basta. Comprendere cosa significa avere un cervello ADHD e come questo abbia influenzato il proprio percorso di vita diventa fondamentale per iniziare a costruire nuove strategie e vivere con maggiore consapevolezza.
Per chi ha ricevuto una diagnosi ufficiale di ADHD in età adulta, dopo anni di sospetto e incertezza, è come se si aprisse un nuovo mondo.
Non è solo la conferma di qualcosa che si intuiva da tempo, ma un vero e proprio cambiamento di prospettiva sulla propria storia personale, sulle proprie difficoltà e sul modo in cui si è sempre vissuta la quotidianità.
Chiariamolo subito: il coaching psicologico ADHD non ha l’obiettivo di ridurre la sintomatologia dell’ADHD. Piuttosto, il nostro percorso di psicoeducazione per il disturbo da deficit dell’attenzione, è finalizzato a migliorare la colpevolezza in chi non è pienamente consapevole della natura delle proprie difficoltà.
Molte persone ADHD passano la vita a sentirsi “sbagliate”, pigre, disorganizzate o incapaci di gestire il tempo, senza rendersi conto che questi aspetti fanno parte di un quadro neurocognitivo più ampio.
Attraverso la psicoeducazione, si impara a ricostruire le proprie dinamiche personali e a rileggerle sotto la lente dell’ADHD. Ciò che prima sembrava una caratteristica isolata, come la procrastinazione cronica, l’iperfocalizzazione su determinati interessi, la difficoltà nel gestire le emozioni o il bisogno di stimoli continui, acquista un nuovo significato e si inserisce in un contesto più ampio di funzionamento neurodivergente.
Questa nuova consapevolezza permette non solo di ridurre l’autocritica e il senso di inadeguatezza, ma anche di adottare strategie pratiche in funzione di quanto scoperto.
Il percorso psicoeducativo per il disturbo da deficit dell’attenzione del Centro di psicologia e Psichiatria GAM Medical ha 3 obiettivi principali:
Il coaching psicologico ADHD aiuta gli adulti a comprendere meglio la propria neurodivergenza, le sue cause, i suoi sintomi, le sue implicazioni nella vita quotidiana.
Il coaching psicologico ADHD proposto da GAM Medical per il trattamento dell’ADHD, condivide strategie adattive di coping utili per affrontare le sfide associate all’ADHD, come la disattenzione, l’iperattività e l’impulsività.
Proprio come risultato dei due obiettivi precedenti, il coaching individuale psicologico per l’ADHD può aiutare, in generale, a migliorare qualità della vita e benessere psicologico. La psicoeducazione funziona a “substrati”, come strati di terriccio che si appoggiano l’uno sull’altro. In pratica: prima capisci meglio come funziona il tuo ADHD (primo “terriccio” della consapevolezza). Su questo strato si posa il secondo “terriccio”: strategie di funzionamento utili nel quotidiano. Quando questi due strati si compattano, il terreno diventa più fertile: crescono benessere e qualità della vita—meno frustrazione, più chiarezza su di te e più facilità nel spiegarti agli altri.
Chi è e di cosa si occupa il coach ADHD? 
Il coach ADHD è un professionista specializzato nel Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) che fornisce supporto e orientamento alle persone che vivono questa condizione. Il coach ADHD di GAM Medical può essere uno psicologo ADHD, uno psicoterapeuta ADHD o psichiatra ADHD con una formazione universitaria e professionale specifica nell’ambito del disturbo. Di norma, si tratta dello stesso specialista che effettua la valutazione dell’ADHD.
In Italia, il coaching psicologico per ADHD è un servizio relativamente nuovo, che sta diventando sempre più popolare. Il nostro centro ADHD online offre servizi di coaching psicologico per ADHD esclusivamente attraverso psicologi e terapeuti iscritti ai relativi Albi Professionali.
 
															Se stai cercando un modo per migliorare la tua vita con ADHD, il coaching psicologico ADHD di GAM Medical (Clinica ADHD e Istituto Psicologico) può essere una scelta valida.
 
															La psicoeducazione individuale per l’ADHD rappresenta una risorsa per gli adulti e i giovani adulti (a partire dai 16 anni) neurodivergenti che abbiano già ricevuto una valutazione specifica. Questa individua, infatti, le maggiori difficoltà psicologiche della persona, che saranno messe al centro del percorso di coaching psicologico.
E’ possibile accedere al coaching psicoeducativo ADHD scegliendo tra due modalità: individuale e di gruppo. Entrambe le modalità possono essere abbinate ad un trattamento farmacologico.
Le sedute di psicoeducazione-coaching individuale hanno, di norma, una cadenza settimanale ed il percorso ha una durata ideale di almeno 10 sedute.
E’ possibile anche intraprendere un percorso di psicoeducazione-coaching di gruppo, insieme ad altre persone che sono lì per lo stesso motivo.
 
															Il percorso di psicoeducazione-coaching individuale:
 
															E’ possibile effettuare in prima battuta un percorso psicoeducativo di gruppo, per poi proseguire con quello individuale. I principali vantaggi del percorso di psicoeducazione-coaching di gruppo adhd sono:
Psicoeducazione individuale
€67
Psicoeducazione di gruppo
€240
Le fatture sono trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria e detraibili secondo normativa.
La PSICOEDUCAZIONE di norma ha cadenza settimanale.
Alle prestazioni con importo superiore a €77,47 si applica marca da bollo di €2
 
															Ti hanno consigliato una psicoeducazione per l’ADHD individuale? 
Il Centro per l’ADHD GAM Medical offre servizi di psicoeducazione individuale per adulti e giovani adulti (a partire dai 16 anni) in tutta Italia, direttamente online. 
Grazie a questa comodità, potrai metterti in contatto con uno psicologo specializzato in ADHD da casa. L’innovazione tecnologica è al servizio delle persone ADHD (Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività) e garantisce il massimo rispetto della privacy e dei dati personali. 
La psicoeducazione-coaching individuale con uno psicologo ADHD può essere utile sia agli adulti che ai giovani adulti ADHD al fine di comprendere meglio il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD). 
Ribadiamo che la psicoeducazione individuale non è orientata alla riduzione dei sintomi, bensì contribuisce a riconoscere e gestire le manifestazioni di questa condizione con maggior consapevolezza. Non è mai abbastanza ricordare che non esiste una vera e propria cura per l’ADHD, perché non si tratta di una patologia!
 
															 
															La psicoeducazione individuale (o coaching psicologico ADHD individuale) è un approccio interpersonale in cui si instaura un rapporto intimo e di fiducia tra lo psicologo per disturbo da deficit della comprensione e iperattività e chi è ADHD. 
Lo specialista del Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività “educa” la persona sui propri sintomi e fornisce strategie di psicoeducazione, pratiche, concrete e facilmente applicabili, per l’ADHD. 
Il professionista ADHD valuta i sintomi e fornisce strategie adattive, comunemente note come strategie di “coping“, personalizzate per ciascun individuo.
Ogni persona ADHD presenta combinazioni di sintomi e, quindi, esigenze diverse e, in collaborazione con lo psicologo ADHD, ci si cerca di concentrare su quelle più critiche in quel momento.
Prenota ora una psicoeducazione individuale.
GAM Medical oltre ad essere un Centro ADHD d’avanguardia, è una clinica rappresentata da un team di psicologi, psichiatri e psicoterapeuti specializzati in molti disturbi mentali.
 
															Se ti stai chiedendo se la psicoeducazione individuale ADHD (o coaching psicologico individuale ADHD) rappresenti una cura psicologica adhd, la risposta è NI!
La psicoeducazione individuale per il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) di per sé non è risulutiva perché non c’è una “soluzione” definitiva come la intendiamo ad una neurodivergenza, ma può apportare numerosi benefici, tra cui:
 
															L’ADHD non è una patologia e dunque non esiste una “cura” in senso stretto.
Scopri di più su “L’ADHD è curabile?”
Il coaching è un percorso pratico e personalizzato in cui la persona, con l’aiuto di un professionista, costruisce e prova strategie di funzionamento per gestire meglio attenzione, organizzazione, tempi, impulsi, procrastinazione, memoria di lavoro, regolazione emotiva. Si chiama coaching perché l’accento è su obiettivi concreti, strumenti e pratica—con uno stile operativo, breve-medio, orientato al “fare” e al trasferire competenze nel quotidiano (scuola, università, lavoro, casa).
In Italia il termine “coaching” è usato in modi diversi.
Possiamo dire, nel rapporto tra psicoeducazione e coaching, che:
Psicoeducazione = lo strato informativo: comprendere la condizione, linguaggio comune, riconoscere pattern e trigger.
Coaching = lo strato applicativo: trasformare quella consapevolezza in strategie, abitudini e piani testati nella vita reale.
 
															Il coaching individuale per l’ADHD è particolarmente consigliato per studenti o lavoratori.
In generale, si è osservato che gli studenti universitari che hanno partecipato a programmi di coaching individuale hanno mostrato miglioramenti nelle loro capacità esecutive e di auto-regolazione.
Questi partecipanti hanno dimostrato un maggiore impegno in:
Inoltre, hanno riportato un miglioramento nelle abilità di studio e nell’applicazione di strategie di apprendimento, come la gestione del tempo e il miglioramento della concentrazione.
Gli studenti coinvolti negli studi hanno anche segnalato un aumento della consapevolezza di sé, della fiducia in sé stessi e della soddisfazione nei confronti delle proprie esperienze scolastiche e lavorative.
 
															 
															Anche i programmi di coaching di gruppo per l’ADHD sono stati valutati con risultati positivi complessivi.
Questi studi hanno evidenziato miglioramenti:
In particolare, è stato rilevato che gli studenti universitari del primo anno che hanno partecipato a programmi di coaching hanno mostrato maggiori probabilità di continuare gli studi e hanno ottenuto tassi di permanenza e di conseguimento del diploma significativamente migliori rispetto a coloro che non hanno partecipato a tali programmi.
Coaching e Psicoterapia non sono la stessa cosa.
Nel coaching psicologico per l’ADHD l’accento è operativo: si parte da una psicoeducazione mirata per comprendere come funziona la propria attenzione, la memoria di lavoro e la regolazione degli impulsi, e si traduce questa consapevolezza in strumenti concreti per il quotidiano (es. pianificazione, gestione del tempo, priorità, sistemi di promemoria, routine sostenibili). Il setting è generalmente più strutturato e a breve-medio termine: incontri scanditi da obiettivi specifici e misurabili, compiti tra una seduta e l’altra, monitoraggi frequenti dei risultati, un linguaggio orientato all’azione e al “come fare”. Il focus è il funzionamento: ridurre la procrastinazione, consegnare in tempo, gestire la burocrazia, migliorare la coordinazione tra studio/lavoro e vita personale. La relazione è collaborativa e direttiva quanto basta per sostenere sperimentazioni, feedback rapidi e aggiustamenti iterativi. In questo contesto, il “successo” si valuta in termini di cambiamenti osservabili nelle abitudini e nella qualità della vita.
La psicoterapia, invece, è un intervento clinico che lavora sulla sofferenza psicologica. Il setting è diverso: tempi spesso più lunghi, una cornice metodologica fondata su modelli teorici specifici (per esempio cognitivo-comportamentale, psicodinamico, sistemico ecc), un’attenzione centrale alla dimensione emotiva e alla relazione terapeutica come spazio di comprensione e trasformazione. L’obiettivo non è solo “funzionare meglio”, ma comprendere il perché di certi pattern e modificare alla radice i processi che generano sofferenza, promuovendo un cambiamento profondo e duraturo. Anche la valutazione degli esiti segue un’altra logica: non soltanto indicatori comportamentali, ma anche riduzione dei sintomi, maggiore regolazione emotiva, nuove modalità di stare in relazione con sé e con gli altri.
Queste differenze si riflettono nei confini e nelle responsabilità: nel coaching si lavora quando non è presente una sofferenza clinica marcata e l’obiettivo è affinare abilità e strategie; se durante il percorso emergono segnali di disagio psicologico rilevante, il professionista indirizza o integra con un percorso psicoterapeutico. In psicoterapia, al contrario, la priorità è la tutela del benessere emotivo e la cura della sofferenza: si esplorano storia personale, credenze profonde, vulnerabilità e risorse, si rielaborano esperienze e si costruiscono nuovi significati. In altre parole, approccio, setting e obiettivi non coincidono: il coaching è il contesto del “fare meglio” sulla base di una consapevolezza operativa; la psicoterapia è il contesto del “stare meglio” intervenendo sulle cause e sui processi interni.
Per chi convive con l’ADHD, i due percorsi possono dialogare: la psicoeducazione offre il primo strato di consapevolezza, il coaching aggiunge lo strato delle strategie efficaci per il quotidiano, e la psicoterapia—quando necessaria—lavora sulle radici emotive e relazionali che ostacolano il cambiamento.
Il coaching sull’ADHD può essere fornito da una vasta gamma di professionisti nel campo della salute mentale e dell’educazione, tra cui:
 
															Collaborazione con Professionisti della Salute Mentale
Quando si tratta di problemi emotivi, psichiatrici o interpersonali, è fondamentale consultare un professionista della salute mentale autorizzato. In alcuni casi, potrebbe essere utile lavorare con entrambi un coach e un professionista della salute mentale, come i nostri psicologi autorizzati, permettendo loro di collaborare per fornire un supporto completo e mirato al cliente. Alcuni professionisti della salute mentale possono avere la formazione e l’esperienza necessarie per affrontare una vasta gamma di problemi, compreso l’ADHD.
Credenziali e Formazione
Molti coach ADHD appartengono ad un’area speciale di competenza, che però non fornisce una certificazione specifica per l’ADHD. ma vi sono programmi di formazione approvati che preparano gli esperti già formati su altre discipline, a specializzarsi nell’ADHD. Inoltre, esistono istituti e associazioni specializzati nell’ADHD che offrono certificazioni specifiche per il coaching di questa intricata condizione.
Selezione del Coach ADHD corretto
Resta essenziale per tutti gli utenti fare una ricerca approfondita prima di assumere un coach. Questo include esaminare l’istruzione, la formazione, le credenziali, l’esperienza specifica nel trattare l’ADHD e la conoscenza generale della condizione di quel professionista. Optare per un coach con una solida formazione e una comprensione approfondita dell’ADHD può massimizzare i benefici del coaching individuale dell’ADHD per il cliente. Per questo GAM-MEDICA è il Centro ADHD che si avvale solo di collaboratori esperti nella saluta mentale e nell’ADHD stesso.
SI! La psicoeducazione ADHD e il coaching psicologico ADHD sono due termini usati per definire il medesimo servizio in GAM Medical. Infatti, essendo di carattere psicologico, questo tipo di coaching può essere svolto esclusivamente da specialisti sanitari abilitati alla professione.
Psicoeducazione e psicoterapia sono due interventi diversi, seppur complementari.
La psicoeducazione è in intervento di tipo informativo ed educativo, orientato alla sensibilizzazione e allo sviluppo di una consapevolezza (insight) nei confronti della propria condizione e delle caratteristiche che ruotano attorno alla condizione. Si tratta di un intervento che utilizza un approccio molto pratico, concreto, basato sul presente e che getta un occhio al passato, nella ricostruzione della propria storia sotto la lente dell’ADHD e al futuro, per lo sviluppo di strategie per affrontare la quotidanità, le sue sfide e le sue richieste.
La psicoterapia, invece, è un percorso terapeutico, più o meno lungo, basato sulla relazione tra un professionista della salute mentale e il paziente e sull’impiego di strumenti e tecniche che possano mitigare la sintomatologia o modificare schemi e dinamiche disfunzionali. Si tratta di un intervento che va molto più in profondità e che è indicato soprattutto nei casi in cui ci sono condizioni comorbide, molto frequenti, nell’individuo ADHD.
La psicoeducazione ADHD, o coaching psicologico ADHD, di GAM Medical si appoggia ad un tutor individuale che opera in tutta Italia. Nello specifico, la psicoeducazione ADHD con un Tutor individuale è un percorso psicologico volto a:
Consentire un’ampia consapevolezza delle caratteristiche del proprio ADHD, delle sue cause, manifestazioni e conseguenze nella vita quotidiana. La consapevolezza è il primo obiettivo che si pone di raggiungere l’adhd homework tutor (o coach adhd) insieme all’adulto con Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD).
Raggiungere concreti obiettivi di miglioramento del proprio benessere psicologico attraverso la individuazione, co-costruzione ed applicazione di strategie terapiche di psicoeducazione dell’individuo per adhd, chiamata anche strategie adattive di coping. Naturalmente, è di fondamentale importanza che l’adhd homework tutor (o coach adhd) stabilisca obiettivi concreti e raggiungibili con il paziente.
La psicoeducazione o coaching psicologico ADHD è un percorso personalizzato che ha come obiettivo l’incremento della consapevolezza delle caratteristiche dell’ADHD, in particolare delle proprie. si definiscono assieme degli obiettivi da raggiungere e si co-costruiscono strategie adattive per migliorare la propria qualità di vita.
Non procrastinare!